Alla scoperta di Mogliano

Paese collinare nel cuore dell’entroterra marchigiano, Mogliano ha storia antichissima: fondato nell’alto Medioevo, ma con insediamenti attestati fin dai tempi più remoti (Piceni e Romani), fu corte farfense usurpata dai cosiddetti Signori da Mogliano. Con la caduta di Gentile, il territorio fu annesso allo Stato Pontificio e vi rimase fino all’Unità nazionale. Sul crinale tra le valli del Cremone e dell’Ete Morto, con vista sui Monti Sibillini, Mogliano, noto sia per l’artigianato legato alla lavorazione dei vimini e per quello della pelletteria, è circondato da uliveti che decorano il paesaggio. Vi proponiamo un itinerario in dieci punti per scoprire le cose da sapere e assolutamente da non perdere per una visita nel borgo.

1. CENTRO ARTIGIANALE ED AGRICOLO

Mogliano è uno dei maggiori centri artigianali della lavorazione del vimine e del bambù dai primi anni del Novecento, quando l’economia locale era ancora legata all’agricoltura. Di recente è stato avviato il progetto “Carteca - BotIDEA WEEKEND Marche tega Intreccio”, frutto della preziosa collaborazione tra gli artigiani specializzati nell'arte dell'intreccio, che unisce artigianato di qualità, tradizione e progettualità condivisa. Il Made in Mogliano ora è sinonimo di prodotto artigianale di alta qualità con attenzione ai dettagli, ben rappresentato dalle aziende locali. L’arte dell’intreccio moglianese è un punto di riferimento nazionale ed internazionale e nel paese ci sono numerosi spacci aziendali dove effettuare acquisti di qualità, per l’arredamento e la moda. Ma l’agricoltura conserva ancora un peso rilevante: fra le produzioni principali c’è il Piantone di Mogliano varietà di olivo autoctono che si trova in tutte le Marche, anche nelle zone più interne fino a 600 metri d’altezza. La sua fortuna è dovuta alle caratteristiche agronomiche: infatti, produce olive già dopo due-tre anni dell’impianto e l’olio che se ne ricava ha un fruttato leggero, tendenzialmente dolce, con buon contenuto di acido oleico ed elevato rapporto tra insaturi-saturi. (ASSAM, Il Piantone di Mogliano, 2007). Da non dimenticare, infine, l’allevamento di ovini e l’ottima produzione casearia.

2. UNA PASSEGGIATA NEL PAESE

La passeggiata nel centro storico consente la scoperta delle mura trecentesche, ben conservate, dei vicoli, degli antichi palazzi e delle tante chiese. All’ingresso di Ponente è possibile affacciarsi da un’elegante e lunghissima balconata, con il panorama che spazia dai Monti Sibillini a quelli della Laga, fino al Gran Sasso. Salendo alla Rocca medievale si può ammirare il Monte Conero a est fino al mare ed a ovest fino agli Appennini. Da via Roma si prosegue fino ad incontrare il meraviglioso scalone della Chiesa parrocchiale di San Gregorio Magno, costruito nel 1762 e che funge da ingresso al tempio. Un tempo la chiesa era “extra moenia” perché al di là del fossato del castello, inoltre girata rispetto all’attuale orientamento. All’interno si possono ammirare ben tre pale d'altare di Durante Nobili da Caldarola, allievo del Lotto e un interessante quadro di G. B. Fabiani, raffigurante Mogliano così come appariva nel ´700 (in sagrestia).

3. IL PALAZZO COMUNALE

Continuando lungo via Roma ci si imbatte nell’elegante e fastoso Palazzo Forti, splendido esempio di architettura civile seicentesca e sede comunale fino agli eventi sismici del 2016. Nel suo interno vi è un ambiente suggestivo: lo studiolo dipinto in stile pompeiano, mentre le sale del piano nobile sono tutte decorate da soffitti a cassettoni dipinti con varie raffigurazioni. Si conserva anche parte dell’arredo originario. Alle pareti sono esposti dipinti di interesse storico ed artistico, fra i quali una Madonna e Santi attribuita a Raffaellino del Colle (ultimo allievo di Raffaello Sanzio). All’ultimo piano ha sede la Biblioteca FerrettiBrocco con scritti che vanno dal 1227 ai nostri giorni. Purtroppo l’edificio non è attualmente visitabile a causa del sisma.

4. PIAZZA GARIBALDI, IL CUORE DEL PAESE

Questa piazza offre la possibilità di compiere un viaggio nel tempo e nei luoghi ideali della vita cittadina, con lo sguardo catturato dalla bellezza e dall’eleganza delle architetture settecentesche. La Chiesa di S. Maria, detta di Piazza per distinguerla dall’altra detta da Piedi (con al fianco il bel portale in cotto dell’Oratorio della Misericordia, sec. XV), fu eretta dagli architetti luganesi Giambattista e Antonio Rusca e completata nel 1774. Conservava, dal 1548, l’opera di Lorenzo Lotto, Madonna in gloria e Santi, il dipinto più importante e prezioso, commissionato dalla Comunità ed eseguito a Venezia insieme alla sua cornice originale, progettata dallo stesso pittore. L’atmosfera controriformistica che trasmette l’opera è il risultato delle riflessioni spirituali che dagli anni ‘40 del Cinquecento circolavano in Europa. Da qui l’importanza di questo dipinto, punto di cambiamento di tutta l’arte seguente. Dopo il sisma del 2016 è stato trasferito al MASM, il Museo d’Arte Sacra ospitato nelle sale sovrastanti la chiesa. Le opere esposte, riunite secondo il luogo di culto da cui provengono, ridiventano preziose testimonianze del passato e frammenti di un unicum, delle chiese per le quali sono state realizzate. Merita una citazione la tavola con la Sacra Famiglia e San Giovannino di Innocenzo Francucci da Imola e lasciarsi rapire dalla sua bellezza. Non mancano suppellettili sacre, come il busto reliquiario del beato Pietro da Mogliano, del XVIII secolo. Un felice restauro ha poi recuperato l'ottocentesco Teatro Apollo, che si affaccia sulla piazza, inaugurato nel 1844, nel quale si svolge un’interessante stagione teatrale e concertistica

Al centro della piazza si erge il monumento ai caduti della Prima Guerra Mondiale, mentre ai lati si aprono due archi che mettono in comunicazione il centro storico da una parte con le antiche mura del paese, e dall’altra con il vicolo Carelli, che delinea il profilo meridionale di Mogliano.

5. DALLA PIAZZA ALLA PORTA LEVANTE

Scendendo lungo via Regina Margherita ci si imbatte negli eleganti portali dei palazzi che si susseguono. Sulla destra c’è il monastero di San Giuseppe (1631), un tempo delle suore benedettine, oggi purtroppo chiuso. Accanto, ecco la Chiesa di San Grisogono, gioiello d’arte barocca con preziosa tela del secolo XVI e organo Fedeli del Settecento. In fondo alla strada c’è la monumentale Porta da Piedi (fine sec. XIV), affiancata alla parete orientale della Chiesa di Santa Maria da Piedi.

6. MUSEO TERRE ARTIGIANE

Lasciato il centro si raggiunge in via Adriano Adriani il Museo Terre Artigiane, che prende spunto dalle tematiche affrontate dell'art. 9 della Costituzione Italiana: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”. Al fine di stringere sempre più strette relazioni tra chi lavora e vive in un territorio, occorre potenziare le produzioni tipiche artigiane per far emergere i valori del luogo, divulgare una nuova cultura del lavoro, specie nei giovani, puntando sull’innovazione nel solco della tradizione e promuovendo il consumo etico e sostenibile, creare un'offerta turistica nuova, integrata e rispettosa del patrimonio naturale e culturale e generare interazioni tra pubblico e privato creando nuove reti di imprese.

7. VENERDÌ SANTO E RIEVOCAZIONE STORICA

Nel calendario degli eventi moglianesi da diversi decenni spiccano due importanti iniziative, il Venerdì Santo e “Mogliano 1744”. La rievocazione della Passione è un evento religioso e scenico fra i più originali delle Marche, la cui prima edizione è datata 1962. Piazze e vie di Mogliano si illuminano di nuova luce che porta a rivivere le ultime ore di Gesù Cristo. L'Evento inizia con la rappresentazione dell’Ultima Cena e prosegue con “il processo” davanti a Ponzio Pilato, con “la crocifissione” ed infine la “processione religiosa” con il feretro del Cristo morto, i santi e i simboli della passione; quest’ultima è documentato fin dal 1769 e se ne trova notizia negli archivi storici. Altra rievocazione manifestazione che sta sempre più acquistando uno spazio importante a livello turistico è “Mogliano 1744”, che offre al visitatore uno spaccato di vita settecentesca e del modo in cui i moglianesi vissero la novità del passaggio delle truppe di Maria Teresa d’Ungheria. È un’affascinante manifestazione storica e culturale, unica nel suo genere in quanto il cosiddetto “secolo dei lumi”, fino ad ora, non era stato oggetto di rievocazione. Anche nella spettacolare corsa della bandiera, nella sontuosa sfilata delle nobili famiglie e delle truppe austriache, nelle sgargianti divise degli ufficiali, si realizzano e si esaltano l’orgoglio e lo spirito di competizione delle Contrade, con i loro stemmi ed i loro colori. Quanto accadde a Mogliano è la storia di una perfetta accoglienza, dettata da un forte senso di ospitalità, che legò in amicizia popoli lontani e di culture diverse. Siamo nel 1744: l’Italia è percorsa da un corpo di spedizione austro-ungarico diretto verso il Regno di Napoli e contrastato da forze spagnole. Sono oltre 5.000 persone che si acquartierano nella parte alta di Mogliano in attesa di ordini. Superato il primo impatto ed incuriositi da quella che è una “pacifica invasione”, i moglianesi danno il via a una serena convivenza con un mese d’incontri, relazioni e festeggiamenti. Alla partenza, in segno di gratitudine per l’accoglienza prestata,, dal quartier generale di Macerata giunge un “Diploma della Regina d’Ungheria”, firmato dal comandante principe imperiale Giorgio Cristiano Lobkowitz, tuttora conservato nell’Archivio storico.

8. CUCINA DI ORIGINE CONTADINA

Tanti sono i piatti tipici di origine contadina da gustare a Mogliano, tutti con ingredienti forniti dal generoso territorio circostante: dai vincisgrassi alla porchetta, dalla trippa ai fagioli con le cotiche, è sempre un piacere mettersi a tavola ed assaggiare le diverse pietanze accompagnate dall’olio “Il Piantone” di Mogliano”. A Natale, inoltre, nei forni del paese si preparano i prelibati pristinchi, dolci tipici del paese, una gustosa unione di farina, fichi e frutta secca. 9.

9. FESTIVAL ED EVENTI

Organizzato con l'obiettivo di promuovere il recupero delle tradizioni, degli antichi mestieri e dei giochi di una volta, presenta un programma molto ricco, con eventi tradizionali, eventi musicali e gastronomici, il “Festival delle Tradizioni” si tiene all’inizio di agosto. Nella magnifica atmosfera del parco fluviale dell’Ete Morto, dove sorge la chiesa di Santa Croce (1578-79) immersa nel verde, si svolge un’altra importante iniziativa, la Festa Campestre (3 maggio) con la tradizionale merenda sul prato. Nell’antichità qui sorgeva un’edicola votiva miracolosa, sostituita nel secolo XVI dall’attuale edificio a navata unica; nel mezzo del presbiterio sorge un tempietto che ricorda quello della Santa Casa di Loreto, decorato con stucchi e dipinti ad olio su intonaco di P. Renulfus da Novara. Un’antica tradizione vuole che se le pareti di questo sacello trasudino umidità, la stagione sarà piovosa e si avrà un buon raccolto.

10. HALLOWEEN

Fin dalla prima edizione, questa festa ha riscosso un successo straordinario: il centro storico diventa il borgo della paura. Fantasmi, vampiri e signori delle tenebre trascinano i visitatori in un terrificante viaggio, nel quale possono avventurarsi anche i più piccoli, per i quali è sempre organizzato l’evento “Halloween bambini”.

PER ARRIVARE

Da Nord. in autostrada A14 in direzione sud (Taranto), uscire a Macerata/Civitanova Marche, immettersi sulla SS 77 in direzione di Tolentino/Macerata, uscire in direzione Macerata Ovest/Sforzacosta, prendere la SP 78 in direzione di Ascoli Piceno, proseguire seguendo indicazioni per Mogliano. Da Sud, in autostrada A14 in direzione nord (Bologna), uscire a Macerata/Civitanova Marche, immettersi sulla SS 77 in direzione di Tolentino/Macerata, uscire in direzione Macerata Ovest/Sforzacosta, prendere la SP 78 in direzione di Ascoli Piceno, proseguire seguendo indicazioni per Mogliano.

PER LA SOSTA

Il Comune di Mogliano dispone di un’area camper attrezzata in prossimità dal centro storico; pianeggiante e su superficie asfaltata, ha colonnine per elettricità e zona carico/scarico, è illuminata con ingresso regolato con sbarra. Per l’estate 2021 sarà possibile usufruire gratuitamente dell’area di posteggio, previa prenotazione l’Ufficio Turistico al n.335 5329539

INFORMAZIONI UTILI

Per info e prenotazioni è possibile contattare l’Ufficio Turistico: tel. 335 5329539 - turismo.comune.mogliano.mc.it - infopoint@comune.mogliano.mc.it

NEI DINTORNI DI MOGLIANO

Il Comune di Mogliano è immerso tra le colline maceratesi a metà strada tra il mare Adriatico e i monti Sibillini, che oltre ad offrire fantastiche passeggiate, è il punto di partenza ideale per incantevoli escursioni e gite, con circa mezz'ora di viaggio è possibile optare per una destinazione marina o in montagna. A pochi chilometri è possibile visitare l’Abbazia di Fiastra con la sua antica riserva naturale.