Pons, il camper tra Liguria e Toscana

Pons: racconto ed intervista 

Uno tra i suoi meriti più grandi di Pons è senz'altro stato quello di aver compreso e fatta propria l’evoluzione del mondo del plein air negli ultimi venti anni: se un tempo, infatti, ogni camperista si galvanizzava al solo pensiero di un pic-nic all’aria aperta o di una tradizionale gita fuori porta, oggi invece il valore di un camper viaggia parallelo a quello di una casa. E non deve sorprendere dunque come il tema della vacanza in camper o caravan rappresenti oggi il fulcro di una struttura che dal 1969 è il centro di riferimento per gli appassionati della Liguria prima, e della provincia fiorentina poi.

PAROLA D’ORDINE, COMPLETEZZA

Inizialmente su una piccola fascia di soli 150 mq per la sola vendita di tende e caravan, l’azienda fu fondata nel 1969 da Bruno Pons. Una sapiente gestione familiare l’ha portata oggi a diventare il più grande centro della Liguria, con un’area espositiva di 5.000 mq. La vendita di nuovo e usato comprende camper, caravan e tende, con abbinato negozio di accessori per veicoli di ogni genere. Il servizio post-vendita e la fidelizzazione del cliente sono i punti forti che hanno fatto di Pons un centro rinomato fra tutti i camperisti. A tenere banco e a ingolosire la clientela, oltre alle spiccate conoscenze e capacità di intrattenimento, sono i marchi rappresentati: in Liguria ci sono Laika, Roller Team, Etrusco e Carado e dal settembre 2019, nel Camper Valley di Barberino Tavarnelle, ecco Laika, Etrusco, Hymer, Burstner, Carado, SunLight e Niesmann. Una gamma di qualità elevatissima e al passo con i tempi, che si affianca naturalmente ai servizi di noleggio e shop online.

L’OPINIONE DI LUCA PONS, TITOLARE DI PONS CAMPER E CARAVAN

Il 2022 volge al termine: quale è il bilancio, anche dopo la Fiera di Parma?
 

«Se dovessi riferirmi alla sfera lavorativa, direi che tutti gli attori del mondo camper si trovano in difficoltà, visto che spesso non ci sono prodotti nuovi da consegnare. Un’attesa che crea aspettativa e aumenta la voglia di chi attende il proprio veicolo. In contemporanea, gli ultimi due anni hanno fatto risvegliare chi aveva tenuto in garage il proprio camper, contribuendo alla crescita di attività come officina e shop. Di fatto, le prospettive per il futuro le stiamo ancora valutando, ma è innegabile come l’interesse in Fiera sia stato importante. La gente ha voglia di tornare ad essere protagonista. Meglio se con un proprio mezzo nuovo...».

In base alla vostra esperienza, è cambiato l’interesse degli utenti?
 

«In ogni parte di Italia l’interesse si conferma altissimo ed in Fiera, inoltre, abbiamo avuto conferma di come si sia avvicinato tantissimo nuovo pubblico. La richiesta di van, intesa come nuova filosofia di viaggio, è motivata dalla possibilità di utilizzare questo veicolo anche come autovettura, anche se, aggiungo io, la macchina non è un furgone. E un furgone non è un camper. Il territorio di appartenenza spesso fa però la differenza nel mercato. Chi ricerca un veicolo perché abituato a week end veloci e rapidi può per esempio essere orientato verso il mini van; al contempo, per fare un esempio a me caro perché tipico della Liguria, a due ore e mezza di distanza c’è la Francia, dove è possibile svolgere attività come surf e kitesurf: in questo caso, perché scegliere un mezzo pesante per vacanze lunghe, quando si ha l’opportunità di trovare qualcosa più su misura per tali esigenze?».

Come è cambiato il vostro mestiere, anche a fronte di un’evoluzione che, con tecnologia e comunicazione, ha sicuramente inciso?
 

«Siamo impegnati costantemente in una mission che nonostante il tempo non muta le proprie finalità, ma solo il contesto. Noi abbiamo aperto nel 1969; mio padre mi ha mandato implicitamente a vendere la mia prima roulotte a sei anni. Seppur in un contesto familiare, è chiaro che qualcosa vada cambiato perché gli anni e i tempi avanzano per tutti: e così anche la figura del concessionario si è evoluta. Amo dire che i concessionari di oggi sono allo stesso tempo più professionali e meno professionali di una volta. Una volta era un mestiere “pratico”, dove chi faceva questo lavoro montava e “toccava” con mano il mezzo. Oggi, con l’avvento delle officine, il concessionario è indirizzato maggiormente alla fase di vendita. È molto preparato nella presentazione, nell’accoglienza e nella conoscenza del prodotto che propone, perché è questo che gli viene richiesto dal cliente!».

Qual è allora il valore aggiunto di un concessionario?

«Sicuramente il divario maggiore è tra chi vende con gli sconti e chi invece lo fa con l’empatia. Sono proprio due mestieri diversi. La vera capacità èi scongiurare l’approccio del “mordi e fuggi”. Questa è l’evoluzione del nostro mestiere, ed è la filosofia primaria di Pons. Ed anche se è mutato il contesto, con la comunicazione via i social e la tecnologia, siamo sempre uomini innamorati di questo mestiere»..

Estetica o funzionalità? Cosa ricerca di più il camperista di oggi?
 

«L’estetica è importante per chi conosce già i mezzi e le sfumature di questo mondo. Chi invece si affaccia per la propria volta al mercato del camper fa leva sull’aspetto pratico, dovendosi affidare necessariamente alla competenza del venditore».

Come si spiega la nuova “corsa” all’accessorio?

«Uno dei miei detti preferiti resta “l’età dei bambini si vede dal costo dei loro giocattoli”. Mi spiego meglio: tutti
i giocattoli sono realizzati in modo che possano essere implementati. Il concetto di arricchimento e di optional, soprattutto se ciò che ci stuzzica è posseduto da qualcuno che conosciamo, rimane un aspetto imprescindibile. Ciò che non possediamo, è innegabile, attira sempre la nostra curiosità. Chiaramente nessuno oggi butta via i soldi, ma gli accessori servono per soddisfare le esigenze e i piaceri di una clientela ormai sempre più consapevole».

NON VENDITORI, SOPRATTUTTO CONSULENTI

Nel 2022, la comunicazione, la gestione dei social media e un’immagine puntuale e precisa sono indispensabili. Quello che però non deve cambiare mai è la capacità di guidare il cliente, comprendendo le sue esigenze per fornirgli risposte valide e coerenti, in linea con i suoi investimenti. In questo senso in Pons non amano essere chiamati solo venditori, bensì consulenti. Uno staff che, sapientemente guidato da Luca, ha fatto proprio un approccio empatico, lontano dalla logica “mordi e fuggi”. Qui ogni vendita è infatti distinta dal senso di responsabilità e sorprende che alcune famiglie abbiano acquistato in questa concessionaria ben otto dei nove mezzi posseduti!

PONS È ANCHE... AREA DI SOSTA!

Grazie all’invidiabile posizione consente, con facile accesso ai servizi di trasporto pubblici, visite agevoli al centro di Genova ( 5 Km ), all’Acquario ed al Porto Antico; oltre che alla Fiera, che ospita ogni anno eventi come il Salone Nautico Internazionale. L’area di sosta conta dieci piazzole dotate di acqua e ed allaccio elettrico, realizzate nel rispetto dell’ambiente, ed un moderno Camper Service. È inoltre anche disponibile un “camper wash“ studiato per permettere di mantenere pulito il camper con minimo sforzo. L’area di sosta è aperta tutti i giorni H24, gestita da una barra automatica in entrata ed uscita; il costo per la sosta è di 2 € all’ora, con tariffa di 24 al giorno (le prime 12 ore a pagamento e le seconde gratuite), comprensive di elettricità. Il camper service prevede invece un costo di 2 € per carico e scarico.

INFORMAZIONI E CONTATTI UTILI

Pons Caravan e Camper Genova Tel. 010 3991788
Indirizzo email: infogenova@pons.it Sito Web: www.pons.it

Pons Caravan e Camper Toscana Tel. 055 2697370
Indirizzo email: infofirenze@pons.it Sito Web: www.pons.it

Pagina Facebook: @PonsGenova Indirizzo: via Funtanin 1/3 Genova
GPS: 44.39391963642348 - 9.008049

Pagina Facebook: @ponsfederico Indirizzo: via Fausto Melotti 6 Barberino Tavarnelle (FI)
GPS: 43.590883485215485 - 11.198284

Paolo Frascarolo