CORONAVIRUS E TURISMO LE LINEE GUIDA PER I CAMPEGGI E GLI IMPIANTI DI RISALITA

 

Come gestire la riapertura delle attività turistiche in tempi di contenimento del COVID-19? Con quali misure è possibile affrontare la stagione estiva garantendo la salute e la sicurezza dei lavoratori e dei turisti?

Per rispondere a queste domande UNI Ente Italiano di Normazione Federturismo hanno istituito un tavolo di coordinamento “Sicurezza da Covid19 del comparto turistico” per la definizione di una serie di documenti tecnici contenenti le linee guida per il settore.

A poco meno di un mese dall’inizio dei lavori sono state messe a punto - e vengono oggi sottoposte alla consultazione pubblica sino al 3 luglio - le Prassi di Riferimento per i camping e per gli impianti di risalita, elaborate rispettivamente in collaborazione con ASSITAI - Associazione delle imprese del turismo all’aria aperta ed ANEF - Associazione Nazionale Esercenti Funiviari.

Sono le prime di una serie di linee guida da attuare nei diversi settori turistici per il contenimento del rischio di contagio da Covid-19 e per garantire la sicurezza dei lavoratori e degli ospiti. 

CAMPEGGIO

Secondo la Prassi di Riferimento Linee guida relative alle misure per il contenimento del rischio di contagio da COVID-19 del comparto turistico – Strutture turistico ricettive all’aria aperta, la direzione del campeggio si impegna a mettere in atto un piano d’azione conforme con quanto stabilito dalle Autorità Sanitarie locali e nazionali destinato alla gestione di casi sospetti o confermati di coronavirus o di altre malattie infettive. Il piano d’azione deve essere coadiuvato da un team di controllo che verifichi l’attuazione delle norme da parte del personale, dei fornitori e dei clienti.

La struttura ricettiva deve informare e sensibilizzare la clientela verso una puntuale applicazione delle misure di igiene e sicurezza da adottare ai fini della prevenzione della diffusione del virus.

Tali informazioni possono essere trasmesse in diverse modalità: al momento dell’arrivo degli ospiti, con cartellonistica, mediante dépliant presenti nelle unità abitative, con messaggi sugli smartphone, messaggi tramite totem ecc. 

Il camping, inoltre, deve provvedere a formare e informare i propri dipendenti illustrando le procedure aziendali destinate alla prevenzione della diffusione del virus e alla gestione di eventuali casi sospetti e/o confermati.

La struttura deve fornire indicazioni sull’utilizzo e sulla sanificazione di attrezzature e mezzi impiegati. Anche i fornitori devono osservare alcune regole: ad esempio nelle attività di scarico merce gli autisti dei mezzi non possono accedere agli uffici e non possono utilizzare i servizi igienici dei dipendenti.

La Prassi analizza nel dettaglio le misure di gestione delle persone sintomatiche COVID-19 al fine di ridurre al massimo il contatto della persona malata con tutti gli ospiti e con il personale della struttura stessa.

Il documento prevede di istituire all’ingresso, prima del check in, un presidio di controllo sanitario per verificare la temperatura corporea di ogni ospite. Infine, nel documento vengono date indicazioni precise sulle procedure di pulizia e sanificazione/igienizzazione dei vari spazi ricettivi, dal parco giochi, al locale mini club, alle aree sportive ai servizi igienici comuni. 

 Massimiliano Puozzo, Project Leader della prassi e referente di Assitai, spiega  

“questo documento individua efficaci misure di prevenzione della diffusione del virus COVID-19, con l’obiettivo di tutelare la salute degli ospiti e dei collaboratori e di realizzare l’equilibrio necessario per garantire l’erogazione del servizio in condizioni di sicurezza e sostenibilità, senza snaturarne le caratteristiche, che sono quelle di poter godere di una vacanza all’aria aperta, a contatto con la natura e molto adatta anche alle famiglie”.

IMPIANTI DI RISALITA 

La Prassi Linee guida relative alle misure per il contenimento del rischio di contagio da Covid-19 del comparto turistico – Impianti di risalita definisce le soluzioni da attuare all’interno degli impianti per garantire la sicurezza. Il documento identifica tre fasi durante le quali è necessario applicare le misure igienico sanitarie: accoglienza della clientela, trasporto (erogazione del servizio principale), uscita dall’impianto.

Nella prima e terza fase l’impianto deve garantire la separazione dei flussi di clientela, rispettando il distanziamento sociale prescritto dalla normativa.

Nella fase di trasporto si raccomanda ai passeggeri di indossare guanti e mascherine di comunità, mentre l’impianto deve assicurare l’areazione soprattutto nel caso di cabine con vetturine dotate di separatore in plexiglass.

Con il supporto di Anef, - dichiara la sua presidente Valeria Ghezzi - UNI ha elaborato una proposta di prassi di riferimento per il settore funiviario. Un documento fondamentale che intende garantire agli utenti la massima sicurezza sanitaria in tutte le fasi del trasporto, ma anche, speriamo, che permetterà che il trasporto avvenga con le stesse regole su tutto il territorio nazionale, a beneficio dei nostri utenti, della trasparenza e della chiarezza delle regole”.

I due progetti di prassi di riferimento, in consultazione pubblica sino al 3 luglio prossimo, possono essere liberamente scaricati dal sito UNI al seguente indirizzo: https://tinyurl.com/ybbczwsg

Redazione Camperlife