Con le elaborazioni di Luisella la cucina toscana è ancor più buona. Viaggio da acquolina in bocca nella terra del Chianti e delle carne Chianina, alla scoperta delle ricette facili da preparare in camper
Durante una passeggiata nel Chianti non si può fare a meno di godere della cucina del posto. Ma prima di tutto va capita l’importanza del pane, che in Toscana è sciocco, cioè senza sale. Il pane in Toscana è fondamentale: anticamente si preparava con i cereali offerti dalla campagna toscana, dalle ghiande ai piselli selvatici e così via; poi si è passati alla farina: integrale, grezza, quella scura, perché quella bianca e raffinata era riservata ai ricchi. Si dice che all’origine del pane sciapo vi sia la crescita della tassa sul sale, talmente alta che si preferì non usarlo per il pane.
La cucina toscana ha una lunga lista di piatti dove il pane è l’ingrediente primario: la Pappa col pomodoro, che (lo sapevate?) all’origine si faceva senza pomodoro e solo la scoperta dell’America arricchì questo piatto del nuovo sapore d’Oltreoceano. E ancora pane: la Fettunta, la Panzanella (pane secco bagnato, sbriciolato e condito con olio sale e un poco di aceto, poi si aggiungono le verdure a piacere, pomodori, cipollina fresca, insalata…)
L’Acquacotta si serve con pane sciapo tostato, e la Ribollita da preparare rigorosamente con fagioli cannellini, cavolo nero cotenna e pane secco, il suo nome viene dal fatto che se ne faceva tanta e si ribolliva ogni volta e il suo sapore era sempre più buono. Un altro piatto a base di farina è la Panata, una zuppa di pane, pecorino toscano, cipolle, uova e brodo... Insomma il pane è essenziale in Toscana.
Non dimentichiamo però la carne, che in Toscana ha un sapore speciale, e cominciamo con la famosa bistecca Fiorentina, un must. Il Prosciutto di Cinta Senese invece va servito in un piatto accompagnato da pecorino, e come nella tradizione della cucina contadina con noci e mandorle. E le grigliate… La Rosticciana, costine cotte sulla brace e servite con la salsa; il Peposo, uno spezzatino brasato nel vino rosso e tanto pepe in grani.
Ma il piatto principe sono le pappardelle, con sughi di cinghiale o di lepre, ancora una volta troviamo nella ricetta tutta la cultura contadina della macchia mediterranea con i suoi sapori di ginepro, pepe, e altre erbe aromatiche. Le pappardelle sono rigorosamente fatte a mano e il sugo va cotto secondo tradizione: a lungo e dolcemente. Sono condizioni che ne fanno un piatto irrinunciabile, per questo vi consiglio di fermarvi in una trattoria e di farvele servire, perché tutto sommato non è un piatto da preparare in camper.
Questo mese ho pensato alla ricetta dei crostini con i fegatelli di pollo, un piatto apparentemente facile, che ha però degli ingredienti indispensabili in grado di donargli quel sapore inconfondibile che lo distingue. Poi ho aggiunto le ricette di due creme adatte ai crostini tradizionali (parecchio modificate da me), la crema con i funghi e il paté di olive. Così avrete sul piatto, per il vostro aperitivo da camper, una serie di crostini sfiziosi con un sapore vivo e invitante.
Preparazione
Paté di Olive: 200 gr di olive nere snocciolate, mezzo spicchio di aglio, un cucchiaino di finocchiella, la buccia di mezza arancia e mezzo limone grattato peperoncino. Ricetta: Frullare il tutto.
Paté di funghi: una confezione di funghi di qualsiasi tipo, 30 gr di gorgonzola forte, uno spicchio di aglio, una grattata di buccia di limone, olio e sale. Trifolare i funghi con aglio e olio, quando sono cotti aggiungere il gorgonzola e la buccia di limone, il peperoncino, frullare.
Crostini di fegatelli. Ingredienti: 1 confezione di fegatelli di pollo, tre alici sott’olio, 10 capperi dissalati, 1 cipolla, mezzo bicchiere di vino, mezzo bicchiere di brodo di pollo, 2 foglie di salvia. Olio e sale e peperoncino q.b. Ricetta: soffriggere la cipolla aggiungere i fegatelli farli rosolare, sfumare con il vino, aggiungere il brodo, coprire e lasciare cuocere, a metà cottura aggiungere i capperi le acciughe a pezzi e la salvia. Coprire e lasciare cuocere per 15 mm. Frullare i fegatelli senza sugo e aggiungerlo secondo necessità, deve risultare morbido e cremoso.
Buon appetito, “Alla vostra!”