Caorle, anima marinara per viaggi in libertà

Caorle

 

Il porto peschereccio, il Mercato Ittico Comunale, i Casoni, le spiagge, la laguna e i ristoranti del centro storico dove si mangiano prelibatezze a base di prodotti tipici locali: Caorle gira tutta intorno al mare. Andiamo a scoprirla insieme

Ogni stagione dell’anno è ideale per visitare Caorle, borgo-gioiello veneto che affaccia sulle sponde del Mar Adriatico, a una sessantina di chilometri dalla più famosa e rinomata Venezia. L’inizio dell’estate, però, caratterizzato da giornate lunghe e soleggiate e da temperature miti, è senza dubbio il momento migliore per scoprire la storia, la cultura, la natura e anche l’enogastronomia di questo affascinante comune italiano.

Nel 2017, grazie alla unicità architettonica e alla sua posizione geografica invidiabile, Caorle è stato inserito tra i Borghi Storici Marinari d’Italia, un prezioso riconoscimento pienamente meritato.

Come altre località lagunari lungo la costa adriatica, anche Caorle è strettamente legata alla pesca che qui, più che altrove, non è semplicemente un’attività economica (seppur rappresenti la principale fonte di sostentamento dei suoi abitanti), ma è un vero e proprio rituale tramandato, con estrema saggezza e cura, di generazione in generazione.

Una sorta di cerimonia che, da anni, ogni giorno anima il Porto Peschereccio e il Mercato Ittico Comunale, le due anime del borgo, per poi deliziare i palati di abitanti e di visitatori con specialità tipiche da gustare nei caratteristici ristorantini del centro storico, mentre si ammirano le barche in ormeggio.  

Caorle

La Piccola Venezia

Basta fare una breve passeggiata nel centro di Caorle per rendersi conto che soprannome più azzeccato di questo, non poteva esserle dato: tra calli, campielli, piazze -come quella del Vescovado, la cui pavimentazione in trachite richiama la tradizione locale veneta- ponti, campanili a punta e deliziose casette dai colori sgargianti tipiche della tradizione veneziana (si dice che gli edifici venissero dipinti con colori ben visibili per poterli distinguere dal mare anche con la nebbia, che qui è di casa), sembra proprio di essere in una Venezia in miniatura.

E anche la storia di Caorle è legata a doppio filo a quella della Serenissima, fino all’avvento di Napoleone. Successivamente il borgo, come del resto Venezia, passa agli Asburgo fino al 1866 quando viene proclamato il Regno d’Italia. 

È un gioiello Caorle, nato come antico villaggio di pescatori con tanti piccoli isolotti uniti fra di loro da ponti e da canali navigabili, dalla metà dell’Ottocento interrati per rendere più agevole la circolazione, in un territorio lagunare vocato storicamente alla pesca che comprende anche l’isola dei Casoni, dove sorgono le antiche abitazioni realizzate in legno e canna palustre dai pescatori e dalle loro famiglie, visitabili ancora oggi con escursioni in barca, a piedi o in bicicletta. 

Caorle

Borgo a misura d’uomo

Il modo migliore per visitare Caorle è farlo a piedi. Il punto di partenza è Piazza Vescovado con il Duomo di Santo Stefano, l’edificio più antico della città oggi visibile costruito in stile romanico e impreziosito da elementi bizantini, e il Campanile cilindrico, simbolo per eccellenza del borgo marinaro, dalla cui altezza (la cima si raggiunge salendo gli 80 gradini della scalinata) si ammirano belle viste su Caorle, sulla laguna circostante e sull’Adriatico.

Una passeggiata lungo Rio Terrà delle Botteghe, vecchio canale interrato su cui affacciano i negozi più caratteristici della città, e poi dritti verso il Santuario della Madonna dell’Angelo, edificato nella seconda metà del Settecento sui resti di una chiesa dei secoli VI-VII.

La chiesa attuale, collocata strategicamente su un promontorio che si incunea nel Mar Adriatico, dove finisce la scogliera e ha inizio la spiaggia di Levante, è da tempo meta di pellegrinaggio per i locali e i fedeli di tutto il mondo.

La sua storia è legata al ritrovamento di una statua lignea della Madonna con Bambino che galleggiava nelle acque nonostante poggiasse su un piedistallo in marmo; fu portata da alcuni bambini nel Duomo di Caorle da cui però il giorno dopo scomparve misteriosamente, per essere ritrovata in un secondo momento nella chiesa sul mare, dove è ancora collocata.

Ogni cinque anni, la seconda domenica di settembre, la statua viene portata in processione sulla caorlina, barca a remi tipica della laguna di Venezia, dal Porto Peschereccio, lungo il Rio Interno e il Canale dell’Orologio per poi rientrare nel suo santuario.

La prossima edizione dovrebbe essere prevista per il 13 settembre, per aggiornamenti e informazioni: (caorle.eu)

fiume

Tradizione peschereccia

Caorle, e tutto il territorio circostante, conservano orgogliosa l’affascinante tradizione della pesca. Che qui non è solo attività economica, ma un vero e proprio spettacolo che coinvolge il centro storico e i suoi abitanti da moltissimi anni.

Ogni pomeriggio, infatti, a partire dalle 15.30, le imbarcazioni dei pescatori, cariche di pesce fresco, rientrano nel Rio Interno, dove si trova il Porto Peschereccio, per portarlo nell’adiacente Mercato Ittico Comunale.

È qui che ha luogo la tipica asta ad orecchio, un procedimento che consiste nel sussurrare all’orecchio dell’astatore la propria proposta, in attesa che l’asta venga infine aggiudicata, ad alta voce questa volta, al miglior offerente.

Lungo il Rio Interno, invece, si assiste al lavoro dei pescatori che fino al tramonto preparano e sistemano le reti da pesca e le loro barche per la mattina successiva, un rito che si ripete da anni nello stesso identico modo.

La varietà, e la qualità, del pescato ha reso Caorle, da tempo, una meta gourmet dell’Alto Adriatico: qui, oltre ai classici piatti di pesce, vale la pena provare tre prodotti ittici locali dal sapore inconfondibile, e cioè il moscardino dei fondali sabbiosi, il canestrello bianco e le vongole di mare biologiche allevate nella Vallevecchia, zona naturalistica protetta.

Ogni anno (per il 2020 ancora si è in attesa di notizie definitive su www.caorle.eu), il borgo si anima proprio con la Festa del Pesce che a settembre coinvolge la spiaggia della Sacheta, a ridosso del Santuario della Madonna dell’Angelo, per celebrare i prodotti del mare offrendo menù a base di piatti tradizionali cucinati dai pescatori secondo le gustose ricette locali. 

Chiesa Madonna dell'Angelo

Natura a perdita d’occhio

In quanto a natura, a Caorle ce n’è per tutti. Qui si trovano alcune delle migliori spiagge del Veneto, certificate Bandiera Blu e Bandiera Verde, particolarmente apprezzate dalle famiglie con bambini piccoli grazie agli ampi litorali, alla sabbia fine, all’acqua pulita e ai fondali bassi.

Oltre alle spiagge di Ponente e di Levante, ci sono tante altre spiagge che vale la pena frequentare, come quelle di Porto Santa Margherita, di Lido Altanea, di Duna Verde e della Brussa. Qui, in particolare, si trova la spiaggia naturale parte dell’Oasi di Vallevecchia, rifugio ideale per chi ama la natura e, soprattutto, la tranquillità.

Si tratta di un’isola delimitata sui quattro versanti da acque marine, lagunari e fluviali che rappresenta un ecosistema unico nel suo genere dal punto di vista naturalistico.

Un tempo quest’area era lagunare, ma dopo le attività di bonifica delle superfici eseguite negli anni Sessanta, è diventata un’isola nel cui caratteristico sistema di dune sabbiose, campi, pineta e acque sia dolci che salate, vivono numerose specie di uccelli stanziali e migratori, tra cui l’airone rosso, anguille, oltre a volpi, lepri e caprioli. 

casoni

La Laguna e i Casoni

Non si può dire di essere stati a Caorle senza aver dedicato un po’ del proprio tempo a visitare la Laguna e i suoi Casoni. All’entrata del borgo, all’interno del Parco del Pescatore, è stato allestito il Casone Didattico, un modello ricostruito secondo le regole dettate dalla tradizione locale. 

In passato, i casoni erano utilizzati come rifugi e depositi di reti da pesca, oltre che come abitazioni dei pescatori che, in alcuni periodi dell’anno, di norma da settembre a dicembre per intercettare il pesce che in autunno nuota dai bacini lagunari verso il mare, vi si trasferivano addirittura con tutta la famiglia.

Nella Laguna di Caorle queste tipiche abitazioni in legno e canna palustre sono visibili ancora oggi. E proprio la Laguna è l’ultima tappa di questo itinerario in terra veneta.

Un’area naturalistica protetta caratterizzata da una flora particolare -qui infatti crescono numerose piante, tra cui orchidee, salicornie venete, limonio del caspio e lino delle fate piumoso- e da una variegata fauna –la zona è abitata da oltre 280 specie di volatili, compresi l’anatra, la folaga, il tuffetto, l’airone rosso, il germano reale e il tarabusino.

Un vero e proprio paradiso per gli appassionati di Birdwatching. Sapete chi, oltre ai pescatori, apprezzava particolarmente quest’area? Ernest Hemingway. Proprio così: lo scrittore americano, premio Nobel per la letteratura nel 1954, era innamorato del Bel Paese e, in particolare, del Veneto dove amava trascorrere le sue giornate italiane.

Alla Laguna di Caorle, dove arrivò per la prima volta nel ’48, Hemingway dedicò alcune delle pagine più belle del libro Di là dal fiume e tra gli alberi.

Ed esplorando la laguna, non è difficile capire come mai lo scrittore ne fosse rimasto così folgorato. Il modo migliore per scoprirla è a bordo delle imbarcazioni turistiche che, in estate, percorrono suggestivi itinerari tra canali e terre emerse, con soste per visitare anche i casoni tra Falconera e l’Isola dei Pescatori. Il modo ideale per innamorarsi, proprio come accadde allo scrittore, di questa zona dal fascino unico.

APPUNTI DI VIAGGIO

Per arrivare

Da Milano si imbocca la A4 in direzione Verona dove si prosegue sulla E70 verso Padova e Venezia, fino a destinazione.

Dove sostare 

Ai Parchi: area sosta camper attrezzata in via Traghete, adiacente al Parco del Pescatore, a 250 metri dalla spiaggia di Levante e nelle immediate vicinanze del centro storico. Coordinate GPS: N 45.605879, E 12.885826. Sito web: www.campercaorle.it; email: info@campercaorle.it; tel. 0421211791. 

Campeggio Santa Margherita: in via Duca degli Abruzzi, di fronte alla spiaggia di Ponente, a pochi metri dal centro storico, con accesso gratuito alla nuova “Bau Beach” per chi viaggia con amici a quattro zampe. Coordinate GPS N 45.5923364, E 12.8697847. Sito web: www.campingcaorle.it; email: info@campingcaorle.it; tel. 042181276. 

Campeggio Falconera: in via dei Casoni all’inizio della spiaggia di Levante, al confine con la Laguna di Caorle. Coordinate GPS: N 45.616722, E 12.9067143. Sito web: www.campeggiofalconera.com; email: info@campeggiofalconera.com; tel. 042184282.

Per le foto si ringrazia: ©Comune di Caorle

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Francesca Masotti