Vivere con un cane o gatto comporta determinati doveri. Il rispetto di alcune regole di buona educazione è importante per una serena convivenza con fido e micio.
Molto spesso, quando si decide di accogliere in casa un amico a quattro zampe, si sottovalutano una serie di aspetti che sono invece molto importanti. Condividere la vita con un animale da compagnia è certamente una fonte di felicità e divertimento, ma non solo: il ruolo di “padrone” non si limita a determinati momenti della giornata, ma è un impegno per tutto l’anno, anche quando si avvicinano le vacanze.
Il benessere dei nostri animali dipende in tutto e per tutto da noi: non sono giocattoli di cui possiamo disporre a nostro piacimento, ma esseri viventi senzienti che provano emozioni e che hanno delle necessità vitali da soddisfare. Il cane è un animale sociale che cerca sempre l’interazione, che ha bisogno di giocare in libertà con altri cani, di muoversi, correre, annusare e non di rimanere recluso in un appartamento o in un giardino ad aspettare per ore da solo il nostro ritorno. Molte persone ritengono che disporre di un giardino e mettergli a disposizione una cuccia con qualche gioco sia sufficiente per renderlo felice. Per il cane, invece, il giardino è semplicemente una prigione all’aperto se non è condiviso con noi che siamo il suo nuovo branco. Addirittura, accade spesso che i cani lasciati in giardino vivano senza avere la possibilità di conoscere e socializzare con i loro simili perché i proprietari credono che non abbiano bisogno di essere portati fuori al guinzaglio. Così, al rientro dal lavoro si limitano a qualche frettolosa carezza e a qualche minuto di lanci meccanici di una pallina nel prato di casa di cui il cane ormai conosce ogni ciuffo d’erba.
Inattività, nessuna esperienza con noi o con altri cani e isolamento creano nel cane un accumulo di energie represse che andranno poi a sfogare con comportamenti spesso fraintesi con “dispetti”. Il cane non sa cosa sia giusto o sbagliato, siamo noi che dobbiamo insegnargli con pazienza e calma ad adattarsi all’ambiente della città, un contesto estremamente difficile per fido perché ricco di forti rumori improvvisi, traffico, odori e magari incontri inaspettati con altri cani che sbucano da dietro l’angolo. Per il suo benessere psico-fisico è necessario quindi essere consapevoli che qualsiasi cane, di qualunque tipo, razza o dimensione, ha bisogno della nostra presenza e di trascorrere del tempo con noi, di fare movimento e di sentirsi parte della famiglia. Per aiutarlo a crescere equilibrato dovremo tenere a mente le regole di buona educazione che la natura gli ha già fornito: i cani, infatti, a differenza di noi umani, non cercano mai lo scontro diretto, ma adottano posture o segnali per comunicare tra di loro.
Ad esempio, mettersi a pancia all’aria è il segnale per eccellenza di sottomissione. Per manifestare le loro buone intenzioni si avvicinano allo sconosciuto facendo delle curve, lentamente e se noi interrompiamo questo rito di presentazione rischiamo inconsapevolmente di far inviare dal nostro cane segnali di sfida. Ecco perché è molto importante conoscere il galateo canino per preservare noi ed il nostro cane da zuffe o aggressioni il più delle volte ampiamente da loro preannunciate. Con un solido rapporto di rispetto e fiducia alla base, avremo più possibilità di successo nella sua gestione, anche quando magari è libero nelle aree a lui dedicate. La realtà alla quale assistiamo, invece, è spesso ben diversa: proprietari urlanti che richiamano il loro cane che non li degna di uno sguardo, oppure al contrario troppo sicuri e che passeggiano in pieno centro con i cani non al guinzaglio.
Altri, invece, sono talmente presi dalle loro cose che anche durante la passeggiata sono distratti, hanno fretta e continuano a strattonare il cane senza permettergli di annusare il terreno, oppure sono distratti dal cellulare mentre li lasciano liberi nelle aree cani. La semplice contesa di un legnetto a volte può riservare spiacevoli sorprese, soprattutto tra cani che non si conoscono. Altro luogo comune da sfatare è l’equazione cane piccolo =innocuo, cane grande=aggressivo: certo, ci sono delle razze meno socievoli di altre, ma i veri responsabili siamo noi che magari sottovalutiamo il nostro cane solo perché piccolo o ci dimentichiamo che lo scopo per cui sono stati addomesticati non era la loro esteriorità. Il bassotto, ad esempio, ha un coraggio da leone essendo preposto a stanare le volpi, ma difficilmente cambiamo marciapiede quando li incrociamo!
Lo sapevi che…
Ci sono delle regole basilari che dovrebbero essere rispettate da tutti coloro che detengono un cane, eccone alcune:
-garantire al nostro amico a quattro zampe almeno tre uscite al giorno e tanto movimento all’aria aperta, a prescindere dalla sua taglia. Dal chihuahua, divenuto ahimè ormai un cane da borsetta, all’alano di taglia enorme, hanno tutti bisogno di camminare, annusare e socializzare;
- le deiezioni vanno sempre raccolte. Ogni volta che usciamo a passeggio preoccupiamoci di avere con noi gli appositi sacchettini;
-museruola in borsa da far indossare nei luoghi o mezzi di trasporto dove è richiesta.
-guinzaglio di un metro e mezzo e targhetta con nome e numero di telefono da contattare in caso di emergenza. In molti comuni non è sufficiente il microchip, del quale tutti i cani devono essere dotati;
-libretto sanitario aggiornato con le vaccinazioni e richiami obbligatori per legge. Nel caso dovessimo recarci all’estero, avremo bisogno di richiedere l’emissione del passaporto degli animali da compagnia;
-una sana alimentazione li preserverà dall’insorgere di disturbi legati alle intolleranze. Molti dei cibi che noi umani assumiamo sono tossici ed a volte letali per fido;
-lasciare sempre nella ciotola acqua fresca a disposizione ed un riparo dal sole o dal freddo nel caso il cane stia per molte ore all’aperto;
-i controlli periodici dal veterinario li aiuteranno ad affrontare al meglio ogni fase di crescita della loro vita.
Se invece abbiamo un gattino:
-mantenere sempre pulita la lettiera per evitare cattivi odori e che il micio si veda costretto a sporcare fuori;
-tiragraffi per il soddisfacimento di un istinto primordiale: farsi le unghie, infatti, per il gatto è un impulso incontrollato;
-lasciare al gatto che vive in appartamento croccantini sempre a disposizione ed acqua fresca. Permettergli inoltre di stare in stanze illuminate da luce naturale ed una cuccia sopraelevata dal suolo che gli permetta di guardare fuori per vigilare sull’ambiente;
-libretto sanitario aggiornato con le vaccinazioni e profilassi antiparassitaria.
Il microchip non è obbligatorio ma consigliato per i gatti che escono o vivono all’aperto, perchè in caso di smarrimento e ritrovamento è l’unico strumento che ne attesta la nostra proprietà.