La corsa camarghese dei tori e gli scenari della Camargue, estesi e primitivi, in un simpatico itinerario in camper descritto dai camperisti Allemandich
Per questo luglio un po’ speciale proponiamo un itinerario nella suggestiva Camargue, ma in questa occasione ci vuole un po’ più di tempo! Diciamo un weekend lungo. Cos’è che ci ha attirati così tanto in questa porzione di Francia alle porte dell’Italia? Con ogni probabilità sono proprio i vasti spazi selvaggi e la sensazione di trovarsi quasi come in Sud America, pur non allontanandoci troppo da casa.
Il nostro “Campo base”
Base per i nostri spostamenti è stato uno dei campeggi del circuito Yellow Village, un 4 stelle dotato di piscina e ristorante. Solitamente quando viaggiamo col nostro camper utilizziamo i campeggi solo per cenare e dormire, ma stavolta siamo ricorsi ad un camping più lussuoso, per approfittare di alcuni dei suoi numerosi servizi.
Prima fra tutte, c’è la possibilità di concedersi una bella escursione a cavallo nelle campagne francesi ad un prezzo modico. Abbiamo perciò scelto la passeggiata breve di un’ora, destinata ai cavallerizzi meno esperti. E insomma ci siamo ritrovati in sella a due destrieri che ci hanno dato qualche piccolo grattacapo: uno dei due cavalli infatti era più interessato a brucare qualsiasi cosa a portata di mandibola piuttosto che a passeggiare, l’altro invece era letteralmente terrorizzato dalle papere che si libravano in volo. Problema non da poco, visto che di uccelli i cieli della Camargue sono pieni!
Simpatici amici del campeggio sono sicuramente anche i numerosi animali, come i cervi e le caprette, che vengono addirittura a cercare il cibo direttamente nelle mani degli ospiti. Gli animali si trovano all’interno di un grande recinto, ma non c’è da preoccuparsi, perché anche se preferite gli animali allo stato brado, non resterete delusi.
Bianchi cavalli al galoppo e tori neri come l’ebano
Uno dei simboli della Camargue sono i cavalli, per lo più quelli bianchi, che distinguono proprio la razza Camargue. Ne vedrete in ogni dove, liberi nelle vaste distese di salicornia della zona.
Contro ogni fantasia questi cavalli sono tuttavia un po’ pigri: magari vi bacerà di più la fortuna, ma con tutta la buona volontà noi non ne abbiamo visto nessuno al galoppo! Tutti i quadrupedi di queste parti sembrano piuttosto intenti a mangiare, oppure stanno lì fermi, cercando di liberarsi dalle fastidiose mosche con una blanda sventolata di coda.
Di certo però si prestano bene ad essere fotografati, e se desiderate vederli in movimento bisogna prenotare un’escursione come quella affrontata da noi in campeggio: comunque di maneggi la Camargue è davvero piena!
Altro simbolo di questa porzione di Francia, annidata fra il Mediterraneo e i due bracci del delta del fiume Rodano, è il toro. L’animale è allevato a scopi alimentari, ma anche per partecipare a una tipologia di corrida che, a differenza di quella spagnola, non è affatto cruenta. Il suo nome è la corsa Camarghese, e tradizione vuole che lo scopo di questa tauromachia (lotta fra tori e uomini, nda) sia di sottrarre alla bestia piccoli oggetti, come nastri e coccarde, che vengono appesi alle sue corna dai partecipanti alla manifestazione.
Un pizzico DI ROSA che tinge i cieli DELLA CARMAGUE
Abbiamo parlato di cavalli bianchi e di tori, ma lasciamo il meglio alla fine. La Camargue è infatti anche patria del fenicottero rosa, uccello migratore davvero elegante e caratteristico.Qui questi trampolieri inconfondibili regnano sovrani, e se state cercando un posto davvero speciale dove incontrarli, vi suggeriamo il parco ornitologico Pont de Gau, situato nel cuore del Parco Naturale Regionale della Camargue. Oltre ad essere un centro per la cura e la riabilitazione di uccelli feriti, Pont de Gau è l’habitat prescelto da numerose colonie di fenicotteri, in parte stanziali e in parte formanti stormi migratori. Il Parco offre numerosi percorsi di visita e vari punti d’osservazione, con torrette e sentieri semplici da seguire ma che richiedono più o meno un’ora di tempo.
Nel percorso non sono presenti punti ristoro, quindi attrezzatevi con snack e acqua, soprattutto nei periodi più caldi, e non dimenticate la macchina fotografica! Inoltre munitevi di un buon anti-zanzare: tutta la Camargue è caratterizzata dalla presenza di stagni e paludi, e nel parco in particolare sarete bersaglio di insetti e punture. Pont de Gau è aperto tutto l’anno, è davvero una tappa imperdibile!
Aigues Mortes, la città cinta da mura
Mettiamo ora da parte gli aspetti naturalistici e concentriamoci sui centri cittadini. Uno dei più caratteristici è quello di Aigues Mortes, il cui nome poco accattivante è dovuto alla presenza di molte paludi nella zona.
Questo paesino medievale ci appare come una visione in mezzo alle pianure verdeggianti e alle saline della zona. Colpisce subito perché è interamente cinto da mura. Mura che tra l’altro sono percorribili, se avrete voglia, attraverso un itinerario della durata di circa 30 minuti. Ma perché la necessità di queste vaste fortificazioni? Perché Aigues Mortes aveva uno sbocco sul mare, e il porto, edificato in epoca medievale, andava difeso ad ogni costo.
I vicoli e le viuzze di Aigues Mortes ci appaiono deliziosamente provenzali, ricchi negozietti che vendono sapone artigianale, cappelli e lavanda lavorata in ogni forma. Qua è là ci sono anche numerosi locali caratteristici dove concedersi una breve pausa prima di andare a visitare la chiesa di Notre Dame des Sablons, gotica ma priva di campanile a causa di un crollo.
Da vedere inoltre la Torre di Costanza, il cui basamento poggia su palafitte e in cui furono imprigionate le donne ugonotte nel 1685 a seguito dell’editto di Nantes.
Saintes- Maries-de-la-Mer, la tradizione religiosa
Questa piccola cittadina balneare deve il suo nome alla leggenda secondo la quale, proprio qui a Saint Maries de la Mer, arrivarono a bordo di una barca priva di remi, Maria Maddalena, Maria Jacobé e Maria Salome in compagnia della serva Sara la Nera, in fuga dalla Palestina dopo la morte di Gesù.
Questo rende Saintes Maries un luogo di culto, assolutamente da visitare insieme alla chiesa, edificata inizialmente per motivi strategici, con lo scopo di difendere la città dai saraceni.
Ciò che rende oggigiorno così appetibile questa cittadina è sicuramente anche la presenza di vastissime spiagge di sabbia finissima, punto di partenza per intraprendere safari fotografici alla scoperta delle paludi e per le belle passeggiate a cavallo, o semplicemente per una pausa relax a suon di tintarella. Qui si trova anche una delle arene adibite alla Corsa Camarghese, ed è disponibile un’area camper appena al di fuori dal centro città.
Le prelibatezze della Camargue
Un itinerario che si rispetti deve prevedere la scoperta dei tesori enogastronomici di zona, e qui ne abbiamo diversi da segnalare.
In primo luogo il vin de sables, il vino rosato prodotto dalle viti che crescono sul terreno sabbioso di queste zone. Troverete vari produttori pronti a vendere al dettaglio alcune bottiglie, ma vi consigliamo il Domaine de Montcalm. C’è poi da conoscere di più sul sale della Camargue. Ottenuto appunto dalle numerose saline di zona, è uno dei sali più apprezzati dagli chef di tutto il mondo perché iposodico e non raffinato, e altrove è abbastanza difficile da trovare.
Fra le prelibatezze da gustare, non perdetevi le telline, l’aglio, le olive, le salsine per accompagnare piatti a base di carne o di pesce, e gli squisiti formaggi di capra! Serve altro per pianificare subito un viaggio breve in Camargue?
Per arrivare
La Camargue si distende nel Sud della Francia, grossomodo tra Martigues (a ovest di Marsiglia) e Montpellier, anche se il parco vero e proprio occupa un’area più ridotta subito a Sud di Arles. E’ formata dal delta della foce del fiume Rodano che, con i suoi bracci, crea questa area umida e paludosa dal grandissimo interesse bionaturaliustico. Dall’Italia è facilmente raggiungibile seguendo l’autostrada A8 francese che si college con la nostra A10 (conosciuta anche come Autostrada dei Fiori) a Ventimiglia. Da Aix en provence, è possibile raggiungere la Camargue sia da Sud/est lungo il mare (transitando da Martigues e Fos sur Mer) che da Arles, entrando nel parco più a Nord. Ovviamente, trattandosi di un’area molto vasta sono tante altre le strade locali che la raggiungono e l’attrraversano.
Dove sostare
Camping la Petite Camargue Yelloh!
Village Aigues Mortes
D62, 30220 Aigues-Mortes
GPS 43.562698 / 4.158503
Area Sosta Camper - Les Poissons d'Argent
D62, 30220 Aigues-Mortes
GPS 43.562448 / 4.165029
Area Camper AIGUES-MORTES
49 Boulevard Diderot, 30220 Aigues-Mortes
GPS 43.565738 / 4.195946
Domaine de Montcalm – Chemin du Pin de Fer
Vignobles Jeanjacques
GPS 43.573035 / 4.314100
Informazioni utili
www.provenzafrancia.it/camargue/
ot-aiguesmortes.com/