In camper con fido, consigli per la cura degli animali domestici

Piccoli accorgimenti contro alcuni nemici di Fido, talvolta invisibili ma potenzialmente molto pericolosi, che arrivano con il primo caldo.

All’arrivo della primavera, quando la neve si scioglie, oltre ai primi fiorellini e ciuffi d’erba capita molto spesso di vedere, mentre stiamo passeggiando mucchietti di escrementi.  Raccogliere le deiezioni del cane non solo è un obbligo di legge, ma un segnale di civiltà e di prevenzione per numerose malattie. Le feci possono contenere infatti virus, batteri e parassiti come la Giardiasi Intestinalis ed il Coronavirus.

La Giardiasi può essere contratta dal nostro amico a quattro zampe mentre annusa il terreno, ingerisce feci o beve da acqua dove il parassita è presente. Ama proliferare in ambienti umidi e freddi e può sopravvivere parecchi mesi. Di solito, si stabilisce nella membrana del “piccolo intestino” dell’animale ospite e, seppur raramente, può attaccare anche l’uomo: la giardiasi infatti è una zoonosi. La malattia si manifesta quando il numero dei parassiti aumenta considerevolmente ed i sintomi sono generalmente diarrea acuta, Feci molto maleodoranti e malassorbimento del cibo. Il cane, pur avendo appetito e mangiando, non assimila i nutrienti ingeriti. Il medico veterinario, oltre alla prescrizione di esami clinici che dovranno essere ripetuti più volte, ci consiglierà anche di fare una sanificazione dell’ambiente dove vive l’animale con prodotti specifici.

Il Coroavirus è un virus molto pericoloso soprattutto per i cuccioli, il tempo d’incubazione è molto breve, i sintomi come crampi e diarrea di solito compaiono subito o dopo un paio di giorni dal contagio. Se non si interviene tempestivamente, nei cuccioli la disidratazione eccessiva potrebbe risultare mortale. Una volta però superata la malattia, l’animale diventa fortunatamente immune. Altri ospiti indesiderati e pericolosi, molto comuni nei cuccioli, sono i vermi intestinali. Se troviamo nelle feci del nostro cane come dei pezzettini biancastri è molto probabile la loro presenza nell’intestino di Fido. I Vermi Tondi sono principalmente gli Ascaridi: gli adulti sono visibili ad occhio nudo, somigliando a degli spaghettini, mentre le uova sono rilevabili solo con l’esame al microscopio. I sintomi più comuni sono vomito e diarrea, nei cuccioli anche deperimento fisico e difficoltà nella crescita.

Vivono nello stomaco o intestino dell’animale che ne è colpito, dove si riproducono mentre le uova vengono poi espulse con le feci nell’ambiente esterno. Possono sopravvivere per mesi ed anche anni, ecco perché bisogna stare molto attenti nelle aree verdi esclusive per i cani. Il contagio avviene entrando in contatto diretto con le uova attraverso zampe, pelo o ingerendo feci infette. Questo tipo di parassita infesta anche l’uomo, determinando la cosiddetta Sindrome della Larva Migrante. I più colpiti sono di solito i bambini piccoli che, giocando nei giardini pubblici, potrebbero incidentalmente entrare a contatto con le uova di ascaridi toccando il terreno e mettendosi poi le mani in bocca. Solitamente, la lotta ai Vermi Tondi viene fatta sottoponendo l’animale a trattamenti periodici chiamati Sverminazioni, dietro prescrizione del medico veterinario. Le vaccinazioni e un regolare controllo dello stato di salute del nostro cane riducono di molto la possibilità che possa contrarre malattie anche gravi. Per maggiori informazioni si può consultare il sito www.salute.gov.it nella sezione “sanità animale”.

LO SAPEVI CHE…

Le punture di api, calabroni o vespe possono provocare una reazione allergica al nostro amico a quattro zampe. L’arrivo della primavera risveglia la natura e la voglia di trascorrere più ore all’aperto in compagnia di Fido che potrebbe venire a contatto, soprattutto in questo periodo dell’anno, con gli insetti pungitori. Le punture di api, vespe e calabroni provocano un dolore intenso e generalmente un gonfiore della zona colpita; il muso del cane, la lingua, le zampe e a volte la gola sono le parti più soggette soprattutto se il cane ama cercare di afferrarli. Per dare sollievo, in caso di inoculazione del pungiglione è consigliabile disinfettare la zona colpita e recarsi dal medico veterinario che provvederà alla sua rimozione. La puntura dell’insetto potrebbe inoltre scatenare nel cane una reazione allergica da ipersensibilità e, oltre al rigonfiamento improvviso, ci sarà anche un prurito intenso che scatena lo sfregarsi al terreno in modo insistente. Se ci troviamo di fronte sfortunatamente ad un Edema della Glottide, l’intervento del veterinario il prima possibile è necessario per l’immediata somministrazione di farmaci specifici contro lo shock anafilattico per superare l’emergenza. 

Sara Ortolani