In marcia verso Santiago | Camper senza barriere

Massimiliano ci regala un vero e proprio diario di viaggio che lo ha visto raggiungere i quattro santuari più importanti del celebre Cammino passando attraverso Francia, Spagna e Portogallo. Di ritorno, visitiamo Porto, Lisbona e parte dell’Andalusia. Prima di fermarci a Cogne per una “vacanza nella vacanza”camper rivista camperisti camperlife disabili in camper

Cosa facciamo questa estate? È la classica domanda che ogni anno tutti noi ci poniamo. Nel 2015 insieme alla mia famiglia e al nostro cane Tom ho deciso di iscrivermi a un tour per camperisti. Partiamo da Modena, la nostra città, il 1° agosto e ci immettiamo sulla A1 fino a Piacenza. Dopodichè seguiamo la Piacenza-Torino e in seguito la statale della Val di Susa fino al Monginevro. Qui ci incontriamo con gli altri equipaggi e le guide. Ci sistemiamo e trascorriamo in compagnia la prima notte di viaggio.

Verso la Francia
La mattina seguente visitiamo il paese di Monginevro e poi ci mettiamo in marcia. Dopo pochi chilometri ci fermiamo a Embrun dove sul selciato nel centro del paese incontriamo la prima “conchiglia”, simbolo per eccellenza del Cammino di Santiago che accompagna i pellegrini segnalando loro un punto di ristoro o un ostello. Riprendiamo poi il camper rivista camperisti camperlife disabili in campercamper e ci dirigiamo al santuario di Notre-Dame du Laus situato a Saint-Étienne-le-Laus. Il luogo è molto tranquillo e non è preso d’assalto dai pellegrini. Insieme a una suora e a mia madre, visito l’interno della chiesa passando tra stretti corridoi e arrivando fin dietro l’altare, dove troviamo l’olio della lampada del tabernacolo che si dice possa operare delle guarigioni. Molti i gradini per giungere fino a qui, da solo con la mia sedia a rotelle non ci sarei potuto arrivare. Trascorriamo la notte nel parcheggio del santuario e il giorno seguente, dopo 403 km di viaggio, arriviamo al campeggio “Le Vernis” nei pressi di Narbonne. La struttura è completamente contornata da vigne, all’interno c’è una piscina e ci sono bagni e docce per disabili. Il giorno dopo viaggiamo per 309 km e raggiungiamo il “Camping la Forêt” a Lourdes. Da qui a piedi andiamo al santuario di Nostra Signora: la cattedrale è imponente e affollata, così come lo è il piazzale con la celebre grotta presso la quale i fedeli si fermano per pregare, accendere una candela e ascoltare la Santa Messa che viene celebrata in lingue diverse. Dietro al piazzale troviamo un ostello e un ospedale che accoglie i malati camper rivista camperisti camperlife disabili in camperprovenienti da tutto il mondo. Al termine della visita facciamo un giro per il centro, carino ma a mio avviso troppo commerciale. La sera ceniamo tutti insieme in un ristorante italiano prima di rientrare a piedi al camping.

Habla español?
Siamo al 5 agosto e lasciamo Lourdes. Attraversiamo il Passo di Roncisvalle, situato sui Pirenei a 1.057 metri di altitudine. Qui secondo la leggenda Orlando morì durante la celebre battaglia che vide i franchi scontrarsi contro i baschi. Entriamo dunque in Spagna e oltrepassiamo Pamplona. Ci fermiamo per una visita a Puente la Reina, situata nella comunità autonoma della Navarra e importante tappa del Cammino. La città è protetta da mura del Duecento e degno di nota è il ponte di sei arcate sul fiume Arga, fatto costruire dalla regina di Navarra nell’XI secolo. All’ingresso del paese c’è un monumento dedicato al pellegrino del Cammino: da questo punto i due percorsi che giungono dalla Francia si riuniscono in uno solo. Proseguendo arriviamo ad Estella, dove facciamo sosta al “Camping Lizarra”. Estella deve il nome a una leggenda secondo la quale alcuni pastori seguirono una pioggia di stelle cadenti fino a un luogo dove trovarono la camper rivista camperisti camperlife disabili in camperstatua di Nuestra Señora del Puy. In questo luogo fondarono Estella che divenne poi un importante punto di sosta per i pellegrini del Cammino. Ci sono diverse costruzioni religiose gotiche e romaniche come la basilica di Nuestra Señora del Puy e le chiese di San Pedro de la Rúa, di San Miguel Arcángel e di San Juan Bautista. Il Palacio de los Reyes de Navarra ha uno stile gotico mentre il Palacio de los San Cristóbal e quello del Gobernador sono puramente rinascimentali. Da segnalare in questa cittadina una particolarissima fontana collegata a una cantina e quindi in grado di erogare sia acqua che vino! Dal campeggio, passando per una stradina molto agevole, raggiungiamo in breve il centro della città dove la sera del 5 agosto si svolge una corsa dei tori. Rimaniamo stupiti quando al posto dei tori vediamo correre per le strade delle pacifiche mucche! Il mattino dopo alcuni nostri compagni di viaggio si mettono in marcia a piedi per un tratto del Cammino. Il fondo del percorso non è adatto alle carrozzine e per forza di cose non possiamo seguirli. Arriviamo al 7 agosto quando lasciamo Estella e ci rechiamo a Burgos. Il camping comunale dove pernottiamo è perfettamente attrezzato per i disabili, ma non è vicino al centro città. C’è però un camper rivista camperisti camperlife disabili in camperottimo servizio di bus con pedana per carrozzine che passa ogni mezz’ora. Burgos è attraversata dal fiume Arlanzòn e dista 244 km da Madrid. Grazie alla sua fortunata posizione, funge da snodo commerciale sia per i collegamenti interni che per la Francia e il Portogallo. Questa elegante città è considerata la capitale del gotico castigliano, con una bellissima cattedrale dedicata a Santa Maria iniziata nel 1221 e terminata solo nel 1567. L’Unesco nel 1984 la proclamò Patrimonio dell’Umanità ed è tuttora l’unica cattedrale spagnola a vantare questo riconoscimento. Il monastero di Las Huelgas Reales, pantheon dei re di Castiglia, fu iniziato nel 1180 e diventò un importante centro cistercense guidato da una badessa. Fungeva anche da ospizio per i poveri e fu negli anni anche un ostello per i pellegrini di passaggio per il Cammino di Santiago. Altri interessanti luoghi da visitare a Burgos sono la Certosa di Miraflores, la Iglesia de San Nicolas de Bari dove si può ammirare una splendida pala d’altare in marmo, le chiese gotiche di Santo Stefano, San Gil e San Lesmes, le mura medievali, i resti del castello e l’arco di Santa Maria.

La comunità di castigliacamper rivista camperisti camperlife disabili in camper
L’8 agosto partiamo per León, situato nella comunità autonoma di Castiglia e capoluogo della provincia omonima. Raggiungiamo il campeggio comunale, anche questo perfettamente attrezzato per disabili seppur un po’ in salita. Essendo ormai tardi, visitiamo solo la cattedrale e la basilica reale consacrata a San Isidoro. Il paese è visitato da molti turisti e non solo dai pellegrini del Cammino. È sede di un’importante università e, oltre ai diversi edifici gotici e rinascimentali, ricordiamo la “Casa Botines” costruita da Antonio Gaudì. Il giorno seguente raggiungiamo Ponferrada, sempre nella provincia di León. La strada fiancheggia il Cammino camper rivista camperisti camperlife disabili in camperpedonale e ciclabile ed è tutta in salita con parecchie curve. Tante le croci lungo la via che ricordano i pellegrini che qui hanno perso la vita. La croce più celebre è però la Cruz de Hierro (croce di ferro che rappresenta uno dei simboli più importanti del Cammino). Qui la sosta è obbligatoria ed è usanza che ogni pellegrino porti fin dall’inizio del Cammino una pietra del peso proporzionale ai peccati di cui si vuole liberare per appoggiarla ai piedi della croce. Il sacrificio del trasporto di una pietra rappresenta simbolicamente il percorso di penitenza per liberarsi dai propri peccati. Visitiamo poi Ponferrada che, essendo domenica, ci accoglie con molti edifici chiusi tra cui anche il castello costruito dai Templari e dalla forma che ci ricorda la favola di Biancaneve. Ci sistemiamo al “Camping y Pesca El Brejeo”, un po’ distante dalla cittadina.

La meta del Cammino
È il 10 agosto ed è mattina tardi quando finalmente arriviamo a Santiago. Dopo esserci sistemati al campeggio “As Calcelas”, prendiamo l’autobus e ci rechiamo in città (senza Tom perché i cani non sono ammessi). Una volta giunti a destinazione, a piedi ci avviciniamo alla Cattedrale. In mezzo a questa marea di pellegrini e all’immensità di tutto il camper rivista camperisti camperlife disabili in campercomplesso, inizio anche io a sentirmi come loro, come se avessi fatto tutto il percorso a piedi anziché in un comodo camper. Lascia comunque perplessi la totale assenza, sul volto dei pellegrini, dell’immensa fatica che hanno dovuto affrontare prima di raggiungere questo straordinario luogo di culto. Qui sono custodite le spoglie dell’Apostolo Giacomo il Maggiore scoperte, pare, dal vescovo Teodomiro. Secondo una leggenda, nell’813 un eremita venne attirato da alcune strane luci a forma di stella sul monte Libredòn dove esistevano alcune fortificazioni probabilmente di un antico villaggio celtico. Il vescovo, interessato dallo strano fenomeno, si recò in quel luogo e scoprì una tomba che conteneva tre corpi. Uno dei tre aveva la testa mozzata e accanto a esso c’era una scritta: “Qui giace Jacobus, figlio di Zebedeo e Salomè”. Così Alfonso II, re delle Asturie e della Galizia, ordinò la costruzione di un tempio in quel punto preciso e da allora i pellegrinaggi alla tomba di San Giacomo non si sono più arrestati. All’interno della basilica, poi, troviamo l’incensiere più grande al mondo chiamato Botafumeiro: viene fatto oscillare in particolari giorni dell’anno e soltanto in occasione di messe solenni. Noi siamo fortunatissimi perché, nonostante non ci sia alcuna ricorrenza particolare, riusciamo ad assistere alla sua oscillazione durante la messa commemorativa della morte di un ragazzo. Suggeriamo una visita anche al vasto parco dell’Alameda, costruito secondo la tipica tradizione dei giardini romanici. Il parco può essere raggiunto da Porta Faxeira, a due passi da Piazza dell’Obradoiro, e il suocamper rivista camperisti camperlife disabili in camper ingresso dal 1885 è protetto da due leoni di marmo. Restiamo a Santiago due giorni e il 12 agosto ripartiamo per Finisterra.

Ai confini del mondo
Il nome Finisterre significa letteralmente “fine della terra”. È il punto più a ovest delle terre conosciute fino ai tempi di Cristoforo Colombo, quando si pensava che oltre non ci fosse altro che acqua. Il promontorio è formato da rocce granitiche e si erge fino a 600 metri sul livello del mare. Nonostante il nostro entusiasmo e la nostra pazienza, dopo due ore di attesa la nebbia non accenna a diradarsi per cui, scaduto il tempo a nostra disposizione, siamo costretti a ripartire senza aver ammirato in toto questo luogo suggestivo. Arriviamo a La Coruña dove possiamo rifarci gli occhi portandoci alla Torre di Ercole, un faro tuttora in funzione costruito all’epoca dell’Impero Romano da cui si gode di una vista mozzafiato sia sull’Oceano Atlantico che sulla città. Nel tardo pomeriggio arriviamo al campeggio “Balcobo” a qualche chilometro da La Coruña e situato direttamente sull’Oceano. Il tempo non è stabile ma ci regala comunque qualche spiraglio di sole, così i miei genitori possono fare una passeggiata sull’immensa spiaggia e Tom un bagno nell’acqua ghiacciata.camper rivista camperisti camperlife disabili in camper

Benvenuti in portogallo
Il 13 agosto al mattino facciamo rotta verso il Portogallo percorrendo 440 km tutti fuori autostrada. Arriviamo nel primo pomeriggio a Porto e ci sistemiamo al campeggio “Orbitur Madalena”. Prendiamo l’autobus e raggiungiamo il centro passando fra vie strettissime. Arrivati sulla sponda destra del fiume Douro, ci incamminiamo verso il ponte Dom Luís I fiancheggiando le varie rivendite del vino Porto che naturalmente acquistiamo. Dal mio punto di vista non è stata propriamente una passeggiata: per salire sull’altissimo marciapiede del ponte che porta sulla riva opposta mi hanno dovuto aiutare in 3! Alla fine del ponte, sulla destra, parte la Funicular dos Guindais fino a Gaia, parte alta della città dove sono concentrate le cantine produttrici di Porto. Per mancanza di tempo purtroppo non ci saliamo per cui non so se la tratta è agibile anche per i disabili. Posso dire che il resto della città, che visitiamo “dal basso”, non è sempre agevole. In alcuni punti la strada è troppo ripida e faticosa da affrontare e questo rovina un po’ l’atmosfera gioiosa che c’è. Naturalmente se avessimo saputo che il bus che ci ha portato qui avrebbe proseguito il percorso fino alla parte alta di Porto, sarebbe stato sufficiente scendere qualche fermata dopo e visitare la città scendendo verso il basso… Porto è un luogo completamente diverso da quelli visti in precedenza: molte case hanno le facciate ricoperte da mattonelle di ceramica che isolano dal freddo, dal caldo e dall’umidità che risale dal fiume. Bellissima è la passeggiata che costeggia la parte sinistra del fiume dove si trovano tante bancarelle con loro prodotti artigianali, bella anche la via centrale dove si trovano i principali negozi. Doverosa è la sosta in uno dei tanti bar in riva al fiume per un aperitivo a base di Porto.

Da Fatima a Lisbona
È Ferragosto e partiamo alla volta di Lisbona. Facciamo prima tappa a Fatima per visitare l’ultimo dei quattro santuari previsti dal programma del viaggio. Purtroppo lo troviamo in ristrutturazione e la cattedrale principale non è agibile. camper rivista camperisti camperlife disabili in camperCi soffermiamo nella piazza dove i fedeli per penitenza avanzano in ginocchio recitando il rosario. Ripartiamo e raggiungiamo Lisbona, sistemandoci nel campeggio comunale che è davvero dotato di tutti i comfort, compresi piscina, campi da tennis, zona WiFi e tutto quello che serve ai disabili. Trascorriamo il pomeriggio in campeggio e ogni equipaggio prepara un piatto tipico della propria regione. Ovviamente a noi toccano lo gnocco fritto e le tigelle e come sempre abbiamo successo. Il mattino seguente i nostri compagni di viaggio prendono l’autobus verso il centro. Noi dobbiamo chiamare un taxi perché l’entrata del pullman aveva un sbarra nel mezzo della porta e quindi la carrozzina non poteva passare. Poco male: il taxi è economico e in poco tempo ci porta al punto di ritrovo mentre l’autobus ci mette un’ora per arrivare al Terreiro do Paço, la piazza più grande di Lisbona, ricostruita dopo il terribile terremoto che colpì il Portogallo nel 1755. Saliamo sul bus Sightseeing per conoscere un po’ di più la città, grazie anche agli auricolari con spiegazioni in italiano. Da La Baixa, nel centro città, parte l’Elevador de Santa Justa, un ascensore progettato più di cento anni fa da Ponsard, un allievo di Gustave Eiffel, che permette di vedere dall’alto la parte vecchia della città. Lisbona possiede due monumenti classificati Patrimonio Mondiale dall’Unesco. Sono due perle del gotico manuelino: la Torre de Belém e il Mosteiro dos Jerónimos. Riesco a visitare solo la parte inferiore di quest’ultimo perché non c’è un ascensore che porta al piano superiore. Vicino al Mosteiro c’è la pasticceria più antica di Lisbona dove si possono gustare le Pastels de Belém, dolce emblema della città. Altro luogo caratteristico per pranzare, ma non a buon mercato, è il mercato coperto, pieno di stand gastronomici che camper rivista camperisti camperlife disabili in camperoffrono specialità diverse. Visitiamo anche il castello di São Jorge che si trova nel punto più alto della città, in mezzo ai quartieri più caratteristici. Un mezzo molto comodo per spostarsi è il tram: riesco a salire anche io ma, a causa del gradino molto alto, ho avuto bisogno dell’aiuto dei miei genitori e di un passeggero. Purtroppo, considerando il mio handicap, ho bisogno di più tempo per muovermi, così non riusciamo a vedere tutto.

Un saluto al gruppo
Il 18 agosto partiamo e percorriamo 285 km fuori autostrada. Arriviamo a Punta Sagres, il punto più a sud-ovest del Portogallo, al campeggio “Sagres”. La struttura è sul promontorio per cui c’è molto vento e la sera fa piuttosto freddo. Non è comunque adatto ai disabili, perché il fondo è sabbioso e sconnesso. Inoltre è lontano dal paese e dal mare e non ci sono mezzi pubblici per spostarsi. Il giorno seguente andiamo a la Fortaleza De Sagres, un forte posto proprio sull’ultimo lembo della scogliera che però è soltanto parzialmente visitabile dai disabili: io riesco a vedere la parte interna grazie alle fotografie scattate dai miei genitori. La fortezza fu costruita nel 1400 ed è circondata da una muraglia frangivento, all’interno vi è una piccola chiesa consacrata a Nossa Senhora da Graça e la cosa che salta più all’occhio è una grande rosa dei venti con un diametro di 43 metri. Nel tempo questa fortezza ha subito molti attacchi e il terremoto del 1755 l’ha ulteriormente danneggiata. Fortunatamente è stata ristrutturata negli anni ’90 e ora è veramente bella! Da programma dovremmo rimanere a Punta Sagres un giorno in più. A causa della scomoda dislocazione del campeggio e considerando che abbiamo altri 10 giorni di ferie, decidiamo di lasciare il gruppo in anticipo per tornare verso l’Italia in più tappe.

Di nuovo in Spagna
La prima sosta è stata a Siviglia al campeggio “Villsom”. Da qui con l’autobus, comodo e attrezzato, raggiungiamo il centro. Siviglia è una città molto grande, bella, vivace, con strade larghe, ville e parchi. Il centro è pieno di giovani e di ballerini che improvvisano il Flamenco per racimolare qualche soldo. Prima di cena riusciamo a visitare la cattedrale camper rivista camperisti camperlife disabili in campere il Parco Maria Luisa. Quest’ultimo è davvero pittoresco: circonda la bellissima Villa Maria Luisa, che ha davanti a sé un largo fossato a semicerchio navigabile. Di notte è ancora più bella, piena di luci che si riflettono nell’acqua. All’interno del parco ci sono parecchie carrozze trainate da cavalli a disposizione dei turisti. Tutto il parco e tutta la villa sono visitabili anche da noi portatori di handicap. A questo punto devo fare una parentesi: quando noi disabili andiamo all’estero, partiamo col pensiero delle difficoltà che potremmo incontrare nel caso dovessimo ammalarci. A me è successo di contrarre una grave infezione con febbri altissime, così abbiamo chiesto informazioni alla direzione del campeggio che ci ha immediatamente chiamato un taxi attrezzato per raggiungere la guardia medica del quartiere. Più che lodevole quindi l’efficienza locale da questo punto di vista. Restiamo a Siviglia per altri due giorni, ma fermi al campeggio per potermi completamente riprendere. Il 22 agosto percorriamo 250 km fino a Granada, dove vogliamo visitare l’Alhambra. Ci fermiamo al camping “Sierra Nevada” che si trova nel centro della città. Andiamo subito alla biglietteria dell’Alhambra dove però scopriamo che avremmo dovuto prenotare con qualche giorno di anticipo. Delusi, decidiamo di rientrare al campeggio ma sulla via incontriamo una famiglia con due Golden, proprio come il nostro Tom. Scambiamo due chiacchiere e quando ci sentono dire che non abbiamo i biglietti per entrare, ci offrono quelli da loro già utilizzati ma ancora validi per vedere i giardini. Approfittiamo della loro gentilezza e la bellezza del luogo ci ripaga della delusione di non aver potuto vedere l’interno della villa. Saliamo poi a bordo di una navetta che ci porta alla cattedrale costruita agli inizi del 1500 in stile gotico. All’interno da vedere è la Capilla Real de Granada, dove ci sono le tombe dei re cattolici di Castiglia. Il giorno seguente proseguiamo il viaggio dicamper rivista camperisti camperlife disabili in camper rientro facendo tappa, dopo 500 km, a Valencia al camping “Coll Vert” vicino alla spiaggia. Il nostro Tom ovviamente non si nega un bel bagno in mare. Il mattino seguente ci fermiamo al porto dove da poco si è svolta l’American’s Cup di vela e poi via, dritti verso l’Italia sostando in un parcheggio nei pressi di Gerona solo per trascorrere la notte.

Ritorno in patria
È il 25 agosto e rientriamo in Italia. L’intenzione è quella di fermarci qualche giorno in Valle d’Aosta. Raggiungiamo Courmayeur che è già sera e decidiamo di passare la notte nel parcheggio della funivia, dove troviamo molti altri camper. Il giorno seguente avremmo voluto salire su questa nuova funivia ma la fila è veramente lunga e, non avendo prenotato in anticipo, decidiamo di lasciar perdere e andare a Cogne. Raggiungiamo l’area sosta comunale vicino al fiume, ai piedi del paese. È un’area molto grande e dotata di tutti i servizi (tranne le docce) per un costo di 10 euro per equipaggio al giorno. Se c’è un disabile, il costo è di soli 2,50 euro riferiti all’attacco luce. Da qui parte un ascensore che porta direttamente al centro di Cogne. Il paese è molto carino, pieno di negozi ed è abbastanza agevole anche per chi è in carrozzina. Dallo stesso punto partono anche i pullman che portano nei paesini soprastanti (Lillaz e Valmontey) e sono gratuiti e attrezzati per disabili. In più si possono caricare anche i cani. Attraversato a piedi il paese di Lillaz e continuando la salita, si arriva alle cascate. Il percorso con un po’ d’aiuto si può fare anche con la carrozzina, ma soltanto fino alle cascate, perché poi il sentiero è troppo difficoltoso. Si può poi tornare a Cogne riprendendo il pullman oppure seguendo il fiume a piedi e qui il sentiero è tutto percorribile. Valmontey è un po’ più grande e anche da lì partono diversi sentieri che portano verso paesaggi incantevoli, d’altronde siamo nel parco del Gran Paradiso! Anche da qui si può tornare sia col pullman che a piedi, ma mi viene sconsigliato perché in certi punti il percorso non è agevole. Trascorriamo cinque giorni nella quiete della montagna estiva, ricordando con gioia la bellissima vacanza che sta ormai volgendo al termine. Arriviamo così al 31 agosto: si torna a casa.

Informazioni utili ai camperisti

Le soste di Massimiliano
FRANCIA:
Area sosta Monginevro Le Collet: N94, 05100 Montgenèvre, GPS: N 44° 56’ 2.975’’ E 6° 44’ 0.863’’
Parcheggio Notre Dame du Laus, 05130 Saint-Étienne-le-Laus, GPS: N 44° 31’ 10,2” E 06° 09’ 09,6”
Narbonne, camping La Vernis: D177, 34210 Azillanet, GPS: N 43° 19’ 34,1” E 02° 46’ 28,2”
Lourdes, camping de la Foret: Route de Batsurguere, 65100 Lourdes, GPS: N 43° 05’ 44,1” O 00° 04’ 29,2”
SPAGNA:
Camping Lizarra: Calle Curtidores 3, 31200 Estella, Navarra, GPS: N 42° 39’ 25.038’’ O 2° 1’ 3.388’’
Camping comunale: Ctra Fuentes Blancas Km. 3,Burgos, GPS: N 42° 20’ 29.063’ O 3° 39’ 27.561’’
Camping Leon: Camino de León, 24227 Valdefresno, León, GPS: N 42° 35’ 26.105’’ O 5° 31’ 47.541’’
Ponferrada, Camping y Pesca El Brejeo: Saavedra s.n. Camping el Brejeo, 24516 Villafranca del Bierzo, León, GPS: N 42° 35’ 09,6” O 06° 48’ 15,9”
Camping As Cancelas: Rúa Vintecinco de Xulio 35, 15704 Santiago de Compostela, La Coruña, GPS: N 42° 53’ 18,3” W 08° 31’ 23,3”
Finisterra, Parking Punta Fisterra: AC-445, 15155 Fisterra, La Coruña, GPS: N 42° 53’ 14,5” O 09° 16’ 19,6”
La Coruna: Camping Balcobo, Playa de Valcovo, 15142 Arteixo, GPS: N 43° 18’ 50,5” W 08° 31’ 48,2”
PORTOGALLO:
Porto: Camping Madalena: R. do Cerro 608, 4405-736 Vila Nova de Gaia, GPS: N 41° 06’ 27,6” O 08° 39’ 19,9”
Camping Lisbon: Estr. da Circunvalação 20, 2720 Amadora, GPS: N 38° 43’ 30,8” W 09° 12’ 29,3”
Camping Orbitur Sagres: Cerro das Moitas, 8650-998 Vila de Sagres, Faro, GPS: N 37° 01’ 21,2” O 08° 56’ 44,7”
SPAGNA:
Siviglia, Camping Villsom: Carretera N-IV, km 554,8, 41703 Dos Hermanas, GPS: N 37° 16’ 39,4” O 5° 56’ 11,7”
Camping Sierra Nevada: Calle Juan Pablo II 23, 18014 Granada, GPS: N 37° 11’ 53” O 3° 36’ 42”
Camping Coll vert: Playa de Pinedo ctra. Del riu 486, Valencia, GPS: N 39° 23’ 46.716’’ O 0° 19’ 58.224’’
ITALIA:
Cogne, area sosta comunale: GPS: N 45° 36’ 30.24’’ E 7° 21’ 29.879’’

Le tappe del viaggio
ANDATA
Periodo: estate 2015
Francia
Monginevro, Embrun, Saint-Étienne-le-Laus, Lourdes
Spagna
Estella, Burgos, León, Ponferrada, Santiago De Compostela, Finisterre, La Coruña
Portogallo
Porto, Fatima, Lisbona
RITORNOcamper rivista camperisti camperlife disabili in camper
Spagna
Siviglia, Granada, Valencia
Italia
Courmayeur, Cogne

Mettiamoci in contatto
Vorrei che i disabili camperisti fossero consapevoli fin dalla partenza della situazione che incontreranno a destinazione, per questo redigo diari di viaggio dettagliati delle mie esperienze fornendo loro strumenti concreti per pianificare i loro spostamenti. Per svolgere in maniera più costante questa mia attività di raccolta di informazioni preziose per i portatori di handicap, mi piacerebbe avere il supporto di aziende sensibili al tema. Se qualche operatore del settore fosse disponibile a contribuire a questi viaggi alla scoperta di nuovi orizzonti oppure se in ascolto ci sono potenziali compagni di viaggio, ecco i miei contatti: tel. 335/5227470, massimiliano.ferrari76@gmail.com.

 

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Massimiliano Ferrari