Alternative all’ombrellone

Tra i camperisti ci sono molti appassionati di sport acquatici o semplici amanti del mare: gente che non si accontenta del classico bagnetto, ma a cui piace andare a largo, lontano dalla folla, alla ricerca di angoli nascosti e tranquilli.

Per questo, tra gli oggetti sempre più spesso caricati nei gavoni di bordo troviamo gommoni, canoe e sup (le tavole da cui si pagaia in piedi), mentre i più aitanti scelgono tavole da surf e kite-surf. L’accoppiata camper e sport è imbattibile: non a a caso, strutture di accoglienza e campeggi sono sempre più organizzati per supportare questa tipologia di clientela, che ha bisogno anche di spazi dove poter pulire e risciacquare l’attrezzatura dopo l’utilizzo, oppure per poterla riporre senza averla tra i piedi nella piazzola; inoltre, nei centri più strutturati si organizzano addirittura corsi per neofiti o di perfezionamento. Insomma, per chi vuole è impossibile stare fermi.

In passato le attrezzature erano ingombranti e pesanti: pensate alle canoe, che per via delle misure andavano caricate su appositi portapacchi, ed imponevano per issarle sul camper e scaricarle manovre faticose quando non addirittura pericolose. La tecnologia negli ultimi tempi è venuta in soccorso degli appassionati ed ha permesso alle aziende di produrre modelli sempre più compatti ed ergonomici, il tutto abbinato a nuovi materiali: questa condizione ha reso possibile trovare sul mercato soluzioni del tutto inedite e molto funzionali, con modelli ripiegabili e gonfiabili, leggeri e resistenti, che oltretutto si rivelano molto adatte ad essere trasportate nei gavoni dei camper.

Anche dal punto di vista economico vi sono stati cambiamenti: ora si trovano prodotti per tutte le tasche e quindi anche la loro diffusione è molto aumentata.

In quest’articolo vi presentiamo qualche attrezzatura, giusto per farsi un’idea e senza l’ambizione di presentare tutto quel che il mercato propone; potrete approfondire in seguito l’argomento, se vi sarà venuta voglia di provare qualcosa.

Cominciamo con l’oggetto meno faticoso, il gommone pieghevole, che può essere tutto gonfiabile o semirigido, in questo caso con tubolari gonfiabili che compongono il perimetro e il fondo da montare. Parliamo di un battello di circa 3 metri di lunghezza media, con dimensioni da chiuso che sono intorno al metro, altezza di 40 centimetri e profondità di 60; il tutto viene riposto piuttosto comodamente in una sacca con peso di circa 50-60 kg.

Un gommone di questa tipologia appare perfetto per il camper, perché in grado di ospitare quattro persone, come da omologazione ed è facile da gestire per trasporto e montaggio.

Il motore occupa altrettanto spazio del gommone, pesando dai 30 ai 40 kg; vista la tipologia del battello, un propulsore con 10-15 CV di potenza è più che sufficiente, inoltre, visto che un’attenzione all’ambiente non guasta, ricordiamo che oggigiorno sono disponibili in alternativa a quelli con motore a scoppia anche modelli elettrici, egualmente performanti.

L’utilizzo tipico di un gommone è per andare a fare il bagno in calette più nascoste; ma in molti li utilizzano per pescare o fare snorkeling, e con questa giustificazione che possiamo inserirli nella categoria sport acquatici.

L’azienda di gommini preferita dai camperisti è la Zodiac, in accoppiata con i motori Tohatsu, importata in Italia dalla M3 Nautica.

Con i suoi Cadet, Zodiac è in grado di soddisfare tutti in termini di prestazioni e di prezzi; modelli che non hanno nulla da invidiare alle versioni più grandi, ma che offrono l’innegabile vantaggio di poter essere riposti nei gavoni. Alla struttura del tubolare a diametro progressivo, che assicura maggiore stabilità, possono essere accoppiate tre tipologie di pagliolato in diverse misure e portate: insomma si può costruire il gommone su misura, secondo le proprie esigenze.

La versione base della linea Cadet parte dai 200 cm e arriva fino ai 350: di seguito vi illustriamo un modello intermedio da 270 cm, nelle tre varianti Roll-Up, Alu e Aero.

Roll-Up monta un pagliolato a listelli da inserire una volta gonfiati i tubolari mentre per riporlo una volta sgonfiato è sufficiente ripiegarlo nell’apposita sacca per il trasporto, senza smontare i listelli. Questo battello una volta aperto misura 270x153 cm, e ripiegato nella sacca 110x50x37 cm, che equivalgono ad un tavolo da campeggio in alluminio arrotolabile, con un peso di 29 kg.

È omologato per 3+1 persone e 370 kg di peso, con potenza massima di motore autorizzata di 4 CV; il prezzo di listino è di 1.011 euro, a cui vanno aggiunti altri  799 per il motore Tohatsu 3.5 S. La versione Alu, modello dalle prestazioni elevate con pagliolato in alluminio, è provvista di chiglia gonfiabile che consente di planare rapidamente e assicura una manovrabilità ottimizzata; in questo caso, l’ingombro da chiuso è di 103x62x34 cm, con peso di 37 kg. Sempre omologato 3+1 ma con un carico massimo di 450 kg, la potenza del motore arriva fino ad 8 CV, a fronte di un  prezzo di listino di 1.271 euro, mentre il motore specifico costa 1.599 euro.

La serie Aero, grazie al pagliolato gonfiabile H2P, coniuga comfort e leggerezza: questo tipo di pagliolato consiste in un doppio tessuto Strongan Germany Duotex nel quale sono presenti migliaia di fili di nylon; una volta gonfiato ad 1 atmosfera, questi fili vengono messi in tensione, formando un tappeto piatto di circa 4 cm di spessore, che non si schiaccia nemmeno camminandoci sopra. Questo comporta riduzione di peso, facilità e velocità nel montaggio e smontaggio. Le dimensioni da chiuso sono di 109x52x32 cm, con peso di 31 kg; l’omologazione è sempre sul 3+1, con portata di 420 kg, mentre in questo caso la potenza massima ammessa è di 6 CV. Interessante la possibilità di dotare questo battello del motore da 5 CV alimentato a GPL, appunto il Tohatsu 5 GPL S, dal costo di 1.099 euro; durante l’uso, la bombola da 5 kg di propano assicura ben cinque ore di autonomia alla massima velocità, evitando l’emissione di vapori di benzina maleodoranti e consentendo anche la navigazione in aree marine protette.

Per chi invece ama pagaiare, la compagna ideale è la canoa gonfiabile: nel nutrito catalogo di Dechatlon, per esempio, sono presenti diversi modelli, con costi per tutte le tasche.

Abbiamo preso in considerazione il modello più venduto, ITWIT 2, una canoa per principianti a due posti, ma utilizzabile anche singolarmente grazie alla possibilità di rimuovere il secondo seggiolino e riposizionare il primo. Con misure di 340 cm di lunghezza e 103 di larghezza, che diventano 67x44x30 cm una volta ripiegata nella borsa, questa canoa pesa 14 kg ed ha portata utile di 150 kg. Costruita in PES e PVC e con omologazione ISO 6185-1, consente la navigazione fino a 300 metri dalla costa; il prezzo è di 249 euro.

Dopo i dati tecnici veniamo alla pratica: la ITWIT2 si trasporta facilmente anche in spalla, visto che la sacca diventa anche zaino, ed il gonfiaggio avviene in maniera semplice; una volta innestate le pinne a clip, la canoa è pronta per essere immesso in acqua.

Terminato l’uso, per lo sgonfiaggio basta aprire le tre valvole “boston” presenti e arrotolarla, facendola asciugare anche in un secondo momento, per riporla nella sacca tirando le cinghie di compressione. In acqua è semplice da manovrare, ha buona stabilità e resistenza; in caso di problemi, Dechatlon fornisce ricambi e servizio post vendita per la riparazione.

Il secondo modello che presentiamo è della BIC, nota azienda produttrice di kayak e canoe, che con il suo Breeze full HP 2 alza il livello di utilizzo, e si pone come intermedio tra le versioni base e quelle al top di gamma. Come la precedente, è un 2 posti trasformabile in 1, ma con misure diverse: la portata sale a 210 kg e la lunghezza arriva a 410 cm, mentre la larghezza si assottiglia a 85 cm, per filare più veloci sull’acqua; il peso, infine, si attesta a 15,5 kg. La forza di questo modello è la presenza di pannelli con tecnologia Drop Stitch, che gonfiati ad alta pressione creano una struttura rigida ad alte prestazioni; il suo prezzo è di 1.099 euro.

L’ultimo arrivato nel mondo degli accessori per divertirsi in acqua è il SUP, acronimo di Stand Up Paddle, ovvero pagaiare in piedi: nato come variante del surf, prevede l’utilizzo di una tavola più ampia e voluminosa per supportare il peso dell’utilizzatore, e questo è il primo parametro da valutare per l’acquisto. Come la canoa, il sup si gonfia e si sgonfia, ha una comoda sacca per il trasporto, ed il costo è simile: quindi è una variante concorrenziale, che consigliamo davvero di provare.

Della già citata ITWIT troviamo vari modelli, a partire dal più utilizzato X100, adatto ai principianti in fascia di peso 60-80 kg, con lunghezza di 305 cm e 81,5 di larghezza, e peso di 9 kg; da chiuso misura 90x40x20 cm e costa di 299,99 euro.

Se volete utilizzare il sup in coppia occorre una versione specifica come l’X500, in grado di supportare fino a 200 kg: ha lunghezza di 457 cm, larghezza che arriva a 89 cm ed una volta richiuso diventa 100x42x25, 15 kg di peso; il tutto, al costo di 549.,99 euro.

Le altre due alternative sono il kite-surf ed il surf, sport molto più impegnativi e che hanno bisogno di località specifiche per essere praticate: si va in cerca delle baie più ventose o delle coste con onde alte, e molti camperisti partono inseguendo venti e maree, come i fulltimer “Storie di Mannu” di cui trovate il racconto in questo stesso numero della rivista.

Descrivere queste attrezzature in poche righe diventa praticamente impossibile, anche perché si tratta di sport dove occorre frequentare corsi specifici in cui è compresa la parte relativa all’attrezzatura, e quindi chi si è affacciato al mondo di tavole ed aquiloni sa già cosa scegliere.

Alessandro Bacci