Purtroppo assistiamo sempre più spesso ad una mancanza di rispetto nel genere umano. E’ un vero peccato, perché questi continui tentativi di prevaricazioni ci stanno rovinando che altrimenti avrebbe spazio per tutti
Rispetto è un termine che nel corso degli anni ha perso sempre di più il suo significato, almeno nel senso di come dovrebbe essere inteso. Secondo il dizionario italiano questa parola significa “Sentimento e comportamento informati alla consapevolezza dei diritti e dei meriti altrui, dell’importanza e del valore morale, culturale di qualcosa”. Questo non vuole dire deferenza o sudditanza, ma semplicemente osservanza delle regole del vivere civile e tolleranza verso il prossimo.
Purtroppo la mancanza di rispetto non è prerogativa di una categoria specifica di persone, ma riguarda un po’ tutti noi, ivi compresi gli amanti del mondo del plein air che dovrebbe essere il comparto che, più d’ogni altro, dovrebbe distinguersi per comportamento rispettoso verso gli altri, tolleranza, cura dell’ambiente, osservanza delle norme stradali ed altre regole del genere. Però, è sufficiente immettersi su di una strada od entrare in un’area sosta per rendersi conto che non tutti gli appartenenti alla nostra categoria interpretano il termine “rispetto” allo stesso modo. Molti lo confondono con un diritto esclusivo, quasi come se l’acquisto di un veicolo ricreazionale investisse il proprietario della facoltà di comportarsi da monarca assoluto.
Ecco allora che notiamo mezzi che utilizzano la strada come se fosse il loro salotto buono e viaggiano a velocità ridotta, incuranti della coda che si forma alle loro spalle.
Altri che effettuano un parcheggio selvaggio nel centro storico o, peggio ancora, lasciano i loro mezzi in sosta permanente nei parcheggi degli ospedali.
Che dire poi di coloro che nelle aree sosta occupano il doppio dello spazio di cui hanno bisogno, o, anziché usare il camper service per lo scopo a cui è destinato, vi dimorano sopra, senza nessun riguardo per gli altri utenti in attesa, magari lasciandolo ben insudiciato?
O ancora, quanti permettono ai loro animali domestici liberi di marcare il territorio e alla loro prole di giocare con la palla, incuranti degli altri ospiti?
Questi non sono che pochi esempi, ma sono sintomatici del menefreghismo che sta imperando. E non possiamo neanche dire che sia prerogativa di una certa popolazione, no assolutamente; il mancato rispetto verso il prossimo riguarda tutti i popoli della terra e se qualcuno si dimostra più disciplinato di altri, è solamente perché, nel loro Paese, vi sono forse più controlli che non nel nostro, ma state pur certi che, non appena si trovano in una località in cui le regole sono meno ferree ed i controlli più blandi, si adeguano velocemente all’andazzo generale.
Buon viaggio a tutti