Da Brunico a Casere di Predoi, il panorama lungo le valli di Tures e Aurina ha tutte le sfumature del verde: da quello smeraldino dei prati a quello intenso dei boschi, passando per quello tenue dei pascoli. A Casere termina la strada che percorriamo, ma iniziano i sentieri escursionistici verso il confine con l’Austria
Montagne verdi
Sono le valli alpine più a nord d’Italia. La valle di Tures e la valle Aurina sono splendide vallate alle spalle di Brunico che raggiungono il punto più a nord dell’Alto Adige e di tutta l’Italia. Scegliere di visitare queste zone montane significa tuffarsi in un mondo fatto di relax, benessere, sport, ottima cucina e tanti appuntamenti. La valle di Tures è la prima che si incontra allontanandosi da Brunico, poi, dopo il paese di Campo Tures, inizia la parte superiore della vallata e la valle Aurina propriamente detta. Lungo le due valli è tutto un susseguirsi di pascoli, masi isolati e paesini sparsi, ordinati e pittoreschi, dai balconi traboccanti di fiori. Il torrente Aurino incide il fondovalle e accompagna il nostro itinerario con il suo vociare allegro e spumeggiante. Vallette laterali, come la val di Riva o la valle dei Molini, invitano a deviazioni esplorative … Ma sarà per un’altra volta …
La città dell'inizio: Brunico
Brunico è la porta d’ingresso alle valli di Tures e Aurina. È altresì la città più importante della val Pusteria, costituendone il nucleo geografico, culturale ed economico. Posta a circa 835 metri s.l.m., Brunico si trova al centro di un’ampia conca, solcata dal fiume Rienza, e circondata da alte montagne. La città antica conserva l’impronta medievale ed è definita dalle quattro porte di accesso. La porta orientale, detta delle Orsoline per la vicinanza dell’omonima chiesa, immette su via Centrale: è la più elegante via di Brunico, un corridoio di alti palazzi raffinati, dai vivaci colori, e una boutique a cielo aperto, per la presenza di tanti negozi raffinati. Alle spalle della città vecchia, su di una collina, si trova il Castello, fatto erigere nel 1251 dal principe vescovo di Bressanone, Bruno von Kirchberg. Dal luglio del 2011 un’ala del castello ospita il quinto e ultimo Messner Mountain Museum, ideato dall’alpinista Reinhold Messner: quello di Brunico, il Ripa (in tibetano significa popoli di montagna) è dedicato alle popolazioni che vivono sulle alte cime, in ogni parte del mondo, e alla loro cultura. Dall’alto del mastio del castello si gode di una splendida vista. Info: tel. 0474/410220, www.messner-mountain-museum.
Campo Tures, al centro delle Valli
Lasciamo la cittadina e iniziamo a inoltrarci lungo la verdeggiante val di Tures. La vallata è ampia e soleggiata, circondata da uno spettacolare scenario di alte vette e punteggiata da piccole ordinate frazioni, campanili aguzzi e fienili. Il maggior paese della vallata è Campo Tures, un centro turistico ricco di attrattive storiche e naturalistiche, che si è meritato il titolo di Bandiera Arancione del Touring Club Italiano. Su un’alta rupe, la massiccia sagoma di Castel Tures, o Castel Taufers, domina il paese: è uno dei castelli meglio conservati dell’Alto Adige, con interni riccamente arredati e composto da diversi stili architettonici. L’atmosfera è decisamente da cappa e spada. Info: www.burgeninstitut.com.
A Campo Tures si trova anche il Centro visite del Parco Naturale Vedrette di Ries-Aurina (www.provincia.bz.it), un’area protetta che presenta un altissimo numero di ghiacciai. Il Centro visite, nel nuovo municipio, offre informazioni escursionistiche, naturalistiche e storiche sul Parco. Info: tel. 0474/677546. Nei dintorni di Campo Tures, da non perdere la passeggiata verso le Cascate di Riva, seguendo il sentiero dedicato a San Francesco. Si parte dalla località Bagni di Cantuccio – Bad Winkel e, passo dopo passo, si superano in salita le stazioni di meditazione, ispirate al Cantico dei Cantici del santo, fino ad arrivare agli spruzzi e alle nuvole d’acqua delle cascate, formate dai salti del torrente Riva. Dopo Campo Tures inizia la valle Aurina propriamente detta. Proseguendo lungo la strada, pian piano la valle inizia a stringersi e la voce del torrente Aurino si fa più penetrante.
Predoi, il nord del ... nord!
Al termine della valle Aurina si trova Predoi (in tedesco Prettau), a 1476 metri s.l.m., il comune più settentrionale di tutta Italia. È il nord del Nord. La strada attraversa il paese e poi, instancabile, prosegue oltre fino a località Casere. Lì termina e lì inizia il regno dell’alta montagna, con cime come la Vetta d’Italia (2.913 m) il Picco dei Tre Signori (3.499 m) e il Pizzo Rosso (3.495 m), al confine con l’Austria. Inizia anche tutta una serie di sentieri per passeggiate ed escursioni, adatte sia a famiglie sia a camminatori esperti, che si estende fra i vasti panorami del Parco Naturale Vedrette di Ries – Aurina. In tempi passati l’alta valle era un punto di transito importante, un passaggio che metteva in comunicazione il nord col sud, attraversato da commercianti e contrabbandieri, da storie e da leggende. Oggi rappresenta un tesoro ben custodito, lontano dalle grandi strade, fatto di storia, tradizioni e bellezze naturali da scoprire a piedi e in bici; anche in rafting. Tutta la valle Aurina è solcata da sentieri ma a Casere, grazie a un ampio parcheggio, dove i camper possono sostare anche la notte, le escursioni iniziano con facilità. La maestosa valle a monte di Casere è fra le più frequentate mete alpine della provincia di Bolzano.
Camminando senza fretta
Una classica passeggiata è quella che da Casere arriva fino a Malga Kehrer, sotto la Vetta d’Italia, passando per Malga Adler e costeggiando il torrente Aurino, su un sentiero largo, facile e rilassante. Le due malghe offrono ristoro lungo il percorso, cucina calda e specialità tirolesi, e le alte cime accompagnano la passeggiata fino in testa alla valle, dove l’Aurino scende a cascata dalle rocce in un perfetto paesaggio alpino. Alla meraviglia si aggiunge lo stupore quando, fra giugno e luglio, fiorisce il rododendro alpino - l’alpenrose, la rosa delle Alpi - e i declivi delle montagne si rivestono di intense chiazze di rosa. Ma con l’inizio della bella stagione è tutto un fiorire anche di altri colori, il bianco dell’erioforo, il blu della genzianella, il giallo dell’arnica, che trasformano i prati in un’incantevole giardino d’alta quota. Un’altra indimenticabile vista è quella offerta dal biotopo Wieser Werfer, una torbiera lacustre unica nel suo genere, raggiungibile con sentiero in salita (n. 15). La vista dell’ampio panorama e delle acque argentee del Rio del Termine, che incidono sinuose la valletta, ripaga abbondantemente della fatica. A Casere, fatti quattro passi lungo la strada forestale di fondovalle, si incontra la solitaria e minuscola chiesetta di S.Spirito, eretta dai minatori, con l’inconfondibile campanile dal tetto rosso.
Storie di montagna
La storia di Predoi e delle sue frazioni è intimamente legata alla storia delle miniere di rame, di cui una parte è oggi trasformata in museo. L’attività estrattiva si presuppone fosse presente già nell’Età del Bronzo, ma la prima citazione storica della miniera di Predoi risale al 1426. Dopo lunghi secoli di attività, nel 1971 la miniera di rame fu chiusa definitivamente. Nel 1996 apre il Museo delle Miniere di Predoi: da quel momento in poi i visitatori possono camminare nel cuore delle montagne e non più solo sulle vette. Quando la miniera di rame cessò la sua attività, numerose famiglie di Predoi si trovarono sul lastrico e furono costrette a trovare altre fonti di guadagno. Numerose donne del paese ebbero la possibilità di frequentare corsi per la lavorazione del pizzo al tombolo e così iniziò la maggior tradizione artigianale che continua tutt’oggi. A Predoi sono le stesse ricamatrici che vendono presso le proprie abitazioni i pizzi al tombolo e che mostrano ai visitatori il loro paziente lavoro, sedute davanti casa. Anche le sculture in legno fanno parte dell’artigianato tipico; molto particolari quelle di Steger Klaus, in Neuhausergasse 47.
Evviva le vacanze attive
Oltre alle passeggiate e alle escursioni, il modo più tradizionale per scoprire cime e valli, si sono affermate in valle di Tures – Aurina tante attività all’aria aperta all’insegna del benessere e del rispetto dell’ambiente: fra queste la bici e il rafting. Una bella e facile pista ciclabile, adatta anche a famiglie con bambini, è quella che collega Brunico a Campo Tures: è in lievissima salita all’andata e in lievissima discesa al ritorno e stimola l’andamento lento, per darsi il tempo di osservare tutto e bene lungo i 36 km fra andata e ritorno dell’itinerario. In realtà a Campo Tures il percorso in bici può proseguire fino alla fine della valle, a Casere di Predoi, ma diventa più impegnativo perché si fa più marcata la salita. Per chi comunque desidera pedalare lungo tutta la valle, l’alternativa è compiere l’itinerario in discesa da Casere fino a Campo-Tures/Brunico, appoggiandosi a un noleggio bici che preveda il recupero delle bici e dei ciclisti. Fra i noleggiatori segnaliamo Naturbadeteich – Sportzentrum, San Giacomo; sul sito www.tures-aurina.com l’elenco completo. Per il rafting, le acque spumeggianti del torrente Aurino sono un irresistibile richiamo. La discesa sui gommoni offre un punto di vista insolito e la possibilità di conoscere da vicino l’elemento acqua e la sua forza. Le società sportive che operano in valle propongono discese sia di livello facile sia di livello medio, in ogni caso sempre divertenti e in tutta sicurezza. Info: Rafting Club Active, www.rafting-club-activ.com; River Tours, tel. 347/4428020, www.suedtirol-river-tours.com.
Informazioni utili per il camperista
Come arrivare a Brunico in camper
Dall’autostrada del Brennero uscire a Bressanone e proseguire sulla SS 49 della val Pusteria. Giunti quasi a Brunico deviare per val di Tures – valle Aurina seguendo le indicazioni.
Cosa vedere e cosa non perdere a Brunico
Il Museo Provinciale delle Miniere (www.bergbaumuseum.it) è costituito da cinque strutture museali, di cui due si trovano a Predoi: il Museo delle Miniere e il Centro Climatico.
Il Centro Climatico (tel. 0474/654523, www.io-respiro.it) si ispira ai moderni principi della speleoterapia: nelle gallerie minerarie in disuso si crea, in determinate condizioni, un microclima privo di pollini e di allergeni particolarmente benefico per le persone che presentano problemi alle vie respiratorie. Una galleria delle vecchie miniere di rame di Predoi è stata così trasformata in un luogo di quiete, distensione e rigenerazione.
Il Museo delle Miniere (tel. 0474/654298) offre invece un’affascinante visita guidata alla galleria maestra St. Ignaz, ora dismessa. Utilizzando i vecchi vagoncini su rotaia e vestiti di tutto punto, con caschetto e cerata gialla, i visitatori entrano nel cuore della montagna e, grazie alla guida e ad allestimenti, entrano in contatto con il duro lavoro in miniera di una volta.
Poco fuori Brunico, nella zona degli impianti sportivi del comune di Gais, si trova un laghetto balneabile. È il Baggalocke, un bacino con acque basse dove l’accesso e la balneazione sono liberi. Il lago è circondato da prati curati, con erbetta soffice, dove prendere il sole e rilassarsi; in un angolo si trova un chiosco-bar. Il lago è un grande richiamo per famiglie con bambini, specialmente nelle calde giornate estive. Info: Associazione Turistica di Gais, tel. 0474/504220.
A Campo Tures c’è invece una piscina naturale autodepurativa, cioè una struttura balneare concepita secondo i moderni principi del biolago: sembra un vero paesaggio lacustre. Aperta solo in estate. Info: Cascade, tel. 0474/679045, www.cascade-suedtirol.com.
Dove sostare in camper a Brunico
Lungo questo itinerario non sono presenti aree attrezzate per camper e i campeggi si trovano solo in prossimità di Brunico. Però, rispettando le buone pratiche di parcheggio, si trovano numerosi punti sosta dove fermarsi tranquillamente, anche la notte.
- Brunico: punto sosta nel vasto parcheggio P2, p.za Mercato di Stegona, vicino al centro storico, info Ufficio del Turismo tel. 0474/555722; GPS: Lat 46.79575 - Long 11.9299. Punto sosta anche nel parcheggio delle scuole, via Lungo Rienza; GPS: Lat 46.792127 - Long 11.949778. Per il camper service e il rifornimento d'acqua occorre recarsi presso il distributore di benzina AGIP, Anello del Nord 3, tel. 0474/531185 GPS .
- Gais: punto sosta in loc. Villa Ottone nel piazzale antistante la chiesa; GPS: Lat 46.866261 - Long 11.948759.
- Campo Tures: punto sosta comunale in via Wiesenhof su ampio piazzale in ghiaia, comodo per la visita al paese; GPS: Lat 46.917798 - Long 11.958946. Punto sosta in loc. Riva di Tures, nella valle laterale, indicato come parcheggio per l’escursione verso il rifugio Roma; GPS: Lat 46.949184 - Long 12.064701
- Cadipietra (com. di Valle Aurina): punto sosta nel parcheggio degli impianti di risalita Klausberg, info tel. 0474/652155; GPS: Lat 46.9976 - Long 11.98295
- Predoi: punto sosta in loc. Casere, dove finisce la strada, nell’ampio parcheggio a fianco del centro informazioni del Parco Vedrette di Ries-Aurina, tel. 0474/654188, dotato di bagni pubblici, a pagamento con cassa automatizzata e sbarra, GPS: Lat: 47.051099 - Long: 12.129107.
Info turistiche
Ufficio del Turismo di Brunico, piazza Municipio 7, tel. 0474/555722, www.bruneck.com
Ufficio Turismo Val di Tures, via Jungmann 8, Campo Tures, tel. 0474/678076, www.taufers.com
Ufficio Turismo Valle Aurina, via Aurina 22, Lutago-Valle Aurina, tel. 0474/671136, www.ahrntal.it