Camper, camperisti e senso civico | La posta dei camperisti

Come sopravvivere all’intolleranza verso i camperisti? Il nostro Direttore risponde a una lettera di un lettore.

camper camperlife rivista camperistiCaro direttore, con l’arrivo delle vacanze estive crescono i problemi di noi camperisti, mal tollerati in alcune località turistiche. Ma siamo sicuri di avere tutti, e sempre, la coscienza pulita? Lei cosa ne pensa?
Aurelio S. - Genova

Con l’aumentare dei camper in circolazione, aumentano anche i problemi e cresce l’intolleranza verso i camperisti. È allora necessario che proprio i camperisti acquisiscano un’etica appropriata, un modo di comportarsi civicamente corretto, che non si presti a giudizi negativi e condanne. Certo, ben vengano le battaglie contro gli abusi delle amministrazioni locali, che vorrebbero allontanarci dal loro territorio quasi a volerlo proteggere da chissà quale contaminazione. Ben vengano le giuste proteste, ma non dimentichiamoci dell’altra faccia della medaglia. Dove esistono dei diritti, esistono sempre anche dei doveri. E allora, soprattutto in estate, e specialmente nelle località turistiche più affollate, evitiamo comportamenti poco rispettosi del nostro prossimo. Questo al di là delle leggi statali e delle ordinanze comunali. Un assembramento di camper lungo la costa o in un parcheggio non è auspicabile, senza andare a scomodare leggi e leggine che lo proibiscano. Perché i camper, ed è sempre il solito inevitabile discorso, sono più grossi di un’auto, che lo si voglia ammettere o no. Sono più lunghi e più larghi e quindi occupano più spazio, ma sono anche più alti e quindi impediscono la visuale a pedoni e automobilisti. Senza contare che sono più lenti e quindi creano intralcio alla circolazione: i motori potenti dell’ultima generazione permettono andature elevate in autostrada, ma sulla viabilità secondaria le grosse dimensioni sono ancora un limite. Siamo tutti d’accordo sul fatto che alcune zone d’Italia sono state deturpate dall’urbanizzazione selvaggia di certi palazzinari, ben supportati da politici non proprio immacolati, ma non possiamo farci niente se la maggior parte della popolazione fatica ad ammettere ciò e preferisce scagliarsi contro quei pochi camper che, a fine vacanza, levano le tende e lasciano il territorio incontaminato. Ma la già citata “altra faccia della medaglia” comprende inevitabilmente anche… i soliti maleducati. Esistono, è inutile negarlo, e per colpa di alcuni incivili tutti i camperisti vengono mal tollerati. Possibile che nel 2018 esistano ancora camperisti che praticano lo scarico selvaggio, senza usare gli appositi pozzetti per vuotare i loro serbatoi sporchi? Possibile. Possibile che ci siano ancora camperisti che si accampano in gruppo sul suolo pubblico estraendo verande, tavoli e seggiole? Possibile. E allora, alla vigilia delle nostre vacanze, riflettiamo in maniera umile su questi temi e cerchiamo di comportarci in maniera irreprensibile, avendo anche il coraggio, certe volte, di suggerire ai “soliti maleducati” di evitare comportamenti poco civili, che vanno a danno di tutta la comunità itinerante. Infine ecco poche regole che valgono per tutti: evitare assembramenti al di fuori delle aree di sosta; scaricare i serbatoi solo negli appositi pozzetti; non sostare troppo a lungo nello stesso luogo (le strade e i parcheggi non sono di nostra proprietà); fuori dai campeggi, evitare di estrarre verande, tavoli, sedie e attrezzature da spiaggia. Le autocaravan hanno un ingombro visivo notevole: evitare di parcheggiare davanti a vetrine di negozi, finestre di abitazioni, ma anche davanti a monumenti o panorami interessanti.

 

 

Redazione Camperlife