Cosa succede quando si trasforma un London bus in un mega camper

london bus

Per questa puntata del fai da te, c'è un lavoro che supera ogni immaginazione per complessità e portata: la trasformazione di un vecchio bus londinese in un camper a due piani, con tutti i confort

Che l’Italia sia patria di geni, santi, poeti e navigatori è cosa nota: da qualche mese però dobbiamo aggiungere anche i restauratori di camper tra le categorie degne di menzione per abilità. E sappiamo pure dei nostri imprenditori spesso riconosciuti, anche e soprattutto all’estero, per capacità e inventiva. 

Il London Bus in viaggio da Caserta verso la Val Trebbia
Il London Bus in viaggio da Caserta verso la Val Trebbia

In questo caso, Roberto Marino, impresario edile di Trezzano sul Naviglio con la passione del bricolage, ha elevato la categoria a un livello diverso, con un lavoro che, immaginiamo, farebbe gola a tanti nostri lettori come sfida: trasformare un vecchio autobus londinese a due piani – quelli rossi che fanno parte della iconografia della capitale britannica, per intenderci, quanto le celeberrime cabine telefoniche – in un camper stanziale, con tanto di patio e giardino.

Ma cominciamo dall’inizio 

Dopo essersi cimentato nella costruzione di tre bungalow in legno presso il camping Ponte Barberino, dalle parti di Bobbio in Val Trebbia, il nostro Roberto ha cominciato a farsi coinvolgere dal turbine di quella che doveva essere la sua sfida successiva, ovviamente più grande e complicata: realizzare un camper stanziale da costruire su una base meccanica derivata da un veicolo originale destinato alla circolazione su strada.

La situazione degli interni (sopra e in basso)
La situazione degli interni prima del restauro del London bus

La scelta del mezzo giusto, parte dalla ricerca di un autobus in vendita, e la prima opzione cade su un vecchio modello della azienda dei trasporti di Milano, ma presto l’idea viene abbandonata in quanto tali veicoli non sono vendibili a privati. La rete Web, come sempre ormai nella vita di tutti, lo aiuta nella ricerca di una soluzione alternativa, facendo scovare a Roberto un incredibile e rarissimo (in Italia) bus londinese a due piani, finito chissà come in provincia di Caserta e per di più nelle mani di un privato che ha urgenza di venderlo.

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Com'era

Una breve trattativa, che si chiude a 5.000 euro, e il malridotto bus, fortunatamente non arrugginito dato che è costruito in alluminio, diventa proprietà del nostro amico.

L’emozione raggiunge livelli adrenalinici, ma poi la razionalità ha imposto una riflessione seria su come portare alla destinazione finale un “bestione” alto 4,30 mt e lungo 8. La soluzione è stata quella di smontare le ruote e i freni fino agli assi per non superare l’inderogabile limite di sagoma per circolare su strada, ciò solo dopo aver trovato un trasportatore in grado di movimentare un carico così eccezionale, forse la parte più complicata dell’intero progetto.

Un brindisi di Roberto con la moglie  Silvia per festeggiare la prima parte dell’impresa: il bus è a destinazione
Un brindisi di Roberto con la moglie Silvia per festeggiare la prima parte dell’impresa: il bus è arrivato a destinazione

Nell’autunno del 2018 il bus arriva quindi alla sua location finale e iniziano i lavori di restauro, che finiranno con l’inaugurazione del Camper London Bus nel maggio del 2019; una fatica enorme, che vede coinvolta l’intera famiglia (Roberto, la moglie Silvia e le due figlie), più un amico “vicino” di campeggio, per un anno, tutti i fine settimana. (Nella foto la camera matrimoniale in allestimento)

La camera matrimoniale  in costruzione al piano superiore

La fasi del lavoro

Dopo aver costruito una tettoia per ripararlo dalle intemperie, partono le operazioni di restauro vero e proprio degli interni del bus. Stabilizzata la base con una gettata di cemento che fa da fondamenta e su cui è stato appoggiato un pavimento in laminato, si parte togliendo tutti i rivestimenti interni vecchi e logori, sostituendoli con altri in poliuretano e legno di abete, moderni e tecnologici, acquistati sul mercato edilizio in cui Roberto lavora e che quindi conosce bene.

Si costruisce la tettoia per riparare dalle intemperie e poter lavorare anche in inverno
Si costruisce la tettoia per riparare dalle intemperie e poter lavorare anche in inverno

In merito al “layout” - visto che parliamo quasi di un camper, seppur speciale - il piano superiore è stato destinato a zona notte, con due camere (una matrimoniale e una doppia con letto a castello per le ragazze nella foto in basso) più un bagno completo; il “piano terra” invece ospita la grande cucina e un ampio living, oltre al patio esterno che fa da terrazza dove mangiare fuori in prefetto relax e con spazi comodi.

La cucina prende forma
La cucina prende forma

I servizi tecnici hanno previsto la costruzione di un impianto di riscaldamento dotato di termoconvettori elettrici, mentre per gli arredi si è ricorsi massicciamente alle proposte di Ikea, che ben si sposano con il progetto.

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Spesa e risultato

La spesa complessiva finale, compresa la verniciatura esterna, ovviamente in color rosso, data a rullo per donare un effetto vintage, si è fermata poco prima dei 18.000 euro; cui andrebbero aggiunte le innumerevoli ore di lavoro che non sono state evidentemente conteggiate, perché quando la passione chiama, la manodopera diventa elemento trascurabile rispetto al bellissimo risultato finale che vedete in queste pagine.

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La camera matrimoniale terminata

Il risultato è piaciuto talmente tanto che il camping è stato meta di un piccolo pellegrinaggio di curiosi per vedere questa opera.

Roberto non solo ha accettato di buon grado di fare da cicerone al pubblico ma, orgoglioso di quanto realizzato con le sue mani, ha anche voluto omaggiare i visitatori con un biglietto originale del bus dell’epoca in cui era in servizio per le vie di Londra.

Il grande patio esterno
Il grande patio esterno

Ora, con la sua targa e la sua tabella originali (n. 148, destinazione Notting Hill) in bella mostra, il bus è la “vedette” del campeggio Ponte Barberino, dove potrà essere ammirato anche questa primavera 2020 in arrivo, dopo la consueta chiusura invernale della struttura. 

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Terminati i lavori, il living finito
Alessandro Cortellessa