“Non irritiamoci, siamo cortesi, restiamo calmi”: anche in caso di emergenza, pensiamo con lucidità
Buongiorno signor direttore, un po’ di tempo fa ho attraversato con il mio camper la cittadina francese di Seyne-les-Alpes. La strada è molto stretta e, per scansare un autobus che veniva in senso contrario, mi sono avvicinato troppo al marciapiede. Nella ripartenza, ho agganciato il paraurti posteriore alle griglie poste per proteggere i pedoni, distruggendolo. Due signori che hanno assistito all’incidente sono subito intervenuti per aiutarmi a raccogliere i pezzi e a staccare le luci posteriori dai cavi di collegamento. Per fare questa operazione non abbiamo impiegato più di cinque minuti, ma sono bastati per scatenare l’ira degli automobilisti contro di me, avendo bloccato il traffico. Uno di questi si è addirittura permesso di salire sul mio camper e spostarlo a mia insaputa. È vero, la colpa è stata mia, ma è mai possibile che neanche in caso di emergenza le persone riescano a essere più tolleranti? Io mi chiedo, ma se continuiamo a diventare sempre più insofferenti, quale sarà il nostro futuro? Cordiali saluti
Filippo Maria Calderazzi
I nervi a posto sono sempre un obbligo. Specie quanto incombe “il logorio della vita moderna”. Faccio mio un vecchio slogan anni Settanta con protagonista Ernesto Calindri e il Cynar, liquore digestivo a base di carciofo, per precisare da subito che non penso che l’intolleranza degli altri automobilisti sia un problema di oggi. Ricordo di notizie di accoltellamenti per un sorpasso non gradito o cazzottate per accaparrarsi un posto dove sostare, già negli anni del famoso boom economico. Con questo non voglio giustificare chi è salito sul suo camper, ma forse a volte abbiamo una visione del tutto personale degli eventi. Forse i cinque minuti per ripulire la strada saranno stati anche più di dieci e, se le hanno spostato il veicolo, non sarà perché poco dopo c’era uno slargo dove posteggiarlo? Tanto per chiarirci le idee, tutti abbiamo visto ingorghi nati da un banale tamponamento con danni irrisori, ma con i veicoli coinvolti fermi nel ben mezzo della strada, quando con un minimo di buon senso sarebbe bastato accostare e stilare la constatazione amichevole di incidente automobilistico che per l’appunto segnala in copertina “Non irritiamoci, siamo cortesi, restiamo calmi”. Consigli che non hanno scadenza e che valgono per tutti.