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La decisione di svolgere la Fiera del Camper a Parma, malgrado tutte le incertezze ed i timori legati all’ancora non superata uscita dall’emergenza sanitaria, alla fine si è rivelata giusta.
Un giudizio che deriva soprattutto dall’incontro, che ha sorpreso positivamente gli espositori, con un pubblico numeroso oltre ogni previsione, capace di affollare i padiglioni di Parma Fiere come neppure il più ottimista degli operatori si sarebbe aspettato.
Certo, non è possibile - né giusto - fare paragoni con le precedenti edizioni della Fiera, quando l’afflusso era stato oceanico; ma quello del 2020 può essere archiviato comunque come un evento positivo, anzi molto positivo, che ha iniettato importanti dosi di fiducia alle aziende, già confortate dal positivo andamento delle vendite in fase post-lockdown.
Grazie al Salone del Camper, l’intero settore ha mostrato di essere proiettato verso il ritorno all’attività “normale“, ben diversamente da quanto accade in altri contesti: per restare nel campo dei veicoli a motore, sia il settore dell’auto che quello della moto hanno finora annullato i più importanti appuntamenti espositivi, rinviando al 2021 quindi l’incontro tra le nuove proposte delle aziende ed il giudizio del pubblico.
Un bel motivo di orgoglio, quindi, per il mondo del camper, al quale si rivolgono con maggiore benevolenza ed attenzione rispetto al passato anche i grandi apparati della comunicazione: in radio, in tv e sui giornali, mai come in questi tempi si parla di noi, e se ne parla bene.
Di conseguenza, al camper si sono avvicinati in tanti, soprattutto giovani famiglie, che fino ad ora non avevano mai preso in considerazione questa opzione di vacanza.
Sono stati soprattutto loro ad affollare la Fiera di Parma: un pubblico magari acerbo, al quale spiegare per bene cosa significhi una vacanza non stanziale ma su quattro ruote, forse anche ingenuo nelle domande che pone, ma che può trasformarsi nell’utenza dei prossimi anni, per una crescita ulteriore del settore.
Peccato soltanto - e lo diciamo con la massima trasparenza - che tanti appassionati, vecchi e nuovi, non abbiano trovato all’interno dei padiglioni di Parma tutta la potenziale proposta del mercato: importanti marchi hanno rinunciato ad esporre, lasciando con questa mossa rinunciataria campo libero alla concorrenza.
E pur se le ragioni di questa assenza potrebbero avere una loro logica, resta il rammarico di non aver potuto ammirare tutte le nuove proposte per la prossima stagione.
I dati di vendita dei mesi estivi, a loro volta, hanno confermato che per il 2020 non è esagerato parlare di “boom“: a fine anno, se il trend continuerà, potranno essere superati i volumi del 2019, e tutto questo a dispetto del virus e delle sue nefaste conseguenze non solo sociali, ma anche economiche.
Alla luce di tutte queste considerazioni, viene allora da chiudere citando un vecchio adagio: “Gli assenti hanno sempre torto“. A buon intenditor…
Il Team di Camperlife