Il mio camper: come lo vorrei? Le disposizioni interne dei camper più tradizionali derivano da progetti ormai risalenti agli anni ‘80-’90, vale a dire all’alba del caravanning a livello industriale.
A fianco di esse ogni tanto qualche Casa ha proposto altri layout, spesso su specifiche richieste di un particolare mercato: infatti la cultura della vacanza “en plein air “è diversa in ogni paese europeo e le abitudini di vita all’interno di un veicolo ricreazionale impongono ai costruttori di offrire su ogni mercato tipologie abitative alternative rispetto a quelle più diffuse, a seconda delle tendenze della domanda che può seguire anche cicli di richiesta che si ripropongono a distanza di anni, in base alle mode ed al rinnovo dell’utenza.
Il modello di layout più in voga in Germania (che resta la nazione di riferimento per il settore europeo del caravanning) è quello con i letti gemelli in coda; in Francia invece si predilige il letto posteriore centrale di derivazione nautica, mentre in Spagna e in Italia ad essere più apprezzata è la soluzione con letto longitudinale posteriore, salvo convergere sui modelli adottati dai principali mercati europei, Germania e Francia.
Come detto, la maggioranza dei layout presenti in ogni Paese deriva dalle abitudini, dall’uso e dall’età di chi acquista un veicolo ricreazionale. Infatti, la tipologia degli utilizzatori, ad esempio la famiglia piuttosto che la coppia, l’essere giovani o anziani e le modalità di utilizzo del veicolo (brevi weekend piuttosto che viaggi lunghi, ovvero stazionamento in campeggi piuttosto che in piena libertà), sono tutti elementi che incidono sulla scelta da parte dei clienti rispetto a quanti letti fissi (ossia sempre pronti) debbano esserci, se la doccia sia meglio unita o separata dal resto del bagno, la dinette se singola, doppia o contrapposta, se avere o meno il garage, se preferire un armadio grande, alto o basso, e così di seguito...
Tutte queste combinazioni, come visto nel primo articolo uscito sul numero scorso, creano i diversi mix esistenti.
Spesso ci chiediamo come mai al Salone di Dusseldorf, fiera per eccellenza del mercato europeo del veicolo ricreazionale, siano esposti alcuni layout magari non poi disponibili poi su tutti i mercati: la risposta è semplice, proprio perché le Case hanno già un orientamento chiaro su quale modello di soluzione interna si possa presentare in un Paese piuttosto che su un altro.
La tendenza odierna, visti gli importanti aumenti dei prezzi delle materie prime e la difficoltà del loro reperimento che porta spesso a limitare le lavorazioni a “lotto 1” in una catena produttiva, tende ad un’ulteriore razionalizzazione dell’offerta, eliminando i layout che hanno pochi ordinativi; è una dinamica che interessa soprattutto i costruttori con minori ordini nel portafoglio, ma che nell’ultimo periodo ha interessato anche i marchi a maggiore diffusione. Si tratta di una politiche commerciale che tende a limitare i costi di produzione, riducendo al contempo i tempi di attesa dei nuovi veicoli e che porta ad aumentare le performance aziendale.
I layout più diffusi presentano dinette fronte marcia singole, utilizzando i sedili dello chassis per realizzare la seduta contrapposta mediante apposite piastre girevoli che ruotano quando il veicolo è fermo. Una soluzione che assicura un notevole risparmio di spazio da destinare poi alla cellula.
Tale soluzione è presente sul 90% dei layout odierni, sui semintegrali come sui motorhome e sui mansardati, salvo alcuni veicoli (di solito mansardati) che grazie alla scelta della doppia dinette riescono ad arrivare ad una disponibilità di ben sette posti, soluzione molto gradita nel caso di veicoli da destinare al canale del noleggio. Utilizzando tale schema, inoltre, è poi possibile alloggiare subito dopo la cabina dello chassis il letto basculante, che può essere a scomparsa nel tetto o messo in opera tramite sollevamento del tetto a soffietto, come accade nella maggioranza dei van.
I layout di maggior successo nei paesi tedeschi e nordici presentano poi una cucina a L, il grande frigo sul lato opposto e la zona giorno centrale divisa da quella per la notte al posteriore mediante una porta scorrevole; nella zona notte troviamo di solito il bagno con la doccia separata e contrapposta e a seguire, negli spazi rimasti liberi, si trovano per tutta la larghezza del veicolo i letti gemelli 2+1 con vano armadio e garage sottostante, oppure un letto matrimoniale nautico che si alza e si abbassa, offrendo in tal modo una maggiore capacità di carico al garage a seconda delle necessità dell’equipaggio, oltre ai due comodi armadi a destra e a sinistra del letto.
Una soluzione che sta tornando in voga sul mercato è quella con la dinette a ferro di cavallo in coda, comoda per gli spazi disponibili per le attività diurne a bordo del veicolo (immaginiamo quattro persone costrette in camper tutte insieme durante una giornata di pioggia!), che però ha il contrappasso di essere limitante (non se siamo una coppia) per i letti nell’anteriore e nel presentare pochi spazi di stivaggio.
Infine ci sono i layout classici, preferiti spesso dalle famiglie numerose (esempio i mansardati con letto a castello posteriore o longitudinale) o da chi necessita di spazio per stivare molti bagagli o trasportare biciclette o scooter in garage; in tale condizione, il letto matrimoniale trasversale in coda rappresenta il campione più rappresentativo. Tale predisposizione permette di aumentare lo spazio da destinare al resto della cellula, favorisce la presenza di un capiente garage sotto il letto posteriore e soprattutto permette di gestire la parte anteriore del veicolo sia con una dinette sia singola che contrapposta.
Questo perché la larghezza di un letto matrimoniale è certo inferiore alla lunghezza (esempio letti gemelli in coda) e quindi in fase di progettazione si possono allestire veicoli di differenti lunghezze finali, fattore determinante nella scelta di un camper piuttosto che di un van.
Nel corso degli anni e delle diverse situazioni di mercato legate all’economia europea o al singolo paese, si sono alternate, salvo qualche rara accezione originale che però ha avuto uno scarso riscontro commerciale, da parte delle Case costruttrici sempre quattro o cinque soluzioni di disposizioni interne, ancora oggi le più richieste e preferite e acquistate dalla clientela.
In condizioni di economia favorevole (poca disoccupazione e tassi dei finanziamenti bassi tra i altri fattori di politica monetaria), le famiglie sono propense all’acquisto e quindi le soluzioni più richieste sono quelle per un equipaggio di almeno quattro persone, che necessitano di spazi e predisposizioni diverse dalla coppia; poi ci sono anche le esigenze di chi arriva al camper in tarda età, con il classico caso delle persone in pensione che hanno esigenze diverse rispetto alla famiglia, e quindi piuttosto che il letto a castello per i bambini diventa fondamentale disporre di un letto gemello di facile accesso sia a destra che a sinistra, ben utilizzabile da una persona ormai diversamente giovane.
In situazioni di crisi di mercato, i primi clienti a scomparire sono di solito le famiglie, mentre le coppie o le famiglie più abbienti possono ancora permettersi un veicolo ricreazionale.
Tale dinamica determina le offerte delle Case costruttrici, che variano quindi ogni anno sui diversi mercati.
In questa “giungla” di proposte, per chi si avvicina per la prima volta al camper, è consigliabile analizzare in primis i propri bisogni, considerano l’uso che si vuol fare del veicolo, soprattutto sperimentando con il noleggio in qualche weekend le diverse soluzioni di layout, arrivando così ad un scelta consapevole e che non provochi rimpianti una volta effettuata.
Solo vivendo il veicolo, in modo concreto ed in tutte le situazioni, è possibile capirne i pregi e i limiti, soprattutto nelle giornate in cui per ovvie ragioni meteo si è costretti a rimanere più a lungo al suo interno e quindi si sperimenta la funzionalità di ogni singolo centimetro dell’abitacolo.
L’esperienza diretta di chi scrive porta a confermare che in queste situazioni vengono fuori tutte le risposte alle domande che ci siamo posti solo a livello teorico nella fase di valutazione statica che spesso precede l’acquisto, mentre una prova effettiva e reale permette di fugare ogni dubbio e scegliere con consapevolezza e sicurezza.
Redazione: di Mister G.