C'è chi preferisce nel proprio camper qualche comodità e chi invece la praticità di un mezzo più piccolo: de gustibus...
Premetto che faccio campeggio dal 1952 e, come tanti, sono arrivato al camper dopo la solita trafila: canadesi, casette, caravan, camper. Il mezzo è un Arca Scout 350 del 1983, meccanicamente perfetto, un po’ giù di carrozzeria perché sempre all’aperto, soprattutto perché siamo continuamente in giro. Bene. Io sono tra quelli che apprezzano il mezzo per quello che offre in termini di prestazioni orientate alla genuina vita itinerante e all’aria aperta, perciò non posso apprezzare certe soluzioni pacchiane che nulla hanno a che vedere con questa filosofia. Frigoriferi da 163 litri con congelatore, cucina a 5 fuochi con forno, rivestimenti in “morbido cuoio” delle sedute, grafica accattivante e così via a mio parere sono solo inutili ostentazioni delle possibilità economiche del proprietario. Apprezzo invece tutti quei ritrovati tecnici che migliorano l’utilizzo del mezzo sia in marcia sia in sosta. Quanto alla scelta delle dimensioni, credo debba essere condizionata da come s’impiega lo stesso: io che amo infilarmi in paesini arroccati tra i monti e fare strade più che secondarie, non potrei certamente farlo con certi veicoli mastodontici lunghi 8 metri e oltre. Perciò, se per caso decidessi di cambiare il mio veicolo, ne sceglierei certamente uno con più o meno le stesse dimensioni. Non so quanto possano essere utili queste mie considerazioni, ma ho pensato che come lettore della rivista mi correva l’obbligo di farvele conoscere. Cordialmente
G. R.
Tutto è relativo. Il suo veicolo, che per lei è meccanicamente perfetto, per altri è una carretta. Con tutto il rispetto che ho per i camper datati e in particolare per quelli come il suo che hanno segnato una tappa fondamentale nella storia del caravanning italiano, guardo sempre con sospetto i veicoli più vetusti che circolano specie d’estate per le nostre strade. Molti sono senza cinture di sicurezza e in situazioni d’emergenza c’è sempre il rischio che freni e ammortizzatori si rivelino poco reattivi. Insomma, 33 anni di anzianità non sono noccioline e del resto anche lei sostiene i miglioramenti tecnologici introdotti in questi ultimi anni. In merito alle “inutili ostentazioni”, molto probabilmente 33 anni fa l’autostoppista con tenda e zaino sulle spalle fermo sul ciglio della strada avrà pensato la stessa cosa vedendola passare sul suo Scout nuovo di pacca personalizzato per l’epoca da una “grafica accattivante” e completo di cucina, toilette e letti pronti. Oggi il mercato dei camper tra nuovo e usato offre al neo camperista mille possibilità: dai veicoli full optional, a quelli minimalisti. E ambedue non necessariamente cari o, all’opposto, economici. Sono quindi le aspettative e le esigenze della clientela che determinano la scelta. C’è chi come lei ama l’essenziale e chi invece anche in un veicolo di primo prezzo richiede il frigo con congelatore che, mi creda, è di grande utilità per stivare le provviste prima della partenza, come per riportare a casa delle prelibatezze scoperte viaggiando che altrimenti non sarebbe stato possibile trasportare. Per concludere, lasciamo l’invidia agli invidiosi e godiamoci quello che per noi è la scelta più giusta per le nostre esigenze.