Canterano festeggia le castagne con la pizza sorda
Castagne, vino e non solo. A Canterano, un piccolo gioiello incastonato sotto gli Appennini in provincia di Roma, cucinano anche un particolare tipo di pizza. Da sempre si prepara nelle occasioni importanti come quella del 2 novembre prossimo, quando è in programma la Sagra delle Castagne e del Vino: è la “pizza sorda”, realizzata con la farina delle polenta e condita con broccoletti coltivati nei terreni del paese, rigorosamente ripassati con olio extravergine, aglio e peperoncino.
Rispettando alla lettera la tradizione la “pizza sorda” sarà così servita, accompagnata dalle salsicce, in occasione della festa dedicata alle gustose castagne che vengono raccolte nei boschi intorno a Canterano e al corposo vino rosso che lega tutti questi prelibati sapori. E così il primo sabato di novembre, nella piazza centrale del paese (ma in caso di maltempo la manifestazione si svolgerà al chiuso) il grande fuoco preparato per le caldarroste accoglierà tutti i visitatori che, tra una portata e l’altra, potranno assistere a spettacoli dal vivo di musica popolare e al tradizionale ballo della pupazza.
Borgo magico abitato da meno di 400 persone, nel giorno della sagra Canterano apre le sue porte ai visitatori provenienti da tutto il Lazio e non solo per mettere in mostra il meglio della propria gastronomia.
Ma raggiungere questo paese che sorge nell’Alta Valle dell’Aniene, tra la riva sinistra del fiume e in prossimità delle pendici dei monti Ruffi, diventa anche una buona occasione per scoprire le bellezze di un territorio unico. Da un lato, il paese si affaccia sulla conca dell’Aniene, e lì è possibile ammirare dall’alto i monasteri di San Benedetto e di Santa Scolastica, oltre al maestoso Monte Livata.
Nelle giornate in cui il cielo è più limpido, è possibile scorgere la parte bassa di Subiaco, quella alta di Cervara e ancora il Monte Pillone.
Canterano è circondato poi da una natura incontaminata con boschi ricoperti di castagne e grandi terrazze coltivate a viti, olivi, e nocciole. Da queste parti la presenza dell’uomo ha origini antichissime che riportano addirittura alla popolazione dei Pelasgi, nomadi provenienti dalla Mesopotamia che, passando dalla Siria, si stabilirono sulle coste laziali fino alle alture della Valle dell’Aniene. I resti di antiche mura poligonali confermano questa tesi e - proprio nei pressi di questi resti - è possibile addentrarsi in grotte sotterranee assai profonde, che con ogni probabilità furono utilizzate come riparo dalle popolazioni che per millenni hanno abitato questi luoghi magici, dove sabato 2 novembre si può venire a respirare il passato incantato tra castagne e pizza sorda.
La manifestazione si tiene nel pomeriggio di sabato 2 novembre lungo le vie del borgo e l'ingresso è libero.
Rispettando alla lettera la tradizione la “pizza sorda” sarà così servita, accompagnata dalle salsicce, in occasione della festa dedicata alle gustose castagne che vengono raccolte nei boschi intorno a Canterano e al corposo vino rosso che lega tutti questi prelibati sapori. E così il primo sabato di novembre, nella piazza centrale del paese (ma in caso di maltempo la manifestazione si svolgerà al chiuso) il grande fuoco preparato per le caldarroste accoglierà tutti i visitatori che, tra una portata e l’altra, potranno assistere a spettacoli dal vivo di musica popolare e al tradizionale ballo della pupazza.
Borgo magico abitato da meno di 400 persone, nel giorno della sagra Canterano apre le sue porte ai visitatori provenienti da tutto il Lazio e non solo per mettere in mostra il meglio della propria gastronomia.
Ma raggiungere questo paese che sorge nell’Alta Valle dell’Aniene, tra la riva sinistra del fiume e in prossimità delle pendici dei monti Ruffi, diventa anche una buona occasione per scoprire le bellezze di un territorio unico. Da un lato, il paese si affaccia sulla conca dell’Aniene, e lì è possibile ammirare dall’alto i monasteri di San Benedetto e di Santa Scolastica, oltre al maestoso Monte Livata.
Nelle giornate in cui il cielo è più limpido, è possibile scorgere la parte bassa di Subiaco, quella alta di Cervara e ancora il Monte Pillone.
Canterano è circondato poi da una natura incontaminata con boschi ricoperti di castagne e grandi terrazze coltivate a viti, olivi, e nocciole. Da queste parti la presenza dell’uomo ha origini antichissime che riportano addirittura alla popolazione dei Pelasgi, nomadi provenienti dalla Mesopotamia che, passando dalla Siria, si stabilirono sulle coste laziali fino alle alture della Valle dell’Aniene. I resti di antiche mura poligonali confermano questa tesi e - proprio nei pressi di questi resti - è possibile addentrarsi in grotte sotterranee assai profonde, che con ogni probabilità furono utilizzate come riparo dalle popolazioni che per millenni hanno abitato questi luoghi magici, dove sabato 2 novembre si può venire a respirare il passato incantato tra castagne e pizza sorda.
La manifestazione si tiene nel pomeriggio di sabato 2 novembre lungo le vie del borgo e l'ingresso è libero.