Come gestire le emergenze con i nostri amici a quattro zampe
Viaggiare e trascorrere le vacanze con un animale da compagnia regala tante gioie, ma comporta anche molte responsabilità, sia che la nostra meta di soggiorno sia il mare che la montagna o la campagna. Gestire le emergenze, o semplicemente gli imprevisti, che ci possono capitare mentre siamo con Fido in vacanza, è di grosso aiuto per non cadere in errore nelle fasi immediatamente precedenti alla visita del veterinario. Certamente non dobbiamo sostituirci al medico e il “fai da te” nella gestione delle emergenze, soprattutto in caso di ferite o incidenti gravi, non è ammesso; il rischio è quello di peggiorare o di trasformare una sciocchezza in qualcosa di più serio. Dopo questa piccola e doverosa premessa, come proprietari di un cane, è sempre utile sapere almeno cosa non bisogna fare o ciò che è necessario fare per prevenire spiacevoli eventi che trasformerebbero il nostro viaggio, e le tanto desiderate vacanze, in un incubo.
La prima regola da osservare quando la data della nostra partenza si sta avvicinando, è di sottoporre Fido ad una sorta di check-up medico per accertarci che stia bene e che il viaggio in programma sia da lui sostenibile. Recarsi quindi dal veterinario di fiducia per controllare il suo stato di salute, ci farà senz’altro partire più sereni. Se è nostra intenzione andare all’estero dovremo anticipare anche di un paio di mesi la visita, perché potrebbe essere necessario farlo vaccinare oppure sottoporlo ad una profilassi antiparassitaria diversa rispetto a quella abituale. In molte zone d’Italia, ed oltre confine, sono necessarie delle precauzioni maggiori per proteggerli dai più comuni parassiti, ciò è spesso dovuto alla presenza più massiccia di zecche, pulci o zanzare. Dovremo quindi controllare che sul libretto siano state fatte le vaccinazioni e i relativi richiami. Per l’estero è necessaria inoltre l’antirabbica (in Italia non è obbligatoria, ma potrebbe essere richiesta da alcune strutture ricettive o dalle compagnie di navigazione). Informarci con largo anticipo sulle regole vigenti nel Comune o del Paese ospitante, ci eviterà di cambiare destinazione all’ultimo momento. I documenti di viaggio da mettere nella valigia di Fido sono il passaporto degli animali da compagnia, necessario se ci rechiamo all’estero, e il libretto sanitario aggiornato. Il cane per la legge italiana deve avere il microchip e deve essere registrato all’anagrafe canina. Molti non sanno che il microchip è legato al luogo di residenza dell’animale, quindi se andiamo in vacanza in un’altra regione e sappiamo di avere un cane “scappino” sarebbe opportuno anche munirlo di una medaglietta con nome e riferimento telefonico, ciò nel malaugurato caso che si dovesse perdere. Sempre a questo scopo, partire con gli indirizzi delle cliniche veterinarie più vicine ai luoghi che andremo a visitare, ci eviterà di perdere tempo in caso d’emergenza per cercarle; se la meta delle nostre vacanze sono zone impervie, selvagge o isolate, è consigliabile avere con noi anche un caricatore portatile autoalimentato (power-bank), non rischieremo così di non riuscire a contattare il medico veterinario o di avvisare la clinica del nostro arrivo, sperando ovviamente che ci sia il segnale radio per il telefonino! Una lista scritta a mano di cosa ricordarsi, potrà inoltre rivelarsi molto utile in caso di soccorso del nostro amico a quattro zampe.
Lo sapevi che….
In caso di morso di vipera/serpente dobbiamo cercare di ridurre l’agitazione del cane per evitare che la distribuzione del veleno avvenga troppo rapidamente. Allontanare il cane e non tenerlo al sole per ridurre la vascolarizzazione e trasportarlo in braccio. Non bendare ma, se possibile, pulire la ferita con acqua e sapone per ridurre l’assorbimento del veleno. Fotografare la ferita, o l’animale che ha morso Fido, potrebbe facilitare il trattamento medico. Non utilizzare farmaci, chiamare invece il pronto soccorso, consente al personale sanitario di prepararsi per affrontare al meglio l’emergenza al nostro arrivo.
Il colpo di calore è una grave conseguenza dell’ipertermia acuta, la cui causa è legata a fattori intrinseci e ambientali. Colpisce il cane quando non è in grado di disperdere il calore. Per prevenirla bisogna evitare l’esposizione al sole, accertarsi che ci siano sempre zone d’ombra nelle aree dove sostiamo, considerando che durante l’arco della giornata le aree soleggiate cambiano. Per lo stesso motivo non bisogna mai lasciare il cane dentro al camper parcheggiato, anche se il mezzo è all’ombra e con i finestrini aperti, ed è sconsigliato farlo anche solo per pochi minuti. Se lasciate Fido da solo è necessario garantire un adeguato ricambio d’aria, magari attivando il Turbo Vent se lo abbiamo installato sul nostro veicolo, garantendo la ventilazione. Il cane, non essendo in grado di sudare, non disperde il calore e i sintomi più evidenti sono l’aumento della salivazione, la respirazione affannosa e la difficoltà nei movimenti. Per raffreddare il cane ed abbassare la temperatura non bisogna mai usare il ghiaccio, bagnare invece l’inguine, le zampe e gli arti con stracci ed asciugamani mettendo il cane all’ombra, e recarsi immediatamente dal veterinario in caso di necessità.
La puntura d’insetto può provocare uno shock anafilattico: applicare possibilmente subito del ghiaccio nella zona interessata può risultare d’aiuto al cane, tuttavia durante l’applicazione è importante cercare di tenere fermo Fido, riducendone i movimenti. Non utilizzare farmaci per uso umano e portarlo subito dal veterinario. Se l’animale entra in contatto con la processionaria, un bruco che si muove in colonia dotato di un apparato pilifero molto urticante (anche per l’uomo), può manifestare un enorme fastidio. La processionaria entra in contatto solitamente con il naso, la bocca e la lingua del cane. Il rischio e il danno sono proporzionati alla quantità di agente urticante con cui l’animale è entrato in contatto e dalle possibili reazioni allergiche a livello locale. La processionaria può provocare anche edemi della faringe. Bisogna sciacquare la parte interessata con acqua tiepida e bicarbonato in soluzione al 50% e recarsi d’urgenza dal medico veterinario.
L’estate è inoltre la stagione dei famigerati forasacchi che possono provocare gravi conseguenze, anche a distanza di tempo; infatti, il cane potrebbe iniziare a starnutire anche mezz’ora dopo da quando è tornato dal parco. Altri segnali potrebbero essere lo scuotimento della testa, l’epistassi nasale e il grattarsi insistentemente l’orecchio. Per la loro forma i forasacchi possono “camminare” nel pelo ed infilarsi anche sottopelle, rendendo quindi difficile la loro individuazione.
In caso di crisi epilettica il cane potrebbe avere tremori e salivazione profusa con schiuma, non bisogna mai mettergli le mani in bocca e nemmeno gettargli dell’acqua fredda addosso. Opportuno invece è cercare di tenere ferma la testa per non farla sbattere o accompagnarne i movimenti per ridurre i traumi e recarsi il più presto possibile dal veterinario.