Un itinerario di circa 300 km tra Slovenia, Friuli e Veneto in cerca di cantine tipiche dove assaggiare (e acquistare) damigiane di vino da stivare nel garage di casa. Massimiliano ci porta con sé in una delle gite annuali che è solito fare con la sua famiglia
Da qualche anno in famiglia abbiamo l’abitudine di recarci insieme ad amici in Veneto e Friuli Venezia Giulia per rifornirci di vino in damigiana da imbottigliare una volta rientrati a casa. Così lo scorso inverno, subito dopo le festività natalizie, abbiamo organizzato il nostro tradizionale “tour delle cantine”. Approfittando del periodo, abbiamo 
pensato di allungare un po’ l’itinerario e fare 4 giorni da turisti. Siamo quindi partiti da Modena con camper e carrello e, come prima tappa, ci siamo fermati a San Donà di Piave (VE). Dopo un primo carico di vino, siamo ripartiti nel pomeriggio seguendo la A4 fino a Trieste. Ci siamo a questo punto immessi nell’autostrada slovena fino a Lubiana. Qui abbiamo sostato al Ljubljana Resort.
In terra slovena
Il campeggio offre vari servizi tra i quali la SPA e la piscina in estate, il tutto senza barriere architettoniche. Il mattino seguente abbiamo preso il bus che si ferma proprio di fronte al camping per andare in centro e visitare la città. Anche il bus è attrezzato per disabili e accetta persino i cani. Da città 
medioevale, Lubiana è stata ridisegnata nella prima metà del 900 e ora è una località multietnica universitaria, piena di giovani e con un’agenda fitta di eventi. La città è davvero alla portata di tutti: è percorribile a piedi e in bicicletta dal momento che le distanze non sono enormi nonostante sia una capitale. È inoltre interessante a livello culturale, dal momento che ogni rione del centro presenta un pezzo di storia gotica romana. Sicuramente da non perdere il castello, il mercato centrale dove si possono gustare varie specialità gastronomiche e la Cattedrale Barocca di S. Nicola edificata nel XIII secolo. Ovviamente da vedere sono i ponti che attraversano il fiume nella zona centrale (alcuni dei quali con gradini poco agevoli se si è in carrozzina), il Colonnato di Plecnik (un lungofiume coperto sorretto da colonne in stile neodorico), la piazza Prešernov e il Teatro Križanke. Il simbolo della città è un drago verde e si trova rappresentato ovunque.
Rientro in patria
Terminata la visita a Lubiana, siamo rientrati al camping con l’autobus e abbiamo ripreso la marcia in camper verso Nimis (UD). Abbiamo percorso a ritroso l’autostrada slovena e abbiamo proseguito fino a Tricesimo (UD). Una volta giunti qui, essendo ormai buio, abbiamo preferito fermarci per la cena sostando poi per la notte direttamente nel parcheggio del ristorante. Il mattino seguente ci siamo fermati in una cantina lì vicino per acquistare del Malvasia e del Refosco, poi dritti fino a Nimis. In questa zona viene prodotto il Ramandolo, un vino da dessert color giallo ramato che nei paesi limitrofi prende il nome di Verduzzo di Ramandolo. Dopo un bel rifornimento, in tarda mattinata ci siamo recati a Spessa (UD) dove abbiamo visitato il Castello. Costruito nel 1200, sorge su di una dolce collina ed è contornato da un giardino all’italiana. Nei secoli cambiò molti proprietari e ospitò illustri personaggi, fra i quali Giacomo Casanova. Ora è un lussuoso resort con campi da golf e i suoi sotterranei ospitano una cantina di tutto rispetto, visitabile su prenotazione e raggiungibile anche per noi disabili.
Un po’ di aria di mare
Lasciato il castello, siamo ripartiti a bordo del camper verso Grado (GO) che è posto su un istmo della laguna e, come 
ogni posto di mare, raggiunge la sua massima popolazione nei mesi estivi. Essendo in pieno inverno, abbiamo trovato la cittadina molto tranquilla e siamo quindi riusciti a visitarla con tutta calma. Abbiamo lasciato il camper vicino al porto e a piedi siamo andati in centro dove abbiamo fatto una passeggiata visitando i monumenti più rappresentativi tra cui la Basilica di Sant’Eufemia, gioiello dell’arte paleocristiana, e la Basilica di Santa Maria delle Grazie che è la più antica delle chiese di Grado. Abbiamo poi percorso il lungomare che è in pratica una diga di costruzione asburgica. Qui si può passeggiare anche col cattivo tempo e ammirare il mare e l’orizzonte con le isole. Poco dopo siamo tornati al camper ripassando dal centro, già illuminato dai lampioni e dalle luci dei vari ristoranti. Abbiamo trascorso la notte lì dove avevamo parcheggiato il camper e il giorno seguente, dopo una tappa a San Donà di Piave, siamo rientrati a casa.
Informazioni utili per il camperista
La cucina friulana è molto particolare, i suoi piatti richiamano i sapori del nord est europeo. Il dolce tipico è la Gubana, uno strudel farcito con frutta secca, uvetta e canditi, poi bagnata con grappa alle prugne. Se si vogliono visitare le cantine del castello di Spessa, è necessario prenotare con giorni di anticipo: tel. 0481/808124, info@castellodispessa.it. Alcune Chiese di Grado hanno barriere architettoniche, mentre per salire sulla diga del lungomare oltre ai gradini ci sono anche scivoli che rendono la passeggiata interamente accessibile.
Come arrivare in camper a Ljubljana
Per arrivare a San Donà di Piave da Modena, imboccare l’autostrada A1 fino a Bologna poi la A14 fino all’imbocco con 
la A13 e quindi seguire la A4 fino all’uscita.
Per arrivare a Lubiana seguire la A4 fino a Trieste e poi immettersi nell’autostrada slovena fino all’uscita della città.
Per raggiungere Nimes (UD), riprendere l’autostrada slovena fino al confine di Stato, cioè a Gorizia, da qui seguire la statale n°56 fino a Udine e proseguire sulla statale n°13 fino a Tricesimo e quindi seguire per Nimes. Da Nimes a Spessa (UD) seguire la statale n° 356. Da Spessa a Grado (GO) seguire la n° 356 fino a Cormons, poi la n° 305 e la n° 351 fino a Cervignano del Friuli e infine la n° 352.
Dove sostare in camper a Ljubljana
Ljubljana Resort: Dunajska cesta 270, 1000 Ljubljana, Slovenia, GPS: N 46° 5’ 51.967’’ E 14° 31’ 7.308’’.
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Vorrei che i disabili camperisti fossero consapevoli fin dalla partenza della situazione che incontreranno a destinazione, per questo redigo diari di viaggio dettagliati delle mie esperienze fornendo loro strumenti concreti per pianificare i loro spostamenti. Per svolgere in maniera più costante questa mia attività di raccolta di informazioni preziose per i portatori di handicap, mi piacerebbe avere il supporto di aziende sensibili al tema. Se qualche operatore del settore fosse disponibile a contribuire a questi viaggi alla scoperta di nuovi orizzonti oppure se in ascolto ci sono potenziali compagni di viaggio, ecco i miei contatti: tel. 335/5227470, massimiliano.ferrari76@gmail.com.