In primavera, oltre alle piante ed agli alberi, si risveglia anche la voglia di viaggiare e il camper si conferma in assoluto lo strumento migliore per apprezzare ogni singola sfumatura che si scopre chilometro dopo chilometro. Permette di godere dello scenario che cambia, di fermarsi ad ammirare le mille tonalità dei colori che arricchiscono il panorama e ci rende spettatori in prima persona dello spettacolo che si ripete ogni anno e che manifesta in tutta la sua magnificenza il risveglio della natura. Solo una vacanza in camper può regalarci il contatto intimo con la primavera, da condividere con tutto l’equipaggio e che non smette mai di stupirci per la sua bellezza e unicità. Anche se questo articolo riguarda un argomento tecnico (la manutenzione del camper), ci è sembrato doveroso aprirlo con una premessa un po’ sognante, ma alla base della vacanza in camper. Senza voglia di scoprire stagioni, luoghi, culture, tradizioni… cos’è il viaggio?
E senza motivazione a cosa serve lo strumento? Il camper non rappresenta solo un oggetto, ma è a tutti gli effetti un valido compagno di viaggio, che necessita di cura ed attenzione per essere pronto ad accompagnarci nelle nostre avventure. La primavera rappresenta per il momento di concretizzare i progetti per la bella stagione e per la maggior parte dei camperisti è il momento di risalire a bordo e iniziare a viaggiare. Eventi, week-end, ponti e festività ci aspettano per passare qualche giorno nel magico mondo del camper… ma siamo sicuri che il nostro veicolo sia ben preparato e pronto ad affrontare nuove esperienze, magari dopo un lungo periodo di letargo? Conviene sempre, prima di partire, effettuare i dovuti controlli per essere certi che tutto funzioni regolarmente e provvedere alle operazioni di manutenzione che ci assicurino sicurezza ed efficienza in marcia e durante la sosta.
PRIMA DI TUTTO LA MECCANICA
Ebbene sì: la priorità in fase di controllo e manutenzione va data al motore e alle componenti meccaniche, poiché proprio grazie ad esse potremo viaggiare. Soprattutto dopo una lunga inattività, è bene controllare le componenti che potrebbero essersi rovinate con gli sbalzi termici, il peso e il tempo; alcune operazioni possono essere svolte in autonomia, per altre serve rivolgersi ad un professionista, magari in occasione del tagliando del veicolo; parliamo a tal riguardo della verifica dell’usura dei freni, dello stato di cuffie ed ammortizzatori, della presenza nel sottoscocca di macchie di olio o di ruggine e tutto quel che riguarda gli organi meccanici difficilmente raggiungibili ed esaminabili da una mano inesperta.
Con il “fai da te“ sono invece altri i controlli da effettuare: prima di mettere in moto il veicolo è bene aprire il cofano e verificare lo stato di tubi, cinghie e parti meccaniche a vista. In caso di presenza di fogliame, è bene pulire le griglie ed eliminare la sporcizia, mentre gli elementi in gomma non devono presentare screpolature; attenzione ad eventuali parti arrugginite o evidenti perdite di olio o di altri liquidi. Alle cinghie va data la giusta attenzione, verificandone lo stato di usura; toccate i tubi per verificare che siano ben ancorati e verificate i livelli dei liquidi (radiatore, olio motore, liquido freni, liquido servosterzo e liquido tergicristalli), controllo essenziale dopo un lungo periodo di fermo.
Concluse le operazioni all’interno del vano motore, si passa all’esame delle spazzole tergicristallo, da sostituire se usurate, e alla prova di tutte le luci intorno al veicolo. Un controllo accurato dei fari anteriori e posteriori, delle luci di ingombro laterali, di frecce e fendinebbia permetterà di affrontare il viaggio nella massima sicurezza. Molto spesso, soprattutto nei gruppi ottici posteriori più datati può infiltrarsi acqua piovana che può provocare problemi all’impianto elettrico o la rottura di un fusibile. Accertiamoci in questa fase che abbiano conservato la tenuta stagna e sostituiamo le lampadine non funzionanti. Un capitolo a parte va riservato alle scarpe del camper: i pneumatici, elemento molto importante e al quale va dedicata la giusta attenzione perché influisce, e non poco, sulla sicurezza in marcia.
La prima cosa da verificare è la loro età: a prescindere dal chilometraggio e dallo stato d’usura, è buona norma sostituirli al massimo ogni cinque anni. Il camper è un veicolo di peso, spesso sottoposto a lunghi periodi di inutilizzo e tali condizioni creano uno stress molto gravoso alle gomme che potrebbero, dopo appunto un periodo di cinque anni, non garantire più la giusta efficienza e collassare, anche se apparentemente ancora in buono stato. I controlli a tal proposito riguardano l’individuazione della data di produzione dello pneumatico, riportata su di esso insieme alle altre informazioni o ricavabile dalla data della fattura del gommista che ha provveduto al montaggio; la verifica dello stato del battistrada e le condizioni della gomma in generale, che non deve presentare screpolature, rigonfiamenti, segni particolari o scollamenti; il controllo della valvola di gonfiaggio, che non deve presentare screpolature; la pressione, che deve essere pari a quella indicata dal produttore.
Pressioni troppo basse o alte possono portare allo scoppio dello pneumatico; è dunque buona norma verificarle spesso o dotarsi di sensori per il monitoraggio continuo della pressione stessa. Nel controllo delle gomme è fondamentale non dimenticare di verificare lo stato anche della ruota di scorta e la verifica della scadenza del kit di gonfiaggio, spesso fornito in alternativa. Controllando gli pneumatici, è bene anche chinarsi per dare un’occhiata agli ammortizzatori, alle sospensioni e in generale al sottoscocca per verificare lo stato del telaio e l’eventuale presenza di sporcizia o ruggine; qualora quest’ultima fosse presente, è meglio rivolgersi al più presto ad un meccanico per valutare l’entità del problema o provvedere, ove si tratti di uno stato iniziale, a trattare la parte con specifici prodotti.
UN GIRO ALL’ESTERNO
Oltre ai minuziosi controlli delle parti che ci permettono di circolare senza pensieri, occorre verificare l’integrità della carrozzeria. Ovviamente i controlli che vi stiamo illustrando variano in base alle condizioni, all’età e al luogo dove viene rimessato il veicolo. Se si tiene in strada, in rimessaggio o al coperto all’interno di un capannone le condizioni in cui lo troveremo dopo un lungo periodo saranno ben diverse. I mezzi tenuti al coperto beneficiano di una protezione di tutte le parti e dunque sarà necessario un controllo meno accurato, mentre chi lo tiene all’aperto dovrà riservare maggiori accortezze; a tal proposito, prima dell’inverno avevamo dato alcuni consigli per far sì che il letargo si potesse svolgere senza sorprese: se li avete seguiti, sarete pronti in pochi passi a ripartire con semplicità.
Un giro di controllo intorno al camper consente di verificare l’integrità di carrozzeria, finestre, guarnizioni, sportelli, serrature e sigillature: infatti freddo, sole e sbalzi termici potrebbero aver intaccato le parti in gomma o in plastica. Inoltre, in caso di sosta all’aperto, vanno verificati anche eventuali danni causati da grandine e pioggia intensa, che potrebbero aver rovinato finestre e oblò o danneggiato la carrozzeria. Analizziamo tutti gli sportelli e le loro cornici, le griglie del frigo, lo sfiato della stufa, gli attacchi del portabici e della scaletta e le cornici delle finestre; il sigillante non deve essere crepato o mancante, e se lo fosse provvedete il prima possibile a rimpiazzarlo con del nuovo prodotto. Questa operazione va svolta anche sul tetto, accedendo grazie alla scaletta in dotazione, o in sua assenza con una scala: ricordiamo sempre di prestare la massima attenzione quando salite sul tetto del camper e non fatelo mai se siete da soli.
Anche se l’altezza non è elevata, una caduta potrebbe avere conseguenze molto gravi: al primo posto, mettiamo la sicurezza e se non ve la sentite chiedete aiuto ad una persona più agile. Chiusa questa piccola ma doverosa parentesi, una volta al di sopra del veicolo, effettuate tutti i controlli già svolti per le pareti laterali: verificate lo stato della plastica degli oblò, eventuali crepe e rotture degli stessi e lo stato della sigillatura per essere tranquilli che all’interno non ci siano state infiltrazioni. Verificate anche eventuali danni causati dalla grandine e controllate l’integrità del tetto; qualora fosse presente un pannello solare, provvedete ad una sua pulizia, per ottenere un maggior rendimento in fase di carica della batteria.
Altra buona azione da svolgere almeno una volta l’anno è la lubrificazione di cerniere e serrature di tutto il veicolo: porta di ingresso, sportelli, portabici ed anche i meccanismi del tendalino, vanno aperti per verificarne lo stato di pulizia e ingrassarli a dovere. Rendere più fluidi gli elementi meccanici delle serrature e degli accessori oltre a rendere più scorrevoli le operazioni assicura meno rumore durante l’uso e una riduzione dell’attrito che potrebbe portare a rotture. L’ultima operazione da fare all’esterno riguarda ancora una volta il sottoscocca, per concentrarci stavolta sui serbatoi delle acque ed i relativi rubinetti di scarico o ghigliottine.
È bene verificare che funzionino correttamente, lubrificando i meccanismi e le guarnizioni, che devono garantire la giusta tenuta per evitare spiacevoli perdite di liquido. In questa fase è bene anche rimuovere ragnatele o nidi d’ape o di vespe che possano essersi formati durante l’inutilizzo; agite con la dovuta cautela o contattate operatori specializzati nella rimozione di alveari, specie se si tratta delle preziose api. Già che ci siamo, diamo un’occhiata ai cablaggi elettrici che passano al di sotto del veicolo: verifichiamo che non ci siano cavi penzolanti e che siano tutti fissati agli appositi fermacavo o ben ancorati con fascette, evitando così problemi elettrici causati dalla rottura accidentale di cavi.
CONTROLLO INFILTRAZIONI E RIFACIMENTO SIGILLATURE
Un capitolo a parte va riservato alle infiltrazioni, che rappresentano uno dei problemi principali e più temuti di un camper. Evitarle, o meglio prevenirle, è già la soluzione al problema, perché quando sono incontrollate e si manifestano all’improvviso portano danni quantificabili anche in migliaia di euro. Quanti camperisti sono stati costretti a rifare intere pareti, tetto quando non tutta la scocca del veicolo per colpa di un’infiltrazione magari partita da una crepa nell’oblò? Come tutti i mali, la cosa più importante è prenderli in tempo e fare prevenzione. Qualora si percepisca il rischio di una possibile infiltrazione, non bisogna perdere tempo e rivolgersi subito ad un tecnico professionista che riesca ad eliminare il problema prima che si estenda in modo irreparabile.
Risigillare un oblò o una finestra da cui entra acqua è operazione ben più semplice e meno dispendiosa del rifare una parete. Quando si presenta il problema, che non va sottovalutato e neanche rimandato ad essere affrontato, sono due le operazioni che evitano problemi: il controllo periodico delle infiltrazioni ed il rinnovamento di tutte le sigillature del veicolo ogni due-tre anni. Entrambe garantiscono sicurezza e vanno effettuate da officine specializzate: rivolgetevi a quella di vostra fiducia, effettuando un tagliando annuale di controllo delle infiltrazioni. Queste semplici ma fondamentali operazioni garantiscono l’integrità della scocca e permettono di muoversi sereni senza il timore che il camper possa essere infiltrato; risparmiare in questo caso non è una scelta vincente, perché le conseguenze del rinvio dei controlli si rivelano molto più salate della semplice prevenzione.
TUTTI A BORDO
Finiti i controlli esterni al veicolo passiamo alla verifica degli impianti di bordo. Anche all’interno del camper è necessaria una particolare attenzione alla ricerca di possibili infiltrazioni: se notiamo parti del soffitto, cuscini o altri punti del veicolo umidi cerchiamo di capire quali potrebbero essere le cause. Un segnale d’allarme può arrivare dall’odore all’interno dell’abitacolo: se non fosse quello solito, indagate su cosa potrebbe aver prodotto il nuovo, anche nel caso in cui si fosse dimenticato a bordo qualche alimento poi andato a male. Se tutto appare regolare, provvedete ad arieggiare l’abitacolo, verificando che finestre e oblò funzionino bene; se necessario, usate lubrificante e controllate anche l’integrità delle relative guarnizioni in gomma.
Poi procedete ad un’accurata pulizia di primavera, non dimenticando anche l’interno dei pensili dove potrebbero essere rimaste briciole o i punti nascosti al di sotto della dinette o dei vani. L’aspirapolvere è il vostro migliore alleato, insieme a prodotti non aggressivi per mobilio, cucina e bagno. Tutte le zone vanno pulite, pronte per la nuova stagione in modo impeccabile. In questa fase fate l’inventario dei prodotti presenti all’interno del camper e fate su una lista cosa vi manca per essere pronti al viaggio. Tra i prodotti che non dovrebbero mancare in camper ci sono olio, sale, aceto, zucchero, caffè e tutti quelli che usiamo con più frequenza; verifichiamo che ci siano per non rischiare di trovarci senza e chiedere aiuto ai nostri vicini di piazzola, a meno che non sia una buona scusa per conoscerli… Oltre alla fase di verifica e di pulizia, occorre dedicarsi alla verifica degli impianti di bordo con le operazioni che vi riportiamo di seguito.
PULIZIA DEI SERBATOI
Le pulizie di primavera in camper sembrano infinite, ma garantiscono l’efficienza di tutti gli elementi e gli impianti presenti a bordo. Mantenerlo pulito e ben controllato ci ripagherà durante le nostre vacanze, quando potremo goderci il nostro veicolo senza problemi. Una delle operazioni più importanti, da effettuare almeno una volta l’anno, è la pulizia dei serbatoi, in particolare di quello delle acque chiare, che ci fornisce l’acqua per l’igiene personale e per la cucina, che quindi dev’essere pura e priva di batteri. E come per un bicchiere, il contenitore che la contiene va regolarmente pulito e igienizzato per garantirci sicurezza.
Una delle accortezze principali, oltre la pulizia del serbatoio stesso, riguarda la fase di carico dell’acqua, perché quella che immettiamo sia potabile e priva di impurità; nel caso di dubbi in proposito, sono presenti in commercio alcuni filtri da interporre tra la fonte di approvvigionamento e l’imbocco del serbatoio; in un prossimo articolo parleremo diffusamente di questi strumenti. Torniamo invece ad illustrare una delle corrette tecniche per la pulizia dei serbatoi, che per prima cosa vanno svuotati; poi, aprendo il tappo di ispezione, va verificata la loro condizione. In genere, sul fondo potrebbe essere presente una specie di sabbia, o anche delle alghe; ovviamente bisogna cercare di rimuovere manualmente tali impurità.
Se il serbatoio è a secco, con attenzione si può anche utilizzare un aspirapolvere, oppure qualora fosse umido, è meglio agire con una spugna o uno straccio non abrasivo. Una volta compiuta la pulizia, ove possibile la superficie del serbatoio può essere ulteriormente lavata con acido citrico, efficace anche in caso di presenza di calcare; questo prodotto, a differenza di altri, non lascia cattivi odori ed è adatto a contenitori di tipo alimentare. La procedura di pulizia con acido citrico è la seguente:
1. svuotate tutti i serbatoi, compreso quello del boiler;
2. utilizzate 500 grammi di acido citrico in granuli disciolti in 20 litri di acqua (per comodità usate un annaffiatoio per dosare i litri);
3. versate il composto nel serbatoio e aprite tutti i rubinetti per far si che il liquido scorra in tutto l’impianto e poi chiudeteli;
4. lasciate agire 24/48 ore;
5. trascorso il tempo, fate circolare l’acqua nell’impianto fino all’esaurimento in modo che il liquido sia concentrato nel serbatoio delle acque grigie;
6. lasciate agire nel serbatoio delle grigie per 24/48 ore;
7. una volta passato il tempo, scaricate il serbatoio;
8. ora caricate al massimo il serbatoio delle chiare con acqua pulita;
9. fate circolare tutta l’acqua per risciacquare l’impianto idrico;
10. scaricate nuovamente il serbatoio delle acque grigie e il serbatoio del boiler.
CHI BELLO VUOLE APPARIRE…
Ultimati i controlli tecnici e verificato che non ci siano problemi, una bella pulita esterna ed interna darà lustro al nostro veicolo e a noi la soddisfazione di rivederlo splendente. E poi, si sa che tutti i camperisti dopo aver lavato il camper restano in attesa dei complimenti sul mezzo bello pulito: questo fa parte dell’essere camperisti, ed ognuno è fiero del proprio veicolo e non ci pensa proprio a tenerlo nascosto dopo la fatica fatta per vederlo luccicante! Per questo il lavaggio assume un’importanza solenne e va svolto con cura e soprattutto in prima persona: una sfida ardua, da svolgere disponendo di una buona quantità di tempo. Meglio la mattina presto o il tardo pomeriggio, quando il sole non è forte e dunque è più semplice il lavaggio di carrozzeria e vetri; ricordate di coinvolgere tutto l’equipaggio per rendere l’operazione più divertente, momento di convivialità. Il camper è il compagno di tutto l’equipaggio ed è compito di tutti curarlo e renderlo bello per i prossimi viaggi insieme. Il camper può essere lavato a casa disponendo dello spazio utile alle operazioni, al rimessaggio se il suo regolamento lo permette o in un autolavaggio fai da te per mezzi alti, che fornisce tutti gli elementi per un lavaggio accurato; qualora ci fosse un autolavaggio a rulli per camper, bisogna assicurarsi che non siano utilizzati getti ad alta pressione o spazzole ruvide, che potrebbero danneggiare il veicolo o gli accessori. La pulizia del camper comincia sempre dal tetto, scelta che evita la formazione di fastidiose righe nere sulle fiancate e rende più duratura la pulizia delle pareti esterne: prestiamo la massima attenzione soprattutto se si utilizza una scala e cerchiamo di rimuovere anche lo sporco incastrato tra gli accessori posizionati sul tetto. Il miglior compagno nelle operazioni di lavaggio è senza dubbio lo spazzolone telescopico che permette di arrivare comodamente anche agli angoli più alti e meno raggiungibili dalla classica spugna a mano. E se uno shampoo con una percentuale di cera rende più duraturo l’effetto del lavaggio, meglio evitare di ricorrere all’idropulitrice, almeno cercando cercate di non rivolgerne il getto direttamente sulle grafiche ed evitate assolutamente di farlo verso le griglie del frigorifero, gli sfiati esterni e sulle gomme. Per semplificare e rendere più efficaci le fasi di lavaggio procedete per piccole zone alla volta in modo che non si asciughi prima del risciacquo; l’asciugatura ìva fatta con panni di tessuto non abrasivo o ancor meglio con pelle sintetica. Infine, dopo averlo lavato il veicoli, i più esigenti possono procedere alla stesura di una cera protettiva (che varia a seconda del rivestimento della scocca) su tutto il veicolo per esaltare la luminosità e proteggere la carrozzeria dagli agenti atmosferici, in modo da avere un veicolo pulito, bello e protetto. E dopo tanta fatica… non resta che augurarvi un buon inizio di stagione e tanti viaggi in camper!
Redazione: di Piero Fasoli.