I percorsi per il dog-trekking e a chi rivolgersi

dog treeking

Al rientro in città dopo le vacanze, potremo fare delle passeggiate all’aperto con il nostro cane approfittando delle escursioni di dog trekking

Il dog trekking è una disciplina sportiva praticata anche a livello amatoriale poiché prevede le camminate con il cane lungo sentieri detti pet-friendly. Fortunatamente l’Italia è ricchissima di itinerari in mezzo alla natura da scoprire in compagnia di Fido.

Lo sapevate? il primo portale italiano dedicato agli appassionati di viaggio con il proprio cane, risale al lontano 1999 e si chiama dogwelcome.it. Ai suggerimenti online di percorsi di dog-trekking si rivolgono migliaia di persone che si scambiano mappe e consigli su sentieri sparsi per tutta la nostra penisola da Nord (visittrentino.info) a Sud (sibillini web.it).

I siti si possono inoltre consultare per chiedere informazioni ufficiali su dove alloggiare con il proprio cane. Per affrontare questo tipo di viaggio e di disciplina sportiva bisogna attrezzarsi con il giusto equipaggiamento, ma è necessario anche allenarsi fisicamente tenendo presente che non tutte le razze potrebbero essere adatte alla pratica di questo tipo di sport.

Alcuni cani hanno difficoltà a percorrere lunghi tragitti perché non sono ancora sviluppati (l’animale deve avere almeno un anno) o perché morfologicamente fanno fatica a respirare o magari in sovrappeso. In altri casi le limitazioni vengono date dai regolamenti vigenti nei luoghi che desideriamo visitare, per esempio il Passo della Maremma è vietato per Fido mentre quello del Gran Paradiso è aperto dal 15 luglio al 15 settembre solo in alcune zone o in alcuni sentieri specifici.

Prima di partire con Fido

Per questo, prima della partenza e dell’organizzazione del viaggio, è bene informarsi consultando i siti dei regolamenti dei Parchi. Alcuni Parchi inoltre non sono accessibili con i cani perché essendo animali predatori potrebbero con il loro passaggio indurre alla fuga o rischiare uno “scontro” con le specie selvatiche che li abitano.

Durante il dog trekking ci sono delle regole per la corretta gestione di Fido che vanno sempre rispettate: i documenti del cane, la fotocopia dell’iscrizione, la museruola, la pettorina, guinzagli da almeno 1,5 metri (meglio se di 3 metri), il libretto sanitario del cane con le vaccinazioni e il passaporto quando ci rechiamo all’estero. Non dimentichiamo i sacchettini per la raccolta delle deiezioni e molta acqua potabile dato che il cane ne ha bisogno in quantità doppia rispetto a noi.

Il regolamento del CAI (Centro Alpino Italiano) non accetta i cani nei rifugi di montagna. Per affrontare al meglio il sentiero bisogna che sia il cane, che il conduttore, godano di buona salute e soprattutto non esagerino nelle prime uscite, ciò soprattutto nel caso in cui il nostro amico a quattro zampe non è abituato alle passeggiate attraverso sentieri ripidi o tropo faticosi.

Per prevenire dolorosi crampi vanno programmate delle soste di almeno un’ora ogni due, minimo. Se non siamo esperti dei trekking è consigliabile evitare le vie ferrate, passerelle o percorsi pericolosi. In montagna i sentieri del CAI sono segnati con la lettera “F” (facile) o “PD” (poco difficile). 

19/10/2020
Sara Ortolani