I villaggi della Francia del Sud | Viaggi in camper

Una gita oltre confine, in territorio francese, alla scoperta dei villaggi più belli della Francia del Sud, il cui denominatore comune è di essere sulla costa oppure molto vicini a essa. Ma, soprattutto, bellissimi e ricchi di storia

Dolce Francia
La Francia è stata forse il primo Paese europeo ad aprire un circuito dedicato ai villaggi più belli: ed è giusto tributare camper camperlife provenza villaggi franciail nostro interesse alla lungimiranza e all’amor patrio che contraddistinguono da sempre i “cugini” francesi. In verità abbiamo pensato a lungo prima di deciderci di pubblicare l’articolo nel numero di settembre: questi itinerari dovrebbero essere utilizzati per la preparazione delle vacanze lunghe, quelle estive, ma poi, considerando che in settembre vi sono ancora moltissime persone che viaggiano e che la Francia del Sud dispone di un clima favorevole, ci siamo decisi a fornire ai camperisti settembrini una selezione significativa di questi bellissimi borghi. La panoramica include tutti i villaggi posti sulla costa o vicini a essa, con direttrice est/ovest, il cui punto di partenza è stabilito alla frontiera di Ventimiglia.  

Dove osano le aquile
Sainte-Agnès è un villaggio posto a ottocento metri, sulle alture che sovrastano Mentone, da cui dista tre chilometri in linea d’aria, vicinissimo quindi alla frontiera italiana di Ventimiglia. Vero nido d’aquila, il borgo ha giocato un ruolo difensivo molto importante nel corso dei secoli ed è stato il centro delle interminabili contese tra il conte di Provenza e i genovesi sinchè, nel 1388 passò, con tutta la zona di Nizza, sotto il dominio dei Savoia. La sua posizione di frontiera ha fatto sì che Sainte-Agnés si dotasse di fortificazioni come il castello costruito nel 1180 e il forte sotterraneo della linea Maginot camper camperlife provenza villaggi franciache, costruito tra il 1932 e il 1938, doveva servire alla protezione della linea di confine con l’Italia che, all’epoca, rivendicava la regione nizzarda. Il villaggio è tipicamente mediterraneo, con strade pittoresche su cui si affacciano case di pietra, alcune delle quali di origine medievale, e un paio di edifici sacri come la chiesa dedicata alla Madonna delle Nevi e la cappella di San Sebastiano. Dalla sua posizione, arroccata sul fianco del Mont Baudun, si gode di una vista spettacolare sulla baia di Mentone e sulle montagne del Mercantour e questa unione tra mare e monti ha favorito lo svilupparsi di una vegetazione tipicamente mediterranea consistente in ginestre, ginepri, erbe aromatiche, ulivi, mimose, abeti, senza dimenticare la lavanda, a cui viene dedicata una festa durante il mese di luglio. Situato su uno sperone roccioso a circa venti chilometri a nord est di Nizza, Coaraze è un antico borgo medievale chiamato anche il “villaggio del sole”, in virtù della sua eccezionale esposizione. Anche Coaraze dispone di un labirinto di stradine pittoresche e di passaggi coperti, che faranno certamente la gioia degli amanti dei borghi caratteristici e che forniranno l’atmosfera giusta per farsi raccontare dagli abitanti le numerose leggende del paese: della regina Giovanna, che ha mangiato i suoi figli la sera di Natale; di quando gli abitanti catturarono il diavolo incollandogli la coda, o del ragazzo che, prigioniero sulle galee saracene, riuscì miracolosamente a fuggire e ritornare al villaggio. Imperdibile è la salita alla chiesa barocca del XVIII secolo, da cui si ha un panorama strepitoso sulle montagne circostanti, come è imperdibile la scoperta delle meridiane, specialità di Coaraze, alcune delle quali dipinte da artisti famosi come Cocteau. I più arditi e allenati potranno spingersi a Planfae, per ammirare le gole del Paillon. Il video qui sotto darà un’dea agli appassionati del meraviglioso spettacolo offerto da questo posto. 

Profumo provenzale
Nella costellazione dei più bei villaggi di Francia, Gourdon occupa un posto preminente, sia per la sua posizione a picco sulla valle del Loup, sia per la sua architettura provenzale, fatta da case addossate le une alle altre, di contorte stradine, occupate da una miriade di artigiani profumieri che si sono qui stabiliti in virtù della vicinanza di Gourdon a camper camperlife provenza villaggi franciaGrasse, la città del profumo per antonomasia. A catturare l’attenzione del visitatore durante l’avvicinamento al villaggio, ci pensa l’imponente castello, costruito nel XII secolo su di una fortezza saracena. Al suo interno ospita un museo storico con opere d’arte medievali, una collezione di armi antiche, due importanti dipinti, il museo delle Arti decorative e della Modernità, che esibisce una collezione di arredi degli anni Venti e Trenta; mentre dai giardini, disegnati da André Le Nôtre, l’architetto che realizzò, tra i tanti, quelli di Versailles, di Vaux-le-Vicomte, di Fontainebleau e quelli di Racconigi in Piemonte, si può ammirare un panorama strepitoso sulla valle sottostante. Dominato dal castello del XI secolo, Seillans è un villaggio provenzale posto a pochissimi chilometri dalla costa dell’Esterel. Dotato di un patrimonio storico, culturale e architettonico di sicuro pregio, deve la sua notorietà e il suo inserimento nel circuito dei villaggi più belli non solo al castello, alla porta saracena e alla chiesa del XII secolo, ma anche al suo aspetto tipico, fatto di tortuose stradine, piazzette ombreggiate, com’è tipico nel sud della Francia, da platani centenari e ospitanti fresche fontane dove il visitatore troverà un’acqua freschissima, frutto delle canalizzazioni che sono state realizzate nel corso dei secoli. La vicinanza con la costa dell’Esterel, una delle località più vocate al turismo dell’intera Nazione transalpina, rende Seillans meta imprescindibile per i numerosi turisti che affollano le località balneari e che, volentieri, lasciano l’animazione e il caldo della costa per un bagno rigenerante per lo spirito in un contesto meraviglioso. Chi ama le pietre non potrà fare a meno di visitare Bargème, posto a 1097 metri di altitudine sulle montagne della zona del Verdon. Situato su di un pinnacolo roccioso, nel quale si mimetizza grazie alla pietra delle sue case, del castello che lo sovrasta e delle sue porte, il villaggio assume un aspetto misterioso, quasi esoterico, che non può che intrigare gli amanti del genere. Bargème è uno dei villaggi medievali meglio conservati della Provenza e la sua architettura è un esempio molto significativo dell’epoca feudale nella regione provenzale. Tra le strutture più esemplificative elenchiamo il già citato castello, le mura, le porte di accesso al villaggio, la chiesa camper camperlife provenza villaggi franciadi San Nicola, la cappella della Madonna dei Sette Dolori, ubicata sul lato occidentale della spianata del castello, la cappella di Sant’Antonio e quelle di Santa Petronilla e di San Lorenzo, situate però a due chilometri di distanza dal villaggio. La sequenza logica di viaggio ci porta ora a visitare Tourtour, villaggio posto a 635 metri di altitudine nella regione dell’Haut Var. Il borgo possiede tutte le tipicità proprie dei piccoli centri urbani provenzali: castello, nel caso specifico addirittura due, uno medievale l’altro del XVII secolo, la chiesa romanica, la piazza centrale ombreggiata da platani secolari, vero salotto buono del villaggio (dove i residenti amano sedersi ai tavolini dei bar per gustarsi il pastis o per giocare alla petanque), i lavatoi, la torre dell’orologio, le fontane e le serpeggianti stradine acciottolate, inondate dal sole del sud e su cui si affacciano le case in pietra, accuratamente restaurate. Tourtour è ancora un villaggio che vive con i ritmi dei tempi passati e i numerosi turisti lo visitano in punta dei piedi, per non comprometterne l’atmosfera rilassata che vi aleggia. Gassin si trova in una posizione panoramica sul golfo di Saint-Tropez che, grazie al clima e alla fertilità del terreno, ha permesso di sviluppare nel tempo l’agricoltura e la viticoltura. Tuttavia, il borgo non va visitato solamente per la bellezza della sua posizione e per le viste strepitose che questa offre, ma anche per il suo patrimonio storico e artistico, che viene esibito con la fierezza tipica dei villaggi che sono coscienti della loro ricchezza culturale. Tuttavia, per mantenere incontaminato questo patrimonio, Gassin non si è fatto tentare dai facili guadagni che il turismo, data la sua vicinanza a Saint-Tropez, farebbe supporre e quindi non si è lasciato sedurre da nuove strutture da destinare ai turisti. Gli edifici che carratterizzano il borgo sono piuttosto antichi: la chiesa di Notre-Dame de l’Assomption risale al 1558, mentre la cappella Notre-Dame de la Consolation è ancora più antica e l’immobile dove ha sede il comune è del 1584. I nomi delle pittoresche viuzze sulle quali si collocano una dozzina di porte antiche, decorate con serpentino o basalto grigio e nero, ricordano l’epoca di fondazione del villaggio e il suo passato turbolento. Incontriamo infatti nomi come camper camperlife provenza villaggi francia“Le Passage du Guet”, “La Porte des Sarrazins”, “La Rue du Fort”, “Le Passage des Templiers” e “L’Androuno”, che puo essere definita la più piccola via del mondo, in quanto permette il passaggio esclusivamente di una persona per volta.  

Baux, la città costruita sui sassi
Les Baux-de-Provence è un vero è proprio nido d’aquila situato nel cuore delle Alpilles, su di un altipiano roccioso che domina la città di Arles e la Camargue. Questo sito, unico al mondo, risale alla preistoria o addirittura alla protostoria infatti, visitandolo, ci si rende conto che al suo interno sono stratificati migliaia e migliaia di anni di presenza umana. Ben ventidue sono i monumenti classificati che Les Baux offre al visitatore, che potrà scoprire tutti i segreti di questo luogo straordinario grazie all’audioguida che gli viene consegnata con il biglietto di visita. Il castello, la chiesa di San Vincenzo, i palazzi nobiliari del XVI e XVII secolo e la casa del re, che ospita l’ufficio turistico, sono solamente alcuni degli edifici che fanno parte del suo patrimonio e chi ama la storia sarà veramente affascinato dai numerosi dettagli, che molto spesso possono risultare insignificanti al grande pubblico, ma hanno un preciso significato per tutti coloro che sono colpiti dall’evoluzione umana attraverso i millenni. Chi ha visitato diverse volte questo luogo di mistero, perché tra i tanti evoca anche questo sentimento, con ogni nuova visita, riesce a cogliere un particolare o una sensazione che nella visita precedente gli erano sfuggiti e che gli permetteranno di completare, poco per volta, la conoscenza del sito. Una curiosità: la bauxite, il materiale da cui si estrae l’alluminio, deve il suo nome proprio a Les Baux, perché qui identificata poco più di cento anni fa. Saint-Guilhelm-le-Désert è posto sul Camino di Santiago, alla confluenza del torrente Verdus con l’Herault, al cui dipartimento appartiene. Il villaggio è cresciuto attorno all’abbazia di Gellone, fondata nell’804 da Guglielmo di Aquitania, cugino di Carlo Magno. Situato in una zona aspra, rocciosa, dove la flora mediterranea fa da padrone, con il timo che profuma tutto l’ambiente e dove l’Herault si è scavato delle gole impressionanti, il borgo ha mantenuto l’aspetto medievale con antiche case in pietra, una torre e una piazza ombreggiata dal gigantesco “platano della libertà”, piantato nel 1855. Naturalmente l’abbazia, dalla mirabile architettura romanica, è il pezzo più importante del villaggio e di questo edificio si visitano la chiesa, il cui interno è uno splendido esempio dello stile lombardo, il chiostro e il museo lapidario. Se il villaggio incanta i visitatori, i dintorni non sono certamente da meno e, quindi, non si può lasciare la zona senza prima visitare le gorges de l’Herault e il cosiddetto “Pont du Diable” che attraversa il fiume. Una navetta è a disposizione per trasportare i visitatori ad ammirare sia le gole che il ponte. Chiunque vorrà avere un’anticipazione di ciò che troverà a Saint-Guilhelm-le-Desert potrà guardare il filmato qui sotto.

Olargues è situato, come il precedente, nella Languedoc, regione che ha vissuto l’odissea dei Catari e la crociata condotta contro di loro per mano di Simon de Montfort. Proprio per il mistero che circonda questa minoranza religiosa, tutto il territorio della Linguadoca esercita un fascino particolare verso coloro che sono intrigati dall’esoterismo. Anche se Olargues non è forse stato coinvolto nella storia catara, rimane comunque meta di camper camperlife provenza villaggi francianumerosi visitatori, attratti da questo villaggio situato sul fiume Jaur, pochi chilometri prima della sua confluenza con l’Orb. Si tratta di un borgo fortificato abbarbicato sui fianchi di una collina rocciosa, sulla cui cima si trova l’antico dongione, in seguito trasformato in torre campanaria. Nel corso degli anni la sua architettura medievale ha conservato tutti i tratti caratteristici dell’epoca, tra cui i resti dei bastioni fortificati, una porta di accesso al villaggio del XII secolo, antiche case dei secoli XIII, XV, XVI e XVII, una pittoresca scalinata coperta del 1300, l’onnipresente ponte del diavolo del 1100, l’antico mulino e la chiesa di Saint Laurent, del 1688. Anche i dintorni offrono occasioni di visita come la cappella di Saint-Martin-des-oeufs, posta su di un antico sentiero romano, la risorgiva del Fréjo e le incisioni rupestri della “Peiro Escrito” (la pietra scritta) risalenti all’età del bronzo. L’ufficio turistico mette a disposizione, dietro modesto compenso, delle audioguide che condurranno i visitatori alla scoperta degli aspetti più interessanti del borgo e della sua storia.  

Storie di abbazie e di catapulte
Restiamo nella splendida Languedoc e andiamo a visitare Minerve, capitale storica della splendida regione del Minervois. Villaggio che fu al centro delle vicende catare a partire dal 1210, fu costretto alla capitolazione dall’onnipresente Simon de Montfort, dopo la distruzione delle mura a opera delle catapulte crociate e per la mancanza di acqua, dovuta alla distruzione del pozzo di San Rustico. Centoquaranta catari che rifiutarono di abiurare la loro fede vennero arsi sul rogo. Oggi Minerve è un villaggio che ha conservato i caratteri del suo passato travagliato, riscontrabile nelle numerose vestigia ancora rimaste come la condela, parte del muro del castello del XIII secolo, i bastioni, la porta bassa, il ponte di pietra e la chiesa di Saint-Étienne, costruita a cavallo dei secoli XII e XIII. Tuttavia non è solamente l’architettura o la sua storia a far di Minerve un villaggio visitato ogni anno da migliaia di turisti: infatti, la posizione in cui si trova, appollaiato su di una grande roccia che domina le gole dei fiumi Cesse e camper camperlife provenza villaggi franciaBrian che proprio qui confluiscono, i ponti naturali della valle della Cesse, le abitazioni troglodite, scavate nella roccia delle gole dei fiumi menzionati e abitate sin dalla preistoria, fanno di questo luogo un richiamo irrestibile. Come la maggior parte dei borghi abbaziali, anche Lagrasse deve la sua nascita alla fondazione di una abbazia all’intorno dell’anno 800. Il suo primo insediamento avvenne sulla riva sinistra dell’Orbieu, proprio di fianco al monastero, nel luogo in cui attualmente sorge il cimitero. Tuttavia, con l’aumentare della popolazione, si ebbe la necessità di trovare altro spazio e, pertanto, alcuni abitanti si trasferirono sull’altra sponda del fiume, dove dettero vita al nuovo villaggio. Quest’ultimo sembra essere stato pianificato a tavolino, in quanto la sua pianta è molto regolare, con strade ortogonali che attraversano l’abitato, pavimentate con la giusta pendenza al fine di agevolare il flusso dell’acqua. Le abitazioni risalgono agli anni anteriori al XV secolo, ma si pensa che le prime siano già state costruite nel XII, con completamento dell’intera urbanizzazione nel XIII. Man mano che le abitazioni originali si deterioravano, venivano sostituite con altre costruzioni in pietra, che sono quelle che si sono conservate sino ai giorni nostri. Almeno quindici i monumenti che Lagrasse ci offre: questi comprendono quasi tutti gli edifici tipici dell’epoca medievale e quindi porte di accesso al villaggio, bastioni, torri, chiese, conventi e naturalmente l’abbazia, che determinò la nascita del borgo. Castelnou è il villaggio che conclude questo viaggio nel sud della Francia. Il borgo è situato ai piedi dei contrafforti delle Aspres, a cui fa da sfondo il Canigou, la montagna mitica dei catalani. Come si conviene a tutti i villaggi più belli di Francia, anche questo è di origine medievale e, infatti, sorse attorno al castello, già abitato nel 990, la cui forma pentagonale segue il perimetro della roccia sulla quale è costruito. Essendo posto in una zona relativamente montuosa, Castelnou richiede una certa fatica per la sua visita, fatica che però viene largamente compensata dall’architettura caratteristica e dalle sue stradine pittoresche. La salita al castello è d’obbligo anche se, come tutti i luoghi fortificati, è posto su di uno sperone roccioso e raggiungerne la sommità è un’impresa davvero impegnativa. D’altra parte si tratta di una struttura difensiva che perderebbe il suo scopo se fosse posta in un luogo agevole da raggiungere. La chiesa Sainte Marie del Mercadal venne costruita all’inizio del secolo XII, quando la popolazione divenne troppo numerosa per essere ospitata nella cappella del castello. L’edificio è di stile romanico molto semplice, a una sola navata: la sua purezza di forme la rende molto affascinante.

Informazioni utili per il camperista

Come arrivare in camper nella regione dei villaggi del sud della Francia
Tre sono le strade che dall’Italia portano nella zona del sud della Francia, in cui sono collocati i villaggi elencati: attraverso il valico di frontiera di Ventimiglia; attraverso il colle del Monginevro e la valle della Durance sino ad Aix en Provence; attraverso il colle della Maddalena, la valle dell’Ubaye e quella della Durance. Questi percorsi sono piacevoli e per niente impegnativi, anche se quello attraverso la frontiera di Ventimiglia è un po’ più costoso perché costringe il viaggiatore a servirsi delle autostrade, sia italiane che francesi; tuttavia, se si vuole seguire una sequenza ottimale di visita, questo è il percorso più logico.

Dove sostare in camper nei villaggi provenzali

  • Sainte-Agnès: camping de la Laune,  Boulevard de la Vallée,  Peillon; GPS: Lat 43.771892000000 - Long 7.372786000000
  • Coaraze: camping de la Laune,
  • Gourdon: camping Les Pinedes, Route du Pont de Pierre, quartier de Saint Donat La Colle sur Loup; GPS:
  • Lat 43.681777000000 - Long 7.083337000000;
  • Seillans: Allée du Grand Jardin, Fayence
  • Bargème: Quartier de la Grange de Roux, Comps sur Artuby
  • Tourtour: Camping Club le Ruou, 309 RD 560 Villecroze; GPS: N 43.55359 E 06.29744;
  • Gassin: Route de Bonne Terrasse, Ramatuelle; GPS: Lat 43.211285000000 - Long 6.662194000000
  • Les Baux-de-Provence: Quai du 8 mai 1945, Arles; GPS: Lat 43.681780000000 - Long 4.631048000000
  • Saint-Guilhelm-le.Désert: Place Etienne Sanier, Aniane; GPS: Lat 43.685684000000 - Long 3.584847000000
  • Olargues: Loc. Sivom du Laouzas, ferme de Rieu Montagne; GPS: Lat 43.647108000000 - Long 2.782442000000
  • Minerve: Avenue Gaston Bonheur, Lezignan-Corbières; GPS: Lat 43.204906000000 - Long 2.751887000000
  • Lagrasse: Parking des Condomines, all’uscita del villaggio, direzione Carcassonne
  • Castelnou: Air 66 La Camparia, Route de Finestre, Rigarda
     

Si ringraziano l’ufficio turistico di Tourtour, il Sindaco di Sainte-Agnès Albert Filippi, Pascale Doutres dell’ufficio turistico di Castelnou, la segreteria del comune di Gassin, l’ufficio turistico di Gourdon

 

Roberto Serassio