Sagra del carciofo – Ramacca (CT)
Dal primo al dolce.
Tutto rigorosamente a base di carciofi. O meglio di “Violetto Ramacchese”, la pregiata qualità coltivata, da secoli, nelle campagne catanesi di Ramacca.
È qui che per due fine settimana consecutivi – dall’1 al 3 e dall’8 al 10 aprile – si celebra la sagra del “Violetto Ramacchese” un ortaggio che affonda le sue radici, è il caso di dirlo, nella storia intrigante e millenaria della Sicilia. Quando cioè l’isola era Trinacria. E dapprima Teostratto, 300 anni avanti Cristo, nella sua “Storia delle piante” e poi Marco Gavio Apicio, gastronomo dell’antica Roma con il suo “De Coquinaria”, tratteggiano la storia e l’uso in cucina di questo cardo considerato, all’epoca, anche un potente afrodisiaco.
E dunque fusilli con ricotta e carciofi, frittata con carciofi e verdure, salsicce al cuore di carciofo e dolce alla crema di carciofo accoglieranno, assieme al famoso pane di Ramacca, al vino rosso locale e alle arance rosse della zona, i palati fini che si spingeranno fino a Ramacca, curioso crocevia di dialetti, abitudini e tradizioni provenienti da ogni parte della Sicilia.
Non a caso Ramacca, nota in tutta l’isola per l’ospitalità dei suoi abitanti, viene chiamata “paese dei forestieri”.
E la cucina locale non può che essere la sintesi di tutte quelle culture e tradizioni che sono via via andate approdando a Ramacca nel corso dei secoli.