Passato il periodo delle grandi vacanze, rimane il piacere dei piccoli viaggi autunnali di fine settimana.
Ma chi ha inventato realmente il campeggio moderno? Per alcuni sarebbe da attribuire al primo raduno di campeggiatori in Europa tenutosi a Verriére, vicino Parigi nel 1905. Piovve e siccome le tende non erano impermeabili, i villeggianti si dettero alla fuga. Per gli inglesi la nascita sarebbe antecedente ed esattamente nel 1901. Sta di fatto che “The Camping and Caravanning Club” inglese ha celebrato nel 2001 cento anni di attività. Per gli scout, la ragguardevole tappa dei 100 anni, è stata nel 2007 con i festeggiamenti in ricordo del primo campo sperimentale nato nell’isola di Brownsea e organizzato dall’inglese Boden Powell, fondatore del movimento scout nel mondo. Per noi italiani il compimento del primo secolo è invece ancora lontano. Si dà per certo che il primo che iniziò ad organizzare questa nuova forma di turismo fu Luigi Bergera, appassionato alpinista che nel 1932 fondò L’Auto Campeggio Club Piemonte (A.C.C.P.) con lo scopo di riunire tutte quelle persone che si dedicavano al campeggio automobilistico ed erano interessate a questa nuova forma di turismo. E in suo ricordo, un campeggio nel torinese, sulla riva della Stura di Lanzo, porta appunto il suo nome. Ad essere pignoli, è anche vero che la prima cosa che viene in mente pronunciando la parola “tenda” è la tipica abitazione degli indiani d’America, i cosiddetti “teepee”. Ragion per cui negli Stati Uniti i “conquistatori” ne rivendicano con forza la paternità, in barba alle diatribe europee. In ogni caso, dal quel primo raduno di tende in Francia che non finì nel migliore dei modi, questo stile di vacanza ha attratto in questo arco di tempo viaggiatori e turisti di tutto il mondo. Così tanto, che dopo più di un secolo passato a montar e levare tende, a trainare caravan e a guidare camper, l’ingrediente principale che accomuna tutti questi turisti è sempre uno: il desiderio della libertà. Ed è proprio per soddisfare la voglia d’indipendenza che il turismo itinerante resta una delle scelte migliori: viaggiare per scoprire, conoscere, provare nuove emozioni. Passato ormai il periodo delle grandi vacanze, rimane pur sempre il piacere dei piccoli viaggi autunnali di fine settimana: piccole vacanze per chi ha poco tempo: per le coppie, le famiglie e per chi va in giro con gli amici, magari prendendo per la prima volta un camper a noleggio. La stagione con i bei colori e i profumi della campagna invoglia alla scoperta di cantine e fattorie o a visite intelligenti nelle città d’arte, come nei piccoli borghi. Così, si carica tutto, dai figli alle biciclette, per il fine settimana, adesso che le vacanze - quelle canoniche - sono finite e quelle di fine anno non sono ancora alla porta. Insomma, continua la voglia di camper: con il calore dei fornelli e del riscaldamento, del bagno e dell’acqua calda e con i comfort in miniatura che ci rendono felici come pascià. Così, fondendo il desiderio di libertà assoluta che nasce dal viaggiare con quello molto più domestico del calore rassicurante della casa, il viaggio d’autunno trova la sua ragione d’essere. Partendo dal Piemonte fino alla Sicilia, mille mondi ci aspettano attraverso brevi itinerari, strade agevoli, aree di sosta tranquille per continuare a riscoprire anche in questa stagione tutto il fascino e la bellezza della nostra terra. Un tempo il viaggio era un lungo e difficile percorso e anche per questo il suo valore metaforico e simbolico era alto, ma anche andando per castagne, degustando un vino novello o in visita a un museo, forse è possibile ristabilire un più giusto equilibrio con il mondo esterno, capire meglio sé stessi, rimettendosi forse in discussione, attraverso percezioni e osservazioni nuove.