La verità in tasca
Il nostro lettore F. N., convinto e felice della sua scelta, ha pubblicato su Facebook un post con cui informava i colleghi camperisti di aver installato il sistema Remora sul suo camper per il traino della vettura di servizio. Non l’avesse mai fatto! C’è stata una tale levata di scudi in suo sfavore al punto che i gestori del gruppo sono dovuti intervenire per cercare di far ragionare i detrattori; ma, come si sa, sui social il buonsenso esiste in misura minima, per cui le critiche sono continuate. Per fortuna che il nostro lettore è una persona determinata e quindi non si è lasciata influenzare dai commenti negativi. Per chi non lo sapesse, il Remora è un sistema che permette il traino di una vettura sulle proprie ruote senza bisogno di caricarla su di un carrello. È un dispositivo già in uso da parecchi anni, per cui consolidato sia dal punto di vista dell’efficienza che della sicurezza. È omologato in tutta la UE e anche se in Italia non esiste una normativa precisa al riguardo, per il principio della reciprocità, può circolare liberamente. Io stesso ho intervistato il distributore per l’Italia per capire a fondo le norme che regolano la sua circolazione e devo dire che non ho trovato lacune nella sua esposizione.
Tutto questo però non è servito a niente; scettici e detrattori hanno continuato ad infierire senza nessuna pietà. Alcuni l’hanno definito una follia, altri gli hanno suggerito, invece del treno camper più auto, di acquistare una roulotte e amenità del genere. I peggiori però sono sempre coloro che mi piace definire “azzeccagarbugli fai da te“, ovverosia quanti pensano di conoscere la legge italiana meglio di un magistrato e vanno a tirar fuori clausole e disposizioni ripresi da non so quale Codice. Nonostante ci siano state molte persone che hanno parlato a favore del sistema, il post è stato trasformato in una commedia del grottesco; e la cosa potrebbe anche far ridere, se nonché questa è l’umanità con la quale si deve convivere. E se si continua ad avere pregiudizi siffatti, è chiaro che il nostro Paese è condannato a restare indietro rispetto ad altri che si dimostrano più aperti alle novità della tecnologia e della tecnica. Il sistema Remora può piacere o meno, ed ognuno è libero di decidere di utilizzarlo o trovare al suo posto soluzioni alternative: ma cercare di demolirlo per partito preso è il peggior errore che si possa fare perché in questo modo non si demolisce il dispositivo, ma il futuro.