Il Perigord è una di quelle zone di Francia meno conosciute ma capace di far innamorare di sé a prima vista; una ricca offerta di paesi sospesi nel tempo, grotte e siti preistorici, castelli medievali e cucina gourmet che non vi lasceranno indifferenti
Ci troviamo nella Nuova Aquitania, Dipartimento della Dordogna, il nostro viaggio si snoderà tra Perigord Nero e Perigord Porpora, da Sarlat-le-Caneda a Bergerac. Ogni stagione è buona per una visita di questi luoghi che sono in grado di riservare al turista sorprese e prelibatezze come il tartufo nero pregiato che viene raccolto tra novembre e marzo.
La storica regione del Perigord coincide con il Dipartimento amministrativo della Dordogna che deve il nome al fiume che l’attraversa; è suddiviso in quattro aree corrispondenti ad altrettanti colori che ricordano le caratteristiche di ognuna: Perigord Nero nel sud-est con le scure foreste di querce; Perigord Porpora nel sud-ovest con le viti le cui foglie in autunno si tingono di rosso; Perigord Bianco nel centro con la sua roccia calcarea; Perigord Verde a nord ricco di foreste di querce chiare e castagni.
Sarlat la Caneda la perla del Perigord Nero
Iniziamo il nostro tour partendo da Sarlat la Caneda splendida cittadina medievale, al centro del Perigord Nero, ricca di pittoresche stradine, palazzi gotici e rinascimentali. La capacità di mantenere intatta la sua atmosfera l’ha resa una delle location più gettonate per film storici come “Giovanna d'Arco”, girato in parte qui. La crescita del suo centro si colloca in età medievale ma la valorizzazione più importante risale agli anni Settanta quando una ristrutturazione l'ha riportata ai fasti d’un tempo.
Tra i monumenti più interessanti: la Cattedrale di San Sacerdos, monumento storico dal 1840 di stile gotico-nordico con un bel campanile romanico del XII secolo, la Casa natale di Etienne de la Boetie in stile rinascimentale, la Lanterna dei Morti particolare costruzione del XII secolo con un’apertura alla sommità, usata come cappella, luogo di sepoltura e polveriera; ed infine Le Manoir de Gisson un edificio nobile del XIII secolo, formato da due costruzioni unite da una torre esagonale.
Sarlat è inoltre la patria indiscussa del fois gras come lo testimoniano i tanti negozi che propongono questa ed altre tipicità; se arrivate in città il sabato, non potrete resistere alle tentazioni del suo famoso mercato. Solo passeggiando senza meta tra i vicoli si potrà coglierne infatti la vera essenza, una città che cattura ed affascina e ci proietta in un’atmosfera fiabesca.
Domme bastide e prigione dei templari
Congedatici da Sarlat-la-Caneda con un inevitabile arrivederci, raggiungiamo Domme che dista poco più di dieci chilometri. Abbarbicata su una falesia, questa bastide si affaccia sulla Valle della Dordogna e, protetta dalle mura duecentesche, accompagna il turista in un viaggio nel passato, con le sue porte imponenti e le torri massicce, usate un tempo come prigioni. Per bastide si intende un centro abitato fondato alla fine del Medioevo con una pianta generalmente rettangolare; Domme, di forma trapezoidale, ne è invece un’eccezione.
L'ingresso alla città avviene solitamente dalla Porta Des Tours (le altre due porte sono Porta del Bos e Porta de la Combe) nelle cui torri vennero imprigionati i Cavalieri Templari e che conservano all’interno numerose iscrizioni intagliate (Le Prigioni Templari sono visitabili a pagamento).
Il centro è caratterizzato da palazzi antichi e semplici abitazioni; percorrendo la Grand rue, la principale arteria della bastide su cui si affacciano botteghe e negozietti di souvenir, si raggiungono il municipio e l'Ufficio del turismo che hanno sede nella splendida Maison du Gouverneu, situata in Place de la Halle fulcro del borgo. Vicino al municipio sono presenti le grotte, accessibili prenotando una visita guidata. Da Place de la Halle parte il trenino turistico con un bel percorso che si spinge fino all’esterno delle mura.
La Roque Gageac: il paese nella roccia
Seguiamo lo scorrere placido della Dordogna fino a raggiungere uno dei paesi più visitati nonché classificato tra i “più belli villaggi di Francia”. Vedendo per la prima volta La Roque Gageac si intuisce come tali riconoscimenti siano ampiamente meritati, ci si ritrova davanti ad un quadro di una bellezza surreale dove sono state sapientemente miscelate le tonalità miele e ambra delle facciate con quelle brune e rossicce dei tetti.
La cittadina è situata ai piedi di una falesia lungo il fiume e gode di un microclima quasi mediterraneo: qui crescono palme, banani, piante di agrumi.
È abitata sin dalla preistoria ma il suo maggiore sviluppo lo conobbe nel periodo gallo romano; la fortezza troglodita costruita, rimase inespugnata grazie alla sua posizione privilegiata. Nel gennaio 2010 si staccò una frana che distrusse in parte il forte, causandone la chiusura al pubblico per ragioni di sicurezza.
Tra le splendide dimore in pietra ambrata, quelle di maggior spicco sono Palazzo Tarde che con la sua mole domina il villaggio e lo chateau de la Malartrie, costruito sul sito di un antico insediamento di lebbrosi chiamato appunto "la maladrerie". Da non perdere l’esperienza di una mini crociera in Gabarre, un’imbarcazione fedele replica di quelle che nel Settecento venivano usate per il trasporto merci tra l'Alvernia e Bordeaux; il tour ha la durata di un'ora, percorre la Dordogna in un tragitto di circa sei chilometri regalando uno scenario da una prospettiva assolutamente unica (le crociere vanno da aprile agli inizi di novembre).
Gli imponenti castelli che dominano la Dordogna
L’area che si estende tra la Roque Gageac e il borgo di Beynac et Cazenac costituisce uno dei paesaggi più spettacolari della Dordogna, grazie anche alla presenza delle imponenti fortezze di Castelnaud e Beynac che, contrapposte, dominano dall’alto le sponde del fiume.
Beynac-et-Cazenac, di origini risalenti all’età del bronzo, è un delizioso paesino che offre scorci da cartolina con le belle case in pietra ornate di fiori ed il castello del XII secolo, arroccato sulla cima di una rupe calcarea. Il possente maniero, protagonista della Guerra dei Cent’anni, restò fedele alla monarchia Francese; di fatto inespugnato, oggi si presenta integro con il torrione, la cappella affrescata del XIV secolo, gli appartamenti e la sala degli Stati.
Per godere al meglio di questo paradiso vi consigliamo di concedervi una giornata di relax in uno dei campeggi o nelle aree di sosta, disseminati sulle rive del fiume tra i due paesi e di passeggiare piacevolmente lungo il viottolo che li collega (i campeggi sono aperti di solito tra aprile ed ottobre). Da qui la vista sul Castello di Castelnaud, dominio inglese durante la Guerra dei Cent’anni, toglie il fiato: a distanza di secoli Beynac e Castelnaud sembrano volersi dare ancora battaglia. La fiabesca fortezza di Castelnaud ospita oggi il museo della Guerra del Medioevo ed è spesso animato da dimostrazioni storiche. Non lontano è possibile visitare un altro importante maniero, Chateau des Milandes, del XIV secolo, noto per essere stato dimora della cantante e ballerina Josephine Baker ed ora museo a lei dedicato.
Alla scoperta della preistoria alle Grotte du Roc de Cazelle
Lasciamo temporaneamente la Valle della Dordogna per spostarci un po’ più a Nord e precisamente nella Valle del Vézère, anche nota come Valle della Preistoria per la presenza di numerose grotte, contenenti esempi di arte rupestre e resti fossili, e vari anfratti nelle sue imponenti falesie, dimore di comunità preistoriche. Nei pressi di Les Eyzies-de-Tayac troviamo Le Grottes du Roc de Cazelle, un parco preistorico con ricostruzioni di vita dei nostri antenati nel luogo in cui hanno realmente vissuto.
Il sito è popolato da sempre, abitato in epoca preistorica è poi stato scavato nel Medioevo per la costruzione di un castello ed infine riutilizzato e trasformato all'inizio del secolo in un’abitazione civile. Si potranno ammirare rifugi sopra le rocce, grotte e habitat, fedeli alle abitudini locali e alla storia del Perigord, nei quali sono stati raccolti strumenti e armi di 12.000 anni fa.
Numerose sono le scene rappresentate e nelle quali viene mostrato fra l’altro come vivevano e decoravano. All'interno delle grotte e nella parte più elevata, ecco le fortificazioni medievali fino a raggiungere il 1966, quando una coppia di agricoltori investì nella costruzione di una casa monolitica. Sicuramente un’attrazione piacevole e curiosa anche per i più piccoli.
Maison Fort de Reignac il segreto del Perigord
Non dobbiamo allontanarci troppo dal sito precedente per trovare un altro splendido tesoro perigordino, La Maison Forte de Reignac: un castello inserito nella roccia su cui si eleva.
Più grande di quello che si potrebbe pensare vedendola dall'esterno, la facciata nasconde sale sotterranee impressionanti, un grande salone d'onore, una sala delle armi, una cucina, camere, cappella, prigione, fossato e cantina. Oltre alla sua protezione naturale presenta numerosi elementi di difesa. In questo luogo eccezionale, aperto al pubblico nel 2006, vengono presentati anche reperti di epoca preistorica scoperti sul posto. Alla fine del percorso si può visitare un'esposizione sul tema "La Tortura e la pena di morte dal Medioevo ad oggi" con più di sessanta autentici strumenti di tortura, di esecuzione capitale nonché di stampe e quadri d'epoca.
Belves la città delle 7 torri
Riprendiamo la via maestra, ridiscendendo verso sud, e ci dirigiamo a Belves, città medievale dell'XI Secolo, arroccata su uno sperone roccioso. Questo splendido borgo rientra anch’esso nel circuito dei “Più belli villaggi di Francia” e la presenza di 7 campanili le ha valso il soprannome di città delle 7 torri. La parte vecchia "Le Castrum", ha saputo conservare buona parte del suo patrimonio storico: il bel mercato coperto, tipico delle bastide, il castello del XVI secolo, le mura, la chiesa e alcune dimore tra cui la Casa Gotica.
Prendendo parte ad una visita guidata, organizzata dall'ufficio del turismo, è possibile visitare le abitazioni troglodite.
Monpazier la più bella bastide del Perigord
Poco più di 15 Km dividono Belves da Monpazier, borgo di poco più di 500 abitanti, considerato la più tipica e ben conservata bastide del sud ovest della Francia.
Questa cittadina nacque nel 1284 per volere di re Edoardo I d’Inghilterra e solo con il regno di Carlo V di Francia passò definitivamente in mani francesi. Monpazier è di una bellezza senza tempo, con tre porte di accesso che ne interrompono le fortificazioni e con oltre 30 monumenti classificati come Monumenti Storici; è a forma di quadrilatero, con arcate in stile gotico, case medievali e del Cinquecento che si affacciano sulla piazza a cui si aggiunge il mercato con la sua struttura rimasta intatta. Merita una visita anche la Chiesa di Saint Dominique, caratterizzata da un'unica navata con volta a vela.
Bergerac la città di Cyrano
Degna conclusione del nostro viaggio è la cittadina vinicola di Bergerac che si erge sulle sponde della Dordogna. Questa piacevole località di 26 mila abitanti, il cui nome ricorda Cyrano de Bergerac, celebre commedia di Rostand, scrittore e drammaturgo del Seicento, è famosa per le sue piantagioni di tabacco ed i suoi vigneti.
Il centro medievale, che si sviluppa partendo dalle sue rive, presenta piazze, strade, case e palazzi affascinanti; la piazza più grande è Place Pellisiere con la sua bella fontana e vista sulla chiesa di Saint Jacques mentre è un piacere passeggiare per Rue Saint Clar e i suoi vicoletti, con case costruite con materiali semplici. Imponente la chiesa in stile neogotico di Notre Dame eretta tra il 1856 e 1865 in cui svetta il campanile alto 80 metri.
Per gli amanti del vino questa è una meta da non perdere.
APPUNTI DI VIAGGIO
Per arrivare
Il Perigord si trova nel sud ovest della Francia e può essere raggiunto percorrendo la A89 da Clermond Ferrand oppure provenendo da sud, la A61 fino a Tolosa e quindi la A62; valide e più economiche alternative sono le Strade Nazionali presenti su vasta scala.
DOVE SOSTARE
Numerosa e capillare la presenza di Aree Sosta e Campeggi; noi ve ne indichiamo soltanto alcuni:
BEYNAC ET CAZENAC - Camping Le Capeyrou
(GPS 44.838233, 1.148654)
BERGERAC - Camping La Pelouse, Rue Jean Jaques Russeau 8 bis (GPS 44.849059, 0.476786)
DOMME - Area Sosta Le Pradal - (GPS 44.80053, 1.22156) C/S (A pagamento, possibile sosta anche per poche ore)
LA ROQUE GAGEAC - Area Sosta - (GPS 44.82454, 1.18529) C/S + Elettricità – A pagamento
BELVES - Parcheggio Belves , Esplanade de la Brèche - (GPS 44.776960, 1.007014) Gratuito
Informazioni utili
PERIGORD PASS
Il Pass Visit Perigord è una tessera prepagata (vi sono due tipologie a prezzo differente), valida 1 anno dall'emissione, che consente l’accesso a tariffa ridotta del 20% a 12 siti del Perigord Noir.
Per maggiori informazioni o per l'acquisto:
http://www.visites-en-perigord.com/index.php/fr/pass
SITI UFFICIALI
www.dordogne-perigord-tourisme.fr