I cani non solo amano giocare ma hanno la necessità di farlo. La mancanza di attività ludiche infatti non solo rende infelici i nostri amici a quattro zampe ma può addirittura provocare delle patologie comportamentali
Il gioco è bello se…
Perché il nostro cane viva nel modo corretto il gioco, è importante dimostrare entusiasmo e gioia ed evitare di sgridarlo o punirlo se non esegue bene, ad esempio, il riporto di una pallina. Se il cane ci mette più tempo del previsto a scovare dove ci siamo nascosti, non dobbiamo rimproverarlo per non rischiare di trasmettergli delle emozioni negative: non dimentichiamoci che gioco significa divertimento senza pretese. Il gioco può diventare fonte di stress quando sottoponiamo il nostro cane a stimoli eccessivi rischiando di portarlo allo sfinimento per adempiere a una richiesta esagerata. Può inoltre succedere che si ecciti troppo perché non ha capito cosa vogliamo da lui e noi non abbiamo avuto la pazienza di spiegarglielo. In questo caso scateneremo nel cane frustrazione: richieste fuori dalla sua portata infatti produrranno respirazione affannosa, ansimi, lingua a penzoloni, sfinimento. Mai forzare il cane a giocare ai nostri ritmi ed evitare di farlo se agiamo macchinosamente con la mente colma di pensieri. Se non abbiamo voglia di giocare con lui, se abbiamo fretta o non ci stiamo divertendo, il cane lo avverte e ne soffre. È inoltre necessario il rispetto delle sue diversità. Giocare con Fido significa gioia, scambi di emozioni come la voglia di vivere, la spensieratezza, la spontaneità e naturalezza delle azioni, senza aver paura di sembrare agli occhi suoi o degli altri ridicoli.
Se gli spazi sono ristretti
Con qualche precauzione, all’interno di un appartamento potremo proporre dei giochi che solitamente facciamo all’aperto: nascondino, salto nel cerchio, bowling con bottigliette vuote di plastica private dei tappi. Il pavimento della stanza deve essere poco scivoloso e, se abbiamo un parquet, la soluzione migliore è quella di usare dei tappeti o un rotolo di moquette. All’interno del camper invece potremmo utilizzare i giochi di attivazione mentale in vendita nei negozi per animali, magari impachettandone uno da mettere sotto l’albero di Natale. Durante i festeggiamenti di Fine Anno – ricordiamo che i fuochi d’artificio spaventano la quasi totalità dei cani – possiamo tenere impegnato l’amico Fido riempiendo un Kong con le sue crocchette preferite e, per attutire il rumore dei botti, possiamo lasciare accesa la musica.
Importanza dello svago
L’attivazione mentale apporta numerosi benefici perché il cane, affrontando crescenti difficoltà e scoprendosi in grado di superarle, impara a gestire lo stress in modo positivo acquisendo maggiore fiducia in sé stesso. L’attività mentale ha un costo energetico e spesso viene sottovalutata. Si tende infatti a pensare che sia necessario solo far fare sport al cane, portarlo a fare delle passeggiate o lanciargli qualche pallina o un frisbee. Invece le attività intellettuali gli consentono di affrontare piccoli “rompicapo” che possono aiutarlo a scaricare un accumulo di energie soprattutto durante l’inverno, quando il freddo o il maltempo non permettono di stare a lungo all’aperto. I giochi di attivazione mentale non possono e non devono sostituire l’attività fisica, tuttavia possono rivelarsi qualcosa in più da offrire al nostro amico a quattro zampe.
Esercizi mentali
L’attività mentale non si riferisce a veri e propri giochi ma piuttosto a esercizi utili all’apprendimento e basati sul condizionamento: si vince un premio ogni volta che si raggiunge un obiettivo come spostare un oggetto, aprire e chiudere uno sportello, premere, tirare, sollevare… Il cane, a seconda del tipo di problema, attiverà una serie di comportamenti ed è importante non interferire con gesti o parole mentre tenta di trovare la soluzione. Se si ferma, non sta desistendo, ma sta facendo una pausa di riflessione per analizzare le varie alternative. Il cane infatti impara per tentativi e ripeterà con maggiore frequenza quei comportamenti che lo portano al successo. Quello che servirà per cominciare è la motivazione. Possiamo allora nascondere del cibo all’interno di oggetti come scatole di cartone, tubi della carta igienica, bicchieri di plastica capovolti o vasetti dello yogurt. È consigliabile non utilizzare il cibo secco normalmente consumato dal cane poiché non rappresenterebbe per lui nulla di eccezionale. Meglio procurarsi qualcosa di più sfizioso. Inoltre il premio dovrà essere proporzionale alla complessità del gioco proposto.
Quando intervenire
A un certo punto il cane ci guarderà chiedendoci aiuto. Possiamo aprire le mani per fargli vedere che non abbiamo cibo e vedere come reagisce. Se ci accorgiamo che il gioco è troppo difficile (lo notiamo se sbadiglia, abbassa la coda, se si mette a scavare o se sembra impaurito dall’oggetto) meglio intervenire per non colpire la sua autostima. In questo caso è importante fare un passo indietro proponendogli un gioco più semplice che siamo sicuri possa risolvere. Terminare con successo una sessione di gioco o di lavoro è importantissimo perché manterremo viva la sua motivazione. In egual misura gestiremo elogi, complimenti e carezze. I giochi di attivazione mentale, per essere benefici, non devono essere utilizzati come passatempo mentre noi siamo impegnati a fare altro. La relazione tra noi e il nostro amico a quattro zampe ne uscirà oltretutto rafforzata perché il nostro cane ci vedrà come una fonte di novità e un punto di riferimento.
Cose da non fare
Stiamo attenti a non togliere mai l’oggetto con cui si gioca dalla bocca del cane, assicuriamoci che i giochi siano atossici e garantiti, evitiamo l’utilizzo di oggetti di uso comune come pantofole, cose pesanti o strumenti utilizzati per il controllo come guinzagli e collari per evitare che impari a distruggerli o maltrattarli. Non lasciamo mai giocare i bambini incustoditi con il cane anche se cucciolo e controlliamo sempre il livello di eccitazione. Se il cane è eccitato, mai lasciargli l’iniziativa: dobbiamo essere sempre noi il punto di riferimento.
LO SAPEVI CHE… la razza influisce
Il gioco non è un addestramento ma è una condivisione dell’emozione di stare insieme e di fare qualcosa che ci faccia diventare ai suoi occhi più stimolanti e “simpatici”, lasciando da parte gli schemi mentali. Quando il cane gioca, applica dei comportamenti appresi che sono parte della propria eredità genetica derivando dalle sue attività primarie: cacciare, nuotare, saltare, correre, inseguire, scambiarsi il ruolo, possedere, scuotere, distruggere. A ogni età andranno proposte delle attività ben specifiche: un cucciolo non deve saltare o compiere eccessivi sforzi che potrebbero compromettere il suo corretto sviluppo oppure in questa fase bisognerebbe evitare di permettergli di mordere. Anche con i cani “formati fisicamente” è consigliabile tenere bene a mente le attitudini di razza anche se è vero che non tutti i cani appartenenti a una razza sono portati a fare quello per cui sono stati selezionati. Non ci dobbiamo poi sorprendere se nei confronti di un cane più piccolo gli adulti “si arrendono”. Anzi questo è un segnale di equilibrio, proprio come spesso accade tra un padre e un figlio. L’età di Fido è un fattore importante soprattutto quando si tratta di un cane anziano che potrebbe iniziare ad avere problemi motori ed è meglio proporre in questo caso giochi più tranquilli per non peggiorare o aggravare un’eventuale patologia in corso.
Se hai dubbi, domande o curiosità puoi mandare la tua richiesta all’indirizzo s.ortolani@camperlife.it