Ancora sull'omicidio stradale | L'Assicuratore risponde

Un lettore ci dà lo spunto per sottolineare come tutti i giorni con il nostro camper ci troviamo in situazioni potenzialmente interessate dalla nuova normativa. Fondamentale è quindi prevedere la garanzia di Tutela Legale e opzionare le Rinunce alla Rivalsa

Avevo letto il suo articolo riguardante la nuova normativa riferita all’omicidio stradale. In un primo momento non avevo ben compreso quanto ne siamo coinvolti tutti i giorni, ma dopo un po’ di casi appresi dalla cronaca mi sono ricreduto. Come dobbiamo comportarci?
Gabriele La Rocca

L’attenzione da porre alla guida è sempre stata fondamentale ma possiamo affermare che ha una maggiore valenza con l’entrata in vigore della Legge sull’Omicidio Stradale. Bisogna infatti constatare che, assieme a una visibile camper rivista camper camperlifeaccentuazione delle pene previste dal codice penale (principalmente tese a evitare che il giudice possa ricorrere, nei casi più “lievi”, all’affidamento ai servizi sociali), è stata messa in atto una vera e propria equiparazione tra gli incidenti causati in concomitanza con uno stato di alterazione (ebbrezza o sotto lo stato di sostanze stupefacenti) e quelli derivanti dalla violazione del codice stradale. Di fatto, questa fattispecie di reato stabilisce una pena dai cinque agli otto anni di reclusione sia per chi si trovi in uno stato di ebbrezza, sia per colui che abbia causato l’incidente a seguito di condotte pericolose come inversioni, sorpassi in concomitanza delle strisce pedonali, circolazione contromano. Le nuove sanzioni risultano essere molto pesanti anche nel caso di semplici lesioni: per violazione del codice stradale scatta la reclusione da un anno e sei mesi a tre anni per lesioni gravi e da due a quattro per quelle gravissime. È importante inoltre tenere a mente che coloro che guidano mezzi superiori ai 35 q sono soggetti ad aggravi di pena. Per quanto riguarda invece la revoca della patente essa scatta nei casi di condanna o patteggiamento e potrà essere conseguita dopo almeno 5 anni (nell’ipotesi di lesioni) o 15 anni (nell’ipotesi di omicidio). Il termine è aumentato nei casi più gravi: se il conducente dovesse fuggire potrà riavere la patente almeno 30 anni dopo la revoca. Dall’attuazione della normativa si annoverano circa 150 casi: alcuni ci portano a riflettere sul fatto che ciascuno di noi potrebbe ritrovarsi in situazioni analoghe. È cronaca recente il caso di un automobilista che, alla guida del suo Suv, ha urtato con lo specchietto un pedone fermo su un marciapiede situato dopo una curva. L’impatto ha causato la caduta dell’uomo e il successivo decesso. All’automobilista, nonostante il suo stato di sobrietà e la moderata velocità di marcia, è stato contestato il reato di omicidio stradale per violazione dell’articolo 141 il quale stabilisce che “il conducente deve regolare la velocità nei tratti di strada a visibilità limitata, nelle curve, in prossimità delle intersezioni e delle scuole [...] o comunque nei tratti di strada fiancheggiati da edifici”. Un altro caso è costituito da quello di un neopatentato la cui auto, seguito perdita di controllo, si è ribaltata causando il decesso del passeggero, suo amico stretto. Nonostante il conducente abbia ammesso alle autorità di aver bevuto una sola birra è scattata l’accusa che ha portato alla condanna di otto anni senza condizionale (anche a causa della mancanza di discrezionalità da parte del giudice nell’applicazione di questa norma ed essendo prevista la tolleranza zero per i neopatentati). Dunque, in questo caso, l’aver bevuto una birra ha portato a una condanna simile a quella prevista per l’omicidio volontario. Sembra superfluo ricordare quanto sia fondamentale avere la possibilità di essere sempre seguiti da un legale (attivando sul proprio contratto assicurativo la garanzia di Tutela Legale). Altra garanzia fondamentale per la tutela del conducente è costituita dalle Rinunce alla Rivalsa, con le quali le varie Compagnie rinunciano al proprio diritto di rivalersi sul cliente nel caso in cui il trasporto non sia conforme alle norme vigenti. Queste, oltre a casi specifici come peso non regolamentare, mancata revisione o patente scaduta, possono prevedere anche lo stato di ebrezza e quello sotto effetto di sostanze stupefacenti (ricordo che molti medicinali possono rendere positivo il test). Prestare maggiore attenzione alla guida e prendere atto delle conseguenze che potrebbero scaturire a seguito dell’attuazione della normativa, sono le basi di una salvaguardia propria ed altrui.

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Eleonora Toninelli

 

Redazione Camperlife