Sui canali social non è infrequente imbattersi in immagini piuttosto preoccupanti, come quelle relative a camper i cui passaruota sono letteralmente distrutti dallo scoppio di un pneumatico, evento sulla cui rischiosità nessuno può avanzare dubbi: quando si è fortunati, il danno rimane confinato alla parte sottostante del mezzo (appunto passaruota e telaio), specialmente se l’evento si verifica sull’asse anteriore; ma se a scoppiare fosse un pneumatico posteriore, i danni possono diventare notevoli.
Infatti, nella parte di coda dei camper i pneumatici sono posizionati proprio sotto la base della cellula, che corrisponde al pavimento, e il battistrada di un pneumatico esploso arriva a distruggerlo, allargando i danni anche all’interno dell’abitacolo e potenzialmente arrivando a disintegrare mobili, piatti doccia, impianti elettrici, idraulici e tubazioni del riscaldamento. E tutto questo se l’esplosione non provoca una sbandata del veicolo durante la marcia, con relativo incidente: si può arrivare, come accaduto nel peggiore dei modi, al ribaltamento del mezzo, e anche di queste foto ne sono piene i gruppi social e forum.
Tralasciamo l’aspetto economico, comunque rilevante, non è proprio il caso di mettere a repentaglio l’incolumità della famiglia o degli ospiti bordo, che potrebbero riportare conseguenze anche serie da tale evento. Ma cosa c’è alla base dello scoppio di un pneumatico, per quali ragioni si verifica? Esistono molte cause che portano allo scoppio di un pneumatico durante la guida: la principale riguarda la pressione inadeguata, o troppo bassa o troppo alta; poi esistono i danneggiamenti provocati dal contatto con oggetti duri come un cordolo o una buca, oppure appuntiti (che provoca una mini perdita di pressione), senza dimenticare il sovraccarico, il blocco dei freni (la classica ganascia nel tamburo), l’usura eccessiva e l’invecchiamento. Ma si può prevenire lo scoppio di un pneumatico? Nella maggior parte dei casi sì: basta evitare che possa verificarsi una delle situazioni elencate precedentemente, ed oggigiorno è possibile farlo, per esempio installando un sistema di monitoraggio della pressione e della temperatura dei pneumatici, due parametri in grado di avvertirci in anticipo che qualcosa non va, e occorre fermarsi per evitare guai peggiori.
Si tratta di un accessorio che non dovrebbe mancare a bordo di un camper, un prodotto sul quale non conviene risparmiare quando lo si acquista, evitando assolutamente “cineserie” ed oggetti troppo economici: meglio senz’altro dotarsi di uno strumento certificato ed affidabile, che sia facile da installare e gestire, e soprattutto con un azienda seria alle spalle, in grado di fornire l’assistenza ideale per qualsiasi problematica dovesse presentarsi. Per questi motivi la redazione di CamperLife ha scelto di testare il T100 di TPMS Professional, azienda con sede in Italia, rinomata tra i professionisti del settore per la qualità dei suoi sistemi: non a caso è stata scelta dal corpo dei Vigili del Fuoco per equipaggiare i propri mezzi. TPMS Professional, che può essere applicato su qualsiasi veicolo, è in grado di monitorare fino a 27 pneumatici: non stupisca il numero dispari, in quanto il sensore può essere installato anche sulla ruota di scorta, che di solito resta dimenticata sotto al telaio, e spesso quando serve la troviamo sgonfia. Il sistema è composto da un display LCD a colori, che ha anche la funzione di ricevitore di segnale wireless, con dimensioni 8,4x5,8x2,2 cm, che offre un ottima visualizzazione delle informazioni e può essere installato ovunque grazie alla base regolabile, e che viene alimentato anche collegandolo alla presa accendisigari del veicolo, oppure allacciato direttamente all’impianto del mezzo.
Il display indica in tempo reale la pressione e temperatura degli pneumatici; la potenza del segnale proveniente dai sensori con relativo stato delle batterie, e indica anche il voltaggio della batteria del mezzo. I sensori wireless possono essere interni o esterni, alimentati a batteria con una durata di 5/6 anni per quelli interni e di 2 per gli esterni. Il veicolo sul quale abbiamo installato il T100 è un motorhome da 9,30 metri di lunghezza su meccanica da 10 tonnellate, quindi con distanza più lunga del solito per quanto riguarda il segnale inviato dai sensori al display, ed una pressione da monitorare sui sei pneumatici di 8 bar, anche questa al di sopra della norma.
La configurazione scelta è stata quella dei sensori esterni, che vanno avvitati direttamente alla valvola originale e hanno un controdado appositamente progettato per impedire una facile rimozione; si presentano leggeri e compatti e grazie alla possibilità di collegare il display alla presa accendisigari permette l’installazione in meno di cinque minuti di lavoro. Ci è stato fornito un cavo di prolunga per l’antenna del ricevitore, vista le dimensioni del mezzo, ma anche senza di esso il T100 dialoga con i sensori senza problemi. Torniamo al nostro display: ha all’interno otto programmi personalizzabili per gestire da 2 a 27 pneumatici, ed una volta individuata la configurazione adatta si passa si passa all'impostazione di gonfiaggio dei pneumatici e il sistema calcolerà in automatico gli allarmi sulla base dei valori inseriti.
Quando il sistema rileva un problema, cambia la visualizzazione sul display per fornire informazioni chiare sull’evento, accompagnato anche da un allarme sonoro. Molto utile è il segnale di alert relativo all’abbassamento di pressione veloce e lento, che consente di valutare in pochi istanti la gravità del problema che si sta verificando. Il test del T100 è durato oltre due mesi, durante i quali abbiamo percorso oltre 10.000 chilometri, in tutte le condizioni, dai lunghi tratti autostradali con temperature roventi ai passi alpini con condizioni esterne più fresche, ed in maniera precisa ed omogenea ha sempre monitorato le temperature e pressioni, avvertendoci in anticipo la non tenuta perfetta di una valvola posteriore, con conseguente calo di pressione, situazione che sulle ruote gemelle non si avverte, mettendo in risalto la precisone dei sensori, che è di +/- 0,03 bar.
MANUQual è il giudizio sul T100? Si tratta di un sistema davvero professionale, ma di semplice installazione, con la possibilità di scegliere tra sensori interni o esterni; un prodotto versatile e altamente personalizzabile, programmabile per diverse tipologie di veicoli, che offre la possibilità di eseguire un upgrade in caso di passaggio da 4 a 6 ruote, o magari aggiungendo altri sensori per un carrello di un gommone. Insomma, un vero sistema aperto, che permette anche di sostituire un componente singolarmente: infatti, nel malaugurato caso di un guasto, l’azienda costruttrice è in grado di fornire qualsiasi ricambio con fornitura in tempi rapidissimi. Altre note positive, la facilità di gestione nella manutenzione, la semplicissima sostituzione delle batterie dei sensori, mentre se occorre invertire i pneumatici per il consumo basterà ruotare i sensori. Ancora, abbiamo apprezzato la completezza delle informazioni fornite dal display, con l’utile cambio di visualizzazione nel caso insorgano problemi; l’avviso anche con un segnale sonoro, indica che il sistema di allarme è in funzione, nel caso si stesse verificando un problema legato alla discesa della pressione, rapida o lenta, all’alta temperatura dei pneumatici, alla batteria dei sensori scarica, al segnale wireless insufficiente, alla batteria veicolo scarica. Il prezzo del T100 TPMS Professional parte dai 458,00 euro per la versione con quattro sensori esterni: a nostro parere, si tratta di un investimento in sicurezza passiva che dura nel tempo, vista la possibilità di spostarlo da un veicolo all’altro senza difficoltà, accessorio che non rimane a bordo del mezzo in caso di rivendita.
Tale sistema andrebbe installato con priorità rispetto a tanti altri, perché la sicurezza va al primo posto; durante la guida, T100 di TPMS Professional vi aiuterà a rilassarvi, permettendo di concentrarvi sul paesaggio che scorre ai lati del camper, senza preoccuparvi di quanto accade a livello del suolo