Da molti mesi ormai sentiamo parlare di inflazione, aumento dei prezzi e, per il mercato del camper, di carenza di materiali, principalmente degli chassis.
Oggi, a luglio 2023, le aziende stanno presentando i nuovi modelli per la stagione 2024 e, inevitabilmente, il nuovo listino prezzi. Dopo un 2021 e un 2022 in cui la domanda è stata superiore all’offerta, le consegne sono risultate sempre tardive, i tassi sui finanziamenti sono stati alquanto ridotti ed i listini sono invece risultati in costante crescita, ebbene oggi (ri)troviamo alcuni elementi consueti per la situazione preesistente.
Offerte di vendita pubblicate sui più svariati siti di annunci nonché, nelle consuete visite fatte ai concessionari, disponibilità di camper in pronta consegna, di stock disponibili nei piazzali e, guarda un po', sono tornati anche gli sconti… forse che adesso mancano i clienti per i nuovi volumi di offerta esistenti? Stiamo forse tornando a condizioni normali di mercato pre-covid?
Può darsi, ma sicuramente con valori nominali molto più elevati che sicuramente stanno scoraggiando adesso chi ancora si volesse avvicinare al camper. E, in particolare, ci riferiamo alle famiglie. L’acquisto di un camper è diventato impegnativo per i costi omnicomprensivi dei finanziamenti in percentuali quasi a doppia cifra ed anche per i costi del carburante ancora a livelli elevati; insomma, ci si interroga su quali saranno gli effetti sulle vendite nei prossimi mesi.
Già sul primo semestre 2023, in quasi tutti i paesi europei ci sono stati cali importanti nelle immatricolazioni con gli “ottimisti” che ne imputano le causa alle consegne in ritardo dovute alla carenza dei materiali, i “pessimisti” a una crisi dovuta all’inflazione e alla probabile recessione mondiale... ed i realisti?
Beh, sicuramente quest’ultimi sono quelli che di acqua sotto i ponti ne hanno vista passare parecchia, che conoscono molto bene le dinamiche di mercato e che sanno benissimo che i cicli economici hanno sempre un inizio, un punto di massimo e una fase discendente.
Adesso tocca alle aziende, alle associazioni di settore e alle agenzie di comunicazione che studiano il settore e i suoi bisogni capire in che punto della curva siamo finiti e adottare le strategie più idonee per pilotare le prossime vendite ed equilibrare l’offerta alla domanda.
Ci auguriamo, come dicono studi e strategie di sviluppo del settore en plein air, che la platea dei fruitori si allarghi, che nuovi stili di vita possano coniugarsi all’uso di un veicoli ricreazionali e che, nella quotidianità, si inizino ad utilizzare il camper piuttosto che il van per i propri bisogni di spostamento e permanenza non solo vacanzieri. Ce lo auguriamo soprattutto per le aziende che vivono di quantità e di una produzione allestita non solo per soddisfare esigenze spot.