Non bisogna mai dare ascolto a chi promette mari e monti, perché il più delle volte quanto viene promesso non è poi realizzabile. E questo vale anche per il mondo del camper, dove certi politici marpioni trovano terreno fertile per la loro demagogia, visto il problema che assilla più o meno tutti gli amanti dei viaggi itineranti: la massa totale ammessa.
Ogni tanto, qualche politico in cerca di consensi mette in fibrillazione il mondo dei camperisti, annunciando che ha presentato una proposta di legge per portare la massa totale conducibile con la patente "B" a 42,5 quintali rispetto agli attuali 35. Si tratta di pura demagogia in quanto l'Italia, facendo parte della Comunità Europea, non può modificare autonomamente le regole di circolazione stradale stabilite dalla Comunità stessa. A questo proposito, la UE si espressa in modo molto chiaro, confermando i 35 quintali come massa totale conducibile con la patente "B".
Anche ammettendo che in un impeto di sovranismo lo Stato italiano decida di ignorare le direttive UE e procedere autonomamente, il problema non sarebbe risolto perché ci sarebbero comunque i limiti imposti dal parco veicoli tutt'ora circolante, omologato per 35 quintali: si dovrebbe procedere ad una nuova omologazione, con dispendio di soldi ed energie e soprattutto non è certo che molti veicoli attualmente sulle strade siano idonei, dal punto di vista sicurezza, all'aumento della massa trasportabile.
Inoltre, anche se per assurda ipotesi, tutti questi problemi venissero risolti, i camperisti italiani sarebbero confinati sul sacro suolo italico poiché, non avendo gli altri stati europei modificato la massa totale ammessa, i mezzi nostrani non potrebbero circolare all'estero.
Come si può notare, un semplice ragionamento dovrebbe far capire che l'innalzamento della massa non è un progetto fattibile, a meno che tutti gli stati europei non si adeguino contemporaneamente; ma anche se così fosse, si potrebbe pensare solamente ai nuovi mezzi e non a quelli oggi circolanti.
Credo che la soluzione più percorribile sia quella che i costruttori si rendano conto dell'ineluttabilità dello status quo e si impegnino a ridurre i pesi, eliminando tutti quegli accessori che non servono assolutamente a niente ed evitino l'abbondanza di vani di carico che non fanno altro che indurre in tentazione l'utenza.
I camperisti, dal canto loro, dovranno fare buon viso a cattivo gioco, accettando i limiti attuali ed evitando di sovraccaricare il mezzo con oggetti che non verranno mai usati. Poi, se proprio non potranno fare a meno dei consueti parafernalia, non rimane che acquistare mezzi con massa totale superiore e rassegnarsi a prendere la patente "C".
L'unica cosa che non si deve assolutamente fare è viaggiare con il mezzo sovraccaricato, specie con quelli datati.
Ne va della sicurezza di guida, oltre al rischio di vedersi appioppare ammende piuttosto salate, specie all'estero: in alcuni Paesi, come la Germania, in caso di sovraccarico si proceda a multare sia il conducente che il proprietario del veicolo, e quindi se il primo è diverso dal secondo – circostanza abbastanza normale in una famiglia - la multa per incanto raddoppia.
Buon viaggio a tutti.