La massa a pieno carico di un veicolo è un dato preciso su cui è stata basata la sua progettazione. Superare il carico ammesso significa variare le condizioni di progettazione e quindi ridurne la sicurezza in viaggio. Ne vale la pena?
Credo che tutti sappiamo ciò che s’intende per massa e cioè il peso del veicolo a pieno carico. Ciò che invece non tutti sanno è l’effetto della massa sul consumo dei carburanti e sullo spazio di frenata.
Tutti noi camperisti tendiamo a sovraccaricare il nostro mezzo e spesso e volentieri superiamo la massa ammessa. Oltre alle implicazioni legali, un peso eccessivo può diventare pericoloso per gli occupanti del mezzo.
Non voglio tediarvi con la legge di Newton riguardo all’inerzia di un veicolo, tuttavia credo sia opportuno pubblicare qualcosa sugli spazi di frenata così come è stato ricavato dal portale dell’ACI.
Il coefficiente di attrito varia da 0,8 (strada asciutta e fondo ruvido) a 0,05 (strada ghiacciata): su strada ghiacciata, insomma, lo spazio di frenata può diventare 16 volte superiore! È da notare che, nella formula, manca ogni riferimento alla massa del veicolo.
Infatti, la massa influenzerà la forza con la quale, grazie ad una maggiore pressione nell’area di contatto tra le due superfici, si renderà efficace il coefficiente di attrito e quindi il freno. Secondo questa formula-base, quindi, al raddoppio della massa non corrisponderà nessuna variazione nello spazio di frenata. Questo in teoria. Nella pratica, invece, intervengono altri fattori, tra cui la fusione della gomma determinata dalla maggiore pressione al suolo ed il conseguente “effetto scivolo”: il coefficiente di attrito diminuisce e lo spazio di frenata si allunga.
E’ evidente quindi che per una maggiore sicurezza sarebbe opportuno viaggiare sempre con il veicolo il più leggero possibile. E questo dovrebbe scoraggiare anche coloro che pensano di chiedere l’omologazione dell’aumento della massa totale.
Senza rendercene conto, stracarichiamo i nostri mezzi e spesso ciò che ci portiamo dietro non serve assolutamente a nulla, per cui, prima di partire, dovremmo farci alcune domande.
Siamo sicuri di utilizzare tutti i vestiti che carichiamo? I nostri figli hanno veramente bisogno di avere tutti quei giocattoli al seguito? Dobbiamo per forza partire con la cambusa e la cantina piene oppure possiamo acquistare ciò che ci serve direttamente il loco? Dobbiamo assolutamente riempire il serbatoio dell’acqua chiara a casa o possiamo fare rifornimento strada facendo?
E’ indispensabile che si parta con il pieno del gasolio o possiamo fare rifornimento strada facendo?
Se andiamo all’estero per un periodo di tempo piuttosto lungo, è davvero necessario partire da casa con due bombole nel vano apposito ed una di scorta nel gavone, o è meglio dotarsi di adattatori e comprare eventualmente il ricambio nel Paese in cui ci troviamo?
Mi fermo qui, anche se ci sarebbero tanti altri casi da elencare e analizzare; concludo con la raccomandazione di non inventarsi teoremi strampalati per giustificare le decisioni. La dinamica è una scienza esatta e la sicurezza vale di più di qualsiasi convinzione personale. Buon viaggio a tutti.