C’è una differenza sostanziale tra le vacanze trascorse in hotel e villaggi turistici da quelle trascorse nelle strutture non convenzionali. Pur essendo tutte appaganti, le ferie in aree sosta o campeggi, consentono una maggiore libertà dell’individuo, maggiore libertà che evidenzia alcuni aspetti caratteriali che altrimenti ci verrebbero celati. Vediamo il perché.
Questo è uno dei vantaggi che ci offre il turismo in libertà. Chi viaggia con la casa al seguito, oltre ad avere la facoltà di visitare luoghi che altri tipi di viaggi non consentono, ha anche la possibilità di conoscere l’umanità da un’angolazione diversa. Mi spiego meglio: le vacanze in hotel o villaggi turistici, pur essendo delle ottime vacanze e assolutamente da non disdegnare, hanno l’inconveniente di omologare le persone tramite delle regole di consuetudine che standardizzano i comportamenti: pranzo e cena sempre alla stessa ora, vestiti consoni all’ambiente e comportamenti misurati, per cui diventa difficile capire l’indole degli altri ospiti.
Chi effettua un tipo di turismo plein air si serve di altre strutture di accoglienza, dove, ad eccezione della regola di comportarsi con educazione e civiltà, non ve ne sono altre, per cui gli ospiti hanno degli atteggiamenti più genuini, non essendo condizionati dalle convenzioni del turismo standard.
Questo aspetto, per chi sa leggerlo, è un libro aperto sull’umanità, in cui ogni persona ne costituisce un capitolo.
Ogni individuo ha una sua storia che ci racconta inconsciamente con il suo modo di comportarsi, e allora ci si rende conto, pur essendo in vacanza, che non sempre i capitoli sono allegri. Vi sono padri e madri separate che trascorrono il loro turno di vacanze con i figli e non sempre il rapporto tra genitore è figlio è roseo come dovrebbe essere, per cui, per ambedue, la vacanza può diventare un tormento e tal volta non vedono l’ora che finisca. Vi sono poi famiglie che hanno un figlio disabile e scelgono questa soluzione perché rende più semplice la gestione degli annessi e connessi. Vi sono persone che semplicemente trascorrono le vacanze in solitudine, perché non hanno un partner con cui condividerle.
Insomma, centinaia di situazioni, di cui alcune più o meno difficili, che balzano immediatamente agli occhi e che fanno capire che l’omologazione è solamente una facciata tramite cui la gente nasconde i tormenti interiori, perché in certi ambienti non si possono mostrare i problemi, rovinerebbero l’atmosfera artificiosamente creata. Come si fa ad avere l’animo colmo di dolore mentre si fa la seduta di acqua gym e la parola d’ordine è divertimento ad ogni costo?
Viceversa in una struttura non convenzionale c’è posto anche per altri sentimenti che sono sotto gli occhi di tutti e nessuno si scandalizza se qualcuno non ha sempre il sorriso sulle labbra, se non assume i pasti all’ora stabilita e non si presenta vestito in modo consono all’evento.
La libertà è il bene più prezioso che un essere umano possa avere, perché sprecarla accettando di essere irreggimentati come in caserma?
Buon viaggio a tutti.