Seguiamo il montaggio dell’Imanager della NDS eseguito dal nostro lettore Rodolfo Del Vivo, particolarmente esperto in materia
Per moltissimi camperisti le batterie di servizio e motore sono un'incognita. Anche se molte persone fanno finta di non conoscere cosa ci sia nell'oscuro vano o sotto il sedile, sanno bene che prima o poi bisognerà metterci mano! Possiamo assolutamente affermare che le batterie sul nostro mezzo non sono un nemico da temere, ma il cuore fondamentale dell'impianto elettrico, basta conoscerle e soprattutto "rispettarle"!
È altrettanto vero però che la batteria, essendo un elemento che si basa fondamentalmente sulla chimica e non sulla meccanica, va trattata con un certo riguardo a paragone di altre componenti funzionanti più "statiche" del camper.
Le batterie dei servizi sono fondamentali per il nostro camper, senza di esse non funzionerebbe nulla. Servono a garantire illuminazione, accensioni di frigorifero, elettrodomestici della cucina, televisore, antenna, riscaldamento, boiler, pompe acqua, e tantissimo altro ancora. Ah, il motore del camper, si avvia con una batteria. È vero che arrivati all'area di sosta, o in camping, avremo l'amica prolunga che sosterrà l'impianto, resta comunque il fatto che nei tragitti e spostamenti, in coda, fermi ai caselli, o dove non potremo allacciarci alla rete 220V, ci saranno solo le nostre batterie. Se poi pensiamo bene, abbiamo scelto un veicolo per spostarci, per viaggiare, per vivere il mondo su una casa che si muove e non è cosa da poco!
Tralasciando lunghi discorsi su chimica, tensioni, assorbimenti e considerazioni tecniche che trovano chilometri di argomentazioni sui forum, in questo numero tratteremo e conosceremo un dispositivo per gestire in maniera intelligente le nostre batterie. Senza presunzione oso dire che NDS Imanager pone finalmente fine ai dubbi. Partiremo per le vacanze avendo sott'occhio, attraverso un monitor a colori, lo stato delle nostre batterie.
NDS è leader nel settore camper di apparecchiature destinate al mantenimento e alla ricarica delle batterie. Una solida azienda italiana che progetta, costruisce, distribuisce e soprattutto assiste i suoi prodotti e i suoi clienti.
Ma veniamo al nocciolo della questione che affronteremo in questo fai da te.
Una volta per tutte vorrei sostenere la tesi delle batterie sconnesse fra loro, cioè caricate singolarmente e non con il tanto "amato" (da alcuni camperisti) parallelo! Il parallelo condanna le batterie dei servizi a una morte precoce. Sì, perché il parallelo di due batterie seppur "identiche" (sappiamo bene che anche i gemelli in realtà sono diversi) è il metodo più sbagliato per accoppiarle e adesso vi toglierò ogni dubbio.
Primo, due batterie in parallelo assorbono il doppio quando vengono ricaricate e sottopongono i caricatori a pericolosi sovraccarichi.
Secondo, le batterie in parallelo, si scaricano inseguendosi; una ricarica l'altra, quando non sono in carica. Aumentando a dismisura i cicli di scarica/ricarica. Quindi la durata di una batteria viene decisamente compromessa.
Terzo, e gravissimo, una batteria guasta porta a morte certa anche la sorella in parallelo, quindi doppio danno (molto costoso).
NDS risolve questi problemi con l’Imanager, che controlla e ricarica ogni singola batteria, e misura i carichi evitando di portarle sotto la soglia di minima. Soprattutto in momenti di assorbimenti eccezionali come con gli inverter le porrà in parallelo, ma sempre con il massimo controllo e per poco tempo. Insomma, finalmente le batterie saranno monitorate e gestite in modo definitivo e completo. Fine dei dubbi.
NDS Imanager
NDS Imanager è composto essenzialmente da 2 pezzi. Il Black box e un display touch (foto 1 e 2).
Il Black box si occupa dell'hardware, cioè provvede ad accogliere i collegamenti elettrici di potenza, le sonde di temperatura batterie, ecc. Mentre sul display touch, connesso con un cavetto dedicato, osserveremo e potremo selezionare attraverso icone di facilissimo utilizzo le varie funzioni. Prima di realizzare qualsiasi collegamento è meglio leggere attentamente il manuale dato in dotazione. Attenzione, prima di iniziare qualsiasi lavoro, accertarsi di aver scollegato l'alimentazione 220V, la batteria motore e la batteria di servizio.
Per installare Imanager è necessaria una discreta conoscenza di elettrotecnica, buone conoscenze di connessioni elettriche e passaggi cavo. Diciamo che se non avete dimestichezza con cacciaviti e Tester, meglio trovare un amico elettricista o affidarsi a una officina camper esperta!
Montaggio
Sul veicolo dove è stato montato l’Imanager, un Elnagh Marlin 65 del 2003, abbiamo una comoda istallazione: tutto quello che ci serve è sotto la panca dietro il sedile guidatore. Scatola fusibili, alimentatore, batteria.
Trovato dove posizionare il touch abbiamo scelto la zona ingresso, vicino alla porta dell'armadietto (foto 3), un comodo passaggio elettrico tra mobiletto e zona alimentatore e batteria ci ha aiutati a far passare il sottilissimo cavetto di collegamento tra touch e Black box (foto 4).
Ci siamo serviti di una sonda in nylon da elettricisti per trainare il cavetto nel cavedio nascosto sotto il pavimento (foto 5).
Per lavorare più agevolmente abbiamo rimosso l'alimentatore (foto 6) e (foto 7).
In questa maniera abbiamo raggiunto bene la scatola fusibili (foto 8) e tutti i collegamenti.
Dovremo infatti, con l'aiuto di un tester, trovare (se presente - nel nostro caso sì), il positivo della batteria motore e un negativo da collegare al Black Box. Sempre nella scatola fusibili, abbiamo trovato il positivo di arrivo dalla batteria servizi e lo abbiamo portato al nostro Black Box (foto 9).
Infine, dal Black box abbiamo portato il filo comune centrale di potenza alla scatola fusibili. In pratica il nostro Imanager è stato posizionato in mezzo fra batteria servizi e scatola fusibili.
Per fare i collegamenti di potenza, sono stati adoperati cavi da 10 mm con capicorda a pressare. (foto 10). Abbiamo poi due cavetti a disposizione da portare alle 2 batterie, agli estremi hanno due sonde per il monitoraggio delle temperature, da incollare su ogni batteria.
Non appena collegato il filo di massa al Black Box, il sistema si avvierà e un menù di configurazione, facile e intuitivo, ci porterà alla fine dei lavori e alla verifica del corretto funzionamento.
Info
Tempo montaggio: due ore, due persone (Rodolfo Dal Vivo e Claudiu Costantin Afloarei)
Difficoltà: media, necessaria conoscenza delle basi di elettrotecnica.
Attrezzatura: cacciaviti vari, forbici da elettricista, Tester (multimetro) pinze, avvitatore, punte da legno, sonda in nylon da elettricisti, cavo in rame da 10 mm, capocorda a pressare da 10 mm