Come devono gestire i sintomi gli allergici a Fido e Micio

Il pelo del cane o del gatto può spesso provocare molti disturbi, dal prurito agli starnuti, nei casi più gravi riniti e asma. Scopriamo come gestire i sintomi.

Per capire quali sono gli allergeni a cui si è ipersensibili è necessario fare dei test molecolari. Quando la convivenza domestica con gatti e cani ci causa disturbi come naso che cola, pelle che pizzica, occhi che lacrimano o difficoltà respiratorie quali le crisi asmatiche, è sicuramente il caso d’indagare facendoci assistere da medici esperti, per scoprire se l’amico a quattro zampe sia la fonte dei nostri problemi di salute. 

A questo proposito gli studi pilota dell’allergologo americano, James Wedner, stanno dando dei risultati innovativi e, se confermati, potrebbero risolvere la convivenza di chi è allergico ai felini.

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Lo studio di Wedner

Lo studio parla dell’utilizzo di un mangime “speciale” contenente un anticorpo monoclonale, che si lega agli antigeni scatenanti l’allergia, antigeni presenti nella saliva del gatto. La quantità prodotta dall’animale diminuisce e il gatto leccandosi il corpo ne cosparge sempre meno.

Se i dati raccolti venissero confermati ci sarebbe la possibilità, per tutti coloro che lo amano, di realizzare il sogno di convivere con un gatto.

È stato inoltre scientificamente provato che un bambino con meno di un anno di età, qualora venga messo a contatto con cani e gatti, può diminuire il rischio di avere sintomi allergici in futuro, ciò perché in tenera età la vicinanza con gli animali, aumenta la possibilità di sensibilizzazione. 

Questo test è risultato soprattutto valido per il cane mentre se il cucciolo che subentra in famiglia è a contatto con un neonato di più di un anno, le probabilità di manifestare i segnali di allergia crescono, di fondamentale importanza è comunque individuare a che tipo di allergeni si è ipersensibili.

Se scopriamo che qualcuno in famiglia è allergico a Fido o Micio, per evitare di essere costretti a separarci da loro si può tentare di gestire la convivenza seguendo scrupolosamente alcuni consigli come quello di lavare una o due volte la settimana il cane e/o il gatto. In questo modo si riduce sensibilmente la percentuale di allergeni che circolano nell’ambiente domestico.

È bene poi evitare che il nostro amico a quattro zampe dorma in camera o sul letto con noi 

Igienizzare quotidianamente i locali che frequenta il gatto o il cane con prodotti specifici; pulire le stanze con aspirapolveri dotati di filtri particolari come quelli raccomandati per gli allergici alla polvere; utilizzare purificatori d’aria con filtri HEPA; eliminare o ridurre al minimo l’utilizzo di cuscini, tappeti e copertine per Fido e Micio; far cambiare gli abiti agli ospiti che ci fanno visita se hanno animali domestici o se sono stati a stretto contatto con cani e gatti; per il gatto utilizzare sul pelo prodotti e lozioni topiche dietro consiglio del medico veterinario.

Le allergie al pelo di cane e gatto non passano con il tempo e possono fare la loro comparsa anche in età adulta. Generalmente i primi sintomi si manifestano in età scolare anche se ultimamente sono stati registrati casi già intorno ai quattro, cinque anni. 

LO SAPEVI CHE... 

Gli allergici agli animali possono avere gli stessi sintomi a causa di alcuni cibi, ciò per la somiglianza degli allergeni in essi contenuti. Nel caso di allergie al gatto ci possono essere delle persone che reagiscono o sono fortemente sensibili al consumo di carne di maiale soprattutto se poco cotta. La reazione allergica può comparire dopo poche ore dall’assunzione, dando nausea, diarrea, prurito intenso o problemi respiratori.

Sara Ortolani