Aveva ragione Henry Ford | L'arte di viaggiare

Gli accessori montati sui camper non sempre raggiungono il loro scopo. A volte si guastano creando problemi che, se pur non ci rovinano la vacanza, non ci permettono di godercela come avremmo voluto. Esiste una soluzione? Sì, il buonsenso

Una delle dichiarazioni più celebri di Henry Ford, riferita alla semplicità delle automobili da lui costruite, è ancora oggi “quello che non c’è, non si rompe”. Mai frase fu più vera e ogni camperista ha certamente sperimentato sulla sua pelle, almeno una volta, la saggezza di questo assioma. In una breve vacanza che ho fatto di recente si sono guastati due accessori che avevo installato sul mezzo. Niente di grave, intendiamoci: il mio viaggio si è svolto normalmente e le ferie non ne hanno assolutamente risentito. Però non si sono svolte come avevo immaginato e mi è rimasto quel camper rivista camper camperlife sfortuna buonsensopiccolo rimpianto che non mi ha permesso di gustarmi in modo pieno la vacanza. Noi camperisti abbiamo l’abitudine di dotare i nostri veicoli di accessori che, oltre ad aumentare la massa totale, entrano a far parte della diabolica legge di Murphy secondo la quale “se qualcosa può andar male, andrà male”. Aumentando il numero dei dispositivi installati, aumentano pure i guasti. Questo è tanto più vero quando si tratta di apparati elettrici che, pur essendo di qualità, risentono del difetto congenito di tutta l’elettronica e cioè “la mortalità infantile”. È un dato di fatto con il quale dobbiamo convivere e, se non vogliamo correre il rischio di subire una delusione, ci sono solamente due strade: la ridondanza degli accessori installati o la loro totale eliminazione. Questo significa estremizzare e non mi pare proprio il caso. Come al solito, la soluzione sta nel buonsenso e quindi è consigliabile non esagerare con l’installazione degli accessori. Soprattutto è meglio evitare di acquistare prodotti di cui non si conosce la qualità. Il web è pieno di offerte di oggetti a basso prezzo, ma siamo sicuri che ciò che ci viene offerto corrisponda veramente alla qualità che ci aspettiamo? Nel variegato mondo dei camperisti non ci sono solamente gli addetti ai lavori, ma ci sono anche persone come me che hanno difficoltà a rendersi conto della bontà di un prodotto. La soluzione è quindi quella di affidarsi a marchi conosciuti sul mercato e che abbiano alle spalle una buona tradizione di serietà e di affidabilità. Insomma, se si deve spendere quel tantino in più, facciamolo senza rimpianti perché il vecchio proverbio che dice “chi più spende, meno spende” è ancora valido. Non è detto che acquistando da ditte ben affermate sul mercato si eviti la totalità dei guasti, ma almeno si ha la certezza che la tecnologia adottata è migliore di quella di altre realtà che hanno un mercato limitato. Inoltre i marchi più conosciuti, essendo da tanti anni sulla piazza, sono anche sinonimo di serietà e dunque sono pronti a intervenire in caso di guasto. Se poi nonostante tutte le precauzioni prese abbiamo qualche problema, beh non facciamone un dramma e godiamoci tranquillamente la vacanza. In fondo il camper è stato concepito per scopi ben diversi da quello di poter vedere programmi italiani anche in Patagonia. Tuttavia se qualcuno non riuscisse a rinunciare a quell’accessorio tecnologico, potrebbe prima di attivarlo ricorrere a un altro prodotto “di tecnologia consolidata”. Un oggetto che non si guasta mai non avendo parti in movimento e che in più costa poco: un bel corno rosso scaramantico!
Buon viaggio a tutti.

 

Redazione Camperlife