Come dei moderni cavalieri erranti, viaggiamo alla scoperta di regni e castelli, borghi medievali e fortezze, nelle terre che furono il Ducato di Parma e Piacenza. Un itinerario aristocratico, che ci conduce dove le fiabe diventano realtà
Ma che bel castello .....
C’era una volta, tanto tempo fa, un castello incantato …. Quante fiabe iniziano così, catturando l’attenzione di chi ascolta. Che sia uno sfarzoso castello abitato da re e principesse o un tetro maniero infestato da fantasmi, il castello racchiude in sé un senso di mistero e magia alla cui attrazione difficilmente si sfugge. Luogo di delizie e di terrore, scenario di amori e di congiure, il castello, e tutta la sua corte di personaggi, continua ad affascinare piccini e grandi. C’era una volta e c’è ancora il castello incantato: nelle province di Parma e Piacenza, nelle terre che una volta furono il Ducato di Parma e Piacenza, svettano ancora i possenti torrioni di tanti castelli, di fortezze, di regge e manieri, disseminati sulle colline piacentine così come nella pianura parmense. Ogni castello può trasformare la realtà in un mondo fiabesco, grazie a coinvolgenti visite guidate, animate e non, e farci fare un viaggio a ritroso nel tempo attraverso diverse epoche, dal Medioevo al Rinascimento, dal Seicento Barocco al secolo dei Lumi, dal romantico Ottocento fino al Novecento.
Così bello che sembra vero
La prima tappa dell’itinerario ci porta a Grazzano Visconti, località del Comune di Vigolzone (PC). Il grazioso borgo dalle fattezze medievali in realtà è stato edificato in epoca moderna. Fu il duca Giuseppe Visconti di Modrone che, agli inizi del 1900, decise di recuperare il nucleo di vecchie case e stalle che circondava il castello di famiglia in rovina, e di trasformarlo in un fascinoso borgo medievale. E’ così bello che sembra vero: un piccolo gioiello architettonico, ricco di scorci e colpi d’occhio, di particolari curati che emergono lentamente, di prospettive che variano con le ore della giornata. Presenta effetti scenografici veramente suggestivi. Fontane, balconi, finestre, affreschi, stemmi, ma anche piante, cascate di edere, archi di rose e siepi sono sapientemente collocati per catturare lo sguardo del visitatore. In piazza Gian Galeazzo Visconti si fronteggiano il Palazzo dell’Istituzione, con torre e merlature ghibelline, e l’Albergo del Biscione, riccamente affrescato; lì vicino troneggia goffa la statua del fantasma di Aloisa, nella leggenda nobildonna morta di gelosia per il tradimento del marito, capitano di ventura. Fra archi a sesto acuto, portichetti e colonnine, trovano posto le botteghe degli artigiani e i negozi di souvenir. Il castello, dimora privata, non è visitabile mentre è visitabile il parco che lo circonda. Visite storico-naturalistiche, diurne e notturne, sono condotte da ornitologi e biologi specializzati (info e prenotazioni: Noctua tel. 0523.870136, 340.7634208, www.noctua.it).
Rivivere il Medioevo
Lasciata la Via Emilia all’altezza di Fiorenzuola d’Arda, si inizia a salire lungo la Val d’Arda finché, quasi all’improvviso, appare alto sulle colline coltivate a vigneto il borgo medievale di Castell’Arquato (PC). Il borgo antico sale sulla riva sinistra del torrente Arda, intrecciando vicoli contorti fra le alte case fin sulla sommità del colle, dove si trova la scenografica piazza del Municipio. Qui l’intatta atmosfera medievale aiuta a immaginare come si svolgeva la vita nelle epoche remote, tanto che par di udire il vociare dei soldati di ronda. Sulla piazza si affacciano gli edifici simbolo del potere politico e religioso, come il palazzo del Podestà, la Collegiata romanica di Santa Maria e la Rocca Viscontea. All’interno della rocca, salendo la torre del mastio, è visitabile il Museo di vita medievale (info IAT, tel. 0523.803215) che immerge il visitatore al tempo degli assedi e delle cinta murarie, delle catapulte e dei fossati. Poco fiabesco e molto realistico. Ugualmente realistico è lo spaccato di vita medievale che si osserva, o che si può vivere attivamente, durante la grande festa “Rivivi il Medioevo” (www.riviviilmedioevo.it). Ogni anno in settembre, Castell’Arquato torna infatti indietro nel tempo con accampamenti di armigeri lungo il fiume, tornei in armatura pesante, esibizioni di arcierie, giullarate, danze, musiche, giochi per bambini, mercanti e antichi mestieri. Una festa per tutti gli appassionati del tempo che fu, ma anche per chi vuole vivere una divertente esperienza di fine estate in una cornice indimenticabile. Il nostro itinerario punta ora verso un paese dal nome alquanto buffo, Gropparello (PC), famoso per il suo incantevole castello a strapiombo sulle gole del torrente Vezzeno. E’ uno di quei castelli infestati, o semplicemente abitati, da un fantasma: sembra che qui si aggiri lo spettro di Rosania Fulgosio, castellana del 1200 murata viva dal marito per presunta infedeltà. Testimoni oculari affermano che nel secolare parco del castello si aggirino strani personaggi: elfi e streghe, cavalieri e maghi, pellegrini e damigelle. Questi però sono personaggi in carne e ossa, figuranti che interpretano la loro parte nelle animazioni in costume del Parco delle Fiabe, giochi di ruolo che offrono, specialmente ai bambini, entusiasmanti avventure in costume da cavaliere.
Un regno di pietra
Il villaggio medievale di Vigoleno, nel Comune di Vernasca (PC), è un minuscolo gioiello in pietra che resiste allo scorrere del tempo. Un minuscolo regno serrato da mura merlate degno di un Piccolo Principe dal lungo mantello azzurro, che qui governerebbe senza rimpianti. E’ un borgo veramente molto piccolo, ma dal temperamento tutto d’un pezzo. Infatti, ben due sono i riconoscimenti attribuiti a Vigoleno: l’inserimento nell’elenco dei “Borghi più belli d’Italia”, dall’Associazione Nazionale Comuni d’Italia, e il marchio di “Bandiera Arancione” da parte del Touring Club Italiano. Due importanti consensi che attestano il valore del patrimonio architettonico e storico del villaggio fortificato e l’opera di valorizzazione per lo sviluppo di un turismo di qualità. Il borgo è un piccolo gioiello in pietra, in eccellente stato di conservazione: le mura perimetrali, il lungo corridoio difensivo d’ingresso, le abitazioni in sasso e i brevi vicoli selciati, l’alto mastio, il castello, sono giunti pressoché intatti fino ai giorni nostri, come se il tempo, sedotto dalle storie di corteggiamenti e audaci imprese di dame e cavalieri, avesse dimenticato di andar più innanzi. Una parte del castello, di proprietà privata, è un esclusivo albergo signorile per eventi e soggiorni di lusso.
Eleganti con brio
Quella porzione della provincia di Parma racchiusa fra la Via Emilia e il fiume Po è comunemente chiamata “la Bassa”. La Bassa parmense, una regione evocatrice di arie operistiche, dove visse e compose Giuseppe Verdi, e che risuona delle risate dei racconti di Giovannino Guareschi, insuperato autore di Don Camillo e Peppone. Qui, nella Bassa parmense, a Soragna (PR), si eleva l’imponente Rocca Meli-Lupi (residenza privata, solo visite guidate, tel. 0524.597978), stretta dalle case del centro storico. Gli interni della rocca sono ricchi e sontuosi e conservano mobili e arredi principalmente del periodo del primo Barocco. Gli esterni sono circondati da un grande parco romantico all’inglese, con laghetto e serra. Poco lontano da Soragna, Fontanellato (PR) sfoggia con orgoglio, al centro dell’antico borgo, la Rocca Sanvitale (solo visite guidate, tel. 0521.829055). Il castello è ancora circondato dalle acque del fossato e le vie acciottolate, che pure lo cingono, sono felicemente pedonalizzate. La sala più famosa della rocca è la minuta Saletta di Diana e Atteone, affrescata nel 1524 dal giovane Parmigianino, un piccolo capolavoro del Rinascimento unico nel suo genere. Da visitare all’interno l’unica Camera Ottica ancora funzionante in Italia, l’appartamento nobile dei Sanvitale, il giardino pensile, le stanze affrescate.
La Versailles dei Duchi di Parma
Giungiamo al termine di questo aristocratico itinerario e lo facciamo con magnificenza. Ci aspetta la Reggia di Colorno (PR), la Versailles dei Duchi di Parma. Immersa nel suo splendido parco, la reggia (solo visite guidate, tel. 0521.312545/313790) fu la sontuosa residenza estiva dei Farnese, dei Borbone e di Maria Luigia d’Austria.
Il palazzo ha una struttura architettonica monumentale, con oltre 400 sale, corti e cortili, abbracciato da un giardino alla francese, aperto dalla mattina alla sera e a ingresso gratuito. Nel percorso di visita alla reggia si possono ammirare gli appartamenti del Duca e della Duchessa, la Sala Grande, la neoclassica Cappella di San Liborio, con tele di celebri artisti, l’appartamento nuovo del Duca Ferdinando e l’Osservatorio Astronomico. La reggia ospita periodicamente mostre temporanee e manifestazioni culturali, mentre l’Aranciaia (Orangerie in francese) accoglie il Museo Etnografico – Museo dei Paesaggi di Terra e di Fiume (info IAT Colorno tel. 0521.313790), un museo dedicato all’uomo e alla sua cultura.
Informazioni utili per il camperista
Come arrivare in camper nelle province dei castelli di Parma e Piacenza
Fra la pianura e i primi rilievi dell’Appennino scorre l’autostrada A1, da cui, una volta usciti, si raggiungono facilmente tutte le località di questo itinerario. Per arrivare a Grazzano Visconti, nostra prima tappa, uscire al casello di Piacenza Sud e imboccare la tangenziale seguendo le indicazioni per “Stadio”, quindi proseguire sulla strada SS 654 per la Valnure - Bettola.
Dove sostare in camper nelle province dei castelli di Parma e Piacenza
- Castell’Arquato. Punto sosta nel parcheggio in riva al fiume, seguire per P1, nella parte bassa del paese; GPS: Lat 44.851858000000 - Long 9.871059000000.
- Gropparello. Area comunale con camper service in via Dante Alighieri, vicino al cimitero, seguire le indicazioni per parcheggio bus; GPS: Lat 44.83496 - Long 9.73088.
- Vernasca, fraz. Vigoleno. Punti sosta nei parcheggi pubblici intorno al borgo di Vigoleno; GPS: Lat 44.816550000000 - Long 9.900461000000.
- Vigolzone, fraz. Grazzano Visconti. Punto sosta nel parcheggio su prato e terra battuta, comodo per la visita; GPS: Lat 44.93231 - Long 9.675326.
- Colorno. Punto sosta nel parcheggio pubblico in piazzale Venaria, comodo per la visita al palazzo ducale; GPS: Lat 44.933056000000 - Long 10.376008000000.
- Fontanellato. Area attrezzata in via 24 Maggio, presso il parcheggio dell’alta velocità, su asfalto, segnalata, a pagamento, GPS: Lat 44.877778 - Long 10.171667.
- Soragna. Parcheggio con camper service in via Matteotti, angolo via Gramsci; GPS: Lat 44.929827000000 - Long 10.125723000000.
Info utili
- Associazione Castelli del Ducato di Parma e Piacenza, tel. 0521.823221 – 823220; www.castellidelducato.it.