C’è sempre una prima volta

L'espressione di stupore stampata in faccia ai visitatori delle fiere quando vedono per la prima volta da vicino, e possono salire a visitarlo, un camper top di gamma per dimensioni e lusso, è indicativa di quanto fascino eserciti la vacanza itinerante. Alzi la mano chi non ha mia pensato, almeno una volta, di voler provare un po' di turismo nomade su quei transatlantici su ruote dotati di tutti i comfort. Bene, anzi benissimo: tra i purtroppo ben pochi aspetti positivi legati alla pandemia c’è stato quello involontario di presentare la vacanza in camper come l’unico - o quasi - tipo di turismo covid-free, con una copertura mediatica che ha superato i confini delle riviste tecniche come CamperLife, approdando su tutti i mezzi di informazione generalisti, carta, tv o web che fossero. E l’esercito di nuovi utenti è stato commercialmente graditissimo per il settore che ha trovato nuova linfa. Come però tutti i camperisti navigati sanno, la prima volta in camper può anche riservare spiacevoli sorprese per una serie di aspetti tecnici ma anche psicologici che è bene valutare prima di imbarcarsi nell’avventura. Per carità, niente di preoccupante: ma comunque crediamo sia giusto ed utile fornire qualche giusta indicazione per non trovarsi alle prese con guai grandi e piccoli, che magari davvero non sappiamo come risolvere. Vediamo insieme i principali suggerimenti, in un ordine più o meno oggettivo di priorità e di importanza, anche se ovviamente si tratta di una scala gerarchica tutto soggettiva.

Camper al lagoIL NOLEGGIO

Noleggiare un camper prima dell’acquisto, specie appunto se approcciamo per la prima volta a questo genere di viaggio, è una esperienza da provare tassativamente, soprattutto per testare la nostra propensione ad usare la casa con le ruote: potremmo scoprire che ci piace da matti, oppure capire che non fa per noi e la nostra famiglia (e soprattutto la moglie …!). Comprare un camper, anche se usato, è un impegno economico decisamente importante: scoprire dopo l’oneroso esborso (o quando ormai abbiamo firmato per una lunga serie di rate mensili) che non è quello che cercavamo può diventare un’esperienza traumatizzante, per la nostra salute e per il nostro portafoglio. Infatti, seppur possa sembrare scontato ancorché irrazionale, esistono molte persone - e non così poche di come potrebbe pensare - che comprano un camper sotto l’impulso dell’emozione, magari per averlo visto luccicante in una fiera o fantasticando vacanze da globetrotter, e fanno montare l’impossibile di accessori senza neanche sapere se ne avranno reale bisogno o piacere di usarli, trovandosi poi magari deluse dell’importante acquisto per mille motivazioni e finendo purtroppo solo a sovvenzionare le casse del rimessaggio di turno per poi cedere – anzi, diremmo più correttamente svendere - dopo pochi anni (o peggio, mesi, succede anche questo!) di scarsissimo utilizzo il veicolo.

Con un pizzico di cinismo, c’è da dire che sono queste le migliori occasioni dell’usato…! Pur se ammaliati dall’idea della vacanza itinerante, c’è infatti da sottolineare che non tutti sono tagliati per vivere in due, tre, quattro o più persone in dieci/ dodici metri quadri di spazio senza finire snocciolando improperi e sacramentando poco dopo. Magari quando la figlia ha allegramente finito tutta l’acqua per sciacquarsi i lunghi capelli come fosse a casa… Inoltre, un conto è la bella giornata al mare e la cena con il barbecue all’aperto godendo di un clima mediterraneo estivo delizioso; ben altra può essere la percezione dopo rimasti sotto tre giorni di pioggia consecutivi andando verso il Nord Europa, stipati in cinque senza poter scendere e svagarsi: in questo caso, davvero le liti sono assicurate se la ciurma non è gestita da un capitano inflessibile che detti regole di tipo militare. Scherzi a parte, raccomandazione numero 1: noleggiare il camper almeno una volta prima di acquistarlo!

L’ACQUISTO

Come accennato e come evidenziato dai prezzi di listino, acquistare un camper è un impegno finanziario gravoso che va fatto dopo una lunga analisi dei prodotti e l’attenta ponderazione delle nostre esigenze. Uno dei più comuni errori di chi decide di acquistare un autocaravan per la prima volta è di non rendersi bene conto, appunto perché senza esperienza, dell’importanza del layout, ossia la pianta interna della cellula, abbagliati da interni magari belli e luminosi ma che poi magari si rivelano inadatti alle nostre necessità. Sbagliare è facile se non ascoltiamo a fondo i consigli di chi è più esperto, magari un amico o informandosi sulle riviste specializzate, e ritrovarsi con la disposizione interna che non confà alle nostre esigenze diventa un bel problema: soprattutto un problema costoso, perché nell’eventuale scelta di rivendere il camper per acquistarne uno più adatto alla nostra famiglia e alle esigenze, la remissione economica è sicura. Il problema è simile a quello degli sposi novelli che, sull’impeto e la gioia del passo per andare a vivere insieme dopo il matrimonio, acquistano in un sol colpo tutto l’arredamento di casa: la possibilità che, nel tempo, non si riveli la scelta giusta sono elevate Allo stesso modo la scelta del layout e degli arredidel camper deve essere ponderata lungamente; quindi, raccomandazione numero 2, possibilmente testata noleggiando una o più volte camper dalla disposizione interna diversa.

Camper in notturnaI POSTI LETTO

Altro aspetto comune per chi si avvicina la prima volta a questo genere di veicoli, è di non analizzare solo il numero dei posti letto (quasi mai tutti pronti e disponibili senza doverne allestire qualcuno), che può essere fuorviante: solo per fare un esempio dei tantissimi che si potrebbero snocciolare, avere la dinette (trasformata in letto per la notte) occupata da qualcuno che dorme mentre gli altri sono già in piedi e hanno bisogno del tavolo per colazione o semplicemente di poter passare per raggiungere il bagno, può diventare causa di tensioni. Inoltre, c’è da sottolineare che il numero massimo dei posti letto di un camper, specie se più di quattro, oltre a non essere talvolta pari a quelli omologati in viaggio, è un dato tecnicamente reale ma che spesso è meglio usare solo per situazioni di vacanza molto stanziale, dove una parte della vita quotidiana si svolge all’esterno, in campeggio o in aree di sosta. In pochi metri quadri di spazio, infatti, la vita di sei persone può diventare infernale, e gli inevitabili limiti delle riserve di carico e scarico delle acque e di durata della batteria dei servizi potrebbero portare rapidamente a situazioni di disagio tra i componenti dell’equipaggio. Anche se questi consigli valgono ovviamente solo per i camperisti novizi, mentre chi ha maturato esperienza saprà benissimo come organizzarsi, ecco la raccomandazione numero 3: scegliete il camper non in base al numero massimo di posti letti che offre, ma in base al complesso delle dotazioni interne.

LA GUIDA

A dispetto di quello che potrebbe sembrare viste le dimensioni, guidare un camper è tutto sommato più facile di quello che si pensi: motori e comandi sono di tipo automobilistico e la posizione più alta del posto guida da automobile facilita la visione della strada. Certo, la stazza notevole e l’impossibilità o quasi di vedere dietro (salvo i casi in cui sia montata una telecamera posteriore dotata della funzione di specchietto) non aiutano nell’avere una percezione completa dell’ingombro. In ogni caso, nella marcia normale grosse difficoltà non ce ne sono, tenendo presente la regola aurea che dove passano gli specchietti passa comodamente tutto il camper. I problemi vengono invece spesso non dalla lunghezza, come si potrebbe più facilmente pensare, ma soprattutto dall’altezza e dallo sbalzo posteriore. L’altezza del camper, infatti, è un qualcosa che da automobilisti fatichiamo a percepire e di cui dobbiamo prendere le misure: quello di cui normalmente non ci curiamo - paline stradali, insegne sporgenti, balconi e pensiline ma anche sottopassaggi – si trasformano in delle vere trappole, ancor più se siamo alla guida di un mansardato, la cui sagoma non è solo più alta ma è prominente in avanti. Episodi di danni causati dalla mal calcolata altezza del veicolo sono all’ordine del giorno.

L’altro grande problema della guida per chi sia a digiuno di esperienza pratica è la lunghezza dello sbalzo posteriore: la distanza che va dall’asse posteriore alla coda del camper può arrivare facilmente a due metri e più e dobbiamo tenere bene a mente che nelle curve questa parte del veicolo gira più larga, con un effetto bandiera dove le ruote posteriori rappresentano l’asse di rotazione e la coda sporge verso l’esterno. Nessun problema su normali strade extraurbane, ma negli angusti centri storici della nostra cara vecchia Italia può diventare un problema, così come nelle manovre di parcheggio in cui è necessario tenere conto di questo enorme sbalzo (rispetto alle auto) per allinearsi agli stalli, specie nei parcheggi in linea dove la coda del camper deve girare – e di molto – sopra al marciapiede. E siamo così alla raccomandazione numero 4: mentre siamo al volante, e soprattutto nelle manovre di parcheggio, chiedere un aiuto esterno non è sinonimo di incapacità di guida, ma all’opposto una maniera corretta per evitare brutte figure e danni al veicolo…

LA CELLULA

Sul camper, meccanica a parte, dobbiamo prendere le misure con le “faccende di casa”, che assomigliano molto a quelle delle nostre abitazioni ma hanno specifiche peculiarità per gli impianti. A chi affronta per la prima volta un viaggio in camper, suggeriamo quindi di spendere un’oretta o più prima di partire per imparare come funzionano le cose e gli elettrodomestici, preferibilmente con un amico esperto (tutti ne abbiamo uno) che ci guiderà con competenza. Il funzionamento dei dispositivi, specie del frigorifero e della stufa (il fornello non ha grosse differenze con quelli di casa), è infatti un po' più complicato ed è facile trovarsi con il freezer scongelato o al freddo e non perché questi apparecchi non funzionino: molto più banalmente, accade perché abbiamo schiacciato un pulsante sbagliato o dato involontariamente un comando non corretto dalla centralina: o magari perché nostro figlio ha scambiato i led sul frigo come un piacevole gioco con cui divertirsi (succede, succede anche questo).

Sapere come intervenire prima di trovarsi nella situazione di emergenza è sempre una buona idea, dato anche che, secondo la incontestabile legge di Murphy, se qualcosa deve succedere, succederà sempre nelle peggiori condizioni quando cercare aiuto sarà impossibile o complicato. Situazione simile, ma in questo caso per la gestione delle quantità e non per la parte elettronica, è la valutazione delle riserve di acqua e del riempimento dei serbatoi degli scarichi: un’abilità che si impara con l’esperienza, anche se spesso sulla centralina comandi ci sono indicazioni abbastanza attendibili e oggi ci vengono in soccorso spesso anche delle app sul telefonino.

Discorso a parte merita la batteria dei servizi, da cui dipende di fatto la nostra vacanza itinerante se non siamo fermi dove sia possibile allacciarsi alla rete elettrica: la gestione della “scorta” di energia è capitolo importantissimo, e la moderazione nei consumi elettrici è tassativa, anche se abbiamo un pannello solare, pena il trovarsi con qualsiasi dispositivo della cellula non funzionante (e soprattutto rischiare di buttar via una costosa batteria che mal sopporta una scarica profonda). Quindi, ricapitolando ed arrivando alla raccomandazione numero 5: se prevenire è meglio che curare, in camper questo è vero per due volte; imparare a far funzionare bene i dispositivi di bordo prima di partire renderà la vacanza senz’altro più divertente e sicura.

Camper surf IN SINTESI

Come raccomandazione per chi affronta la sua “prima volta” in camper, suggeriamo quindi caldamente di effettuare la prima gita o il viaggio in compagnia di amici già camperisti, che sapranno aiutarci a superare i piccoli inghippi qui accennati, o altri che inevitabilmente emergeranno strada facendo; anzi, i nostri “Caronte” saranno ben contenti di dispensare la loro esperienza e prestarci quegli oggetti che non sempre sono compresi nel noleggio e di cui certo non sappiamo neanche l’esistenza (ad esempio, spine e prese di diverso tipo per gli allacci elettrici, raccordi per gli scarichi delle acque grigie quando sono poco accessibili, un po' di disgregante per il WC che altrimenti dovremmo comprare al noleggio in un boccione da due litri ma di cui useremo 100 grammi, e via dicendo). In ogni caso, se da soli e alla prima esperienza, due chiacchiere e un po' di cordialità con i vicini di camper nelle aree di sosta possono essere un validissimo.

 

Alessandro Cortellessa