Questa proposta di idea per un week-end fa da antipasto ad un più grande articolo sulle famose fioriture della Provenza che trovate su Camperlife. Iniziamo quindi con la scoperta dei paesini medievali che sono nei pressi di Nizza nel sud della Francia, zona facilmente raggiungibile da buona parte del Nord Italia anche per un solo fine settimana di vacanza.
Questa regione ospita un gran numero di deliziosi borghi medievali e di paesini dedicati all’arte, ma di due cose dobbiamo avvertire prima di comiciare: la prima è che la maggior parte dei luoghi di cui racconteremo si raggiunge percorrendo a piedi delle belle salite, quindi sicuramente queste non sono esperienze adatte a tutti. La seconda è che in questa zona della Provenza mancano le aree sosta, e parcheggiare il proprio camper non è sempre semplice. Inoltre questo significa doversi rivolgere necessariamente a un campeggio per pernottare.
Eze e il sentiero di Nietzsche
Il nostro weekend è iniziato visitando il piccolo borgo di Eze, prima di Nizza.
Il complesso medievale fatto di stradine pittoresche (in salita) ed edifici antichi ci ha accolti sotto un cielo terso ed un clima mite, con piante di bougainville e camelie in fiore. Alla sinistra dell’ingresso al borgo si può scorgere quello che è noto come “Il sentiero di Nietzsche”, il tratto di strada che da Eze porta a Èze-Bord-de-Mer e che fu percorso avanti e indietro dal celebre filosofo durante la composizione della sua opera “Così parlò Zarathustra”.
Salendo quindi verso il centro del borgo di Eze incappiamo prima in un antico cannone e poi nella Chiesa di Nostra Signora dell'Assunzione, la cui facciata spoglia non fa immaginare in alcun modo i suoi interni barocchi e decorati a trompe l’oeil.
Affacciate sui vicoli tante piccole botteghe d’arte e qua e là hotel prestigiosi, come ad esempio lo Château de la Chèvre d'Or e lo Château Èze, residenza quest’ultimo del Principe Guglielmo di Svezia dal 1923 al 1953. Infine, in vetta al borgo, un castello in rovina che oggi ospita un giardino esotico ricco di piante grasse e di aloe.
Saint Paul De Vence e l’arte
Secondo borgo medievale, seconda salita da affrontare. Nella vicina piazza gruppi di anziani si ritrovano per sfidarsi al tradizionale gioco della petanque, una specialità delle bocce, e le loro voci ci accompagnano per un tratto di strada fino a che non oltrepassiamo l’antica Porte Royale del XIII secolo.
Anche Saint Paul, così come Eze, sembra vivere d’arte: ovunque botteghe, piccole esposizioni, sculture e quadri. Imperdibile la Fondazione Maeght, che espone una collezione privata di opere di artisti del calibro di Chagall e Mirò.
I vicoli stretti sono punteggiati anche di negozi di altro genere però, e noi non possiamo che consigliare una tappa in uno di quelli che vendono biscotti. I biscotti francesi sono infatti speciali: molto grandi e dal sapore intenso, possono essere acquistati in scatole di latta e sacchetti preconfezionati ma anche essere scelti uno ad uno a seconda delle preferenze personali. Non sono a buon mercato, va detto, ma è una coccola golosa che vale la pena concedersi. Anche qui non possiamo non fare tappa alla Chiesa gotica che ospita persino un dipinto attribuito al Tintoretto, e poi ci dirigiamo verso il cimitero.
Questo luogo di riposo eterno ospita le spoglie anche dei coniugi Maeght e dello stesso pittore Chagall, ma noi scegliamo di goderci una vista scenica sul paesaggio attraversando la Porta Sud e dirigendoci verso la terrazza panoramica.
Grasse e i profumi
Grasse è un paese che magari di per sé non sembra essere così eccezionale a livello di atmosfera e suggestione, ma non potevamo lasciarcelo scappare. La Francia è infatti celebre nel mondo per essere la patria della profumeria, e proprio qui a Grasse ha sede l’antica fabbrica della Fragonard. Tra l’altro quest’anno la nuova collezione è dedicata alla lavanda: più provenzale di così...!
Aspettiamo il primo pomeriggio per visitare il piccolo museo e lo stabilimento in compagnia di Jessica, una deliziosa guida che in italiano ci spiega tutto ciò che c’è da sapere sui profumi, dall’inizio alla fine del processo di produzione.
E poi ci porta nella boutique per farci “testare con naso” i capolavori prodotti (a basso prezzo, tra l’altro) dalla Fagonard. Una piccola curiosità: la Fragonard non si chiama così dal nome dei suoi fondatori, ma bensì per omaggiare l’omonimo pittore originario proprio di Grasse.
Raggiungere la fabbrica originale situata nel centro del paese non è però affatto facile se si viaggia in camper. Il mezzo andrà parcheggiato decisamente lontano dalla meta, e come già detto le salite da affrontare non saranno lievi. Tuttavia esiste un altro stabilimento visitabile, con un ampio parcheggio e di conseguenza molto più camper friendly, sempre a Grasse e noto col nome di “Fabbrica dei Fiori”. Quest’ultimo si trova precisamente in zona Les 4 chemins, al 17 di Route de Cannes.
Biot e la sua magia
Arriviamo dunque a Biot. Anche qui ci attende una bella scalata per raggiungere il borgo medievale, ma la salita vale la pena. Più che botteghe d’arte troviamo negozi che vendono e realizzano oggetti in vetro soffiato, ma la cosa che più colpisce del paese è la sua atmosfera.
Sembra infatti di trovarsi all’interno di un villaggio abitato da gnomi: stradine e vicoletti lastricati di ciottoli, piccole finestre e porte minuscole e tanto, tanto verde dappertutto.
Le case qui sono pressoché prive di balconi, ragion per cui le piante domestiche vengono dislocate fuori dalle abitazioni, lungo il ciglio delle strade. E con esse troviamo le decorazioni tipiche dei giardini: piccoli tavolini con sedie di vimini, lanterne, gnomi e fatine di terracotta, candele e gabbiette per uccelli riadattate a piccole serre.
Nelle case si entra quasi sempre scendendo qualche scalino o salendo scalette ripidissime, e non si incontrano mai automobili per le strade. Semmai qualche scooter, più adatto ad inerpicarsi lungo le viuzze di Biot.
Il profumo dei fiori permea l’aria tiepida, e la vita sembra scorrere tranquilla e pacifica. Girovagando ci imbattiamo in una piazza circondata da archi, la Place des Arcades: peccato non potercela godere appieno perché attualmente in fase di restauro. Tuttavia non ci esimiamo dal visitare la Chiesa che vi si affaccia, che ha la strana caratteristica di essere posta sotto il livello della strada. Sì, stavolta bisognerà scendere delle scale per visitarla. L’interno è fresco e un po’ buio a causa delle poche finestre presenti, ma molto piacevole.
Valbonne e il Servan
Concludiamo il nostro weekend con una visita a Valbonne. E’ più moderna e “chic” rispetto agli altri borghi visitati, ma è anche indiscutibilmente più in piano.
Le casette colorate del borgo ricordano molto quelle liguri, e anche qui non manca una Place des Arcades su cui si affacciano ristorantini e creperie.
La chiesa principale è dedicata a San Biagio ed è interamente in pietra. Anch’essa posta sotto il livello della strada, così com’era quella di Biot, è estremamanete caratteristica sebbene piccolina. Ma le celebrazioni in onore del Santo qui sono collegate ad un evento molto più pagano: la festa del vino, a fine gennaio. Qui infatti viene prodotto un vino molto particolare, il Servan, le cui uve possono essere degustate fino a Pasqua immergendone il gambo in vasi pieni di acqua contenenti un pezzo di carbone per evitarne la putrefazione.
APPUNTI DI VIAGGIO
Fragonard – La Fabbrica storica
20, bd Fragonard - 06130 Grasse GPS 43.657436 – 6.922098
Fragonard – La Fabbrica dei fi ori 17, Route de Cannes - 06130 Grasse GPS 43.644816 – 6.942449
PER LA SOSTA
Campeggio Camping de l’Hippodrome Quartier Bouche du Loup – 5 Avenue des Rives 06270 Villeneuve Loubet Plage
GPS 46.641917 – 7.137966
Campeggio La Vieille Ferme
296, boulevard des groules
06270 Villeneuve Loubet plage
GPS 43.620143 – 7.126018