In un’epoca in cui il traffico stradale è sempre più congestionato, anche il più piccolo intralcio può essere fonte di lunghe code e situazioni di pericolo. Anche se non piace a nessuno, ciò si può ancora accettare se è dovuto a fatti imprevisti, viceversa nessuno sarà d’accordo di fare la coda perché c’è chi ama godersi la strada e si comporta da menefreghista in barba al C.d.S. e all’educazione stradale
Sbirciando su Facebook tra i vari gruppi di camperisti mi è capitato di leggere questo intervento: “Ieri sono andato ad Aosta e al ritorno, mentre percorrevo la statale in direzione Quincinetto, si è formata una colonna lunghissima di auto e mezzi pesanti. E tra me penso: -ci sarà un trattore. Nei pochi rettilinei che lo permettono vedo autovetture che azzardano sorpassi per togliersi dalla coda e piano piano mi avvicino al “tappo”. Ebbene, scopro che era un camper, neanche tanto “datato” che procedeva in maniera molto lenta. Il “camperista” in questione, imperterrito, non solo non ha mai accostato per far sfilare le auto, ma ha costretto molte di loro a sorpassi che avevano un fattore di rischio comunque elevato.”
Non è la prima volta che si leggono interventi del genere e non solamente relativi ai camper: molti mezzi lenti per propria natura creano spesso lunghe code: trattori, Ape Piaggio, automobili conducibili senza patente, sono alcuni esempi di veicoli che creano intralcio al traffico.
Stranamente invece gli autocarri e gli autobus difficilmente creano disagi. Questo perché i loro conduttori sono dei professionisti che conoscono bene il rischio degli intasamenti e non si vergognano di concedere strada ai mezzi più veloci ogniqualvolta sia possibile. Viceversa i conduttori dei veicoli lenti danno spesso l’impressione di menefreghismo e di arroganza. Insistere per tanti chilometri con la propria andatura, incuranti di ciò che avviene dietro, crea un danno ed una concentrazione di materie inquinanti dannose all’ambiente e all’uomo.
In Italia il C.d.S. all’articolo 148, comma 5, stabilisce:
“Quando la larghezza, il profilo o lo stato della carreggiata, tenuto anche conto della densità della circolazione in senso contrario, non consentono di sorpassare facilmente e senza pericolo un veicolo lento, ingombrante o obbligato a rispettare un limite di velocità, il conducente di quest’ultimo veicolo deve rallentare e, se necessario, mettersi da parte appena possibile, per lasciar passare i veicoli che seguono. Nei centri abitati non sono tenuti all’osservanza di quest’ultima disposizione i conducenti di veicoli in servizio pubblico di linea per trasporto di persone.”
Va da sé quindi che chi non osserva questa norma è passibile di sanzioni, per cui, prima di mettersi alla guida di un veicolo, qualunque esso sia, bisogna essere coscienti che, al di là degli aspetti normativi, un nostro comportamento non consono ai dettami dell’educazione stradale, limita la libera fruizione della strada da parte degli altri utenti e, secondo il sempre valido assioma, la nostra libertà finisce dove comincia quella degli altri.
Signori camperisti, visto che scrivo per una rivista dedicata alla categoria, mi rivolgo in primis a voi e vi chiedo: cosa costa essere un po’ più attenti alle esigenze altrui e comportarci in modo da non essere sempre additati come esempio di persone che si comportano da incivili?
Buon viaggio a tutti