Inchiesta. Come scegliere un camper usato

camper usato inchiesta

Vediamo, in attesa della bella stagione, come scegliere un camper di seconda mano, valutando tutte le possibili incognite tecniche e burocratiche, specie le più nascoste e insidiose

Partiamo da una premessa, tanto semplice da apparire disarmante: la buona, anzi ottima occasione, un meraviglioso usato con pochissimi chilometri, tenuto maniacalmente al coperto, “pari al nuovo”, con gomme appena cambiate e tagliando appena effettuato, all’inizio della stagione e al prezzo di un catorcio esiste solo nel libro dei sogni o su un altro pianeta.

Oppure solamente se la Dea Bendata ci dà una mano e per una qualche congiunzione astrale magari il vicino di casa o un nostro conoscente vende il suo camper semi-nuovo perché ha urgente bisogno di soldi, deve realizzare e per un colpo di fortuna siamo i primi a saperlo avendo il contante in mano pronto.

Scherzi a parte, noi, che siamo persone che vivono su questa terra, ci accontentiamo di trovare un usato decente al prezzo giusto. Ma non è di prezzo che vogliamo parlare qui perché, lo sappiamo e lo abbiamo scritto sul numero scorso, il prezzo è solo una delle variabili nella valutazione di un usato ma sicuramente non l’unica e non la più importante.

A differenza delle auto infatti, i camper possono nascondere magagne terribili nella cellula, anzi, visti i chilometraggi generalmente limitati anche per veicoli vecchiotti in relazione alle “tostissime” meccaniche da furgone nate per essere maltrattate, è proprio nella parte “casa” e non nella meccanica che le nostre attenzioni debbono moltiplicarsi, valutando se del caso con l’aiuto di un esperto, specie se siamo alle nostre prime esperienze.

Ma andiamo con ordine, con una doverosa premessa: lo scopo di queste pagine è aiutarvi a scegliere un buon usato, evidenziando i problemi anche gravi che potreste incontrare nell’acquisto.

Ovviamente, la maggior parte delle volte, le cose non sono negative o non vanno così male come potrebbe sembrare leggendo le righe che seguono, è evidente che qui vogliamo soffermarci, anche con decisione, solo sui problemi per dare qualche consiglio, specie a chi si accosta per la prima volta all’acquisto di un usato.

Scegliere la pianta

Questo paragrafo è comune con la scelta del nuovo: avere le idee chiare sul tipo di disposizione interna in funzione delle nostre esigenze è uno dei punti fermi da tenere a mente quando si sceglie quale modello comprare. Per chi non ha ancora dimestichezza – si acquisisce con l’esperienza – meglio fare due chiacchiere con qualche amico camperista, dare una bella occhiata su un forum specializzato come sul nostro sito www.camperlife.it, chiedere.

Informarsi è infatti doveroso, pena il ritrovarsi con un layout interno della cellula scomodo o che non soddisfi le nostre necessità.

Gli esempi che si potrebbero fare sono infiniti, giusto per dare qualche spunto di riflessione proviamo a buttar giù qualche suggerimento.

Ci piace il viaggio nomade, sostando sempre in posti diversi? Privilegiamo allora una pianta che preveda possibilmente tutti i letti che ci servono sempre pronti (con i dovuti limiti tecnici) e che non intralcino tavolo e living durante le soste, in modo da minimizzare i tempi per organizzare la sosta e per ripartire.

Preferiamo invece la sosta lunga in un campeggio e magari usiamo mangiare fuori nella veranda e non nel camper? Scegliamo allora di avere uno dei letti da preparare sulla dinette che può rimanere sempre pronto in quanto il tavolo non ci serve e invece privilegiamo la cubatura del frigorifero.

Ci piace villeggiare sulle isole e abbiamo necessità di prendere frequentemente traghetti? Allora il mansardato alto più di tre metri e lungo più di sette potrebbe essere una scelta non oculata, il costo dei passaggi su nave per il nostro autocaravan potrebbe lievitare di molto se superiamo queste misure.

Come si vede, le variabili che possono influire sulla nostra scelta sono tante, tantissime e per la maggior parte del tutto personali, per cui un’attenta e ponderata riflessione prima della scelta, economicamente impegnativa anche se si tratta di un usato, è d’obbligo.

Da fare dopo aver acquisito tutte le informazioni necessarie, aver visto qualche usato, aver valutato le possibili occasioni e seduti intorno ad un tavolino con tutta la famiglia, dati alla mano.

A proposito, concedeteci una battuta: ricordate che la valutazione della moglie, specie per quanto riguarda bagno, cucina e posti letto, sarà determinante e sul piatto delle possibili opzioni varrà almeno il doppio! Con buona pace della nostra (tutta maschile) acquolina in bocca per il motore 3.000 cc, i cerchi in lega o le sospensioni modificate e rinforzate …

camper usato

Comprare dal privato o dal negozio?

E’ uno dei quesiti che non trova soluzione, da sempre. L’acquisto di un camper usato da un privato, magari attraverso i piccoli annunci dei siti internet, ci può far risparmiare qualcosa, e neanche poco viste le cifre in ballo, soldi che potremmo poi dedicare alla nostra prima vacanza in camper o a far montare quell’accessorio che manca al mezzo scelto per renderlo perfetto alle nostre esigenze.

Ma la scelta di un acquisto tra privati ci espone maggiormente al rischio di problemi, quando non di fregature vere e proprie, per cui le attenzioni andranno moltiplicate: non che prima non succedesse, ma oggi il Web ha dilatato le opportunità anche per chi vive di malaffare e - ad esempio - la truffa di ghiotte occasioni sull’usato (talvolta anche con foto e descrizioni false) per lucrare sugli acconti inviati da ignari acquirenti contattati su più siti succede purtroppo spesso, almeno a sentire i casi che finiscono nelle trasmissioni tv di inchiesta.

Poche centinaia di euro per “fermare” il veicolo in attesa di vederlo, cifre contenute che non giustificherebbero poi costose denunce e procedimenti con avvocati, e il gioco è fatto: per il truffatore, purtroppo, che si mette in tasca migliaia di euro per un camper inesistente o malandato nel migliore dei casi.

Così come le tante, troppe, situazioni in cui ad un veicolo, che ha subito danni per un incidente o nasconde gravissimi problemi tecnici, viene data una “rimbiancata” per nascondere carenze strutturali date magari dalle terribili infiltrazioni.

Comprare da un rivenditore specializzato minimizza questi e gli altri rischi dell’acquisto di un usato, ma il rovescio della medaglia sta nel fatto che il prezzo finale, a parità di mezzi simili e con condizioni ed età grossomodo uguali, sarà sicuramente più alto.

E’ il giusto ricarico dell’operatore che deve correttamente guadagnare qualcosa dall’operazione, anche perché è tenuto a dare garanzia di legge secondo il Codice civile e del più recente Codice del consumo.

Sul fatto che poi ci siano in giro commercianti più o meno onesti è un’altra vecchia e lunga storia che non trova – e non troverà, probabilmente – mai soluzione.

Come sempre, il buon senso ci aiuta, e sicuramente l’affidabilità che può garantire un nome famoso sul mercato, con anni di esperienza comprovata e di clientela selezionata, è superiore, anche in virtù del buon nome da difendere, costruito in anni di sacrifici e di lavoro sul mercato.

In ogni caso, il web oggi ci aiuta, e qualche ricerca, sia per comprare da un privato (se si trattasse di un truffatore seriale, ad esempio, potrebbe venir fuori il nome o lo schema che applica, riportato da qualche sito d’informazione in altre regioni) che da un concessionario (magari nato da poco e che ha il vizietto di rifilare qualche “bidone”), va sicuramente fatta per attivare qualche campanello d’allarme.

E attenzione sempre alla verifica delle “carte”: una bella occhiata al libretto, il controllo dei numeri di telaio e non solo della targa, passaggi di proprietà, revisioni, ipoteche, trasferimenti, re-immatricolazioni dall’estero e il temibile "fermo amministrativo" che può calare come una scure sul veicolo e impedirne la vendita.

Insomma, una scansione dei dati fiscali e amministrativi non guasta, le situazioni poco chiare sono rare in tal senso, specie per i tranquilli camper (ben diverso sulle macchine sportive…) ma esistono. Attraverso il web questo tipo di controlli è oggi enormemente facilitato e immediato, nel box a parte diamo anche i link ad alcuni siti che possono aiutare in tal senso.

camper usato

Chilometraggi e manutenzione

Quando acquistiamo un’auto i chilometri percorsi sono la misura principe per valutarne lo stato di usura, tanto che da anni esiste una norma di legge che ha fatto diventare reato la manomissione del contachilometri, antico vizietto di molti rivenditori e privati senza molti scrupoli.

Oggi però l’elettronica ci viene in aiuto e spesso, almeno per i veicoli più recenti e tecnologici, è possibile risalire al chilometraggio reale anche attraverso altri strumenti digitali come la centralina e il collegamento che viene stabilito con la Casa madre in occasione dei tagliandi in occasione della revisione. 

Per un camper la questione del chilometraggio rispetto alle auto è molto meno determinante per la scelta di un usato. Infatti, le basi meccaniche degli autocaravan, che nascono per svolgere compiti gravosi nelle versioni furgone in mano a corrieri che le strapazzano malamente nel traffico 10 ore al giorno, sono molto più robuste di quanto si creda.

I motori attuali, ma anche quelli di un po' di anni fa, sono molto longevi e, se trattati con un minimo di decenza e manutenzione, possono ragionevolmente superare i 300.000 km senza particolari attenzioni, ma abbiamo notizie di furgoni con 400 mila o anche 500 mila km sul groppone.

Pertanto, scartare un camper che ci piace e che fa al caso nostro perché magari ha superato i centomila chilometri potrebbe essere un errore: se prevediamo di usarlo per 10/15.000 km/anno (ed è già una media alta), avrà ancora almeno 15 anni buoni di vita del motore senza problemi di sorta!

In ogni caso, spesso per i chilometraggi scarsi, qualche week-end e il viaggio lungo estivo che messi insieme fanno magari sole poche migliaia di chilometri l'anno, è facile trovare nel nostro settore veicoli con qualche anno sulle spalle ma con poca strada sotto le ruote.

E la condotta di guida dei camperisti, tranquilla e rilassata, contribuisce a affaticare ed usurare al minimo la meccanica.

Come è ovvio, su un camper usato è necessario mettere in conto una sosta dal meccanico.

A meno che l'ultimo intervento in officina non sia recente e documentato (fattura, adesivo sullo sportello o nel cofano con data e chilometraggio dell'ultimo cambio olio), è bene mettere in conto un tagliando (lubrificante, filtri e piccola manutenzione) per mettersi al riparo da guasti banali, specie se ora, in vista della stagione, abbiamo in programma trasferte lunghe.

Non bisogna trascurare però le cose che invecchiano e si usurano anche per semplice anzianità e tanto più se il camper è parcheggiato al sole (vero nemico per gomme, guarnizioni, tergicristallo, vernici, carrozzeria, plastiche non verniciate, ecc.) e sotto l’inclemenza degli agenti atmosferici per lunghi periodi, cosa piuttosto frequente a meno di non potersi permettere il costoso rimessaggio nelle aree attrezzate con posti al coperto.

Pertanto, nell'acquistare un camper usato ricordiamoci che alcuni interventi meccanici sono da prevedere a prescindere dal chilometraggio; uno dei più noti è la sostituzione della cinghia di distribuzione che, ad esempio sulla meccanica Ducato, va cambiata comunque dopo sei/sette anni, perché la gomma, con il passare del tempo, può deteriorarsi e nel caso di rottura accidentale il danno sarebbe enorme.

E' una operazione che spesso viene trascurata (non dà sintomi particolari) ed è facilissimo che il primo proprietario non l'abbia effettuata dato che magari venderà il camper prima di sei anni (fossero anche sette difficilmente provvederà se deve venderlo …).

Sui forum online si trova anche chi giura che la cinghia può arrivare, ovviamente se controllata e con la dovuta manutenzione del mezzo, anche a 10 anni di vita e che la spinta alla sostituzione sia una “pressione” per far girare i ricambi da parte delle case: sicuramente la durata della cinghia è maggiore di quella indicata in via cautelativa, ma il risparmio nel differire di un paio d’anni la sostituzione rispetto ai rischi che si corrono in caso di rottura della stessa probabilmente non è significativo.

Altro particolare da tenere sotto controllo sono gli pneumatici, tra i componenti che più risentono dell'anzianità e dell'irraggiamento solare a prescindere dai chilometri percorsi. Anche se a prima vista lo stato del battistrada sembra ottimo, bisogna verificare lo stato della gomma, anche dal lato interno nascosto, che può presentare screpolature più o meno profonde, anticamera spesso di più profonde e pericolosissime lacerazioni in marcia, specie se il camper viene usato a pieno carico e con la pressione degli pneumatici inadeguata. Il cambio dell’intero treno di gomme per il camper è un'operazione piuttosto costosa, ma assolutamente necessaria per la sicurezza, per cui è da mettere in conto quando si valuta un veicolo usato.

Da ultimo, acquistando un usato, bisogna ricordarsi la verifica dell'avvenuta esecuzione dei controlli periodici per la revisione (con l’apposito tagliando incollato sul libretto), secondo quanto disposto dal codice della strada (4 anni per la prima, ogni due anni per le successive). Il costo è contenuto (60/70 euro per la verifica e i bolli vari, se non ci sono interventi da fare) ma è da fare tassativamente nei termini, è facile dimenticarsene, pena il possibile sequestro del libretto con salatissima multa in caso di controlli da parte delle forze dell'ordine ma, soprattutto, perché in caso di incidente, l'assicurazione potrebbe non coprire il sinistro o rivalersi sull'assicurato. 

camper usato libretto

L’omologazione

Le recenti e sempre più stringenti norme sulle omologazioni e sui limiti alla circolazione hanno reso di grande attualità il tema delle omologazioni. Tra i camper, i modelli con tanti anni sulle spalle sono davvero molti, e veicoli con omologazioni (Euro 3 ed Euro 4 soprattutto) più vecchie della Euro 5 o Euro 6/6D temp, le ultime due in ordine di tempo, sono di fatto la maggioranza del parco circolante dell’usato. Cosa fare? Da un punto di vista tecnico/burocratico, come abbiamo avuto già più volte modo di analizzare sulle pagine di CamperLife qualcosa da fare c’è, ma spesso con costi notevoli.

FAP

Esiste infatti la possibilità di far montare il FAP (Filtro Anti particolato) sui motori che ne sono sprovvisti trasformando veicoli Euro 1, 2, 3 e Euro 4 in Euro 5 secondo quanto stabilito dal D.M. 39/2008 con la tecnologia retrofit anti-particolato omologata dal Ministero dei Trasporti. Leader di questa tecnologia è la Baumot Twintec Ag, azienda tedesca specializzata da anni che riesce a coprire anche le trasformazioni dei veicoli Euro 4 ed è in possesso del maggior numero di omologazioni ministeriali.

Tecnicamente si può anche aggiornare l’alimentazione del motore con impianti misti a gpl/gasolio o metano/gasolio (lo fanno ormai molte officine) rendendo il motore meno inquinante (e abbassando i costi del carburante) ma, stante la babele di norme che governa il settore a livelli vari, di fatto non è possibile aggiornare il livello di omologazione che in questo caso resta tal quale sul libretto e non autorizza quindi alla circolazione dove e quando vietato.

Fortunatamente, in alcune zone, in Lombardia ad esempio, le amministrazioni stanno introducendo dei sistemi di controllo per consentire ai mezzi dotati di omologazioni più vecchi di poter circolare in maniera limitata (in funzione dell’omologazione) nelle zone vietate in modo da non dover “pensionare” veicoli ancora validi.

Il consiglio comunque è quello di valutare bene i costi delle operazioni tecniche di modifica dei motori per l’adeguamento dell’omologazione e non preoccuparsi eccessivamente di questo aspetto; valutiamo infatti bene l’uso che faremo del camper, dato che per la maggior parte è extraurbano, dove generalmente non ci sono limiti se non situazioni eccezionali, e i parcheggi/aree di sosta/campeggi sono per lo più nelle periferie o esterni all’area urbana, per cui il centro si raggiunge poi con mezzi pubblici o con le classiche biciclette.

In ogni caso, l’aspetto dell’omologazione va tenuto in debito conto, e se prevediamo di andare in Europa frequentemente, ancora di più (le norme in tal senso al Nord Europa sono più stringenti), per farlo “pesare” al momento dell’acquisto chiedendo magari uno sconto consistente.

Il valore degli accessori

Uno dei parametri che può cambiare radicalmente il costo da nuovo di un veicolo ricreazionale, e di conseguenza il valore da usato, è quello dato dagli accessori montati. Un camper, stante la base meccanica che ha già comunque un notevole oscillazione di prezzo tra le diverse potenze, accessori montati, trazione, racchiude nella cellula il suo principale valore: come in una abitazione, il differente livello di finitura e materiali fa già una differenza enorme di costo, il pregio e la presenza di accessori importanti può far lievitare la spesa, e di molto. 

Pensiamo ad esempio, solo per citare i più comuni, al tendalino, al portabici, all’antenna satellitare con il relativo impianto, ai pannelli solari e i sistemi di gestione delle batterie dei servizi, alla telecamera di retromarcia e/o ai sensori, al condizionatore, al riscaldamento supplementare: l’elenco potrebbe essere quasi infinito, e le differenze di valore sono davvero notevoli.

C’è da dire che molti accessori sono oggi diventati una sorta di “optional obbligatorio” dato che spesso non sono compresi nel prezzo di listino ma di fatto si pagano al momento dell’acquisto, essendo impossibile avere un esemplare di quel tale modello senza il pacchetto compreso.

Bisogna inoltre aggiungere che alcune case costruttrici, astutamente, con una mossa di marketing che piace molto al pubblico dei potenziali acquirenti, prevedono una nutrita fornitura di accessori già installati che, oltre a dare un valore aggiunto molto elevato, permettono di partire con il camper già fornito di quasi tutto senza dover prevedere lunghe soste in officina per il montaggio after-market; tra l’altro, il montaggio degli accessori direttamente in fabbrica da parte di maestranze esperte, è sicuramente garanzia di un lavoro fatto a regola d’arte.

Questa lunga premessa per dire che il valore degli accessori può modificare molto il valore dell’usato, a parità o quasi di età e chilometraggio del modello che abbiamo scelto come “papabile” per le nostre esigenze. Attenzione però che, specie con il passare degli anni, il valore degli accessori tende a scendere, subiscono una usura nel tempo anch’essi, livellandosi verso il basso e, ad un certo punto, diventa quasi zero dato che sarà arrivato il momento di sostituirli o revisionarli, con i relativi costi.

Per cui, va bene valutare come un “plus” gli accessori montati a parità di altre condizioni, ma non facciamoci abbagliare troppo: ricordiamo che qualsiasi parte aggiunta, dato per scontato che sia stata montata perfettamente (e qui sarebbe da aprire un capitolo assai lungo …), prima o poi richiede manutenzione.

camper usato

I ricambi

Tra i camper, la possibilità che ci siano veicoli usati con venti o più anni sulle spalle è una matematica certezza, fatto che tra le auto fa quasi sorridere dato che sicuramente dopo i 10 o massimo 15 anni di vita finiranno alla rottamazione sfruttando gli incentivi per l’acquisto del nuovo.

La vita media dei camper è infatti molto lunga, ed è facile trovarne di vecchi e già con qualche passaggio di proprietà sulle spalle.

La reperibilità dei ricambi per la parte meccanica è facile e sempre garantita: del camper che avete scelto, praticamente qualunque sia il telaio di base, è molto semplice trovare i ricambi meccanici vista la diffusione delle corrispondenti versioni furgonate da lavoro, addirittura per le più diffuse si trovano anche i ricambi alternativi e commerciali, specie per le parti di consumo e usura: nessun problema quindi su questo fronte. 

Qualche problema può venire invece dai ricambi per la cellula: al di là del costo e dalla necessità di adattare qualcosa di diverso (ad esempi un frigorifero che magari non esiste più), operazione peraltro sempre fattibile nelle mani di un buon riparatore, potrebbe essere non semplice – o di fatto impossibile – reperire ricambi di plastiche termo-formate, pensiamo ad esempio ai piatti doccia, ai cantonali della carrozzeria, ai cupolini esterni ecc., di mezzi molto vecchi o di marchi non più presenti sul mercato.

Anche questo problema però è abbastanza facilmente risolvibile, seppur con gli inevitabili costi, perché i più bravi riparatori sono in grado di ricostruire le parti mancanti creando dei pezzi unici in vetro-resina, che vengono poi riverniciati come gli originali.

Capitolo a parte molto spinoso può essere invece quello del ricambio per il parabrezza dei motorhome, che non usano la cabina originale della casa automobilistica ma vetri creati solo per quel modello (o quelli simili della stessa serie).

Se il motorhome è stato prodotto in pochi pezzi e sono passati anni dalla sua uscita di produzione, la reperibilità del parabrezza non è semplice o può diventare di fatto impossibile, e con questo componente così importante non è il caso di adattare qualcosa a forza di strati di silicone per farlo combaciare, come ci è capitato di vedere.

Fortunatamente esistono oggi ditte che hanno un magazzino immenso di tali vetri di ricambio e possono sicuramente addirittura crearne uno nuovo di zecca: ovviamente si tratta di operazioni costose e che prevedono tempi lunghi, per cui attenzione alle scheggiature dei vetri frontali dei motorhome, specie i più vecchiotti.

 Effetti di  una devastante infiltrazione sul tetto

Verifica infiltrazioni

Le infiltrazioni sono il terrore del camperista, è non è un problema di marca o valore del veicolo, diciamo che mezzi costruiti con tecniche migliori e attenzioni ai particolari sono più al sicuro, ma non esenti, che siano italiani, francesi o tedeschi, entry level o fascia alta, il pericolo infiltrazione esiste.

Dipende molto da come è stato conservato il camper, al coperto o sotto le intemperie, la manutenzione e l’attenzione che ha avuto nel tempo.

Certo, i camper più recenti esenti al 100% dal legno sono avvantaggiati, ma l’infiltrazione piò essere comunque causa di grossi guai per gli arredi o altro. Quindi, quando andate a visionare un mezzo partite quindi sempre prevenuti, qualunque esso sia.

Da dove si comincia per capire se è infiltrato? Una volta saliti a bordo, il primo dei sensi da attivare è l’olfatto!

L’odore dell’interno del veicolo è un campanello di allarme, perché un’infiltrazione estesa e corrosiva fa marcire il legno del camper (specie i più vecchi dove il legno costituiva buona parte della struttura della cellula), e l’odore di muffa e marcio si avverte in maniera decisa: in questo caso non occorrono strumentazioni per capire che vi è un problema. I camper troppi profumati potrebbero nascondere un’infiltrazione, il mezzo si deve presentare al naturale.

Un altro senso da attivare è il tatto, tastate e toccate gli angoli del camper, le pareti nei pressi di finestre, il tetto ed il contorno degli oblò, portelloni e vani, tipo quello delle bombole, insomma ovunque ci sia discontinuità delle pareti, giunzioni ecc.

Se trovate delle parti morbide, anche se asciutte, l’infiltrazione è già di livello avanzato, ovvero corrosiva da far marcire il legno. L' ultimo senso da attivare è la vista, la presenza di macchie all’interno del camper è un segnale di qualche problema.

Una differente colorazione del legno è sintomo di una infiltrazione, aiutatevi con una lampada a Led per individuare striature, segni ecc.

Dove non arrivano i sensi umani ci arriva l’elettronica con della apposita strumentazione, ovvero l’idrometro elettronico (nella foto sotto). Questo strumento va appoggiato, per esempio in un angolo della mansarda, e attraverso un segnale acustico ed un indicatore a Led si può verificare la presenza di acqua all’interno del rivestimento, del legno ecc. Un idrometro elettronico si può trovare a cifre inferiori ad un centinaio di euro, si potrebbe pensare ad acquistarlo per valutare più mezzi usati prima della scelta finale, ed in futuro utilizzarlo per tenere sotto controllo le infiltrazioni.

Un’alternativa è quella di rivolgersi ad un’officina di riparazioni camper che, con strumenti professionali ed esperienza, potrà effettuare un controllo con tanto di certificazione.

Va detto che un’infiltrazione non deve essere necessariamente motivo di bocciatura del mezzo, a meno che non si tratti di un danno strutturale, e per verificarlo va per forza smontato: l’infiltrazione è come un iceberg, in superficie si potrebbe vedere solo la punta! Un danneggiamento a livello strutturale ha un costo di riparazione elevato, a livello di parete parliamo di qualche migliaio di euro.

Un eventuale riparazione da parte del professionista ripristinerà il mezzo in maniera perfetta, basta mettersi d’accordo in fase di trattativa se avverrà a carico del venditore o verrà detratta dal valore del mezzo. 

camper usato strumentazione per infiltrazioni

Verifica impianti

La verifica degli impianti su di un camper usato, più che una questione di “fregatura” è una questione di sicurezza, quindi dedicategli tempo.

Partiamo da quello più delicato, l’impianto del gas, dove la regola base prevede la sostituzione dei tubi e del regolatore di pressione ogni 10 anni, e questo lo verificate facilmente attraverso la data di produzione stampigliata sul regolatore e sul tubo, e quindi fate il calcolo.

Controllate che siano conformi, il regolatore classico alla norma EN 12864, mentre quello con scambio automatico delle bombole EN13786, per il tubo alla norma DIN 4815-2 / EN1763-1 oppure DVGW NG 4603. Sono irregolari tutti i sistemi di raccordatura con fascette metalliche, l’unico sistema idoneo è il regolatore con il suo tubo ad alta pressione raccordato a vite con passo gas. Verificate anche che sia a norma l’eventuale presa di gas esterna per le cucine o barbecue.

Controllo serbatoio acque chiare e pompa
Controllo serbatoio acque chiare e pompa 

Si può anche effettuare il test di tenuta dell’impianto, presso un’officina autorizzata che rilascia il certificato, in questo modo sarete sicuri che tutto sia a norma. Per quanto riguarda la caldaia e riscaldamento, cominciate con l’ispezionare il vano dove è situato il boiler, per verificare eventuali perdite di acqua con il sistema in funzione, e che non deve emettere nessuna puzza di bruciato.

Anche in questo caso è possibile rivolgersi ad un professionista per la prova di combustione per il corretto funzionamento e per un controllo contro la fuoriuscita di gas incombusto; capirete che si tratta di un elemento delicato e non va sottovalutato. Se è presente la valvola automatica per evitare il congelamento dell’acqua all’interno del boiler, controllate che si attivi in maniera corretta e chiuda perfettamente, praticamente che non sia bloccata dal calcare.

L’impianto idraulico non deve avere perdite, mettetelo in pressione attivando la pompa, una volta mandato in pressione l’impianto la pompa non deve entrare in funzione, se la sentite partire vuol dire che vi è una perdita. Se aprite un rubinetto l’erogazione deve essere costante, se notate un’erogazione irregolare del flusso la pompa potrebbe essere giunta al suo fine vita.

q Controllo vano tecnico frigorifero dietro alla griglia
Controllo vano tecnico frigorifero dietro alla griglia 

Il frigo va provato in tutte le sue funzioni, se si tratta di un AES (selezione fonte di energia automatica) sceglierà in maniera autonoma, ma provate se lo scambio avviene in maniera corretta. Attaccatelo alla 220V: una volta acceso basta staccare la spina e dove commutare a gas, sentirete un piccolo schiocco (apertura elettrovalvola del gas), poi accendete il veicolo per provare il passaggio a 12V. Una volta spento il veicolo, prima che si riattivi a gas possono passare anche 15 minuti per motivi di sicurezza, quindi non vi allarmate.

Se si tratta di un vecchio modello manuale tutte questi scambi di alimentazione dovrete farli voi. Per quanto riguarda la temperatura di esercizio è una prova che richiede tempo, se prendete un appuntamento per visionare un mezzo chiedete di farvi trovare il frigo acceso da 5-6 ore, in modo da verificare che sia freddo, certo che la prova andrebbe fatta a gas e corrente, e capirete che una prova a gennaio non darà i stessi risultati che ad agosto! Altrimenti bisogna ricorrere nuovamente ad un professionista, che effettuerà dei test con rilevamento delle temperature, ma occorre il fermo del mezzo.

Ora tocca all’impianto elettrico, una delle questioni più delicate, in quanto con il tempo vengono installati vari accessori, ed esiste una differenza tra il fai da te ed il professionista. Il professionista è una persona qualificata che conosce l’impiantistica dei mezzi e come impostare una modifica all’impianto, inoltre dovrebbe rilasciare una certificazione con installazione a regola d’arte.

Con il fai da te, magari aiutati dal cugino o dal cognato bricoleur, si possono trovare dei lavori effettuati con sezioni sbagliate dei fili, allacciati in maniera inadeguata ecc. Informatevi su come è avvenuta l’installazione di eventuali accessori extra serie, come inverter, parabole, generatori, pannelli solari ecc.

La batteria dei servizi ha una durata media di cinque anni, se trattata bene, verificate la data di installazione ed una volta a bordo cercate di stressarla per vedere se perde subito la carica, l’occasione giusta sarebbe quando si prova il riscaldamento, magari azionando la pompa dell’acqua e le luci, se la batteria è buona dovrebbe consentirvi di far funzionare tutto insieme.

Saremo ripetitivi, ma per avere una diagnosi precisa occorre tornare dal professionista, perché nei sistemi più moderni si riescono anche a vedere quante scariche ha subito una batteria, e tante altre informazioni. La centralina di comando della cellula deve avere tutte le spie funzionanti, se si tratta di un modello touch screen provate il pannello in tutti i suoi pulsanti.

camper usato verifica impermeabilizzazione

Verifica impermeabilizzazione e sigillature

Oltre a spulciare gli interni di un camper occorre dedicare tempo all’esterno del mezzo, cominciando dalla parte più nascosta e quasi invisibile ad un esame veloce, il tetto. Una volta saliti sopra (accertatevi che sia calpestabile, altrimenti osservate con l’ausilio di una scala) controllate che le siliconature intorno agli oblò e passacavi siano integre, non dimenticate gli angolari/profili di giunzione della cellula, ed eventuale mansarda, la presenza di rattoppature di silicone sono segnali che qualcosa non andava, ed il silicone (specie quello economico del ferramenta) non è la soluzione, ci sono materiali molto più performanti che garantiscono una durata sotto al sole per anni. Se ci sono infiltrazioni in un oblò, lo stesso va staccato e riattaccato, con l’applicazione del sigillante Terostat all’interno e siliconatura completa all’esterno, le pezze discontinue di silicone sono una soluzione temporanea e non definitiva.

Fatevi aprire gli oblò e visionate anche le guarnizioni degli stessi, oltre a rotture non devono presentare screpolature, segno di invecchiamento della gomma, al tatto devono essere morbide, una guarnizione dura non si accoppia bene e non assicura un’idonea tenuta.

Le stesse attenzioni prestate al tetto vanno applicate alle fiancate e alle finestre, con l’aggiunta dei portelloni, bocchettoni e griglie, ed infine l’accoppiamento cellula meccanica. Se trovate le sigillature totalmente rifatte è un elemento di manutenzione normalissimo, anzi denota un’attenzione da parte del proprietario al proprio mezzo. Un’operazione scomoda, ma da effettuare, è anche quella di sdraiarsi e infilarsi sotto al mezzo, le giunzioni vanno controllate anche dietro le bandelle, e con l’occasione date un occhiate ad eventuali anomalie di carrozzeria, come parti arrugginite.

Verifica peso  camper usato
Verifica peso 

Verifica masse con accessori non di serie

Il peso di un mezzo originale rispetterà sempre i parametri di omologazione, ma l’aggiunta di accessori potrebbe far superare la soglia della massa con cui poter circolare senza incorrere in sanzioni. Le tolleranze in alcuni mezzi sono molto risicate, mezzi dalla meccanica a trazione posteriore pagano sulla bilancia la presenza di alberi di trasmissione e ruote gemelle, a fronte di una meccanica robusta.

Le meccaniche più diffuse a trazione posteriore e utilizzate dai costruttori sono Ford Transit, Iveco Daily e Mercedes Sprinter, in questo ultimo caso anche a ruota singola. Quindi, in presenza di queste ultime, occorre avere attenzione sul peso totale del mezzo, a meno che non si tratti di versioni da oltre 3,5 tonnellate (patente C o C1). Attraverso il libretto di circolazione ricavate i dati che vi servono, Il punto “F2” ed “F3” indicano il peso del veicolo a pieno carico e la massa complessiva ammissibile in caso di rimorchio.

Quello che vi manca è la base da dove partire per un rapido calcolo, ovvero la massa vuoto, per ottenere questo dato potete provare a consultare il sito della casa madre e risalire alla scheda tecnica, ma anche qui con attenzione, perché era abitudine rendere i camper più “snelli”, mentre ora le case costruttrici sono in grado di dichiarare anche il peso di ogni singolo optional.

Ma quanto pesano gli accessori? Non sembra che pesino tanto, ma se vi prendete l’accortezza di sfogliare le schede tecniche capirete che il totale spesso è una bella cifra. Facciamo due calcoli con una media di peso degli accessori più pesanti: un tendalino di 4.5 metri pesa circa 30 kg, un pannello solare da 100W con regolatore siamo sui 12 kg, una batteria aggiuntiva da 100 Ah 30 kg, il condizionatore da tetto 30 kg, la parabola automatica 20kg, il serbatoio supplementare acque chiare 100 kg (quando pieno), il generatore fisso 50 kg, aggiungete altri 100 kg per gli accessori più piccoli come porta-bici, inverter, televisore, decoder, riscaldatore supplementare, telecamera posteriore, sospensioni integrative, cavi corrente, cunei, ecc.

All’incirca siamo già a poco meno di 400 kg, calcolate che in assetto di marcia dovete aggiungere le bombole di gpl 30/40 kg, il pieno di tutti i serbatoi, il vestiario, le scorte alimentari…ed i passeggeri. Per sapere se state acquistando un mezzo “grasso” ci si può rivolgere ad un’officina di camper, hanno quasi tutti un sistema di pesatura di precisione, oppure rivolgersi alla pesa pubblica, o attività tipo taglialegna o materiali inerti edilizi, hanno tutti una bilancia per mezzi pesanti. Il massimo della portata prevede una tolleranza del 5% arrotondata ai 100 kg successivi, quindi nel classico mezzo da 3500 kg potrete arrivare fino a 3700 kg senza incorrere in sanzioni. In ogni caso, dato che il problema delle masse e dei pesi fuori standard è ben conosciuto nel settore, le assicurazioni prevedono quasi sempre una clausola che esclude la rivalsa in caso di incidente. 

Verifica funzionamento accessori

Dopo aver pesato gli accessori occorre anche provarli. Cominciamo dal tendalino, che va aperto completamente, durante lo svolgimento si deve estendere in maniera omogenea, non deve pendere (bracci piegati), né avanzare a scatti (ingranaggio rovinato). Il telo non deve presentare pieghe o fori. Il pannello solare deve avere le celle tutte integre, la resina di protezione non deve essere intaccata.

parabola camper

La parabola automatica deve agganciare i satelliti in un minuto circa, se continua a girare a vuoto potrebbe avere problemi di ricezione legati ad un aggiornamento (da valutare se il sistema è aggiornabile), si deve alzare e girare senza saltellamenti (ingranaggi/meccanismo rovinati).

Il generatore – se presente - si deve mettere in moto senza “tossire”, attaccateci un carico di corrente importante e assicuratevi che eroghi la giusta tensione, un semplice phon è sufficiente. Il riscaldatore supplementare deve erogare aria calda senza nessun odore di combustione, provate che il termostato attacchi e stacchi. Le sospensioni integrative devono mantenere la pressione di gonfiaggio, una volta portate alla pressione di esercizio, la gomma non deve essere screpolata in maniera evidente. Per i piccoli accessori, come telecamera, televisore, inverter, ecc. con calma provate il funzionamento, assistiti dal proprietario che li conosce.

Conclusioni

La scelta di un camper usato è un’operazione costosa che richiede tempo e pazienza, per le numerose componenti presenti, e con la fretta si fanno cattivi affari. Tra privati, il nostro consiglio è di rivolgervi, insieme al proprietario, ad un’officina specializzata di settore, se non siete in grado da soli di valutare e controllare il tutto, specialmente se è la vostra prima esperienza. Dal concessionario invece riceverete sempre una garanzia sull’acquisto, ed i mezzi presenti sul piazzale sono ispezionati prima di essere messi in vendita.

SITI UTILI

Alcuni siti utili per verificare problemi vari che potremmo riscontrare durante l’acquisto di un camper usato

Per controllare se un camper fosse rubato basta collegarsi al sito del Ministero degli Interni al seguente indirizzo:

https://www.crimnet.dcpc.interno.gov.it/crimnet/ricerca-targhe-telai-rubati-smarriti

Inserendo il numero di targa del camper (o di qualsiasi altro mezzo) è possibile sapere immediatamente se esiste una denuncia di furto o di smarrimento. Il numero di targa va inserito senza spazi.

Per sapere dove siano collocati il numero di telaio (noto anche come VIN - Vehicle Identification Number) e la targhetta di identificazione (una placca rettangolare di metallo o un’etichetta rettangolare che riportano i principali dati del veicolo – telaio, omologazione, motore, massa ecc. -  scritti in modo indelebile e non falsificabile); ogni mezzo ha una sua collocazione diversa di questi fondamentali elementi di verifica

www.carpedia.it 

Per la ricerca di ricambi per parabrezza danneggiati di motorhome

www.motorhomewglass.com

Alessandro Bacci Alessandro Cortellessa