Tenere pulito il camper è un ottimo modo per preservarlo nel tempo e mantenerne il valore sul mercato dell’usato. A primavera, come vuole il detto, vanno eseguite pulizie straordinarie, in profondità
Se c’è una cosa che ci può far desistere dall’acquisto di un camper usato, questa è sicuramente la scarsa pulizia della cellula. Giustamente, se notiamo una cura superficiale e vediamo come è stato pulito nel tempo, il dubbio che in profondità ci siano danni e sporcizia più gravi ci assale.
In ogni caso, come ci insegnano le nostre mogli, se ogni tanto non si interviene più in profondità, lo sporco può accumularsi e stratificarsi, diventando molto più ostico da togliere. O peggio, specie per i camper che sostano a lungo sotto il sole – la maggioranza – l’effetto del calore può far “incollare” la sporcizia, le colature, gli insetti schiacciati sulla carrozzeria, le deiezioni di uccelli, quasi fondendo le macchie con le superfici.
E allora sono dolori, perché alcuni tipi di sporco, pensiamo ai residui organici, alle resine degli alberi, allo smog, possono essere molto acidi e rovinare la brillantezza se non macchiare indelebilmente il punto dove cadono, diventando quasi impossibili da togliere.
Vediamo quindi come intervenire per una pulizia profonda del camper, ora che ci riavviamo all’uso intenso di stagione, ma anche per tenerlo in forma: un giorno che vorremo cederlo, la differenza si noterà e potrebbe migliorare la possibilità di vendita e il prezzo che spunteremo.
Pulizia della cellula
La cellula del camper è un ambiente che sembra piccolo, è piccolo se pensiamo alle superfici casalinghe, ma di fatto grande da pulire, pieno di spazi, angoli, mobiletti e superfici, per cui occorre tempo e pazienza. I numerosi incastri rallentano il lavoro, ma a seconda dell’uso più o meno intenso che facciamo del camper, la pulizia approfondita va messa in calendario, come se fosse manutenzione.
Le signore vanno assolutamente coinvolte, anzi saranno probabilmente loro a dettare tempi e modi. Si tratta di pulizie molto simili a quelle casalinghe ma con l’aggiunta dell’abitacolo, ma qui basta usare i classici prodotti per l’auto.
La prima fase comincia con lo svuotare il camper, e questa occasione può essere quella per razionalizzare il contenuto, visto che si rischia sempre di essere in sovrappeso: nel tempo si tende ad accumulare oggetti, specie se lo spazio non manca come in alcuni giganteschi gavoni.
Una volta che abbiamo fatto spazio accendiamo l’aspirapolvere, che va utilizzato in maniera approfondita, bisogna cercare di arrivare negli angoli più nascosti, anche nei pensili smontando i ripiani, perché eventuali tracce di cibo nascoste potrebbero attirare animali (e le temibili formiche) con l’arrivo della bella stagione.
Materiali
Negli ultimi anni i materiali utilizzati all’interno dei mezzi sono cambiati radicalmente, se prima erano in legno, ora hanno fatto comparsa superfici laccate lucide ed opache, il cotone ed il velluto hanno lasciato il posto a tessuti con fibre particolari, e i classici pomelli in ottone sono stati sostituiti da cromature e nichelature.
Un tempo bastava dell’olio paglierino per il mobilio e del sapone di Marsiglia per i tessuti, ora non più, bisogna sapere cosa utilizzare e dove utilizzarlo.
Utilizzare dei prodotti specifici e non aggressivi per il mobilio del camper serve, oltre che a ottenere un risultato migliore, a non opacizzare le superfici o rovinarle irrimediabilmente: prima della classica prova su un angolo nascosto, cerchiamo di capire cosa utilizzare.
Nel libretto di uso e manutenzione, consegnato con il mezzo, troverete molte risposte ai vostri dubbi; lo troverete noioso ma leggerlo vi tornerà utile.
Da sempre, l’unico prodotto che non darà mai problemi è la miscela di acqua tiepida e sapone neutro, infatti è il sistema più consigliato nei libretti di uso e manutenzione, ma possiamo anche attingere ai prodotti chimici specializzati che numerose aziende producono.
Sicuramente non vanno utilizzati prodotti particolarmente aggressivi, perché sembrano facilitare il lavoro, ma nel tempo possono danneggiare le superfici: in ogni caso, il componente fondamentale della pulizia è e resta l’olio di gomito.
Oggigiorno le superfici laccate e cromate si trovano anche nelle abitazioni, quindi potreste avere prodotti già collaudati in casa, leggete sempre sul retro delle confezioni le avvertenze per l’utilizzo, eventuali reazioni, ecc.
Un’attenzione particolare va prestata alle finestre del camper, il plexiglass è molto delicato, e non vanno assolutamente usati prodotti a base di alcool, ammoniaca o sostanze aggressive. Questo potrebbe provocare quello che viene definito “crack del plexiglass”, piccole crepe interne al materiale, che con il tempo si estendono rovinando l'intera superfice.
Un prodotto certificato per il plexiglass è il Synpol, un polish in grado di rimuovere aloni creati dall’uso di prodotti sbagliati ma anche materiali difficili come la resina.
Se non avete questo prodotto o uno similare, ma sempre idoneo all’utilizzo su plexiglass, utilizzate esclusivamente acqua e sapone, ma che sia neutro.
Anche il panno è fondamentale, non vanno impiegati panni usati, deve essere sempre utilizzato un panno nuovo, perché quelli usati potrebbero contenere particelle ruvide, come la polvere che è abrasiva: con lo sfregamento possono rigare la superfice, e ve ne accorgerete quando è troppo tardi.
La pulizia non va effettuata al sole o con finestre calde e naturalmente queste indicazioni valgono anche per pulire il plexiglass all’esterno.
Finestre e zanzariere
Un altro componente delicato da pulire che fa parte delle finestre, è la zanzariera, con il tempo alla trama reticolata si attacca la polvere, per rimuoverla occorre soffiare con aria compressa dall’interno verso l’esterno, a una distanza di oltre 20 centimetri e senza esagerare con la pressione.
In mancanza di compressore si può aspirare con l’accessorio a spazzola innestato sulla punta dell’aspirapolvere, agendo in maniera delicata.
Una volta spolverate le zanzariere si può passare un panno umido, altrimenti l’acqua in eccesso, scolando, si deposita dentro il meccanismo di avvolgimento.
Per questa operazione l’ideale sarebbero due persone una all’esterno e una all’interno con dei movimenti in contemporanea delle mani sulla zanzariera, per non rischiare di romperla.
Per gli oscuranti, come scritto in precedenza, niente prodotti aggressivi ma solo acqua e sapone neutro: se sono quelli plissettati, armatevi di pazienza. Per completare, date una bella pulita anche alla guarnizione della finestra.
La cucina
Nella zona cucina, l’unica parte in cui si trovano componenti aggiuntivi al living, per il lavello e i fornelli si possono usare i medesimi prodotti casalinghi, nella maggior parte dei casi si tratta di componenti in acciaio come nelle nostre case, anche per il più blasonato Corian.
La tecnologia inoltre ci mette a disposizione una nuova tipologia di panni che, anche senza l’uso di detersivi, permettono di pulire, basta inumidirli e soprattutto non lasciano aloni.
Il bagno
La toilette invece non tollera i prodotti per la pulizia che vengono usati normalmente in casa, il problema non è tanto il materiale con cui è costruita la superficie della tazza, ma le guarnizioni della ghigliottina.
Prodotti aggressivi e non idonei tendono a seccare e danneggiare irrimediabilmente il sistema di scarico, con la conseguenza di non aver più una tenuta stagna della portella. Thetford ha un prodotto specifico, Toilet Bowl Cleaner per una pulizia approfondita, mentre Aqua Rinse Spray è per la pulizia quotidiana.
La tappezzeria
Per quanto riguarda la tappezzeria, in caso di macchie si trovano in commercio schiume con spazzola integrata sul tappo, una volta erogato il prodotto basta lasciare agire, spazzolare e rimuovere la schiuma con un panno umido.
Ne esiste in commercio anche una versione più aggressiva, indicata per la moquette e tappeti dell’abitacolo, la spazzola in dotazione è più dura.
Se avete gli interni in pelle, con un panno umido potrete eliminare tutto lo sporco, dopodiché utilizzate un prodotto specifico per le tappezzerie in pelle, che protegge dallo scolorimento e dalle screpolature, lasciando la superficie morbida ed elastica, questo eviterà la rottura prematura del rivestimento.
In caso di macchie profonde, di sporco ormai incancrenito sulle tappezzerie, esiste uno “step” superiore di pulizia da fare con il vapore, che però va eseguita con cognizione di causa, pena il lasciare umidi sedili e divani che nel tempo si asciugheranno con grande difficoltà, potendo danneggiarsi e ammuffire.
All’ultimo salone del camper a Parma era presente la Ecoline Wash che propone un sistema di pulizia a vapore degli interni. Specializzata nel settore auto, ha presentato il servizio dedicato ai camper, effettuato presso il domicilio del cliente, ecologico e innovativo.
La pulizia viene eseguita da operatori qualificati, mediante delle speciali pulitrici a vapore, che portano l’acqua ad una temperatura tra i 150°C e 185°C, generando un vapore secco, molto efficace nella sua funzione pulente, erogato dagli ugelli direttamente sulle superfici da sanificare, senza l’ausilio di nessun detergente.
La sanificazione a vapore garantisce un livello di pulizia eccellente. Il vapore scioglie lo sporco da qualsiasi superficie e rispetta i diversi materiali (plastiche, tessuti, pelle, inserti cromati) e non lascia umidità da cui può nascere la muffa. Grazie poi a una potente aspirazione, le sedute saranno subito asciutte, pronte per essere utilizzate.
L’ozono
Quando vogliamo raggiungere un livello di pulizia e soprattutto di sanificazione superiori contro lo sporco “invisibile” (pensiamo a batteri, acari ecc.) una soluzione è quella dell’ozono, che si sta affacciando sempre più spesso nel settore con macchine dedicate. Una procedura che esiste da molti anni per ambienti civili e industriali, ma comincia ad affacciarsi ora nei veicoli ricreazionali.
È un tipo di intervento riconosciuto legalmente dal Ministero della Sanità: con la sua azione ossidativa, l’ozono (che si crea con ossigeno e energia elettrica e non richiede alcun tipo di materiale o liquido per generarsi), è pienamente efficace contro batteri e protozoi, ma anche contro altre forme di infestazione da parte di insetti e anche per tutti i tipi di cattivi odori dati da materiali organici.
Alcuni generatori per camper funzionano direttamente a 12 volt e immettono ozono nell’aria o nell’acqua dei serbatoi tramite un apposito diffusore, sanificando l’ambiente.
L’ozono non è pericoloso per l’uomo, ovviamente se nelle quantità minime previste e sempre nel corretto funzionamento dell’apparecchio, altrimenti può causare problemi ad occhi e polmoni.
Per questo motivo è molto importante utilizzare macchine ben calibrate e tarate, usate solo da personale competente.
Tra i vantaggi dell’ozono, anche quello di ossidare e far precipitare i metalli che restano sul fondo del serbatoio e non in sospensione e di eliminare i cattivi odori degli animali domestici e conseguentemente anche una riduzione drastica dell’attrazione di insetti.
Pulizia serbatoi acque
I serbatoi molto spesso sono abbandonati a sé stessi. Forse perché non sono in vista ma hanno bisogno di una pulizia profonda anche e soprattutto loro.
Attraverso la botola per la pulizia, verificate le condizioni del fondo e pareti del serbatoio delle acque chiare, bene che vada troverete della sabbia di sedimenti, altrimenti alghe: ricordate che, anche se non la bevete, quest’acqua la utilizzate per cucinare e lavarvi i denti.
La pulizia del serbatoio è un’operazione scomoda, ma va fatta, e i metodi possono variare anche in base alle condizioni in cui si trova.
Se avete solamente dei sedimenti sul fondo, si possono raccogliere con una spugna e buona volontà; se invece avete anche uno strato di mucillagine occorre anche agire in maniera decisa per asportare questa pellicola viscida, sempre con una spugna, magari dal lato abrasivo e con un sapone per piatti, e poi risciacquare abbondantemente.
Ci sono anche dei prodotti chimici specifici per ovviare a queste operazioni; uno specialista del settore è AcquaTravel, che ha in catalogo Sanigen, una soluzione in bustina monodose da versare ogni 6 mesi all’interno del serbatoio.
Una volta versato all’interno del serbatoio occorre farlo circolare nell’impianto e lasciarlo agire, distrugge le mucillagini, biofilm e piccole incrostazioni, poi occorre risciacquare abbondantemente.
Sanigem è senza ipoclorito di sodio, quindi non danneggia guarnizioni, o-ring, membrane, insomma è adatto ai numerosi componenti dell’impianto idraulico di un camper.
Anche in questo caso vale la raccomandazione di non usare prodotti aggressivi, perché si potrebbero anche rovinare dei componenti, per esempio il classico aceto, oltre che “seccare” le parti in gomma, lascia un retrogusto sull’acqua, occorrono numerosi pieni prima che svanisca, idem per il forte odore caratteristico.
Disincrostazione calcare
Se il serbatoio è pulito e avete solo del calcare accumulato nel tempo, si può utilizzare l’acido citrico, e non l’aceto per i motivi già spiegati.
L’acido citrico viene utilizzato in enologia, quindi è compatibile con gli impianti idraulici alimentari, non rovina nulla, è inodore, il sapore residuo di limone svanisce con facilità. Lo si trova nei negozi di materiale agricolo e in ferramenta, va utilizzato nella percentuale del 5% e con acqua calda.
In camper, occorre svuotare del tutto l’impianto, come per il rimessaggio invernale, poi, una volta introdotto l’acido citrico nella giusta percentuale, aprite un rubinetto di acqua fredda alla volta, in modo che l’impianto venga riempito della miscela con l’acido citrico, recuperandolo con una bottiglia d’acqua e rimettendolo nel serbatoio, così con l’acqua calda, a boiler acceso.
Ripetete il ciclo ad acqua calda per 5/6 volte, in modo che la temperatura aiuti l’acido ad agire, poi spegnete tutto e lasciate riposare per 48h.
Successivamente fate scorrere tutto il contenuto del serbatoio in modo che finisca nel serbatoio delle acque grigie, e anche qui lasciatelo agire una giornata, darà una pulita anche a questo serbatoio. Ricaricate il serbatoio dell’acqua chiara e fate scorrere fino a esaurirlo, a fine ciclo dovrebbe uscire acqua insapore, se notate un po’ di acidità, ripetere l’operazione.
Pulizia specifica tetto
Nei camper il lavaggio si comincia dal tetto, dove occorre pulire con accuratezza tutti gli angoli nascosti, tra antenne, condizionatori e pannelli, perché lo sporco nascosto alle prime due gocce di acqua si trasforma nelle orrende righe nere che si vedono sulle fiancate. Nel mettere le mani tra tutti questi anfratti, usate dei guanti protettivi, perché anche una semplice fascetta di plastica per fermare un cavo, tagliata male, può causare ferite profonde.
Vi potrete aiutare con delle spazzole specifiche, che trovate negli autoaccessori, per raggiungere i posti dove la mano e la spugna non entrano.
Se avete possibilità di utilizzare un tubo dell’acqua, quando risciacquate prestate attenzione ai vari camini presenti sul tetto, come quello del frigo, altrimenti rischiate di riempirli.
Se non avete la possibilità del tubo, occorrono due secchi di acqua, uno con quella pulita e l’atro dove risciacquare lo sporco.
Passando al resto del camper, occorre un ottimo spazzolone per poter raggiungere tutti gli angoli del camper, specie nei mansardati, la spazzola deve essere abbastanza grande e di forma arrotondata, con le setole anche ai lati, questo permette di utilizzarla anche nelle carterature tra cellula e cabina.
Prediligete un manico allungabile, per utilizzarlo in più maniere, per esempio sul tetto, accorciato a mo’ di scopa, e allungato per arrivare fin sopra il cupolino o alla mansarda.
Trucchetti del mestiere
Il segreto nel mantenere pulito il camper è nel tetto, se riuscite a mantenerlo pulito non avrete fiancate con righe nere. Sul tetto si depositano le particelle di smog, che poi con l’umidità diventano un rigagnolo che scorre piano sulle fiancate e le macchia.
Un rimedio è quello di passare dei prodotti che aiutino a non far aggrappare lo sporco sul tetto, tutte le volte che lo lavate, una passata di polish allungherà il tempo tra un lavaggio e l’altro, e quindi recupererete il tempo che sembra perso per questa operazione.
Lo stesso per le fiancate, rendiamo la vita difficile allo sporco, più sarà liscia la vernice e meno si attacca, e poi con una semplice sciacquata lo farete tornare pulito.