Francia atlantica

FRANCIA ATLANTICA

27 MAGGIO Santena - Susa - Valico Moncensio - Lansleboug - Modane - Aiguibelle - Chamousset - Trevoux

Alle 9 usciamo di casa, diretti verso la costa atlantica della Nuova Aquitania. Iniziamo il tragitto verso il Colle del Moncenisio, dove un bel sole illumina e rende brillanti le residue chiazze di neve. Facciamo una breve sosta per assistere allo scorrazzare indisturbato di molte e simpatiche marmotte ancora vestite dal loro soffice e folto pelo invernale e riprendiamo il viaggio. Nei pressi di Aiguebelle, a Chamousset, ci fermiamo per il pranzo e continuando per strade stratali con un numero inverosimile di rotonde, alle 18,30 arriviamo a Trevoux a pochi chilometri da Villefranchesur-Saone, dove ci sistemiamo in una tranquilla area camper alberata su erba e ghiaia. L’area è gestita dall’attiguo campeggio dove pagare i 5 euro previsti per la sosta notturna a cui abbiamo aggiunto 1,6 per la tassa di soggiorno; tutti i servizi camper service si effettuano presso il campeggio. Dopo cena con una breve passeggiata, alla luce del tramonto ammiriamo lo scorrere lento del fiume Saone sulla cui sponda è situato il campeggio.

Km percorsi oggi 447 - km progressivi 447

28 MAGGIO Trevoux - Premilhat - Cholet

Il ticchettio della pioggia sul tetto del camper ha cullato il nostro sonno: alle 8 riprendiamo il viaggio alla volta di Poitiers, distante circa 420 km. Piove ancora e transitando su strade normali, attraversiamo una rigogliosa zona collinare ricca di vigneti: dai cartelli a bordo dei filari apprendiamo che sono i vitigni del famoso “Beaujolais”. Con la bellissima e comoda D313 percorriamo poi la “Rout des sapins”, la strada degli abeti che, in effetti racchiudono la carreggiata fra i loro altissimi fusti. Raggiungiamo così il Col du Pilon, a 727 metri slm, accolti da una fitta nebbia e grandi nuvole grigie che avvolgono e nascondono le alte cime degli abeti. Scollinando, fortunatamente, si apre un ampio e luminoso panorama sulla vallata. Proseguiamo in direzione Roanne e continuiamo speditamente con la comodissima N7 fino a Montlucon e poi a Premilhat dove ci fermiamo per il pranzo. In questo luogo troviamo una piccola, graziosa e tranquilla area camper attrezzata con soli nove posti, in riva ad un lago; il posteggio è gratuito e non sono a pagamento nemmeno carico e scarico. All 14 ripartiamo alla volta di Poitiers, sulla comoda N145; arriviamo verso le 16,30 e fatto rifornimento di carburante, decidiamo di proseguire; alle 19 arriviamo a Cholet e ci sistemiamo egregiamente in un’area camper su prato privato, spartana ma protetta da recinzione e con energia elettrica; si pagano 5 euro per la sosta ed 8 con energia elettrica; il gestore molto gentile, abita a fianco dell’area. La giornata è stata caratterizzata da alternanza continua di cielo livido, acquazzoni improvvisi, schiarite, vento, sole e nuvole; la temperatura è piuttosto bassa anche in presenza del sole ed alle 22, ancora con una discreta luce esterna, ci sono 12° C.

Km percorsi oggi 570 - km progressivi 1.017

29 MAGGIO Cholet - Beauvoir-sur-Mer - Passage du Gois - Noirmoutier en L’Ile

Notte molto tranquilla: al risveglio ci attende cielo nuvoloso ma non piove. Con la N249 procediamo veloci verso Nantes ed attraversiamo una vastissima area ricoperta da vigneti le cui piante attirano la nostra attenzione perché molto basse. Ad una ventina di chilometri da Beauvoir-sur-Mer, lasciamo la strada nazionale e proseguiamo su quelle secondarie che ci introducono in un paesaggio singolare, dove estese praterie sono attraversate da una fitta rete di canali, stagni e le prime piccole saline. Alle 10,30 arriviamo a destinazione ed attraversiamo il centro abitato molto grazioso, con villette basse, bianche e dalle imposte di legno color pastello e piccoli giardini curatissimi e pieni di fiori. Proseguiamo verso la costa seguendo le indicazioni de “Le Passage du Gois” che in breve raggiungiamo e parcheggiamo lungo la strada. Ci troviamo in un luogo insolito: questa è una strada dipartimentale lunga quattro chilometri che viene inghiottita due volte al giorno dall’alta marea. La via che collega la terra ferma all’Isola di Noirmoutier è in parte pavimentata ed in parte asfaltata e viene ciclicamente ricoperta dalle acque dell’Oceano Atlantico che la sommergono per oltre quattro metri; per questo, oltre ad essere inserita nell’elenco dei monumenti storici nazionali francesi, è considerata una delle strade più pericolose al mondo, teatro di molti incidenti a causa del selciato sdrucciolevole, per la nebbia fitta e per la presenza dei tanti pescatori che raccolgono conchiglie ed ostriche in grandi quantità. Visto che l’arrivo dell’alta marea sorprende molte persone, a fine ‘900 furono messe lungo il percorso alcune torrette di salvataggio per attendere i soccorsi, mentre diversi pannelli luminosi indicano gli orari delle maree e le istruzioni per evitare di restare intrappolati dall’alta marea.  Ci attardiamo per vedere l’arrivo della marea: è un fenomeno piuttosto inquietante notare con quale regolarità l’acqua salga di livello e copra tutto ciò che fino a poco tempo prima era un deserto di sabbia fradicia ed un cimitero di alghe, mentre dall’alto un elicottero controlla la situazione. Dopo pranzo decidiamo di andare sull’Isola di Noirmoutier, fino al 1971 raggiungibile solo tramite il Passaggio du Gois; poi è stato costruito un comodo ponte dal paese di Fromentine. Lungo il percorso incontriamo molte saline e dall’alto del ponte notiamo lunghe ed ampie spiagge sabbiose, mentre una volta sull’isola vediamo le prime coltivazioni di patate, prodotto tipico del luogo. A Noirmoutier en L’Ile, centro principale dell’isola, ci sistemiamo nell’ampia area camper, gratuita fino alle 23 e a pagamento solo per la notte, con allaccio alla corrente e carico e scarico. Il tempo è migliorato e decidiamo di andare a piedi al vicino centro abitato, la cui zona pedonale è piena di negozi e locali di ristoro; all’Ufficio del Turismo ritiriamo la mappa dell’isola e poi ammiriamo l’imponente castello e l’antica chiesa. Dopo cena, programmiamo l’itinerario da fare l’indomani in bicicletta, lungo le numerose piste ciclabili. Alle 22,30 c’è ancora molta luce, mentre a casa in Italia è già buio. 

Km percorsi oggi 172 - km progressivi 1.189

30 MAGGIO Noirmoutier en L’Ile - L’Herbaudiere - Barbatre - Beauvoir-sur-Mer - Port du Bec

Al mattino, sole ed aria fresca, tempo ideale per un’escursione in bicicletta: alle 9 partiamo verso La Gueriniere, sulla costa dell’Oceano. Seguendo, per cinque chilometri circa, la comoda pista ciclabile, incontriamo le saline con gli addetti ai lavori ed i chioschi per la vendita del sale. Dopo una visita al centro abitato, reso più animato dal mercato, proseguiamo per raggiungere una delle grandi spiagge di sabbia finissima, delimitate da dune sabbiose con vegetazione spontanea. La marea si sta alzando e a poco a poco inizia a far galleggiare nuovamente le imbarcazioni adagiate su un fianco sul fondo in secca. Alcuni antichi mulini a vento, ora fantastiche dimore private, completano un panorama straordinario. Clima e paesaggio ci inducono a percorrere i sentieri che si dipanano sulle dune e quindi riprese le bici ci fermiamo in paese per acquistare il pane. Dedichiamo il pomeriggio a girovagare un po’ per l’isola, stavolta con il camper; dopo pochi chilometri entriamo nel paese di L’Herbaudiere, dal grande porto turistico, tanta gente e tantissimi camper che occupano l’area attrezzata che il campeggio posto proprio sull’omonima punta. Il luogo, con grandi spiagge sabbiose, è chiaramente un luogo di villeggiatura. Prima di lasciare l’isola ci fermiamo a Barbatre, altro posto con bellissime ed ampie spiagge; è qui che approda le Passage du Gois, la strada che viene sommersa. Torniamo così a Beauvoir-sur-Mer e seguendo le indicazioni per Port du Bec ci ritroviamo lungo un porto/canale occupato da pescherecci che confluisce nell’Oceano poco distante. Troviamo anche un gran numero di camper in sosta e scopriamo così un’area camper attrezzata dove con soli cinque euro si pernotta e dove sono possibili le operazioni di carico e scarico. Ci sistemiamo senza alcuna esitazione e dopo cena abbiamo così modo di ammirare nuovamente il fenomeno della bassa marea con la luce del tramonto. Alle 22,30 chiudiamo la giornata. Km percorsi oggi 56 - km progressivi 1.245

31 MAGGIO Port du Bec - Passage du Gois - Saint Clementdes-Baleines (Ile de Re)

Lasciamo Port du Bec con cielo terso e sole caldo, per raggiungere ancora le Passage du Gois: uscendo dall’area incrociamo un trattore che traina un barcone pieno zeppo di ostriche in grandi cassoni. Questa è una zona dove ci sono molti allevamenti di ostriche e se ne trovano ovunque in grandi quantità. In breve arriviamo a le Passage du Gois, parcheggiamo senza problemi, la bassa marea è da poco iniziata, tiriamo giù le bici: è una giornata fantastica con aria fresca e sole caldo ed è meraviglioso pedalare in mezzo all’Oceano, mentre molti camperististi sono impegnati alla raccolta dei frutti di mare nella distesa di sabbia abbandonata dall’acqua, che con stivali o a piedi nudi si inoltrano nella sabbia bagnata con secchi e rastrelli. Attratti dal panorama così singolare in men che non si dica ci troviamo alla fine della strada ed approdiamo a Barbatre, ancora sull’Isola di Noirmoutier. Con le bici percorriamo un sentiero che corre sopra una duna, per ammirare l’Oceano in secca e l’oasi naturalistica dal lato opposto; lungo la strada sterrata che si inoltra all’interno della palude oltre a riscontrare un paesaggio inconsueto troviamo una nutrita e chiassosa colonia di uccelli che occupano gran parte degli isolotti all’interno degli stagni. Dopo pranzo, prima di partire volgiamo lo sguardo verso la strada che non c’è più… La nostra nuova meta è l’Ile de Re e procediamo verso La Rochelle da dove ha inizio il lungo ponte che collega la terraferma all’isola. Il ponte è a pagamento e sborsiamo 8 euro. Dall’alto del ponte, lo spettacolo sull’Oceano e sulle spiagge è garantito. Approdati sull’isola ci dirigiamo a Saint Clementdes-Baleines dove sappiamo esserci un’area camper, che purtroppo è al completo; quindi ci sistemiamo nell’attiguo campeggio La Cote Sauvage, scelta ideale per tutti i servizi che offre e per la vicinanza del mare.

Km percorsi oggi 227 – km progressivi 1.472

1 GIUGNO Saint Clement-des-Baleines (Ile de Re)

Alle 9,30 si rimonta in bici, attraversiamo l’abitato di Sainte Clement des Baleins e percorriamo due chilometri fino al faro Des Baleines, che si staglia maestoso verso il cielo azzurro. Che meraviglia! Il faro, sulla costa nord-occidentale dell’isola, fu acceso per la prima volta nel lontano gennaio del 1854: prende il nome dalla leggenda secondo la quale le balene si arenavano proprio sulla scogliera posta ai suoi piedi. A fianco del faro c’è la Vecchia Torre, costruita da Vauban nel 1682, e visitabile come il faro stesso; per i più audaci, ci sono da salire 257 gradini per arrivare fino alla lanterna che dall’alto dei suoi 57 metri offre una vista impareggiabile. In questo luogo vennero girate molte scene del film “Il giorno più lungo” sullo sbarco degli alleati in Normandia. Dopo la visita al faro, scendiamo in riva al mare dove troviamo un gran numero di “Ometti di pietra“, una costruzione che consiste nell’impilare, uno sopra all’altro sassi di dimensioni differenti, in modo piramidale, di solito dal più grande in basso al più piccolo in alto per ovvi motivi di staticità. L’effetto è sorprendente. Sulla scogliera alle spalle della spiaggia due grossi bunker resistono alle bizzarrie del tempo e dell’Oceano quali testimonianza tangibile del periodo bellico. Ceniamo presto e poco prima delle 20 ritorniamo al faro, stavolta lungo la pista ciclabile che percorre la lunga diga affacciata interamente sull’Oceano: l’aria fresca ed il bellissimo panorama rendono la nostra escursione molto piacevole. Dal faro continuiamo la pedalata sulla spiaggia, resa di nuovo più ampia dalla bassa marea; attendiamo il tramonto insieme a molte altre persone alcune delle quali consumano la cena assistendo al declino del sole, spettacolo sempre affascinante e qui oltremodo coinvolgente per la particolarità del luogo. Sono le 22 e non è ancora del tutto buio quando rientriamo al camper tramite la pista lungo mare; con la luce crepuscolare lo spettacolo offerto dalla bassa marea, che alterna luci ed ombre, è oltremodo inquietante. 

Km percorsi oggi: 0 - km progressivi 1.472

2 GIUGNO Ile de Re - Saint Clement-des-Baleines - Les Portes-en-Re - St. Martin de Re

Usciti da Sainte-Clement-des-Baleines, fra le molte piste ciclabili ne scegliamo una all’interno di un’oasi naturalistica dove nidificano molti uccelli. Pedalando arriviamo a Les Portes-en-Re, piccolo villaggio di casette bianche, dal mercato domenicale piuttosto affollato. Rientriamo in campeggio ed effettuiamo tutte le operazioni al camper per la partenza: alle 14 lasciamo il campeggio e ripartiamo in direzione St. Martin-de-Re dove troviamo parcheggio gratuito a fianco del cimitero. La cittadina, capoluogo dell’isola, è una ex piazzaforte militare ancora oggi racchiusa all’interno delle spesse mura. A piedi raggiungiamo una delle antiche porte ed entriamo nel centro, con strade lastricate ed antichi edifici. Seguendo le indicazioni del porto ci ritroviamo in un’ampia zona pedonale che sfocia lungo l’esteso porto/canale, con numerosi bar e ristoranti e molteplici botteghe. Ritornati al camper partiamo alla volta di La Rochelle, ripassiamo sul ponte che riporta sulla terra ferma, ma stavolta gratuitamente visto che il pedaggio si paga solo in ingresso sull’isola e non in uscita. Superato il ponte, troviamo immediata sistemazione in un grande parcheggio misto in riva al mare con vista ponte.

Km percorsi oggi 35 - Km progressivi 1.507

3 GIUGNO La Rochelle - Fouras - Angoulins

Lasciamo il comodo e tranquillo parcheggio Belvedere e raggiungiamo il centro di La Rochelle, antica città costiera la cui storia è legata al mare; ci sistemiamo nel grande parcheggio a pagamento proprio all’interno del porto vecchio zona ovest, che sarebbe riservato alle auto ed ai mezzi che non superano i due metri di altezza; facciamo finta di nulla, e ci va bene… Il Porto Vecchio, la più grande attrazione di La Rochelle, in fondo ad una stretta baia è sorvegliato da due torri medioevali, della Chaine e di Saint Nicolas; non meno attraente è la Torre della Lanterna, dalla grande guglia e collegata alla Torre della Chaine da una strada che percorre il bastione medioevale. Il colpo d’occhio è assolutamente straordinario tanto che tale spettacolo ha ispirato molti pittori. Ci spostiamo poi nel Cours des Dames costeggiato da antiche case di armatori e con il lungo viale alberato che conduce alla stupenda Porta del Grande Orologio, che permette l’ingresso nel centro storico. Ci aggiriamo nelle belle vie affiancate da case medioevali e antiche dimore rinascimentali. Ci spostiamo poi in Quai Duperrè, porzione di lungomare, costeggiata da bar ed eccellente punto di osservazione del Porto Vecchio; nel bellissimo centro storico, percorrendo i vicoli acciottolati consumati dal tempo, scopriamo altri angoli suggestivi ed alcune case a graticcio come quelle di Rue des Merciers. Accaldati, stanchi ma molto soddisfatti rientriamo al camper e lasciamo questa bellissima e sorprendente città di mare. Ci spostiamo quindi a Fouras, località balneare con un bellissimo castello-fortezza fronte mare. È possibile entrare gratuitamente nel cortile del castello e salire sul camminamento del bastione da dove si ottiene un panorama eccezionale sull’oceano e sulle isole, ammirando in lontananza la massiccia struttura di Fort Boyard, posto in mezzo all’Oceano. La giornata è stata piuttosto intensa e decidiamo di cercare un luogo per la notte: a Fouras, la piccola area di sosta attrezzata, a pagamento e fronte mare, ma non ha più posto. Consultiamo la preziosa app Campercontact che spesso ci ha aiutato: ci indica l’area attrezzata di Angoulins a pochi chilometri, gratuita e vicina al mare, anch’essa piuttosto piena, ma ha posto per noi. Alle 22,30 chiudiamo la giornata con 17° C esterni.

Km percorsi oggi 97 - Km progressivi 1.604

4 GIUGNO Angoulins - La Rochelle - Fort Boyard - Rochefort

Viste le condizioni meteo favorevoli decidiamo per un’escursione in mare per visitare il Forte Boyard e l’Isola d’Aix, raggiungibili solo in traghetto. Torniamo a La Rochelle, ancora presso il parcheggio ovest del vecchio porto, dove abbiamo notato un punto di imbarco: sono da poco passate le 10 e scopriamo che un battello è in partenza alle 10,45 e che i cani sono ammessi. Senza esitazione facciamo i biglietti ed optiamo per l’escursione breve, che arriva al Forte e che si avvicina all’Isola d’Aix, altrimenti ci sarebbe stata la possibilità di scendere sull’isola e fare ritorno a metà pomeriggio. Dopo circa un’ora di navigazione siamo in prossimità del Forte la cui massiccia struttura, che pare emergere dalle acque torbide dell’Oceano, è lugubre ed inquietante. La singolare costruzione, è fra l’Isola d’Aix e l’Isola d’Oleron; le prime operazioni di realizzazione del forte iniziarono tra il 1661 ed il 1667 per volere di Luigi XIV, che voleva difendere una parte della costa francese dai possibili attacchi della flotta inglese. Per una serie infinita di problemi, in parte dovuti all’instabilità del terreno, i lavori vennero più volte sospesi e poi ultimati solo nel 1857 con stanze sufficienti ad ospitare 250 uomini di guarnigione anche se ormai il progetto e le nuove tecnologie belliche avevano reso vano il ruolo di difesa. Il forte venne in seguito utilizzato come carcere e quindi abbandonato. Nel 1988 ebbero inizio i veri lavori di restauro e la massiccia struttura è è attualmente utilizzata per ambientazioni cinematografiche e televisive. Il battello gira intorno e si sofferma di fronte alla massiccia costruzione mentre il comandante del natante illustra il luogo in francese ed inglese. Si prosegue poi per la vicina Isola di Aix, ultimo luogo in terra francese ad ospitare Napoleone prima del suo esilio sull’Isola di Sant’Elena.

Poco dopo le 13 siamo di ritorno a La Rochelle, per pranzare in camper: mai scelta fu più azzeccata, visto che a pranzo quasi terminato ecco arrivare due vigili che gentilmente ci invitano ad andare via da un parcheggio riservato alle autovetture e non per camper. Se non fossimo stati a bordo, avemmo sicuramente trovato una bella multa sul parabrezza, come sicuramente successo agli altri camper in sosta sul piazzale. Usciamo di corsa e riprendiamo il nostro viaggio alla volta di Rochefort, città d’arte e di storia sulle rive del grande fiume Charente. Dopo aver vagabondato in cerca di una soluzione per la notte, ci sistemiamo presso un’area camper attrezzata su asfalto, illuminata, a due chilometri dal centro per il modico prezzo di 5,20 euro per 24 ore; questo spazio dedicato ai camper è collegato con altri due presenti in città e il pagamento della sosta è valido per i tre i siti nell’arco delle 24 ore. 

Km percorsi oggi 67 - km progressivi 1.671

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Carla e Franco Fanti