Il tartaro e la placca nuocciono alla salute dei nostri amati animali, impariamo a prevenirne la formazione
Una corretta igiene orale per cani e gatti può prevenire infezioni e dolori dovuti ai batteri della placca che causano infiammazioni alle gengive. Se questi agenti patogeni passano nel sangue possono verificarsi problemi ad organi come cuore, fegato e polmoni.
Occuparsi della pulizia dei denti dei nostri amici a quattro zampe li preserverà certamente da infezioni che, oltre ad essere pericolose per la loro salute, influiscono sul loro comportamento. Infatti un animale che ha dolore può divenire più aggressivo ed irritabile. La cura dei denti dovrebbe essere iniziata fin da cucciolo e prolungata per almeno tre volte alla settimana dopo i pasti.
I denti del cane vanno puliti esattamente come quelli umani spazzolandoli dalla gengiva fino alla punta del dente, dall’alto verso il basso. Lo spazzolino, che è in vendita in qualsiasi negozio per animali, ha setole morbide ed è dotato di un bastoncino più lungo per agevolarne l’uso anche in fondo alla bocca del cane. Ci sono in commercio i ditali di gomma con lo spazzolino, ma la scelta dello strumento da utilizzare dipende dalla conformazione della bocca del cane (che può essere di forma particolare come quella del bulldog francese e quella del carlino, più schiacciata), dallo stato di salute dei denti e da quello delle gengive. Dopo la visita dal veterinario saremo sicuri di quale spazzolino sia il più indicato utilizzare.
Anche i denti da latte che sono destinati a cadere vanno puliti, la comparsa di quelli definitivi avviene con gli incisivi intorno ai tre mesi e, per completarsi, la bocca impiega fino a sei/sette mesi di vita del cane con variabili legate alle razze. Il dentifricio dovrà essere quello per i “pet” perché il fluoro e lo xilitolo contenuti nei dentifrici per uso umano sono tossici per il cane e potrebbero danneggiare lo stomaco.
Se il nostro cane non è collaborativo possiamo cercare di invogliarlo associando la pulizia dei denti e delle gengive con dei piccoli premi, ma ricordiamoci che l’utilizzo del dental-stick non sostituisce la corretta igiene orale, essendo solamente una sorta di chewingum che non ha una funzione di pulizia. Il segnale più evidente di un problema ai denti del nostro cane è visibile osservando i denti che appaiono più scuri vicino alle gengive e sono coperti di tartaro. Se la loro salute è compromessa Fido appare inappetente o lascia spesso la pappa nella ciotola, fa fatica ad aprire la bocca e potrebbe esserci perdita di saliva. Grattarsi il muso frequentemente o strofinarselo sul terreno è un comportamento da non sottovalutare, come anche l’apatia e l’irritabilità.
Se in bocca c’è qualcosa che non va Fido potrebbe inoltre avere l’alito cattivo dovuto ai batteri della placca che alla lunga danneggiano le mucose.
Di fronte a questi segnali il veterinario, una volta controllata la bocca, deciderà la terapia da iniziare e per i casi più gravi potrebbe essere necessaria una pulizia più profonda dei denti con l’anestesia generale del cane, la detartrasi, che consiste nell’asportazione del tartaro tramite un apparecchio a ultrasuoni. Dietro consiglio del medico veterinario, con una corretta alimentazione e regolare pulizia dei denti, il nostro amico a quattro zampe potrà effettuare un controllo annuale, se è giovane, mentre oltre gli otto anni di età del cane i controlli potrebbero essere più frequenti.
Se fosse stata necessaria la detartrasi, dopo la pulizia sarà necessaria la lucidatura dei denti che non serve a sbiancarli bensì a rendere la superficie del dente più liscia, in modo da non favorire l’attaccamento dei batteri o dei resti di cibo. Per i casi più complessi esistono centri e cliniche specializzate a cui rivolgersi.
Lo sapevi che...
Esistono dei rimedi naturali per favorire la pulizia dei denti del cane come fargli sgranocchiare un finocchio, una carota o una zucchina. Attenzione però, anche in questo caso il “fai da te” è da evitare e chiediamo sempre consiglio al veterinario di fiducia.