Scelto dal Vaticano per il Natale 2019, il Presepe allestito in Piazza San Pietro ha alle spalle oltre vent’anni di storia, di impegno e di volontariato che ha coinvolto tutta la comunità. I bellissimi personaggi in legno a grandezza naturale raccontano la Natività e offrono uno scorcio del Trentino di inizio Novecento con le sue tradizioni, i suoi valori e i mestieri di un tempo.
È il racconto di una piccola comunità di montagna il Presepe di Scurelle: una comunità della Valsugana che vive vicina alla natura, che le dona la farina per fare la polenta ma anche il legno per costruire il tetto della propria casa, dove il solo stare insieme strappa un sorriso durante il duro lavoro nei campi e la famiglia è unita da valori forti e tramandati dagli anziani ai bimbi.
Al centro di questa comunità si svolge il momento della Natività con Giuseppe e Maria che adorano il Bambino Gesù appena nato, in una umile capanna in legno e pietra.
Una rappresentazione toccante pone in contatto la sacralità del momento più importante per il Cristianesimo con le tradizioni della catena montuosa del Lagorai, che domina la Valsugana. In questa meta del Trentino, oggi famosa per le sue cime e la sua natura, c’è Scurelle, un paesino di circa 1400 abitanti. Proprio qui, oltre vent’anni fa, è nata l’idea di realizzare il Presepe che quest’anno è allestito in Piazza San Pietro in Vaticano.
La ricchezza di questa opera sta prima di tutto nella comunità che l’ha realizzata. Anno dopo anno, il Comitato “Amici del Presepio e recupero tradizioni locali Scurelle” ha contato sulla collaborazione di tutto il Paese, dall’amministrazione comunale agli Alpini, dai Vigili del Fuoco Volontari ai bimbi della scuola elementare, dalla parrocchia al Gruppo Missionario, fino ai privati cittadini e alle imprese del circondario. Tutti hanno contribuito, con un oggetto di famiglia attraverso cui narrare il lavoro dei propri avi, le vesti delle statue, la costruzione delle capanne, la condivisione dei saperi di un tempo e il sostegno verso il lavoro degli artigiani.
Le statue sono state realizzate a grandezza naturale e completamente in legno. La grande espressività dei loro visi è opera dall’artigiano Felix Deflorian, con la collaborazione dei figli Tiziano e Maria Rosa. La realizzazione del presepe è stata curata dal Comitato presieduto da Ivo Tomaselli e da circa 70 volontari.
Il Presepe vede la presenza di due casette, anch’esse tipiche del Trentino: la stalla in cui è posta la Natività, e la Casera, tipica abitazione tradizionale del Lagorai.
L’allestimento è cresciuto negli anni. E così, intorno ai personaggi sacri e tradizionali del Presepe, si è sviluppata via via una piccola comunità montana, simbolo della semplicità della vita di un tempo, del rispetto della natura e dei valori della solidarietà e della bontà. Tra i personaggi raffigurati, ci sono alcune figure tipiche di queste valli trentine, come il Kromaro, venditore itinerante di stampe religiose che girava l’Europa, ma anche la giovane casara con in mano la Pigna, strumento tradizionalmente usato per fare il burro, o la donna che fila la lana delle pecore per riscaldarsi durante i mesi più rigidi. I personaggi sono complessivamente ventitré. Tra questi ci sono anche i tradizionali pastori accompagnati dalle pecore e dalle caprette (si tratta di animali impagliati nel rispetto di tutte le normative vigenti in materia. Nessun animale è stato soppresso per la realizzazione del Presepe).
Non mancano poi riferimenti al bosco trentino, duramente colpito nel 2018 dalla tempesta Vaia come i tronchi spezzati dalla furia del vento e alcune radici di alberi sradicati posizionate attorno al presepe.
L’arrivo del Presepe di Scurelle per il Natale 2019 in Vaticano si concretizza dopo che nel 2016 questo Comune trentino ha donato il grande albero per Piazza San Pietro. Un momento emozionante che ha rafforzato ancora di più l’impegno della comunità verso le iniziative del Natale. Quest’anno l’albero sarà invece donato dal Comune di Rotzo sull’Altipiano di Asiago. Una realtà con cui Scurelle ha creato un collegamento speciale, nato dalla consapevolezza di un passato per molti versi comune, caratterizzato dalla vita spesso dura della montagna da cui molti un tempo sono fuggiti e dove oggi si lavora con tenacia e passione per tenere le comunità sempre vive, giovani e innamorate del loro territorio. L'inaugurazione del Presepe in Piazza San Pietro sarà il giorno 5 dicembre, nel pomeriggio, alla presenza di numerose persone dalla Valsugana e dal Trentino.
La partecipazione alla celebrazione del Natale in Vaticano è una grande soddisfazione per tutto il territorio trentino. L’iniziativa è stata infatti resa possibile grazie al sostegno di Provincia autonoma di Trento, Regione Trentino-Alto Adige, Comune di Scurelle, Comunità Valsugana e Tesino, Trentino Marketing, Apt Valsugana Lagorai, con il supporto di Cassa Rurale Valsugana e Tesino e Maso Energia. Hanno promosso l’iniziativa il Governatorato S.c.v. (Stato Città del Vaticano) e l’Unità Pastorale Madonna di Loreto.
Si ringraziano l’ing. Andrea Ropelato per la progettazione delle nuove strutture del presepe, l’arch. Lanfranco Fietta per la direzione artistica, Tomaselli Costruzioni per aver concesso il capannone per il montaggio del presepe, tutte le ditte che hanno messo a disposizione mezzi e personale:, Tecnoluce di Castel Ivano, Trentino Energie di Scurelle, Nord Trasporti, Andriollo Trasporti, Girardelli trasporti, Ecoopera. Il Corpo dei VVFF volontari di Scurelle, il Comitato Amici del Presepe, il Gruppo Missionario e tutte le persone che a vario titolo hanno contribuito all’allestimento dell’opera.
Il presepe partirà alla volta di Roma, per l'allestimento, mercoledì 20 novembre, alla sera, accompagnato dai VVFF Volontari di Scurelle e dai rappresentanti del Comitato del Presepio.