Palermo, la Dolce Vita siciliana

Fenicia, greca, romana, araba, normanna, sveva, francese e spagnola: Palermo è da sempre crocevia di popoli. Un luogo dove culture e tradizioni differenti si sono amalgamate tra loro creando un patrimonio culturale, artistico e architettonico unico al mondo. Basta fare pochi passi in città, infatti, per rendersi conto del suo glorioso passato e del mix culturale che la distingue da secoli: cupole arabe, chiese barocche, palazzi in stile liberty, edifici neoclassici, mercati storici che ricordano i più noti suq arabi. Palermo è un tripudio di stili architettonici diversi. Un amalgama che si riscontra anche nella lingua e, soprattutto, nel cibo, fiore all’occhiello del capoluogo siciliano, trasformatosi negli ultimi anni in una delle destinazioni mondiali per foodies per eccellenza. 

UN MIX DI STILI ARCHITETTONICI

L’itinerario alla scoperta della città parte dal Palazzo dei Normanni - noto anche come Palazzo Reale - oggi sede dell’Assemblea Regionale. L’edificio è la più antica residenza reale d’Europa, dimora dei sovrani del Regno di Sicilia, sede imperiale con Federico II e Corrado IV e dello storico Parlamento Siciliano. Al suo interno si trovano numerose sale e la bella Cappella Palatina, piccola basilica a tre navate dedicata Sicilia ai Santi Pietro e Paolo, arricchita da splendidi mosaici dell’epoca bizantina, tra i più importanti della Sicilia, raffiguranti scene bibliche. L’attuale palazzo ingloba nelle fondamenta stratificazioni di precedenti costruzioni, risalenti persino all’epoca fenicio-punica. Neanche 500 metri separano questo edificio dalla Chiesa di San Giovanni degli Eremiti, dallo stile arabeggiante, con cupole rosse e un giardino di palme, una vera oasi dove rifugiarsi per sfuggire al caos cittadino e trovare refrigerio durante le calde giornate estive. Altro tempio religioso imperdibile è la Cattedrale della Vergine Assunta, edificio imponente che sorge sul sito in antichità occupato da una basilica cristiana trasformata durante la dominazione araba in moschea e successivamente riconquistata e convertita di nuovo al culto cristiano dai Normanni. I vari restauri svolti nel corso degli anni ne hanno modificato l’aspetto originario, caratterizzato dalla compresenza di stili architettonici diversi, tra cui elementi gotici, barocchi, arabi e normanni.

PALERMO, CITTÀ DI TEATRI

Palermo è sede anche di importanti teatri. Tra tutti spicca il Teatro Massimo, il più grande edificio lirico italiano e terzo per dimensioni in Europa, dietro solo all’Opera di Parigi e la Staatsoper di Vienna, un’imponente struttura situata in via Maqueda, una delle principali arterie cittadine. Il teatro, costruito tra il 1875 e il 1897 dagli architetti Basile (padre e figlio), è uno splendido esempio di architettura in stile neoclassicoeclettico. Una curiosità: nel 1990 il Teatro Massimo è stato il set di alcune riprese della pellicola cinematografica Il padrino – parte III con Al Pacino, Sofia Coppola e Andy Garcia. In particolare, è stata qui ambientata la scena in cui Michael Corleone si reca a Palermo per assistere al debutto del figlio in Cavalleria Rusticana, opera del livornese Pietro Mascagni. Altro importante tempio culturale palermitano è il Politeama Garibaldi, sede dell’Orchestra Sinfonica Siciliana, imponente struttura costruita nella seconda metà dell’Ottocento e preceduta da un arco di trionfo sormontato da una quadriga in bronzo.

TRA FONTANE E CATACOMBE

Altri due luoghi da segnare in agenda durante un viaggio a Palermo sono le Catacombe dei Cappuccini e la Fontana Pretoria, quest’ultima realizzata nel 1554 da Francesco Camilliani a Firenze e posta nel palazzo fiorentino del fratello della granduchessa Eleonora di Toledo poi acquistata dalla città di Palermo e trasferita nel capoluogo siciliano nel 1581. Le Catacombe dei Cappuccini, invece, comprendono circa ottomila salme, molte delle quali esposte ed egregiamente mummificate, collocate nei sotterranei annessi alla Chiesa di Santa Maria della Pace. Visitare questo luogo è un’esperienza molto intensa e macabra. Tra le mummie, infatti, si trova anche quella della piccola Rosalia Lombardo, morta a due anni di polmonite nel 1920, considerata uno dei migliori esempi di mummificazione al mondo. Le Catacombe dei Cappuccini sono molto famose e hanno attratto visitatori da tutta Europa sin dall’epoca del Grand Tour: vi si recò persino lo scrittore francese Guy de Maupassant.

PALERMO, LA CAPITALE MONDIALE DELLO STREET FOOD

Non si può dire di essere stati a Palermo senza aver fatto un giro tra i suoi caratteristici, vivaci e colorati mercati, dove i venditori ambulanti vociano a qualsiasi ora del giorno per attrarre turisti e cittadini a fermarsi al loro banco, allestendo un vero spettacolo en plein air per i visitatori. I più importanti mercati cittadini sono quattro, Vucciria, Ballarò, Il Capo e Borgo Vecchio, a cui si aggiunge il Mercatino delle Pulci. Tra tutti, Ballarò è il più antico ed è il luogo dove è possibile acquistare ogni tipo di prodotto alimentare, tra cui frutta, ortaggi, carni e pesci della Sicilia. Il mercato palermitano più caratteristico, però, è senza dubbio quello della Vucciria, fulcro della movida locale e regno indiscusso dello street food siciliano: tra stigghiole, una sorta di spedino a base di budella di agnello, pani ca meusa, il celebre panino con la milza, sfincione, pizza alta e soffice condita con sugo di cipolle, acciughe, caciocavallo, pangrattato, pecorino, origano e salsa di pomodorino, crocché e arancini, preparatevi a tornare a casa con qualche chilo in più. 

SI DICE ARANCINO O ARANCINA?

Il genere del nome che indica la specialità siciliana a base di riso, salsa di pomodoro e carne divide in due l’Italia e l’isola. Sull’argomento si è espressa persino l’Accademia della Crusca, per cercare di fare chiarezza: arancina (rotonda) è utilizzato nella parte occidentale della Sicilia, arancino (rotondo o a punta, forma che parrebbe essere ispirata dalla figura dell’Etna) nella parte orientale, con l’eccezione di alcune aree nella zona ragusana e in quella siracusana. Il gustoso cibo da strada siculo a base di riso deve, però, il suo nome all’analogia con il frutto rotondo dell’arancio, cioè l’arancia. Quindi potrebbe concludersi che il genere corretto sia quello femminile. Tuttavia, nel dialetto siciliano, il frutto dell’arancio è aranciu e nell’italiano regionale diventa arancio. Al dialettale aranciu per ‘arancia’ corrispondono il diminutivo arancinu per ‘piccola arancia’, arancino nell’italiano regionale: da qui il nome maschile usato per indicare il supplì di riso. Potrebbe concludersi che chi dice arancino italianizza il modello morfologico dialettale, mentre coloro che dicono arancina non fanno altro che riproporre il modello dell’italiano standard. In ogni caso, quale che sia la forma corretta, di una cosa si può stare certi: che sia maschile, femminile, rotondo o a punta, è sempre buonissimo

PER ARRIVARE

Sono diversi i traghetti che collegano i principali italiani - Genova, Piombino, Civitavecchia, Napoli - con Palermo. Per confrontare prezzi e orari si consiglia di consultare il sito www.traghettiper-sicilia.it/. Da Reggio Calabria partono ogni giorno aliscafi e traghetti per Messina; da qui, un tragitto autostradale di poco meno di tre ore collega, la città sicula dello Stretto a Palermo, passando per A20/E90.

PER LA SOSTA

Green Car: area di sosta attrezzata per camper in via Quarto dei Mille 11B, a pochi passi dalle principali attrazioni del centro storico di Palermo. L’area, con 25 posti per camper (25 euro al giorno, compresi carico, scarico, energia elettrica e Wi-Fi) e roulotte (30 euro al giorno, stessi servizi dei camper), è a soli 400 metri dalla Cattedrale del capoluogo ed è custodita H24. Info: tel. 091 6515010 - email giada.labua@virgilio.it - Sito web: www.greencarpalermo.it Coordinate GPS: N 38.1098539, E 13.3425081

Idea Vacanze: area di sosta per camper in via Imperatore Federico 116 (17 euro al giorno comprendenti camper, equipaggio e carico/scarico) circondata dal verde, in luogo silenzioso lontano dai rumori del traffico, a pochi chilometri dalla città di Palermo che si raggiunge con l’autobus n.107 (biglietti in vendita presso la reception dell’area sosta). Info: tel. 091 542555 - email idea_vacanze@tin.it - Sito web: www.ideavacanzapa.it Coordinate GPS: N 38.147180, E 13.353026.

Francesca Masotti