Il classico tamponamento tra vetture di solito rappresenta un problema di poco conto, risolvibile nella quasi totalità dei casi con un intervento in carrozzeria: quando invece viene tamponato un camper, e specie nel caso di un urto importante, il discorso cambia.
Non tutte le carrozzerie accettano di mettere le mani sulla cellula e non tutte le officine di camper si occupano di carrozzeria: per uscire dall’empasse occorre trovare un’officina specializzata che sia in grado di lavorare su entrambi i fronti, come la perugina Caravan Camper 2 che dispone di un reparto dedicato.
I nostri amati camper, quando vengono tamponati, nella maggior parte dei casi subiscono danni notevoli, perché la parete posteriore, quella più esposta, è una parte cedevole. Anche l’intelaiatura di prolunga, in caso di garage, si danneggia facilmente ed in maniera consistente.
Qualora sia installato un portamoto/bici esterno, si è a volte salvi da un danno più ingente, in quanto ad essere danneggiata è soprattutto la struttura di supporto agganciata alla parete, che si sostituisce in maniera facile; ma nel caso di impatti di una certa entità, la forza dell’urto si potrebbe scaricare tutta sul telaio dove sono fissati, e in alcuni tamponamento si sono piegati in maniera irreparabile anche gli attacchi di fissaggio sul telaio.
Qualora ci siano uno scooter o delle bici che restano incastrate tra i due mezzi, i danni possono risultare ancora più gravi, con il rischio di ritrovarsi i veicoli conficcati nella parete.
Anche uno scooter alloggiato all’interno del garage, quando il camper subisce un impatto, può provocare un bel danno agli arredi interni.
In questo articolo trattiamo un classico caso di un camper convolto in un tamponamento cittadino, quindi con una velocità d’impatto inferiore ai 50 km/h, da parte di un’utilitaria: una dinamica apparentemente innocua, ma che sulla parte posteriore del camper ha provocato un notevole danno, spaccando la parete, piegando l’intelaiatura del garage, che è scivolato in avanti, e causando un danno, anche se minore, a carico del paraurti posteriore, della fanaleria e delle bandelle.
Dopo un attento controllo, la parte posteriore è risultata rientrata in forma concava di diversi centimetri, ed entrambi i portelloni erano aperti, perché fuori squadra il telaio di battuta; inoltre, la parte interna del garage appariva lesionata per quasi tutta la sua larghezza, rientrando verso la parte abitabile della cellula per alcuni centimetri.
Dopo l’esame visivo esterno, che ha rivelato i danni maggiori, è stato necessario smontare il tutto per un controllo più approfondito, con non buone previsioni sugli ulteriori danni.
Una volta spogliata la cellula della parete posteriore, dei portelloni, dei paraurti e delle bandelle, sono emersi i danni a livello strutturale: il telaio del garage risultava piegato nella parte posteriore inferiore e deformato ai lati dei portelloni, ed anche l’impianto elettrico è risultato danneggiato, a seguito dello schiacciamento dei cavi.
Il lavoro più duro per Caravan e Camper 2 ha riguardato il telaio del garage, raddrizzato nella parte posteriore e rimesso in squadra nella zona dei portelloni, con un lavoro attento che ha richiesto precisione e pazienza.
La parete posteriore, posta sul banco di lavoro, è stata separata togliendo lo strato isolante e il relativo telaio in legno dal rivestimento esterno di vetroresina. La parete è stata ricostruita nella zona di rottura, con la sostituzione dei travetti in legno e il ripristino del pannello isolante mediante la sostituzione dello stesso.
Lo strato di vetroresina esterno è stato completamente sostituito e incollato al telaio in legno e allo strato isolante. Il tutto, una volta asciugato, è pronto per assemblato sul mezzo, non prima di essere riverniciato per ottenere lo stesso punto di bianco originale del mezzo. Nel frattempo, è stato riparato l’impianto elettrico, per poi passare alla ricostruzione della vasca interna al garage, realizzata in legno, come l’originale. Il lato esterno esposto alle intemperie è trattato con antirombo, uno strato bituminoso che protegge le scocche da agenti atmosferici ed è insonorizzante.
All’ interno della vasca è stato utilizzato un tappeto gommato, per rivestire e proteggere il legno, da 3,3 mm di spessore, che ha anche funzione di antiscivolo per gli oggetti.
Sono state riposizionate le battute in alluminio mandorlato con gli anelli di fissaggio per il carico e l’intelaiatura dei portelloni con le relative guarnizioni, e dal laterale si ritorna alla coda del veicolo per il riposizionamento della parete.
Una volta fissata la parete, sono state montate le bandelle laterali ed il paraurti, dopo la verniciatura. Infine è stato rimesso in opera l’impianto elettrico, pronto per
accogliere i nuovi fanali e le luci di posizione laterali, oltre ai
sensori di retromarcia.
A questo punto, sono stati rimontati la finestra sulla parete posteriore ed i portelloni del garage. Infine, sono state provate le luci ed effettuato un test di tenuta all’acqua a pressione nelle zone dei portelloni.
Il garage, tutto asciutto, attesta che il lavoro è stato eseguito a regola d’arte e che il veicolo è come nuovo pronto per essere riconsegnato al proprietario.
Rimane un ultimo dettaglio, il conto da saldare: l’importo complessivo dei lavori, tra materiale e mano d’opera, si aggira sui 10.000 euro; ma stavolta, per fortuna, è a carico dell’assicurazione.