È ora di ripartire!

Dopo la lunga pausa che di solito si accompagna all’inverno e con la primavera ormai alle porte, ritorna prepotente la voglia di uscire con il camper. Ricordiamo, a questo proposito, che i camperisti fondamentalmente si dividono in due categorie: ci sono quelli che usano il mezzo tutto l’anno, e quindi di solito hanno (o dovrebbero…) avere tutto sotto controllo, e tutti gli altri, vale a dire la maggioranza in realtà del popolo dei camperisti, che invece lascia fermo il proprio veicolo durante l’inverno e quindi quando le temperature tornano gradevoli e risale la voglia di ripartire anche per i week-end lontani da casa, si trova nella necessità di dover controllare a fondo e ripristinare le principali funzioni del mezzo prima di ripartire.

Se appartenete alla categoria dei camperisti stagionali, non cadete nell’errore di ritenere che basti girare la chiave nel quadro-comandi, accendere il motore e voilà, di nuovo pronti all’avventura! Al contrario, occorre prendersi un margine di tempo prima di ogni ripartenza, per scongiurare l’eventualità del fermo del veicolo a causa dei tanti lavoretti che sono indispensabili al momento della rimessa su strada. I controlli a meccanica e cellula prima di riprendere la strada non vanno presi con leggerezza, perché possono fare la differenza tra un viaggio riuscito bene ed uno rovinato; e non basta un semplice giro d’ispezione intorno al camper per essere sicuri che sia tutto a posto; dopo la pausa di qualche mese, infatti, occorre andare anche… sotto il camper!

Come già scritto in altre occasioni, ognuno deve valutare e “smanettare” secondo le proprie conoscenze e manualità: non improvvisate, e davvero, se non siete in grado di fare da soli, rivolgetevi ad un professionista! In tal modo eviterete guai anche maggiori, e soprattutto potrete mettervi al volante con più tranquillità e serenità.

DA DOVE SI INCOMINCIA?

Ma cosa occorre controllare e, soprattutto, da quale parte cominciare? La precedenza va data alla meccanica, perché è grazie ad essa che possiamo arrivare a destinazione: e visto che l’elenco delle operazioni da effettuare è ciclico, vi potete anche organizzare con una check-list da ripetere tutti gli anni. Partiamo dalla prima cosa che tocca terra, i pneumatici, che vanno valutati sia come usura che stato di conservazione; lo spessore del battistrada può essere ancora come nuovo, ma se i pneumatici sono già stati montati da alcuni anni non è detto che siano in condizioni ideali, perché la vecchiaia e lo stress da rimessaggio sono alcune tra le cause più frequenti dello scoppio degli stessi. Quando misurate la pressione dei pneumatici, controllate scrupolosamente le valvole di gonfiaggio, ponendo particolare attenzione, nei modelli a ruote posteriori gemellate: usando le prolunghe per il gonfiaggio delle gomme interne, ricordate che le valvole tendono ad ossidarsi e sovente si formano delle micro crepe che portano a perdere pressione in maniera minima ma costante; potreste trovarvi così a viaggiare con una pressione bassa senza accorgervene, situazione che aumenta la temperatura di esercizio del pneumatico, altra causa dello scoppio.

La ruota di scorta non va abbondonata a se stessa fino al giorno in cui magari forerete e dovrebbe servirvi; allora potrebbe essere sgonfia e quindi, anche se risulta scomodo tiratela giù, comunque controllatela; sarà anzi l’occasione giusta per cambiarla di posizione ed evitare che i fermi che la fissano al telaio possano deformarla in maniera irreparabile. Le singole ruote, inoltre, andrebbero anche smontate, una per asse, per controllare lo stato di usura dei freni; inoltre, con la ruota smontata, avremo la visuale libera sugli altri organi da verificare, come cuffie dei giunti, ammortizzatori, silent-block delle balestre e barre stabilizzatrici ecc… Le cuffie non devono presentare rotture con fuoriuscita di grasso, gli ammortizzatori non devono mostrare chiazze oleose lungo gli steli, che di solito segnalano possibili rotture del paraolio, e i silent-block devono essere integri. Da quanto esposto finora, ne converrete con me che per questi controlli è senz’altro il caso di rivolgersi ad gommista (o in seconda istanza al meccanico di fiducia), che magari potrà anche procedere all’inversione dei pneumatici, perché una volta che il camper viene alzato sul ponte risulta più agevole controllare tutto, piuttosto che sdraiarsi e contorcersi sotto il mezzo. Nei modelli più datati, controllate i fenomeni di corrosione al telaio ed assicuratevi che quella presente sia solo superficiale e non strutturale; a tal proposito, e non sarebbe male utilizzare dei prodotti protettivi, come convertitori di ruggine, per evitare l’avanzare della corrosione.

Terminato il controllo di pneumatici e di quanto intorno ad essi, occorre mettere la testa sotto il cofano, cominciando con un esame visivo di tutte le tubazioni, delle cinghie e dei livelli. Le prime non devono presentare screpolature o segni di perdite negli allacci; anche le cinghie devono essere esenti da presenze di tagli e filamenti sui lati, evidenti segni di usura. Affinate l’orecchio e controllate se a motore acceso udite stridori e rumori ridondanti dalla zona cinghie: in tal caso, potrebbero essere lente o i cuscinetti. Ora è il momento di controllare la funzionalità delle luci; se avete un portamoto o un’appendice, controllate anche l’innesto del cablaggio che alimenta la fanaleria; prima di passare alla cellula, non tralasciate le spazzole dei tergicristalli, le cui gomme non devono essere rovinate e gli snodi non bloccati, altrimenti non aderiscono al parabrezza.

 

IL CONTROLLO DELLA CELLULA

La cellula abitativa, ovviamente, richiede controlli ancora più attenti e maggior tempo per svolgerli: la prima cosa da fare è un controllo accurato che esclusa la presenza di infiltrazioni, da eseguire presso un centro specializzato, perché anche se il camper ha passato l’inverno al coperto nel rimessaggio, il primo acquazzone estivo potrebbe rivelare sgradite sorprese. A livello di carrozzeria vanno dedicati minuti preziosi alle verifica delle numerose bandelle che circondano il nostro camper ed ai vari gavoni: vanno controllati i fissaggi e cerniere, e lubrificate le serrature, visto che possono raccogliere polvere portata al loro interno ogni volta che infiliamo la chiave per aprirle e con il tempo si rischia di trovarle bloccate. Se avete una scaletta posteriore per salire sul tetto, di quelle richiudibili, verificatene il fissaggio e lo snodo; identiche attenzioni valgono per il portabici. Per quanto riguarda il tetto, prestate attenzione alle siliconature, ai camini della cappa aspirante e dei fumi del frigorifero, all’antenna tv, agli oblò, ecc. La plastica esposta agli agenti atmosferici si cristallizza e può rompersi all’improvviso, mentre quella sul tetto è esposta all’azione del tempo prima di quella del resto del veicolo. Una volta in alto, approfittatene per una pulizia approfondita del pannello solare, in modo che la resa sia al massimo in termini di efficienza, e controllate anche il fissaggio dei cablaggi ed il grado di invecchiamento dei cavi, ricordando che anche in questo caso non ci devono essere screpolature.

Se a bordo del camper avete un condizionatore, accertatevi che non vi sia del fogliame che ostruisca lo scarico dell’acqua di condensa durante il funzionamento, che altrimenti vi ritroverete all’interno della cellula; qualora fosse presente un filtro nella parte interna del condizionatore, anche questo va controllato, ed eventualmente sostituito. Per continuare i controlli all’esterno del veicolo, occorre nuovamente sdraiarsi ed infilarsi sotto al mezzo, in questo caso per verificate tutte le valvole, ghigliottine e rubinetti di scarico degli impianti; vi raccomandiamo di lubrificare il tutto e di controllate anche la tenuta, perché avere una perdita di liquidi in campeggio non è piacevole. E visto che parte dell’impianto elettrico e idrico del mezzo passa tra telaio e cellula, prima di… riemergere da lì sotto, controllate minuziosamente anche tutti i fissaggi: per esempio, una semplice fascetta che si rompe può mandare a stridere un cablaggio dove non dovrebbe; nel migliore dei casi, qualcosa non funzionerà, ma ben più grave è il pericolo del cortocircuito che potrebbe innescarsi.

Se avete un generatore di tipo fisso, prestate attenzione alla tubazione della benzina che giunge dal serbatoio ed ai fissaggi del sistema di scarico dei fumi; una volta accesso, fatelo girare per qualche minuto, per poi attaccare anche un phon, in modo che il sistema lavori con assorbimenti importanti; in questa maniera controllerete che l’erogazione della 220V sia a posto. A livello di impiantistica va controllata la scadenza delle tubazioni del gas, che vi ricordo essere di cinque anni dalla data stampigliata sul tubo per la versione a bassa pressione con fissaggio a fascette, quella con classico di colore blu che si trova a metraggio nelle ferramenta e nei centri fai da te. Invece per quello di colore arancione, con raccordi crimpati, ovvero già pronti ad essere avvitati al riduttore e alla bombola, che siano a bassa o alta pressione, la scadenza è di dieci anni dalla data riportata sul tubo stesso. Anche i regolatori di pressione hanno una scadenza, di dieci anni dalla data che trovate sul retro dello stesso; analogo discorso per i regolatori/scambiatori, mentre il solo scambiatore non ha scadenza.

Nel contesto del gas, controllate il bruciatore del frigorifero e la tubazione di scarico dei fumi, che sembra essere il luogo preferito per dai ragni per il loro riposo durante il letargo invernale; poi spesso vi costruiscono anche il nido, impedendo in tal modo il corretto funzionamento del frigo. Non tralasciate la pulizia del diffusore della fiamma nei fornelli, dove si accumula sporcizia anche durante il fermo del veicolo, oppure del calcare per l’acqua e potreste quindi non avere una fiamma regolare sia per intensità che per omogeneità di diffusione. Nell’impianto elettrico verificate il funzionamento del salvavita, controllate con l’apposito pulsante di test che scatti e vada in protezione, senza dimenticare di assicurarvi dell’integrità del cavo di allaccio verso la colonnina, che non deve presentare schiacciamenti o spellature della guaina isolante, molte volte causati dal passaggio sopra il cavo di altri camper.

Per l’impianto idrico, verificate il funzionamento della pompa dell’acqua: una volta messo in pressione l’impianto, non deve partire senza che nessuno utilizzi un rubinetto; attendete una mezz’ora e se la sentite azionarsi significa che c’è una perdita da qualche parte, che potrebbe riguardare un raccordo o un rubinetto che non chiude perfettamente. Alcuni modelli di pompe hanno un filtro in ingresso: controllate che non sia ostruito, e per chi ha la valvola antigelo sul boiler verificate che scatti e si richiuda perfettamente.

Queste indicazioni sui controlli da svolgere prima che cominci la stagione vanno prese come base, perché ogni mezzo è differente ed ha bisogno di cure personalizzate, non possiamo paragonare un camper di alcuni anni con un veicolo nuovo; allo stesso modo, non avranno lo stesso livello di usura mezzi parcheggiati in strada e quelli rimessati al chiuso, come pure camper utilizzati tutto l’anno avranno un livello di efficienza molto maggiore rispetto a quelli utilizzati per le sole ferie estive. Quindi ognuno valuti secondo la propria situazione come comportarsi con i controlli del veicolo; in qualunque caso essere camperista è (quasi) un lavoro a tempo pieno, che può essere svolto durante l’anno o tutto insieme nel momento della ripartenza. Dopo aver controllato il tutto occorre poi passare alle indispensabili anch’esse pulizie di primavera…

Alessandro Bacci